
"Il leone che é agnello - alla ricerca della verità che salva" è un viaggio che interpella l’anima. Non un saggio da leggere soltanto, ma un cammino che chiede di pensare con il cuore. La verità, se non salva, muore: questo è il rischio più grande. Ma come può la verità salvare davvero? Non appagando i desideri che passano e mutano, ma aprendoci a un dono che resta: l’amore. In queste pagine, scoprirai che l’amore non ha un volto generico o astratto, ma quello concreto e luminoso di chi, per la verità, non ha temuto la morte. La verità non è un concetto, non è un’idea da discutere: è una Persona da incontrare. Ed è l’incontro che cambia la vita. Questo libro racconta la stupenda avventura di ogni cuore assetato di verità: un cammino che passa attraverso storie di vita segnate dalla sete d’amore e dal coraggio di cercare, fino a svelare il Volto della sola Verità che salva. Il leone che è agnello: la forza che diventa mitezza, il potere che si fa dono, la gloria che si rivela nella croce. È questo il mistero che accompagna ogni pagina: la certezza che chi cerca con sincerità la verità trova, in modo misterioso e reale, l’Amore che salva.
Per molti cristiani, la Sindone è un’icona che raffigura la Passione di Cristo, il culmine del suo sacrificio d’amore per l’umanità. Le ferite visibili sul corpo dell’uomo della Sindone richiamano le sofferenze descritte nei Vangeli: la flagellazione, la coronazione di spine, la crocifissione, la trafittura del costato. In questo senso, la Sindone diventa un potente strumento di meditazione sulla Passione di Cristo, un invito a contemplare l’amore di Dio che si è fatto uomo e ha sofferto per noi. Tuttavia, la Sindone non è solo un’immagine di sofferenza ma si colloca al cuore del messaggio cristiano: la speranza nella Resurrezione. La Resurrezione di Cristo è la promessa che la morte non ha l’ultima parola, che la vita, alla fine, trionfa. San Paolo, nella Prima Lettera ai Corinzi, si chiede: «Dov’è, o morte, la tua vittoria?» (15,55). La Sindone, pur nel suo silenzio, in un mondo segnato dalla sofferenza, dalla malattia e dalla morte, sembra rispondere a questa domanda con un’eco di speranza.
In principio il “noi” rivela il cuore relazionale della creazione biblica. Il lettore è condotto in un viaggio esegetico attraverso i primi undici capitoli della Genesi, in cui ogni racconto, dalla creazione dell’uomo e della donna alla caduta, dal dramma di Caino e Abele alla Torre di Babele, testimonia l’importanza della fraternità. Con competenza esegetica e sensibilità pastorale, l’autore mostra come il testo sacro non descriva semplicemente eventi primordiali ma proponga un’antropologia della relazione. Il “noi” originario non è un’utopia perduta ma un orizzonte sempre aperto: anche nelle situazioni più drammatiche, la Scrittura indica la strada per ritrovare la fraternità.
Informazioni sull'autore
Roberto Tadiello, frate cappuccino residente a Venezia, dirige l’Istituto Teologico “Laurentianum”, dove insegna Antico Testamento, ed è docente presso il Seminario Patriarcale.
In questo studio, Francesco Morganti propone una riflessione radicale e originale sul rapporto tra fede e ragione, affrontando il cuore del messaggio cristiano con gli strumenti della logica modale e doxastica. L’Autore non cerca scorciatoie: si addentra nei territori più esigenti del pensiero - dalla metafisica alla scienza, dalla filosofia antica alla modernità tecnologica - per esplorare il mistero cristiano nella sua pienezza, senza rinunciare alla chiarezza né alla profondità. In dialogo con Pascal, Tommaso d’Aquino, i Padri della Chiesa e i grandi pensatori moderni, Morganti offre una lettura appassionata e rigorosa del Vangelo, nella convinzione che solo un pensiero capace di amare la verità per sé possa restituire senso all’umano e aprirlo al Fondamento. Un testo che sfida tanto il fideismo quanto il razionalismo, e che si rivolge a chi, con mente aperta e cuore inquieto, è ancora disposto a pensare Dio non come concetto astratto, ma come Amore vivente.
