
Il lungo viaggio di un giornalista non credente nel mondo di Padre Pio. Inaspettatamente inviato de Il Mattino a San Giovanni Rotondo per la veglia dei trent'anni dalla morte, racconterà l'ascesa sugli altari del frate di Pietrelcina. Tra 'religionificio' e potenti episodi di fede popolare, articolo dopo articolo, posa il suo sguardo 'laico', rispettoso e non liquidatorio, sui fatti che avvengono su quella arida montagna del Gargano, sui pellegrini che hanno una preghiera da recitare sulla tomba del futuro santo, spesso una richiesta di aiuto per alleviare una preoccupazione o una sofferenza. Incontri, storie di fede, di dolore e di speranza, un'umanità che trova nella fede risposte per la vita e per il dopo al contrario di chi ha più domande che risposte. Per giorni seguirà la marcia a piedi dei pellegrini da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo attraverso gli Appennini Dauni. E nella domenica della beatificazione inizia l'articolo scrivendo di un gruppo, incontrato per caso, di contadini in marcia dall'Abruzzo verso Monte Sant'Angelo per pregare nella grotta di San Michele, ultima tappa dei crociati prima della partenza per la Terra Santa.
Un volume a più voci che mette in luce gli aspetti più salienti della ricca personalità umana e sacerdotale del Di Francia: la sua interessante biografia, lo spaccato storico, l'ideale carismatico, il contrastato cammino delle sue fondazioni e realizzazioni, il suo itinerario di santità, il messaggio che comunica all'umanità contemporanea.
Il libro parla non tanto dell'avverarsi di un sogno del Di Francia, ora dichiarato santo, quanto di un sogno di Dio che prende forma. Forse i santi sono proprio questo: sogni di Dio che diventano realtà.
Sotto forma di biografia romanzata, la spiritualita e il messaggio sociale di Padre Annibale Di Francia. Il sogno" di Annibale Di Francia era che la preghiera al Signore della Messe diventasse universale. Ma il libro parla non tanto dell'avverarsi del suo sogno, ma di un sogno di Dio che prende forma, e concretezza di realta in Annibale Di Francia. Forse i Santi sono proprio questo: sogni di Dio che diventano realta; che ci dicono, con tutta la loro vita, come Dio ha voluto il mondo fin dal principio; che riportano la storia dell'umanita un po piu vicino a questa sua origine di pura bellezza e di santita. Questo libro intende rendere ragione di questo assunto, e lo fa nella forma della biografia romanzata. L'intero racconto e basato su documentazione edita ed inedita, su studi e saggi. L'intento e quello di far conoscere la personalita di Padre Annibale e introdurre alla sua spiritualita e al suo messaggio sociale. "
La personalita di Sant'Annibale Di Francia e la sua forte spiritualita. Il titolo del libro e volutamente descrittivo volendo attirare immediatamente l'attenzione sul nucleo profondo della personalita di Sant'Annibale, e comunicare subito la cifra" della sua vita di uomo, di cittadino, di evangelizzatore. Dei tratti salienti della fisionomia di Annibale Di Francia, il libro mette in evidenza soprattutto il suo volto misericordioso, il suo essere stato "padre degli orfani e dei poveri"; una misericordia e una paternita esercitate a 360?, che gli ha valso il riconoscimento - allora come oggi - di difensore e intercessore per i poveri di pane e per i poveri di Dio, in un parola: per l'uomo senza vocazione. Oggi la Chiesa guarda ad Annibale di Francia come a colui che ha aperto una nuova e moderna via di santita, in grado di parlare al cuore delle folle del nostro tempo. "
La storia di Padre Annibale Maria di Francia, che i grandi possono raccontare ai piu piccoli. Il testo e di Didac Bertran, i disegni sono di Napi. L'avvincente e straordinaria storia di Annibale di Francia (1851-1927), che Giovanni Paolo II proclamera santo il prossimo 16 maggio, scritta per esere raccontata ai bambini. Il testo e accompagnato da simpatici disegni.
Agile e pratico libretto ad uso di tutti i fedeli di Padre Annibale Maria di Francia, ma anche di coloro che si avvicinano per la prima volta a lui. La vita e l'opera di Padre Annibale Maria di Francia e la vita e l'opera di un uomo di fede. Tutto era per lui motivo di preghiera e per tutto si rivolgeva a Dio con la certezza di essere ascoltato. Giovanni Paolo II il 16 maggio 2004 lo proclamera santo.
