Dall'Umbria rurale al cuore urbano e dinamico della Francia, dall'esortazione penitenziale dei primi frati alla predicazione dei Dottori a Parigi: è il viaggio avvincente che testimonia la grande vitalità e creatività del primo movimento francescano. Un viaggio che, però, solleva anche molte domande, poiché ogni passo in avanti verso il successo in Francia, richiedeva ai frati di guardarsi indietro, alle origini e a Francesco, di misurarsi con la sua intuizione evangelica che privilegiava la semplicità all'erudizione. L'Autore mette in luce uno dei criteri fondamentali che ha animato le scelte delle prime fraternitas, ovvero la missione evangelizzatrice a servizio del regno di Dio, in una tensione continua tra rinnovamento e fedeltà, lì dove si gioca l'intraprendenza e la creatività... anche oggi!
La società postmoderna coltiva il culto dell'autosufficienza e del rifiuto di ogni forma di dipendenza. La prima relazione ad essere messa in crisi da tale mentalità è quella tra genitori e figli; la figura del padre, in particolare, è quasi sottovalutata sia come fonte di norme e comportamenti, sia come punto di riferimento affettivo. In qualunque modo venga intesa una simile tendenza, è ormai evidente la necessità di ripensare l'alleanza tra generazioni, stipulando un rinnovato patto tra padri e figli, per crescere insieme. L'Autore, in queste pagine, offre un'interessante pista di riflessione e possibili soluzioni che attingono sia al pensiero filosofico-teologico, sia all'esperienza di Francesco di Assisi, il quale, grazie alla scoperta dell'Amore gratuito del Padre dei cieli, è giunto a sanare ogni conflitto con il padre terreno e a recuperarne il valore nella vita fraterna.
«Il vigoroso incremento che da molt’anni ormai hanno preso gli studi francescani, conforta non soltanto gli eruditi, ma tutti quanti, nella gran famiglia umana, tendono ad elevarsi ognor più nelle regioni del bene. Perché san Francesco d’Assisi nella storia è pur uno di quei rari “spiriti magni”, come Socrate, Mosè, il Buddha, Confucio, – e Gesù Cristo a tutti incomparabile, – che hanno edificata, rinnovata, redenta l’umanità, con i loro insegnamenti e più con l’esempio della vita…
Il san Francesco di san Bonaventura non è punto il san Francesco di fra Leone, e nessuno dei due si accorderà con l’altro di Tommaso da Celano. Non occorre dimostrare, come per noi rimanga di capitale importanza il ritrarre con precisione la vita e lo spirito dell’Assisiate, da cui l’età moderna attende nuova forza psichica, per raggiungere gli eterni ideali della civiltà cristiana».
Tra gli Scritti di san Francesco l'Ufficio della Passione è il meno studiato, forse perché è stato ritenuto poco personale. Queste pagine aiutano a cogliere la ricchezza dell'esperienza di Dio che emerge dai Salmi che Francesco na composto e pregato più volte al giorno per tutta la vita.
Non si tratta di uno studio completo dell'Ufficio, ma di una traccia che, seguendo le linee essenziali dei testi, mette in rilievo i punti centrali della relazione di Francesco con Dio.
LUCA BERGAMASCHI (1960-2021) è stato un grande amico di san Francesco. Nel corso di una vita piuttosto movimentata, ha fedelmente coltivato il desiderio di confrontarsi con gli Scritti e la vita di san Francesco, per tornare all’essenziale, a quella relazione con Dio che decide la qualità dell'esistenza.
Greccio è il luogo che pubblicamente Francesco dichiarava di prediligere perché vi vedeva attuata la sua scomoda proposta di vita evangelica, di assoluta povertà, nei compagni e negli abitanti; a Greccio aveva ideato nel 1223 la strana celebrazione del Natale che aveva colpito profondamente i contemporanei e i frati dell’Ordine. A Greccio Francesco aveva attuato la sconfessione della crociata, riproposto, attraverso il presepe eucaristico, il bue e l’asino, il suo ecumenico progetto di pace. A distanza di ottocento anni, il volume, in sede critica, fa il punto — mai operato in precedenza — di un evento che come pochi altri ha generato una ricca tradizione religiosa e culturale.
Con saggi di Felice Accrocca, Luigi Pellegrini, Chiara,Frugoni, Massimo De Angelis
Frate Angelo Clareno portò a termine la sua opera più importante, il Liber Chronicarum sive tribulationum Ordinis fratrum Minorum probabilmente tra il 1323 e il 13826. Nella sua Cronaca ci racconta il primo secolo di vita del'Ordine dei Minori da una prospettiva particolare, quella dei cosiddetti Spirituali, quei frati che ritenevano il messaggio rivoluzionario di Francesco tradito dopo la sua morte.
Lopera del Clareno ci appare come un documento straordinario, che vale la pena conoscere e approfondire per capire cosa significasse stare dalla parte degli Spirituali.
ROBERTO ROVEDA (1970) è storico del Medioevo.
E' autore di manuali per la scuola e collaboratore di Focus storia e Medioevo. Tra i suoi libri: I grandi eretici che hanno cambiato la storia (2021) e Breve storia del Medioevo (2022), editi da Newton Compton.