Nessun uomo che Dio ha scelto è mai stato perfetto. Nella Bibbia, i protagonisti della fede non sono eroi senza macchia, ma uomini reali: fragili, contraddittori, segnati da errori e debolezze. Noè, che vacilla dopo il diluvio. Mosè, che fugge dal proprio fallimento. Davide, che cade e si rialza. Nicodemo, il Maestro d’Israele che non comprende. In "Eroi imperfetti", Giovanni Zappalà racconta con linguaggio vivo e appassionato le storie di uomini che, nonostante i propri limiti, sono stati usati da Dio per compiere l’impossibile. È un viaggio tra le pagine più umane della Bibbia — dove la fragilità diventa il luogo della grazia, e la colpa si trasforma in chiamata. Questo libro è un invito a riconoscersi in quei volti, a scoprire che Dio non sceglie i perfetti, ma i redenti. Perché "Dio scrive diritto sulle righe storte degli uomini."
I contributi racchiusi nel volume non sono soltanto un segno di omaggio all’Amico, al Collega, al Maestro, al Vescovo ma anche un modo per mettere a fuoco una varietà di elementi che si intrecciano con quei saperi che hanno permesso alla Chiesa del Vaticano II di fare un passo avanti importante nella propria autocomprensione e nel dialogo con le realtà in cui è chiamata a vivere offrendo la propria luce. Cultura Teologia Storia: tre termini che denotano altrettanti orizzonti dove trovano spazio i numerosi studi. Il Lettore che scorre l’ampio Indice dell’opera ha la possibilità di cogliere - soprattutto attraverso l’articolazione dei sottotitoli - l’ampiezza e la varietà delle singole ricerche. Nel loro insieme queste costituiscono anche un invito a sviluppare il rapporto che i tre ambiti hanno tra di loro. Se il legame tra teologia e storia unisce strettamente gli sviluppi e gli approfondimenti delle rispettive ricerche, è poi il termine "cultura" che può assemblare ogni risultato in vista di orizzonti sempre nuovi che permettano di dare un volto di richiamo a quel desiderio di incontro con le più diverse realtà proprio di ogni persona. Per conoscere a fondo il profilo e gli interessi culturali del Festeggiato il Lettore può percorrere la parte introduttiva dove ha modo di essere informato sull’attività scientifica il cui esito è presente in numerose opere, in pubblicazioni e in articoli che nel loro insieme denotano una molteplicità di interessi, sempre comunque accomunati dall’intento di elaborare cultura. L’esemplarità di un’opera come questa si presenta come un invito a chiunque opera nell’ambito della formazione e dell’educazione in ogni ramo della scienza, a portare avanti con serietà e impegno tutto ciò che può illuminare il cammino dell’umanità. «Veritatem inquirere…» è il titolo che caratterizza la presente collana di studi; un’espressione che è già un programma eloquente; e le opere finora apparse ne sono un segno tangibile; un segno che - guidato dagli orizzonti culturali di due Università (in Italia e in Polonia) - si pone come incoraggiamento per chiunque si trovi a dover rispondere ad una vocazione eccezionale quel è quella dell’impegno nei più diversi ambiti della scienza e della ricerca, in una parola: della cultura. Presentazione di Alberto Melloni.
Chi è Gesù Cristo per noi e che cosa vuol dire, in concreto, essere salvati da lui?.
Questo libro, che condensa venticinque anni di insegnamento, tenta di rispondere a tale domanda avendo a a cuore la finalità evangelizzatrice della teologia. È una sintesi a servizio dell'annuncio della Buona Notizia e riconduce alla "dottrina della Salvezza" (soteriologia) il nucleo delle principali discipline teologiche. Questo aiuta a scongiurare sia la frammentazione che insidia la teologia accademica sia il rischio di scarsità contenutistica di talune forme di pastorale.
A partire da un'intuizione ispirata al sommo capitolo biblico, Giovanni 17, si elabora una cristologia adamitica e nuziale: Gesù Cristo è il Salvatore in quanto Figlio divino, santo nell'amore e glorioso per la risurrezione; egli viene a sposare l'umanità per trasformarla e conformarla a sé. In lui si rivela e si realizza la Verità ossia il piano di Dio: l'Umanità nuova, inaugurata da Maria e dalla chiesa dei santi che culminerà nella Gerusalemme celeste. Questo approccio, molto fedele al dato biblico e all'insegnamento ecclesiale (specie al Concilio Vaticano II) apre anche prospettive interessanti in ambito ecumenico e di dialogo interreligioso.