Quattro schemi di preghiera (comunita parrocchiali, ragazzi, giovani, comunita di consacrati)in un sussidio indicato per la preghiera individuale ma soprattutto per le celebrazioni comunitarie per le Vocazioni. Il Sussidio si compone di quattro schemi di preghiera. La finalita e far entrare in sintonia con lo spirito di preghiera e con la santita di Annibale di Francia, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa che ha dichiarato Santo" l'apostolo della preghiera per le vocazioni. Sulla scorta dell'esempio, degli scritti e del magistero spirituale di Sant'Annibale, il Sussidio aiuta a pregare efficacemente per il dono delle vocazioni, invitando i differenti destinatari a sentirsi personalmente coinvolti nella scoperta della chiamata che Dio rivolge e aloro, nel cammino di conversione personale, per essere protagonisti della propria vocazione alla santita. "
Il testo riporta fedelmente le trasmissioni della Radio Vaticana per la Quaresima 2004, in onda tutti i giorni dal Mercoledi delle Ceneri, il 25 febbraio 2004, fino alla Domenica delle Palme e della Passione del Signore, il 4 aprile 2004. Campioni di fede" non sono certo dei supereroi sul tipo di quelli celebrati oggi dai romanzi, dai fumetti, dai videogiochi e dal cinema; sono persone di ieri e di oggi, che nella loro vita sono stati eroi del dono, della dedizione, del bene, in una parola: sono diventati "santi". Ma di una santita feriale, ordinaria, che solo di rado ha fatto chiasso o si e rivelata in maniera eclatante, secondo il veccio adagio: nei santi, quasi sempre, non e lo straordinario ad essere normale, bensi il normale ad essere straordinario. I santi, quindi, come persone comuni, compagni di viaggio che ci incoraggiano a scoprire e intraprendere la nostra personale via alla santita. "
Raccolta antologica delle Lettere di Giovanni Paolo II ai sacerdoti per il Giovedi Santo (dal 1979 al 2005) e altri testi dello stesso Pontefice in tema di Eucaristia e Sacerdozio. Il libro e un grande tesoro teologico e spirituale sul sacerdozio ministeriale e l'Eucaristia cone doni per la Chiesa. Con una Presentazione del Card. Dario Castrillon Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero. IL volume si avvale di un indice analitico per la consultazione, ed e pertanto utilizzabile come opera di studio e di ricerca. L'allestimento raffinato -il volume e arricchito con la riproduzione di capolavori d'arte- rende il libro adatto per essere donato.
In questo libro l’Autore legge l’esperienza carismatica di Sant’Annibale Maria Di Francia alla luce della categoria del discernimento. Quando poi il cammino di un Fondatore e di un iniziatore di molte opere educative e sociali si confronta, giorno dopo giorno, con i desideri, i sogni e le difficoltà, con gli ideali e gli ostacoli, allora più che mai s’impone il discernimento della Divina Volontà: Signore, cosa vuoi che io faccia? Questa intima dimensione spirituale di sant’Annibale lo ha reso un maestro di discernimento. L’Autore guida alla scoperta del dono del “discernimento”, ripercorrendo l’esperienza di un Santo del nostro tempo, che in questo dono ha trovato una chiave della propria santità e una luce costante per la missione di evangelizzazione e di promozione umana dei fratelli e delle sorelle, dei piccoli e dei poveri. Il libro è un aiuto, alla scuola di sant’Annibale, per riscoprire nelle scelte piccole e grandi della propria vita, il valore di guida e la preziosa importanza del discernimento.
Karol Wojtyla da giovane diede vita insieme ad altri studenti al teatro rapsodico, rappresentato clandestinamente nelle cantine della Polonia occupata. Durante una delle recite una Voce intervenne nel suo monologo e il monologo divenne un dialogo che lo mise in crisi. E la crisi si trasformò in fede profonda e incrollabile. Gli eventi storici lo portarono poi lontano dagli amici e dal teatro. Studiò molto ma, nonostante la cultura acquisita, il suo modo di esprimersi rimase ancorato all'esperienza fatta nel teatro rapsodico. Un giorno quella Voce si espresse più forte che mai e gli disse: "Karol, ti ho scelto. Ora scegli tu il tuo nome." "Non ne sono degno, rispose Karol, io al massimo posso essere un cantore, un poeta, un rapsodo, ma..." "Ecco tu sarai il mio Rapsodo", rispose la Voce. "Va bene, disse Karol,..., se mi sbaglio mi corrigerete!" E così Giovanni Paolo II iniziò il suo viaggio incontrando milioni di persone, e tra quelle persone c'ero anch'io. Fin dalla prima volta che lo vidi pensai: "Ecco Karol, l'Artista di Dio".