
La gioia è contagiosa, passa da persona a persona, in modo impercettibile. Si genera stupore quando chi trasmette una buona notizia lascia intendere che prima ha toccato con mano, ha sperimentato in prima persona. La comunità cristiana condivide quello che ha udito, visto e toccato e, così, chi ascolta sente "a pelle" che ci si può fidare. Una credibilità che traspare dal testimone che pone tutto se stesso a servizio dell'annuncio. Nella Quattro giorni delle Comunità educanti, i catechisti, battezzati, discepoli missionari, ricevono il mandato di annunciare la gioia del Vangelo e della vita cristiana, accompagnati e incoraggiati dalle parole dell'Arcivescovo. Poi sono convocati per riflettere insieme sulla dimensione corporea e sensibile della trasmissione della fede. Innanzitutto, si desidera esplorare come la catechesi possa coinvolgere i sensi per accedere al mistero di Dio e della persona. Non si manca di approfondire, inoltre, l'esperienza sportiva che è centrale nella vita dei ragazzi e perciò può entrare in dialogo con la catechesi e, non da ultimo, il linguaggio espressivo teatrale che coinvolge il corpo e può aiutare a "toccare" il testo biblico.
Catechismo della Conferenza Episcopale Italiana per l'iniziazione cristiana.
6-8 anni
Catechismo della Conferenza Episcopale Italiana per l'iniziazione cristiana.
8-10 anni
Dopo il testo di inquadramento Convertire la catechesi, il volume dedicato alla Prima Evangelizzazione Aprirsi e i primi due sussidi che accompagnano il tempo del discepolato Meravigliarsi e Custodire, presentiamo l'ultimo strumento per il terzo anno di discepolato, Seguire, pensato per catechisti che si dedicano ai ragazzi di circa 10 anni e ai loro genitori.In questa ultima tappa che prevede la celebrazione dei sacramenti della Confermazione e dell'Eucarestia, il discepolo è chiamato ad essere colui che segue il Maestro. Che cosa significa questo per ragazzi di questa età? Certamente non ci riferiamo ad una decisione chiara, netta, ponderata con quella lucidità che è tipica di età successive (giovani e adulti). Si tratta, invece, di offrire ai nostri ragazzi esperienze che favoriscano in loro un iniziale discernimento che faccia loro sperimentare la vita cristiana come appetibile e desiderabile già per la loro età. Tutto questo si traduce, catechisticamente e pedagogicamente parlando, in una proposta di esperienze che favoriscono il contatto con esperienze di tipo comunitario e di dono gratuito che cercano di esprimere l'essenza della vita cristiana. Seguire, allora, non è la proposta per coloro che hanno tutto chiaro, ma è l'offerta che una comunità fa ai propri ragazzi e ai loro genitori, consapevole che vale la pena, ancora oggi, comunicare il tesoro prezioso incontrato e vissuto. Non si tratta, allora, di proporre un traguardo, ma uno stile e una dimensione permanente da parte di una comunità che è consapevole di ciò che vive e desidera condividerlo con le nuove generazioni, seppur in mezzo a tante fatiche o sfide che conosciamo bene. Seguire non è in vista di un traguardo, ma della condivisione di una bellezza che per primi, i catechisti e la comunità, hanno incontrato e sperimentano. Il cuore è proprio qui: recuperare la consapevolezza della bellezza che abbiamo la possibilità di vivere come comunità cristiane, senza attendere di essere perfette o arrivate. Ecco, perché, non finiremo mai di ripetere - come abbiamo fatto dall'inizio della nostra proposta - che più che essere preoccupati di trasmettere molte nozioni, dovremmo avere a cuore domande del tipo Perché sono cristiano? Qual è la qualità della mia/nostra fede? Perché è bello essere di Cristo? Qual è il valore per me/noi di questa esperienza?
Creativi, immersi nella rapida evoluzione tecnologica, ambiziosi verso il futuro: ma sapranno crescere determinati anche nella scelta del bene? E la comunità cristiana saprà ancora aiutare in modo efficace i bambini e i ragazzi di oggi a maturare un profilo etico adeguato ai tempi?Questo volume armonizza diversi contributi di specialisti in chiave interdisciplinare sul tema dell'educazione morale nei percorsi di iniziazione cristiana. La proposta di itinerari catechetici per la formazione etica, pensati da presbiteri, catechisti ed educatori, traduce in passi possibili le prospettive delineate nella riflessione pedagogica e teologico-morale, al fine di aiutare i bambini e i ragazzi «a sviluppare quei principi interiori stabili che possono muovere a compiere spontaneamente il bene» (Amoris laetitia, 267).
