
Con la sua scrittura accurata, Marilynne Robinson ha trasformato la letteratura in uno spazio sacro, dove la parola diventa casa dell’Invisibile e la narrazione strumento di grazia. In questo saggio Maria Nisii svela come l’autrice di Gilead, seguita e amata da moltissimi lettori anche in Italia, abbia ridisegnato i confini fra teologia e narrazione facendo della scrittura un atto liturgico. Attraverso un’analisi critica rigorosa e appassionata, che spazia in maniera completa dai romanzi ai saggi, emergono le radici calviniste di una visione artistica unica, capace di tradurre il mistero divino in personaggi affascinanti e in storie di ordinaria redenzione. Il lettore intraprenderà un viaggio nella poetica robinsoniana, dove ogni gesto - per quanto apparentemente banale, come un bagno in un fiume, una lettera paterna, un silenzio - riscatta il senso del vivere e rivela l’Eterno nel frammento. Queste pagine sono una bussola letteraria e teologica, utile tanto a lettori curiosi quanto a studiosi appassionati. Un’indagine originale e necessaria che li accompagna a scoprire, tra le pieghe del racconto, una delle voci più profonde del nostro tempo, che fa suo il sovvertimento evangelico dell’ordine costituito e trasforma il dubbio in bellezza e la solitudine in comunione.
Questo volume, che va ad arricchire la collana «Nuovo corso di teologia morale» diretta da Maurizio Chiodi e Pier Davide Guenzi, offre un itinerario sistematico che unisce storia, dottrina ed esperienza vissuta per riscoprire la teologia spirituale come autentica "scienza dei santi". Nella prima parte Ezio Bolis ricostruisce il cammino della disciplina dalle radici patristiche e monastiche fino al contributo delle scienze umane contemporanee, mostrando come l’esperienza mistica e la ricerca sociologica e psicologica illuminino la natura dell’incontro con Dio. Nella seconda parte tredici "nodi dinamici" dell’esperienza cristiana - dalla chiamata di Abramo alla dimensione escatologica del "corpo spirituale" - vengono presentati attraverso testi biblici, brani dalle vite dei santi e riflessioni teologico-pratiche: non principi astratti, ma percorsi di crescita spirituale. Questa prospettiva, che prende avvio dalla vita dei santi, costituisce il contributo originale del volume: le loro esistenze diventano vero "luogo teologico", capace di parlare direttamente al contesto odierno, offrendo strumenti critici contro ogni riduzionismo psicologico o puramente subculturale. I lettori troveranno qui contenuti solidi, espressi in un linguaggio rigoroso, aggiornato e ricco di riferimenti interdisciplinari, per orientare la ricerca personale e la prassi pastorale: dalla liturgia al servizio ai poveri, fino all’attenzione alle sfide digitali e sociali del nostro tempo. Per guardare la santità non come fuga dal mondo, ma come orizzonte di verità e umanità per ogni credente.
È questa l’ultima grande opera di Gustavo Gutiérrez, figura fondatrice della teologia della liberazione e tra le voci più profetiche del cristianesimo contemporaneo. In questo testo postumo, affidato alla cura editoriale dei Leo Guardado, Gutiérrez riassume e rilancia gli assi centrali che hanno guidato le sue domande e sostenuto i suoi contributi: Il Dio di Gesù Cristo si lascia incontrare nel volto dei poveri, degli esclusi, degli scartati; ed è dalla prospettiva degli ultimi che occorre ripensare la fede, la Chiesa, il nostro modo di vivere. In un tempo attraversato da disincanto e frammentazione, Gutiérrez invita a costruire una teologia che nasca dall’ascolto e dal servizio. Con la sua consueta lucidità, il pensatore peruviano intreccia riflessione teologica, esperienza spirituale e lettura dei segni dei tempi. Si interroga sul senso della povertà oggi, sull’urgenza di una Chiesa povera per i poveri, sulla credibilità del messaggio cristiano in un mondo segnato da ingiustizie vecchie e nuove. Una domanda disarmante attraversa l’intero libro come una ferita e un grido: «Come dimostrare al povero che Dio lo ama?». Un’opera che non è solo per teologi o specialisti, ma per tutti coloro che cercano un vangelo che si faccia carne, una fede capace di giustizia, una spiritualità radicata nella vita concreta, una intelligenza del credere forgiata nel crogiolo della storia. Per chi non vuole dimenticare i poveri. E per chi desidera che Dio non sia dimenticato.
