
La prepotenza delle religioni è la straordinaria eredità lasciata da un grande studioso della Bibbia e dei Vangeli. Un personaggio eccezionale, un uomo di fede e un grande biblista la cui ricerca scientifica profonda e puntuale è stata trattata dalla chiesa ufficiale come un tradimento della dottrina. In questo scenario, tra gli attacchi anche violenti e l’allontanamento dall’università, Ortensio da Spinetoli ha reagito con grande compostezza, senza mai lamentarsi, ma continuando a esercitare con coraggio, competenza e determinazione il suo mestiere di attento esegeta della parola di Dio e del messaggio di Gesù. Un insegnamento che con questo libro arriva al lettore in tutta la sua forza vivificante e rivoluzionaria.
Queste pagine raccolgono alcuni dei suoi interventi più significativi e rappresentano un contributo importante per restituire al messaggio cristiano tutta la sua forza.
Nel nostro tempo sempre più impoverito di senso e di orientamento, la lezione di Ortensio da Spinetoli può rappresentare una guida sicura a cui affidarsi.
In Appendice, un’intervista in cui padre Ortensio si racconta, parla della sua formazione, della scoperta della Bibbia, dei guai con la gerarchia e del futuro della chiesa.
"I capitoli dei vangeli di Luca e Matteo dedicati alla nascita e all’infanzia di Gesù sono tra i più noti e amati da generazioni di cristiani. Gli studi storici e esegetici ne hanno messo in discussione la verità storica con argomenti serissimi: che fare dunque? Ortensio da Spinetoli, biblista fra i più apprezzati in Italia e all’Estero, in questo testo - scientificamente rigoroso, ma accessibile nel linguaggio – spiega a quale “genere letterario” appartengano questi racconti; che, in quanto narrazioni teologicamente costruite, veicolano significati profondi e, in quanto racconti edificanti, possono continuare ad alimentare la poesia del Natale."
Una ricerca appassionata, paziente, vitale, mai paga di certezze stabilite una volta per tutte. Questa è la teologia che ha praticato Ortensio da Spinetoli, che ha affrontato con coraggio e determinazione alcuni concetti teologici che sono un tabù per la maggioranza dei credenti. Il "peccato originale" (di cui Gesù mai ha parlato), l"'ultima cena", l"'eucarestia", la "verginità di Maria", il "sacrificio della messa", la "mistica del patire", le basi stesse della dottrina cattolica sono indagate da Ortensio da Spinetoli con rigore e profondità. Questo libro, che viene pubblicato postumo, è un omaggio alla teologia come impresa scientifica sempre aperta a nuove scoperte e brillanti intuizioni.
Le indagini dei primi credenti hanno cercato di far luce sul mistero di Maria, di comprendere il senso della sua missione e il suo posto nella storia della salvezza. Maria è nata santa, ma lo è diventata sempre di più nelle prove della sua esistenza quotidiana, lasciando ai piccoli e ai poveri un esempio di coraggio, di forza d'animo e di fiducia in Dio. Il volume, che ha contribuito al rinnovamento mariologico fin dalla vigilia del Vaticano II, come testimonia l'ampia eco di commenti e recensioni che ha suscitato, è un compendio di mariologia biblica, un richiamo all'esistenza terrena della madre di Gesù e una testimonianza delle riflessioni della Chiesa nascente sulla sua persona.
La fede è fare, non un semplice sentore; è dare, non dire; è anche parlare, ma soprattutto agire, costruire cioè il regno di Dio sulla terra, il luogo dell'uguaglianza, della fraternità, della felicità di tutti e ognuno. Si tratta di prendere coscienza di un nuovo rapporto interpersonale e sociale e soprattutto di viverlo, anche a proprio discapito.
Il problema della vita intima, dell'amore o degli amori di Gesù verso una donna o altre donne esiste ma è destinato a restare senza risposta, perché poco si può desumere dalle fonti. La tesi di queste pagine, tanto profonde quanto coraggiose, è che lo specifico, la novità assoluta del profeta di Nazaret non è stata quella di aver avuto una moglie, come quasi tutti i profeti d'Israele, ma nell'annuncio di liberazione delle persone, nell'aver aperto le braccia e più ancora il cuore a chiunque fosse in difficoltà e nel bisogno. E se in seguito ad una nuova libera, spassionata ricerca si arrivasse a dimostrare come piuttosto verosimile anche per Gesù un'eventuale scelta matrimoniale, non sarebbe la fine del mondo, né tanto meno del cristianesimo.