Tra i molteplici testimoni e maestri di antropologia cristiana che si sono succeduti lungo i secoli, ce n'è uno particolarmente capace di parlare al cuore e alla mente degli uomini e delle donne di oggi: si tratta di san Francesco d'Assisi
Non è tanto la sua dottrina a illustrare il mistero dell’uomo colto alla luce di Cristo: è soprattutto la sua vita e quindi, di riflesso, anche le sue parole.
Questo libro, partendo dagli Scritti e dall'esperienza spirituale di Francesco, fa emergere una visione antropologica coerente e originale, saldamente ancorata alla rivelazione biblica e, proprio per questo, profondamente attuale.
I fioretti di un francescano nel cuore delle periferie. Una testimonianza di fraternità sui passi di san Francesco. In questo libro pieno di umorismo e di speranza, frate Jack ci racconta alcune delle sue incredibili avventure. Seguendo la grande tradizione francescana, parte regolarmente in missione con un altro frate nei quartieri svantaggiati, zaino in spalla, senza programma, senza soldi, senza sapere dove dormire la sera. La Provvidenza organizza gli incontri più improbabili... La sua testimonianza ci incoraggia all'incontro con chiunque alla scuola di san Francesco d'Assisi. Una lettura che fa ardere il cuore! Prefazione di Carlos A. Trovarelli.
È possibile presentare una biografia di san Francesco che non sia solo un elenco di fatti storicamente accertati, ma che cerchi anche di comprendere le motivazioni che lo hanno guidato nei vari momenti della sua vita? Si può scrivere una vita del santo che sappia tener conto, oltre che degli avvenimenti esteriori, anche delle motivazioni interiori che hanno guidato Francesco?
È il tentativo di questo libro, nato da una conoscenza profonda ed empatica di Francesco, della sua epoca e delle scelte radicali che lo renderanno il personaggio medievale più conosciuto.
«Cesare Vaiani ci dà un ritratto equilibrato e complessivo di Francesco, e lo fa con uno stile accessibile e chiaro, con piena padronanza delle fonti e consapevolezza delle discussioni storiografiche, con un’empatia che non vizia, però, la serietà del suo discorso e non dimentica le esigenze di una corretta metodologia storica.
Dalle sue pagine tuti potranno trar frutto: per questo non possiamo che dirgli grazie!».
La leggenda vuole che a inventare il presepe sia stato, nel lontano 1223, san Francesco d'Assisi. Recatosi a Betlemme l'anno precedente, Francesco rimase incantato dalle rappresentazioni sacre allestite in occasione del Natale e al ritorno chiese a papa Onorio III di poterle riproporre. A quei tempi la rappresentazione dei drammi sacri era vietata dalla Chiesa; il Papa gli concesse però di celebrare la messa in una grotta naturale, l'eremo di Greccio, e così, il 24 dicembre del 1223, venne messa in scena la nascita di Gesù bambino. C'erano la grotta, il bue e l'asinello. Nessuno dei presenti prese il ruolo di Giuseppe e Maria, perché Francesco non voleva si facesse "spettacolo" della nascita del Salvatore. La popolazione accorse numerosa e così il santo poté narrare a tutti i fedeli, che non sapevano leggere, la storia della nascita di Gesù. In queste pagine, padre Fortunato ripercorre la storia del presepe dalla grotta di Betlemme al primo presepe vivente di Greccio, fino alla Basilica Superiore di Assisi e a Scala, dove Sant'Alfonso Maria de' Liguori, tra pastori, grotte e greggi, trovò ispirazione per la composizione di "Tu scendi dalle Stelle". Prefazione di Domenico Pompili.
Nella ricostruzione, tra vero storico e verosimile letterario, di un Medioevo cortese, devoto al servizio d'amore come itinerario per giungere a Dio, Jacopa dei Settesoli non è solo l'amica e la protettrice di Francesco, ma una delle declinazioni del femminile sacro. La giovane matrona romana dalle trecce bionde, ricchissima e padrona del suo destino, stabilisce con Francesco un'intesa in cui l'amore è accettazione e valorizzazione della reciproca alterità come complemento e bene spirituale. La coralità dei Fratelli e delle Sorelle, un Oriente molto prossimo nei suoi scontri e nei suoi incanti, la difficile e controversa eredità di Francesco sono il contesto in cui si individua e si riscatta la figura di Jacopa, nella luminosa e coraggiosa fedeltà a se stessa, pur nell'esperienza di una vicenda d'amore straordinaria e assoluta.
Con questa pubblicazione portiamo a termine il progetto di offrire ad un ampio pubblico una doppia introduzione alle fonti su Francesco di Assisi: prima i suoi scritti, operazione effettuata nel volume precedente, numero 16 della collana, e adesso le agiografie antiche. Anche in questo caso l'approccio utilizzato dai cinque specialisti può essere qualificato di "alta divulgazione" per offrire chiavi semplici ma efficaci nell'introdurre il lettore nell'ampio e complesso materiale narrativo prodotto nel XIII secolo sulla figura del Santo assisiano.