Come riconoscere davvero le tracce dello Spirito in un’epoca segnata dalla scolarizzazione? Judith Merkle ci guida lungo un itinerario che intreccia Scrittura, storia della Chiesa e vissuto quotidiano, mostrando come i consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza non siano patrimonio esclusivo dei religiosi ma autentiche "chiavi di lettura" della vita cristiana per ogni battezzato e battezzata. Seguendo l’invito del Vaticano II a leggere i "segni dei tempi" e mettendo in campo un sorprendente equilibrio tra rigore teologico e concretezza pastorale, Merkle offre un’analisi con profonde risonanze nei luoghi abitati dalle nostre comunità: restituisce speranza e visione di futuro. La teologa e religiosa statunitense coniuga infatti la ricerca del discernimento con una capacità di illuminare le sfide odierne, mantenendo vivo il dialogo tra carisma e istituzione e andando oltre gli schemi tradizionali. Un testo ricco di stimoli e provocazioni, pensato non soltanto per religiosi e consacrati, ma per tutti coloro che desiderano fare delle proprie scelte un atto di servizio, scorgendo nello Spirito la forza che plasma il domani. Senza rimpiangere il passato né cercare soluzioni "veloci", Merkle apre alla speranza di una vita in perenne trasformazione ad opera dello Spirito, in cui ogni cristiano diventa soglia e ponte tra il Regno e il mondo contemporaneo.
Questo saggio presenta un tentativo di dialogo tra il cristianesimo e la cultura cinese su valori riguardanti cinque campi: filosofia/teologia, ecologia, politica, economia e dialogo culturale-religioso. Il sogno di Chiaretto Yan di relazioni armoniose fra i popoli e le religioni fa da eco al detto confuciano: «Il cielo e gli umani sono uniti come uno». La sua ricerca è radicata nella saggezza cinese, nell’insegnamento cattolico e nei contributi cinesi contemporanei sul tema dello sviluppo umano. La ricerca teologica dell’autore vuole spalancare le porte al dialogo e alla «cultura dell’incontro» di cui ha spesso parlato papa Francesco, per scongiurare pericolosi conflitti che metterebbero a rischio la pace e la fraternità nel mondo. «Mi auguro sinceramente - scrive l’autore - che questo libro possa aumentare la conoscenza tra Occidente e Cina e dissolvere le paure, per affrontare insieme le sfide del futuro».
Oggi, alla luce del cambiamento di molti criteri della morale affettiva, sessuale, relazionale, anche la riflessione cristiana è continuamente interrogata. Qual è il senso della famiglia? Che cosa è una relazione familiare sana? Che cosa permette di costruire una sessualità adulta? Queste domande rimandano alle questioni di genere, di identità personale: il mondo delle relazioni si è fatto particolarmente fluido, e l’etica tradizionale non sa più dare risposte. Nell’esortazione apostolica C’est la confiance (2023), papa Francesco ha fornito un criterio preciso per un riorientamento della dottrina morale cristiana: «Il centro della morale cristiana è l’amore [...]. Alla fine, conta solo l’amore». Martin M. Lintner evidenzia in queste pagine tre aspetti sui quali è necessario riflettere: la questione dell’identità e del "genere-, il dramma delle violenze interne alle relazioni e degli abusi, la possibilità di declinare nel concreto il primato dell’amore. Quello che viene offerto è un percorso, a partire dal quale la Chiesa può ricominciare a dialogare con le persone, le coppie e le famiglie del nostro tempo.
Quale vita oltre la vita?” non è un semplice saggio, ma una raccolta straordinaria di testimonianze autentiche provenienti dall’aldilà. Anime che hanno parlato dal mistero della morte, visioni mistiche di santi e rivelazioni soprannaturali si intrecciano in queste pagine, offrendo uno sguardo unico e profondo su ciò che ci attende dopo il tempo terreno. Il libro raccoglie e presenta con chiarezza i grandi temi dei novissimi – morte, giudizio, inferno, paradiso – senza dimenticare il purgatorio, luogo di misericordia e di speranza, descritto attraverso parole che provengono da chi lo ha visto o sperimentato in visioni celesti. Ogni testimonianza è un invito a guardare oltre il velo, a prendere sul serio l’eternità, a lasciarsi guidare da chi ha intravisto con gli occhi dello spirito la realtà ultima della vita. Un testo che consola, ammonisce e illumina: un dono per chi desidera approfondire il mistero della vita oltre la morte con la concretezza viva di voci e visioni che vengono dall’eternità.
Dalla scuola di Finkenwalde - il seminario clandestino organizzato nel 1935 dalla Chiesa confessante tedesca - nasce il testo più limpido di Bonhoeffer sulla cura d’anime: non un trattato, ma un invito a custodire la Parola dentro le relazioni. Qui trovano orientamento tanto presbiteri e studenti quanto lettrici e lettori non specialisti: chi accompagna un figlio, un amico, una classe, un gruppo. Pochi principi forti — ascoltare prima di parlare, dire l’essenziale, servire senza protagonismi — diventano criteri praticabili nella vita quotidiana. Amato in ambito evangelico e cattolico, questo long seller Claudiana continua a unire rigore e umanità, suggerendo gesti concreti per tempi incerti. Per chi guida e per chi cerca, una misura sobria che libera e responsabilizza.