Una caratteristica di questa nuova biografia di San Francesco d'Assisi e nell'uso intelligente ed ampio delle fonti che nel caso di Francesco sono abbondantissime e tutte, nella loro varieta, di grande valore. Francesco e`il vanto della chiesa cattolica, ma si puo`anche aggiungere, il santo di tutte le religioni: il profeta che ha parlato non solo ai fratelli nella fede, ma a tutti gli uomini e quel che piu`conta parla ancora. Il suo spirito, come quello di cristo, non e`monopolizzabile; anche se molti ne rivendicano l'eredita appart iene a tutti, particolarmente agli umili, ai semplici, ai puri di cuore, ai miti, ai misericordiosi, a quanti in una parola vivono per un ideale di giustizia e di pace e si affaticano per la costruzione di un mondo diverso, ossia al di sopra di quello in cui operano. I cristiani anonimi sono forse piu`di quelli registrati negli elenchi ufficiali; lo stesso pur valere per i francescani"- quali siano i piu`autentici, nel primo e nel secondo caso, h noto solo a dio e sara un giono motivo di grande sorpresa scoprire, forse ai primi posti, quelli che sembravano essere all ultimo o addirittura fuori da ogni catalogazione. L utopia non e`la fuga dalla storia, ma il migliore inserimento in essa per modificarne il corso; e`fede nel futuro, e`speranza. E quanto francesco torna a ripetere. "
L'autore
Ortensio da Spinetoli ha perfezionato i suoi studi teologici e biblici nelle università di Friburgo, Innsbruck, Roma, Gerusalemme. Ha insegnato A. e N.T. nello Studio teologico di Loreto, nel Seminario di Macerata, nell'Antonianum e nella Facoltà Valdese (Roma). Dei suoi scritti ricordiamo: Itinerario spirituale di Cristo, 3 voll., Assisi 1971-74; Maria nella Bibbia, Bologna 1984; Chiesa delle origini chiesa del futuro, Roma 1986; Matteo. Il Vangelo della chiesa, Assisi 1993; Luca. Il vangelo dei poveri, Assisi 1994.
Il libro
«I "Vangeli dell'infanzia" sembrano "memorie", "ricordi", sono invece quadri, annunci profetici.
La storia vera è rimasta nascosta e lo rimarrà ormai per sempre; quella che gli evangelisti "raccontano" è immaginaria. I fatti così narrati non sono mai accaduti; quelli che appaiono tali sono proiezioni sul mistero di Cristo e della salvezza... Lo scopo di questo quadro introduttivo è ripercorrere l'iter che ha avuto, soprattutto in questi ultimi decenni, l'interpretazione di Mt 1-2 e Le 1-2, nell'intento di cogliere le eventuali orientazioni emerse, le piste che potrebbero rivelarsi utili per un approfondimento della ricerca.
Da quando le scuole liberali hanno cominciato a leggere i testi evangelici in chiave critica, la loro attendibilità si è venuta a trovare seriamente compromessa. I più discutibili si rivelavano i "racconti dell'infanzia". Quelle che apparivano "narrazioni" potevano anche essere libere composizioni apologetico-teologiche o didattico-pastorali. Tra Gesù e gli scritti che parlano di lui prendeva posto la tradizione della chiesa che aveva riascoltato, rivissuto, ma anche reinterpretato, adattato il messaggio del maestro. Non aveva certamente tradito la consegna ricevuta, perché non era nelle sue intenzioni, anzi era dominata da preoccupazioni opposte: ritrasmettere unicamente quello che aveva ricevuto (cfr. 1Cor 11,23).
I Vangeli dell'infanzia sono sintesi cristologiche della chiesa delle origini. Non arrivano al grado di quella giovannea, ma superano quelle di Atti e dei Sinottici. Una stessa linea ricapitola le antiche promesse (fede israelitica), la storia cristiana e la predicazione della chiesa.
Il testo di Lc 1-2, al pari di quello di Mt 1-2, è un vangelo a sé stante, una composizione per commemorare la nascita del messia, ma soprattutto per un suo annuncio (apologetico) alle comunità giudeo-cristiane» (Ortensio da Spinetoli).