La celebre versione Vulgata di San Girolamo, in uso nella Chiesa latina per circa 1500 anni, nell’edizione preparata secondo i dettami del Concilio di Trento. Un testo che vanta il maggior numero di manoscritti (30.000 circa) tra tutti i libri dell’antichità, studiato e citato da tutti i teologi occidentali del passato, elogiato dagli umanisti e usato come testo per la scuola, il primo a uscire dai torchi di Gutenberg (1455), dando inizio all’epoca della stampa. Il volume contiene tutto l’Antico Testamento, tradotto da san Girolamo, e tutto il Nuovo Testamento nella revisione geronimiana.
In questo piccolo libro, Severino Dianich immagina di avere davanti a sé un uomo o una donna che non ha mai, o quasi mai, sentito parlare di Gesù, oppure un cristiano che lungo la sua vita ha perso interesse per la fede. Con un taglio narrativo di sorprendente efficacia, l’autore racconta in dodici capitoli l’avventura di quel Gesù che, con soli tre anni dedicati alla sua missione, ha cambiato l’esistenza di milioni e milioni di credenti e ha offerto al mondo una nuova speranza. In queste pagine Gesù rivive e prende carne ai nostri occhi. Chi era? In che ambiente viveva? Da chi era circondato e, soprattutto, perché fu messo a morte? Le risposte ci sono consegnate dall’autore con maestria di narratore e profondità di teologo. Il libro è arricchito da dodici disegni di un giovane artista che dà vita a una raffigurazione di Gesù immediata, moderna, fuori dagli schemi.
In questo libro, don Francesco Cristofaro ci guida in un percorso spirituale alla scoperta del Volto di Gesù nel Vangelo di Matteo. Dalla nascita a Betlemme fino al Discorso della Montagna, dalle tentazioni nel deserto agli incontri che hanno segnato la vita dei discepoli e delle persone ferite, ogni pagina ci avvicina al Cuore del Maestro e alla sua misericordia. L’autore intreccia il racconto evangelico con esperienze personali, episodi di vita quotidiana, incontri pastorali e testimonianze, creando un dialogo vivo tra Parola di Dio e vita di ogni giorno. A impreziosire il percorso offerto al lettore, numerosi riferimenti alla tradizione della Chiesa, in particolare con ampi riferimenti a sant’Agostino, che con la sua sapienza illumina e approfondisce i temi trattati. Questo testo, nello stile di don Francesco, non è solo un commento al Vangelo, ma un invito alla contemplazione per il lettore: è un viaggio da fare insieme, che sollecita a fermarsi, ad alzare lo sguardo e a lasciarsi trasformare dall’incontro con Cristo. Il Volto di Gesù diventa così specchio in cui riconoscere la nostra umanità e scuola di amore, umiltà e speranza. Un libro da leggere con calma, da meditare e da portare nel cuore, come compagno di preghiera e guida nel quotidiano.
Il rotolo e il libro, in quanto strumenti di supporto per la scrittura, rappresentano simbolicamente l’evoluzione e la trasmissione dei testi scritti. Per questo il volume in omaggio a Jean-Pierre Sonnet presenta una serie di contributi in cui si riflette sul significato che il medium della forma scritta ha assunto nella composizione della Bibbia. La miscellanea è formata da quindici contributi scritti da amici, colleghi, confratelli ed ex studenti di Jean-Pierre. Alcuni si concentrano sulla qualità narrativa e sull’arte poetica delle sacre Scritture, commentando anche passi biblici in cui si fa esplicito riferimento all’atto di scrivere. In diversi saggi si riflette sulla figura degli scribi di Israele e sul ruolo che hanno esercitato nel processo di composizione dei libri biblici e nella tradizione scritturistica.
In questo volume, l’autore ci invita a scoprire il significato profondo e la ricchezza spirituale della preghiera più amata dai cristiani: il Padre Nostro. Attraverso riflessioni ispirate alle Sacre Scritture, ai Padri della Chiesa e ai grandi maestri di fede, il lettore viene accompagnato in un percorso di contemplazione che svela il mistero di Dio come Padre, la dignità di essere figli, e il senso della volontà divina nella nostra vita quotidiana. Un’opera che invita alla preghiera autentica e alla fiducia in un amore infinito, capace di trasformare il cuore di chi si rivolge a Dio.

