
Mario si presenta a Fiumicino con una valigia blu che contiene a fatica i ricordi dei suoi tredici anni di vita romana e la rabbia per il trasferimento forzato a Bruxelles. Sull'aereo si accorge che la sua vicina di posto, un'anziana signora che sembra un po' svitata, è proprio la testimone di un episodio spiacevole che lui vorrebbe dimenticare. E, siccome le sfortune non arrivano mai da sole, capisce anche che volare lo terrorizza. Inizia così il suo difficile viaggio, durante il quale potrà contare soltanto sulla distrazione fornita dalle chiacchiere della bizzarra signora che gli racconterà di una cara amica di gioventù, Fiorenza de Bernardi, la prima donna italiana a diventare comandante di un aereo di linea. E così, tra vuoti d'aria e racconti delle avventure professionali e umane di una pioniera del volo, Mario sarà costretto a confrontarsi con la propria paura. E scoprire la vera identità della sua compagna di viaggio non sarà neppure l'ultimo momento interessante del volo: lo aspetta, infatti, un atterraggio molto impegnativo. Età di lettura: da 10 anni.
Nel tardo IV secolo, a Costantinopoli, Olimpia è una donna famosa e stimata dai contemporanei, tanto che Gregorio di Nissa dedica a lei il suo commento al Cantico dei Cantici. Oggi però la sua figura si impone per un altro motivo: Olimpia è diacona, ordinata dal patriarca Nettario e poi preziosa collaboratrice del successore, Giovanni Crisostomo. Nella tanto dibattuta questione "donne e diaconato-, liberato il campo da ingombranti pregiudizi, il racconto della vita di Olimpia fa riscoprire come abbia esercitato il suo ministero per l'edificazione di una Chiesa a misura di Vangelo. Ampliando la prospettiva, le pagine del libro presentano una donna dai molti volti - sposa, asceta, vergine, diacona -, indagano l'emergere della sua personalità, mostrano le tappe della sua fede, seguono lo sviluppo del suo rapporto con la Scrittura e attraversano le lotte pubbliche e interiori che dovette affrontare, fino ad approdare al riconoscimento della santità di Olimpia come "pietra- che edifica la Chiesa. E a suggerire che la liturgia trovi modi più appropriati per farne memoria.
C'è una bella differenza, per un giocatore, tra l'essere inserito nella formazione titolare e l'essere destinato alla panchina. Eppure nella vita della parrocchia la "panchina- ha un fascino tutto particolare: è il luogo in cui vivere da spettatori, senza farsi troppo coinvolgere, pensando che siano altri a dover fare. Quanto sarebbe bello però che tutti potessero scendere in campo, mettendo in gioco i propri talenti! A partire dalla sua esperienza in parrocchia, l'autore indica alcuni atteggiamenti fondamentali per giocare insieme agli altri una buona partita: lo spirito di collaborazione, la stima e il rispetto reciproco, la capacità di fare spazio agli altri. Non si nasce già formati. È necessaria una formazione a tutto tondo e permanente anche alla vita cristiana, nella sua dimensione umana, intellettuale, spirituale, pastorale. Sarà così possibile mettere solide radici, ancorarsi al vangelo e testimoniarlo nella propria vita. Sulla scia di Mosche bianche e di Ricalcolo il percorso, anche questo libro desidera offrire spunti e suggestioni per arricchire la vita delle nostre parrocchie.
Un libro per i nonni che sono "patrimonio dell'umanità-, colonna portante delle famiglie italiane, testimoni di un rapporto fra le generazioni raro e prezioso. Un libro per riflettere sul futuro che attende i nipoti, tra ombre pesanti (su tutte, la crisi ecologica) e luci meravigliose, come la prospettiva di crescere una generazione capace di cambiare le cose, di custodire meglio il pianeta ed essere aperta e solidale. In un percorso che si dipana sui grandi temi che riguardano l'educazione, l'ecologia, la cittadinanza attiva, il valore della testimonianza, questa Guida Galattica è la chiave per essere nonni consapevoli e fantastici compagni di viaggio per nipoti di tutte le età. «Sei sono le cose che dobbiamo riuscire a far germogliare nei più piccoli per vincere le sfide del millennio: una curiosità caparbia, la fiducia nell'altro, lo spirito di cooperazione, il senso della meraviglia e dello stupore, l'importanza della solidarietà, l'urgenza di rispettare la natura e le persone».
