Il percorso che propone l'autore prende le mosse dalla crisi del matrimonio così come la conosciamo ormai da diversi anni. In particolare pone al centro la questione della validità sacramentale del consenso emesso dai nubendi. Uno studio che prende le mosse da una questione concreta e che vuole ritornare, dopo aver interrogato il pensiero antropologico di Giovanni Paolo II, ad illuminare l'annuncio di un amore che chiama ad un unione fedele ed esclusiva gli uomini del nostro tempo.
Questa stona del movimento crociato fornisce ai lettori tutti gli elementi di una narrazione "plurale" delle vicende che portarono all'affermazione delle entità politiche in seguito definite con il termine Outremer, gravitanti su Gerusalemme, conquistata nell'estate del 1099 da armate di pellegrini alla fine di una spedizione promossa da Urbano II. Ben lungi dall'essere una semplice ricostruzione degli eventi storico-politici dei secoli XI-XIII il libro fornisce una guida per orientarsi nei molteplici livelli del movimento crociato alla luce del dibattito storiografico più aggiornato, svincolando al contempo l'esposizione dalla mera elencazione delle spedizioni organizzate in soccorso della Terrasanta da parte delle autorità dell'Occidente medievale.
L'impotenza copulativa insieme con l'incapacità di assumere gli obblighi matrimoniali essenziali rappresentano le problematiche più trattate e più discusse tra tutti i capi di nullità del vincolo coniugale, stabiliti nell'ordinamento canonico. Il presente lavoro offre uno studio sistematico delle singole fattispecie.
Segunda edición corregida y actualizada.
L'esperienza di quasi trent'anni di applicazione del can. 1095 del Codice di diritto canonico mostra che è un canone di difficile interpretazione e che non di rado viene applicato in modo non conforme con le linee indicate dalla Giurisprudenza della Rota Romana e dal Magistero Pontificio. Sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI hanno offerto ai giudici in numerose occasioni dei criteri che aiutino a realizzare che "la capacità fa riferimento al minimo necessario affinché i nubendi possano donare il loro essere di persona maschile e di persona femminile per fondare quel vincolo al quale è chiamata la stragrande maggioranza degli esseri umani" (Benedetto XVI, Discorso alla Rota Romana, 29 gennaio 2009). Alla luce di tali considerazioni, questo volume pretende riflettere - con un approccio interdisciplinare - sulla struttura e sulla formulazione del canone 1095 circa l'incapacità per dare il consenso matrimoniale, dedicando i primi contributi all'esame degli antecedenti storici e dei fondamenti dottrinali e magisteriali della questione, per poi entrare nell'analisi del testo legale vigente e della sua applicazione giurisprudenziale, anche con delle proposte concrete de iure condendo.
L'oggetto principale del presente lavoro è la tossicodipendenza e l'incapacità al matrimonio. Vi è la classificazione delle sostanze psicoattive, ossia droghe, e una particolare attenzione viene data ai disturbi mentali da esse derivanti. La ricerca prosegue con un'analisi delle sentenze in tema di tossicodipendenza emesse dal Tribunale Apostolico della Rota Romana nel periodo tra il 1935 e il 1994; tenendo conto di peculiari condizioni psicofisiche del tossicodipendente, viene presa in esame la sua capacità o incapacità al matrimonio secondo le tre fattispecie previste nel can. 1095 del codice vigente (1983).