Che cos'è l'uomo? Una domanda antica e sempre attuale. In queste pagine, alla luce della Scrittura, il cardinale Roberto Repole presenta l'essere umano come prodigo amato da Dio: creato a sua immagine, custode della creazione e chiamato a relazioni autentiche. La rivelazione cristiana illumina il mistero della vita di ogni figlio di Dio, invitandolo a riscoprire la forza della preghiera, il segreto della felicità e la vocazione a una vita piena, orientata alla comunione eterna con Dio.La profondità teologica dei testi si accompagna a una notevole facilità di lettura, frutto dell'esperienza pastorale maturata dall'autore in anni di dialogo con i giovani. Ogni capitolo offre un'esegesi lucida delle Scritture, arricchita da materiali di approfondimento: moduli operativi per animatori, catechisti, pastori e gruppi giovanili desiderosi di tradurre la riflessione in azione. Alcuni testi di papa Francesco, la testimonianza vivace di Pier Giorgio Frassati come esempio di santità contemporanea, la contemplazione di capolavori artistici, letterari e cinematografici che suscitano domande esistenziali e, infine, l'immagine della Sindone rendono le parole di Repole strumenti di incontro e di crescita comunitaria.Si tratta di una proposta integrale per restituire ai giovani il gusto della ricerca di senso, favorire il dialogo tra fede e cultura in una cornice di verità e speranza. Sullo sfondo, l'autore delinea un orizzonte in cui ciascuno può riconoscersi, comprendere il proprio posto nella storia e misurarsi con la responsabilità di diventare "segno" del vangelo nel proprio ambiente di vita.
La trasmissione della fede è oggi una sfida cruciale che ci interroga tutti. Viviamo in una società dove la fede non si trasmette più naturalmente nel contesto quotidiano della famiglia, della comunità, della cultura: quel processo si è interrotto o si è fortemente affievolito. Ciò richiede un rinnovamento radicale dei modi con cui viene trasmesso e ricevuto il dono del credere. Come accompagnare le nuove generazioni a scoprire la propria identità illuminata dalla luce del vangelo?Questo volume propone un percorso vitale e fecondo per rispondere a questa domanda, disegnando le linee di forza di una "pastorale generativa". L'intuizione fondamentale al centro del testo è la seguente: non si tratta solo di iniziare alla fede cristiana, ma di innestare questo cammino nella trasmissione della vita buona e delle sue esperienze costitutive, intrecciando le forme pratiche della fede con le esperienze elementari dell'esistenza.Brambilla articola queste pagine come un politico in quattro tavole che esplorano le dinamiche essenziali di questo processo corale: le prime due tavole mettono in circolo La spiegazione del Credo (la fede che si crede) con l'itinerario di iniziazione alla vita cristiana (la fede con cui si crede); le seconde due tavole si concentrano sugli attori chiave: da un lato, i padrini, ripensati come "testimoni sul cammino di crescita" e, dall'altro, la spiritualità del catechista, figura essenziale per l'annuncio e la guida.L'autore pone l'accento sul raccordo vitale tra comunità cristiane, famiglie, catechisti e padrini/madrine, indispensabile per la crescita delle nuove generazioni. È un'opera corale che si radica nella convinzione che dal grembo della famiglia e della Chiesa nasce la vita in formato grande, perché l'una genera all'esistenza e l'altra alla fede.
Tra voi, però, non sia così. Con questo titolo l'Arcivescovo rivolge alla diocesi la proposta pastorale annuale, che ha come obiettivo la ricezione della sinodalità nella prassi quotidiana di ogni comunità cristiana perché sia veramente missionaria. Ma che cosa significa questa ricezione della dimensione sinodale per la vita e la missione della Chiesa?Noi ci troviamo di fronte a un cammino di sinodalità che ha ricevuto un impulso decisivo da papa Francesco. Lui stesso ha riconosciuto valore di magistero petrino al documento finale dell'assemblea dei vescovi. Questo processo è stato impegnativo, prolungato, a volte complicato, con consultazioni capillari in tutto il mondo che hanno riscontrato una risposta straordinaria come interesse, come numero di persone che hanno desiderato esprimersi. E tuttavia, nonostante la diffusione del termine tra gli addetti ai lavori, per molte persone la parola "sinodalità" rimane o sconosciuta o enigmatica. È dunque fondamentale tradurre il concetto nella vita ordinaria delle comunità.La sinodalità - come ha detto l'arcivescovo Mario ai decani - è «un rinnovamento spirituale» e «una riforma strutturale».«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore» (Mc 10,42-43).