In un periodo in cui l'efficacia delle organizzazioni caritative è stata messa in dubbio in seguito a gravi scandali, GIVE ci accompagna in un viaggio epico, volto a riscoprire la bellezza e la forza trasformatrice della carità autentica. Magnus MacFarlane-Barrow, fondatore dell'organizzazione umanitaria Mary's Meals e autore di La straordinaria storia di Mary's Meals, citato nell'elenco dei libri più venduti del Sunday Times, esplora, attraverso i numerosi, incredibili gesti caritativi a cui ha assistito nel mondo, il significato della carità e il suo potere di trasformare e arricchire la nostra vita. La carità, se vissuta in pienezza, ci aiuta a conoscerci più a fondo. Scopriremo strada facendo che non sono solo i poveri ad averne bisogno, ma anche noi. In noi, infatti, potremo scoprire «zone di carestia» (bisogni di amore non soddisfatti) o «zone d'ombra» in cui non ci siamo mai avventurati. Il modo in cui pratichiamo la carità può essere la chiave per aprire stanze chiuse da tempo, dove sono conservati i nostri tesori più grandi, perle come la gioia, la pace interiore e un più profondo scopo della vita, che risplendono nell'oscurità
Parole e immagini per far sentire importanti le persone amate. Tu vali per l'amore alla vita: sai di non esistere per caso, ma per portare a compimento la tua missione unica là dove questa ti chiama a vivere e operare. Vali anche per le lacrime delle scelte sbagliate e gli errori compiuti. Vali per la forza di ricominciare senza trascinarti dietro fardelli ingombranti.
Parole e immagini per sentirci amati in questi giorni difficili di distanziamento sociale. Mancano i sorrisi, gli sguardi ma soprattutto gli abbracci!
Per molti secoli la considerazione e la condizione dei bambini è stata molto difficile, anche in una società, come quella medievale, che era costruita attorno al messaggio evangelico. Il "se non ritornerete come bambini- di Gesù risuonava dalle Sacre Scritture, ma sembrava non penetrare negli animi degli adulti, quando si rivolgevano al mondo dell'infanzia. Il libro ci fa comprendere il perché di tante difficoltà per i piccoli e come si sono create le premesse per la loro comprensione e il loro apprezzamento come persone. L'autore ci accompagna in un percorso affascinante: all'ascolto di pensatori autorevoli (Agostino, Ambrogio, Anselmo di Canterbury...), papi e educatori, fino a Tommaso d'Aquino e Bonaventura... ispiratori di Dante Alighieri anche su questo tema. Senza dimenticare san Francesco e la sua speciale attenzione per l'infanzia. «Gli adulti hanno paura dei bambini. Senza dubbio, possono dissimulare o travestire in mille modi quella paura: da affetto, da cura, da preoccupazione, da severità. E sanno anche dominarli: terrorizzandoli, seducendoli, corrompendoli, violentandoli, ingannandoli, obbligandoli, trascurandoli. Quel che resta più difficile, tuttavia, è prenderli per quello che sono...» Dalla prefazione di Franco Cardini.
La tradizione iconografica ci consegna la figura di un Giuseppe avanti negli anni, un anziano dal viso rugoso, un patriarca i cui occhi hanno già visto e vissuto tutto. Eppure la verità è un'altra: è un ragazzo nel fiore degli anni. Giuseppe ha sedici anni quando prende per fidanzata Maria, la ragazza che ama. Sedici saranno anche gli anni ancora a sua disposizione prima di essere pianto, pianto veramente, dal suo Dio, da suo figlio. E sarà lui, Gesù, a chiudere le sue palpebre per l'ultima volta, tremando con quel tremore che segna i passaggi. Queste pagine ci restituiscono in tutta la sua umanità la vera storia di Giuseppe, il falegname di Nazaret.
Vincere senza combattere è la risposta operativa per gli educatori che dichiarano di combattere tanto e vincere poco. È il frutto di tre anni di ricerca sul campo, svolto in tre paesi europei (Malta, Irlanda e Italia) dagli autori, insieme a varie figure professionali (insegnanti, psicologi, dirigenti, educatori ecc.). Questo lavoro può essere definito un compendio di strategie e tecniche per gestire le difficoltà sociali, emotive e comportamentali, che, se non superate, mettono k.o. sia il ragazzo sia chi cerca di aiutarlo. Vincere senza combattere non è un ricettario, è un manuale che offre una nuova lente per riconoscere e scansare le trappole tese dalle etichette, suggerisce modalità non-ordinarie con cui trasformare anche le più ardue resistenze in collaborazione, creando situazioni win-win, in cui tutti vincono.