
«Il Crocifisso di San Damiano è un’icona ben nota nel mondo francescano e facilmente, come per tutte le cose familiari, si rischia di perderne il profondo significato.
Questo testo breve e intenso ci aiuta a “entrare” nel mistero pasquale che questa icona evoca e, in certo modo, rende presente.
Veniamo introdotti all’incontro di Francesco di Assisi con questo Crocifisso nella chiesetta di San Damiano, attraverso la riflessione sulla narrazione che ne fa la Leggenda dei tre Compagni e la meditazione della sua Preghiera davanti al Crocifisso, che è una bella preghiera per un discernimento cristiano. Viene poi proposta una distesa analisi dei vari elementi dell’icona, meditandoli uno per uno e cogliendone tante provocazioni per la nostra fede e per la fede di Francesco, che con le stimmate completò, in certo modo, il percorso iniziato a San Damiano davanti a questo Crocifisso» (dalla Prefazione di Massimo Fusarelli, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori).
Le stigmate sono episodio centrale della vita di Francesco. Spesso interpretate solo come partecipazione alla sofferenza di Cristo, le stigmate sono anche la possibilità di una nuova relazione tra Dio, i fratelli e il mondo.
La morte di Francesco ci offre un modo per affrontare oggi un tema spesso esorcizzato dalla nostra cultura. Il fine della vita come una sorella a cui affidarsi per realizzare quella nuda povertà nata dall'adesione a Cristo.
Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1223, a Greccio, vicino a Rieti, san Francesco mise in scena il primo presepe della storia. Un libro per comprendere e rivivere il senso profondo di quell'evento.
Laddove le parole raggiungono il loro limite è il silenzio a parlare. Sotto la guida di Rosa Giorgi sono le immagini a condurci verso una comprensione più intima. (dalla prefazione di Jacques Dalarun)
Il 2024 si colloca al centro di celebrazioni francescane in ricorrenze di ottavi centenari: il 2019 l'incontro di Francesco con il Sultano Melek-el-Kamil, il 2021 la redazione della Regola non bollata, il 2023 l'iniziativa del Presepio a Greccio, il 2025 verrà ricordato il Cantico delle Creature, il 2026 la morte di San Francesco, il 2028 la canonizzazione del Poverello. Dunque l'anno 2024, VIII Centenario della Stimmatizzazione di San Francesco a La Verna sembra il fulcro interpretativo della sua vicenda umana e cristiana. L'evento fu fedelmente annotato dai biografi contemporanei, qualcuno pure testimone delle ferite sul corpo del santo dopo la morte, e variamente interpretato da teologi come San Bonaventura o autori francescani. In tutti si riscontra un accordo: esso ebbe caratteristiche uniche (le mantiene fin ad oggi), fu il primo tramandato nella storia della Chiesa ed è mistero. Il presente studio ha voluto rispondere ad alcune domande rimaste sospese, cercare di capire il contenuto e il messaggio del "mistero di La Verna".
La vita di Francesco e Chiara è specchio del Vangelo, ma è anche immagine che continuamente rimanda dall'una all'altro, in una sorta di gioco di riflessi che rivelano la complessità e la grazia provenienti dal seguire Cristo.
Il Cantico delle creature - o Cantico di frate sole - è l'inno che s'innalza dall'orchestra del creato e che trova in Francesco il suo entusiasta direttore. Sono stati centinaia gli studiosi di questa Lauda di san Francesco, soprattutto nel secolo scorso, al punto da averlo fatto diventare oggetto di spiegazioni intricate e analisi filologiche spesso contrastanti. In ogni caso, tutte le esplorazioni condotte ritengono il Cantico uno dei documenti più importanti della nostra tradizione. In questo volume, l'autore ne propone una lettura originale e attualissima, a confronto con le parole di papa Bergoglio sull'ecologia spirituale.
In questo volume sono raccolti testi autorevoli, emblematici e anche molto noti, di figure originarie ed essenziali al francescanesimo, san Francesco di Assisi, santa Chiara e sant’Antonio di Padova. Si tratta di scritti che molti hanno già letto e conosciuto apprezzandone la portata sorgiva. Ad esempio alcune Ammonizioni di san Francesco, il suo Testamento, qualche capitolo nevralgico delle sue Regole… Li riproponiamo per riscoprirli, come se li leggessimo per la prima volta, per riassaporarli soprattutto in un contesto di preghiera, attraverso una chiave di lettura suggerita dall’autore.
Gli inizi determinano e caratterizzano in anticipo gli sviluppi di una storia. Ed è per questo che normalmente i racconti sulla conversione hanno così tanta importanza nella storia globale di un santo. Nel presente volume, l'autore ha voluto interrogare le fonti che riferiscono su Francesco di Assisi per ripercorrere il racconto della conversione. In questo lavoro, l'autore ha tentato di esaminare i testi, sviluppando su di essi un'analisi di tipo strettamente esegetico, per rintracciare e determinare le loro dinamiche narrative, così da stabilire non tanto la verità dei fatti, ma le intenzioni autobiografiche e agiografiche dei racconti. Rivolgendosi non solo agli specialisti di studi francescani, ma anche a coloro che vogliono confrontarsi con serietà con le fonti su Francesco, il presente lavoro mira a far nascere un rinnovato dibattito sul santo di Assisi. L'edizione è arricchita da una prefazione di Luciano Bertazzo.
Il 2023 segna gli 800 anni della conferma della Regola di san Francesco. Perché Francesco ha dovuto scrivere una Regola? Senz'altro per dare stabilità e riconoscimento nella Chiesa alla sua Fraternità, che si presentava come una realtà molto innovativa. Questo volume presenta una lettura non statica ma dinamica della Regola di san Francesco, per aiutare chi non la conosce a scoprirla e a gustarne l'ispirazione e il senso più profondo. Un testo sempre in divenire, che propone un rinnovato contatto con il Vangelo e che diventa anche per noi provocazione e profezia per una scelta radicale di vita.
I libro riporta alcuni interventi del Convegno svoltosi a Bologna il 21 settembre 2023, quasi come introduzione al Festival francescano nell'ottavo centenario dell'approvazione della Regola bollata di san Francesco da parte di papa Onorio IlI il 29 novembre 1223.
Gli interventi di Juri Leoni, Marco Guida e William Short riguardano la vita regolare prima di Francesco, vari attori che hanno contribuito alla nascita della Regola così come la conosciamo e questo testo come alimento per la vita spirituale e comunitaria.
Veniamo così aiutati a cogliere questo testo «non come un pezzo da museo, ma come una forma di vita, vissuta da migliaia di persone in tutto il mondo ancora otto secoli dopo la sua conferma solenne» (dall'Introduzione di J. Dalarun).