Nel silenzio di una piccola frazione romagnola, Savarna, un evento inatteso riaccende un mistero antico quanto la fede: un'ostia consacrata, accidentalmente caduta a terra e posta in acqua, si tinge di rosso. Coincidenza naturale, reazione chimica o intervento divino? Questo libro è un'indagine appassionante e documentata tra scienza e fede. Il professor Giulio Fanti osserva il fenomeno, l'anatomopatologa Cristina Antonini e altri medici analizzano poi il campione con strumenti scientifici, rilevando la presenza di sangue e di globuli rossi e bianchi. Ma il mistero si infittisce: l'Autore ci guida in un viaggio che tocca altri episodi controversi della storia contemporanea: dai miracoli eucaristici di Lanciano e Buenos Aires, fino alle presunte lacrime della statua della Madonna di Fatima nella parrocchia di San Pier Damiano a Ravenna. Attraverso interviste, dati scientifici e approfondimenti teologici, Davvero Sangue? offre al lettore una riflessione sul confine - a volte labile, a volte invalicabile- tra ciò che possiamo spiegare e ciò che resta nel regno del mistero. Lasciando aperta la domanda fondamentale:
il soprannaturale si manifesta ancora oggi?
L'Autore
Simone Ortolani (Badia Polesine, 1979) è giornalista e autore televisivo.
Ha firmato per la RAI e TV2000. È tra i fondatori dell' Associazione culturale San Michele Arcangelo e ha curato per Fede & Cultura il volume di monsignor Michele De Santi La talare sacerdotale (2018).
Il nuovo libro della teologa biblista Annamaria Corallo si rivolge a quanti avvertono l’urgenza di scoprire un cristianesimo liberante in un contesto contemporaneo caratterizzato da incertezze e trasformazioni profonde. La metafora della "bussola transteista" utilizzata dall’autrice consente in modo originale di orientarsi secondo i quattro punti cardinali: Credo (Nord), Culto (Sud), Codice (Est) e Compimento (Ovest), con l’ago rappresentato dalla Consapevolezza, che guida il cammino spirituale e umano. Il transteismo, molto vicino al post-teismo, nasce come superamento creativo del teismo tradizionale, mantenendo la ricchezza della tradizione cristiana cattolica ma rinnovandone le categorie per renderle più comprensibili e umanizzanti nel mondo attuale. La metafora della bussola è scelta per indicare un modello di orientamento dinamico, che non sostituisce il cammino ma ne indica le condizioni di possibilità, con l’ago che rappresenta la Consapevolezza personale e libera. Prefazione di Elisa Belotti.
Dice il libro della Sapienza: «Davvero stolti per natura tutti gli uomini che vivevano nell'ignoranza di Dio, e dai beni visibili non riconobbero colui che è, non riconobbero l'artefice, pur considerandone le opere… Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l'autore» (Sap 13, 1.5). E san Francesco, nel Cantico delle creature: «Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature; specialmente per messer Frate Sole, il quale porta il giorno che ci illumina. Ed esso è bello e raggiante con grande splendore: di te, Altissimo, porta significazione». Insomma: possiamo conoscere il Creatore contemplando le Sue creature. Quindi, anche il nostro cane, con i suoi istinti e i suoi atteggiamenti, può indurci a meditazioni teologiche. Tuttavia, nel mondo moderno la contemplazione non solo non è più di moda; non è nemmeno agevole, considerato il caos nel quale conduciamo le nostre esistenze. In questo agile libretto, ecco le meditazioni teologiche che il cane ha suscitato nello psicoterapeuta Roberto Marchesini; perché possano aiutare i lettori a elevare la propria vita contemplando le creature. Anche quelle più umili e quotidiane.
Il profondo legame tra la dimensione divina e il fenomeno sportivo offre una riflessione teologica sullo sport come metafora della creazione: lo spazio di gioco di Dio, un gioco libero, con regole precise, in perfetta armonia. Lo sport ci aiuta a comprendere l'azione di Dio nel mondo, come un Padre/Madre che gioca con i suoi figli nello spazio mondo. In tale contesto, l'attività sportiva diventa un laboratorio di libertà, dove la tensione tra determinazione e autonomia contribuisce a plasmare l'identità vocazionale di ogni individuo, sempre in divenire, alla ricerca del meglio di sé.