Uno strumento indispensabile per gli animatori dei Gruppi di Ascolto con le spiegazioni e il metodo per guidare gli incontri. Un testo utile anche ai partecipanti ai Gruppi, per approfondire i brani biblici dei singoli incontri.«Pace a voi!» è il titolo di questo sussidio per voi animatori. Nell'accompagnare i gruppi sarete chiamati anche quest'anno a essere annunciatori di questa pace. Avrete la possibilità di "passeggiare" con le amiche e gli amici dei Gruppi di Ascolto nei brani che abbiamo scelto per continuare a scoprire come la Parola accompagna il "viaggio verso casa" di ciascuno.A partire dal racconto di Babele e dei primi capitoli della Genesi, dove viene narrato come i popoli abbiano smarrito la "strada verso casa", per arrivare a Gesù che compie la sua opera di ritrovamento delle "pecorelle smarrite". Il Signore non rinuncia mai alle sue creature. Senza di loro non ha "pace". Il nostro itinerario con i Gruppi di Ascolto vorrebbe farci gustare qualcosa della tenerezza di un Dio che, a partire da Abramo, vuole riportarci nella casa sicura del suo cuore.
Lo strumento indispensabile per seguire le riflessioni e partecipare ai gruppi di ascolto nelle case e come supporto alla lettura e alla meditazione della parola di Dio secondo il metodo della lectio divina.L'itinerario dei Gruppi di Ascolto attraversa tutto il racconto biblico, a partire dal racconto di Babele e dei primi capitoli della Genesi, dove viene narrato come i popoli abbiano smarrito la "strada verso casa", per arrivare a Gesù che compie la sua opera di ritrovamento delle "pecorelle smarrite". La Bibbia racconta la vita umana come un grande cammino per diventare figli e figlie nel Figlio Gesù.Nell'esistenza terrena la condizione umana è quella di essere sempre "stranieri e pellegrini", in cammino verso una "casa" finale e definitiva, che, nel Signore Risorto, è comunione con il Padre e lo Spirito Santo. Questa destinazione è ciò che propriamente e biblicamente possiamo chiamare "pace".
Un testo che raccoglie tante nuove attività da vivere con i bambini e i ragazzi nei vari gruppi di iniziazione cristiana. Una catechesi creativa: Proposte per fare di ogni incontro un'occasione per trasmettere e testimoniare la fede con cura e tanta fantasia. Una catechesi che crea relazioni: Ambientazioni, proposte di esperienza e condivisione di domande capaci di accendere il desiderio di trovare assieme le risposte, giocando insieme e imparando a vivere in comunità. Una catechesi in ascolto: Pronta a parlare il linguaggio di bambini/e e ragazzi/e, che crea dinamiche di confronto tra formatori e giovani in modo originale, divertente e partecipato, rimanendo fedele all'insegnamento di Gesù. Una catechesi che crea esperienze: Tante attività che rendono gli incontri molto coinvolgenti accompagnando bambini/e, ma anche ragazzi/e a fare esperienza della Parola di Dio, anche in famiglia.
Questo volume si occupa, attraverso i contributi di esperti del settore, del rapporto tra catechesi e i cinque sensi. Oggi si sta andando verso un modello più olistico e integrale di insegnamento. Ne deriva un concetto di educazione al senso complessivo della prossimità, della tenerezza, della cura e di quella "mistica dell'incontro" di cui oggi avvertiamo il bisogno, in quel costante «corpo a corpo» (EG 88; cf. 87-92), che trova eco nelle parole e concretezza nei tanti gesti di Papa Francesco e di quanti si ispirano a lui nel portare avanti la missione loro affidata. Questo approccio aiuta a ripensare e integrare una catechesi adatta a persone con disabilità.