
Una Citroën scura si ferma davanti al cancello di un'antica tenuta nei pressi di Fontainebleau. A bordo dell'auto, l'anziano senatore Vigoureaux, eroe della Resistenza, con sua figlia e una guardia del corpo. Nascosto tra la vegetazione sulla cima di una collinetta, qualcuno li sta aspettando con una mitragliatrice Browning calibro 50. Una raffica potentissima nell'aria calda di giugno, poi i vetri che scoppiano, la carrozzeria demolita, il sangue che impregna i sedili. E una statuina di Babar, l'elefante dei cartoni animati, posata per terra a osservare i corpi martoriati dai proiettili. È un caso per il commissario Jean-Pierre Mordenti e la sua squadra: alla Brigata Criminale di Parigi li chiamano Les italiens, perché come il loro paese d'origine hanno fegato, fantasia e non mollano la preda. Questa volta sarà dura anche per loro: l'omicidio di uno dei politici più influenti della Repubblica è una questione da maneggiare con le molle, specialmente se il suo passato non è limpido come si credeva. Ma se c'è uno sbirro che non ha paura di ficcare il naso dove non dovrebbe - e, nel frattempo, di sedurre sempre la donna sbagliata - questo è proprio Mordenti.
Un fatto è certo: la crisi che stiamo vivendo non nasce dal nulla, ma è stata causata da decenni di scelte irresponsabili in cui si è lasciato che il mercato finanziario divorasse nel nome del profitto il benessere delle nazioni e i risparmi dei cittadini. In questo saggio Giulio Tremonti denuncia i colpevoli di questa letale degenerazione dell'economia e spiega le misure da prendere al più presto per salvare l'Italia dal fallimento: ristabilire il primato delle regole sull'anarchia finanziaria; separare l'attività produttiva dall'attività speculativa; imporre trasparenza ed equilibrio ai rapporti tra politica e mercato; e soprattutto pensare a investimenti pubblici mirati al bene comune e al rilancio dell'economia reale. Perché è solo così, riportando lo Stato sopra la finanza e l'ordine al posto del caos, che troveremo la traccia per raggiungere insieme l'uscita di sicurezza da questo meccanismo speculativo di cui siamo prigionieri.
Capitale simbolica del mondo, amata di un amore possessivo e totalizzante da ciascuna delle tre grandi religioni monoteistiche, bella come un paesaggio e complessa come un organismo vivente, Gerusalemme si può capire solo con una guida che abbia dedicato la vita a leggerne gli spazi e la storia. Fiamma Nirenstein, parlamentare e giornalista esperta di problemi mediorientali, ci accompagna nei quartieri della Città Vecchia, per i mercati e le piazze, fra mendicanti profeti, donne velate, turisti e commercianti; e oltre le mura, tra i nuovi edifici simbolo della ricostruzione, per i negozi, i teatri, i musei e i caffè degli intellettuali, illuminando i contrasti della moderna e cosmopolita capitale d'Israele. Alla storia di distruzione e rinascita della città si intreccia quella della famiglia dell'autrice, dalla lezione del padre, un "ebreo pioniere" giunto a Gerusalemme dalla Polonia degli anni Trenta insieme alla Giovane Guardia Socialista, alle avventure dei suoi affetti familiari in una città così suggestiva e difficile al contempo, oltre alle riflessioni sulla storia e sul suo mestiere di inviata: le conseguenze della Guerra dei Sei Giorni, l'incubo dell'Intifada, l'attacco a Israele durante la Guerra del Golfo, il futuro della città più contesa del mondo.
Nei prossimi 40 anni la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi. Come potrà il nostro pianeta reggere i consumi attuali, tanto più se estesi ad altri due o tre miliardi di persone che aspirano a omologarsi allo stile di vita dei Paesi più ricchi? Serviranno 2 miliardi di nuovi posti di lavoro, ma contemporaneamente le riserve energetiche si andranno esaurendo, l'acqua diventerà un bene sempre più prezioso, il pianeta continuerà a riscaldarsi e sarà colpito sempre più spesso da grandi catastrofi naturali. Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'economia alla politica, Gianluca Comin e Donato Speroni ci spiegano come nel 2030 i problemi che oggi cominciano a manifestarsi potrebbero combinarsi in una "tempesta perfetta" di impatto devastante. Siamo pronti a farvi fronte? Certo, la responsabilità è dei governi nazionali: è ora di smettere di perseguire miopi priorità e di cominciare ad adottare politiche lungimiranti, consapevoli della necessità di trovare soluzioni globali. Ma, come ci ricordano gli autori, la vera sfida è per tutti noi cittadini, comunità locali, imprese, organizzazioni non profit: i comportamenti virtuosi non riguardano solo un diverso modo di consumare, ma un diverso modo di pensare i rapporti con gli altri, di dare valore al capitale sociale, di misurare la felicità senza ricorrere al Pil. Le nuove tecnologie metteranno a disposizione dell'umanità risorse immense, purché siamo in grado di farne buon uso.
È l'inizio della quinta elementare per sette bambini della scuola di Snow Hill. C'è Jessica, la nuova arrivata, che fatica ad ambientarsi e si rifugia nei libri; Alexia, la bulla, che ti è amica un momento e nemica quello dopo; Peter, il mattacchione della classe; Luke, l'asso della matematica; Danielle, che non sa farsi valere; la timida Anna; e Jeffrey, che odia la scuola. Mr. Terupt, il loro nuovo maestro, è l'insegnante che tutti vorrebbero avere. Brillante e sensibile, sa trasformare la scuola in un posto entusiasmante... Finché un giorno ammantato di neve accade un incidente che cambierà tutto. E tutti. Prefazione di John Irving. Età di lettura: da 9 anni.
Amazon.com - il "supermercato" del web più grande del mondo, colosso del commercio elettronico (e non solo di libri) e motore di innovazione a livello globale - deve molto al suo fondatore e CEO Jeff Bezos, un personaggio originale, nerd tecnologico e imprenditore appassionato, oggi considerato il vero erede di Steve Jobs. Su di lui non sono stati scritti molti libri, e Bezos stesso si è limitato a esternazioni e interviste "controllate" in occasione dei lanci di prodotti e dei passaggi importanti della sua azienda. In questa biografia Richard Brandt, giornalista della Silicon Valley, svela molti aneddoti e particolari inediti sul personaggio e sul modello di business che ha portato Amazon a creare da zero il settore del commercio online e a trainare da quasi vent'anni l'innovazione tecnologica e culturale. In particolare, il volume racconta: come Jeff Bezos ha deciso di lanciare una libreria online e ne ha scelto il nome e la mission; perché Amazon difende con zelo alcuni brevetti - come quello che permette di comprare un prodotto con un solo click del mouse - , mentre altri li condivide liberamente; perché nel 1997 il fondatore riteneva che realizzare profitti fosse la cosa più stupida da fare; perché ha deciso di consentire le review negative dei prodotti, immaginando giustamente che la fiducia guadagnata avrebbe superato le vendite eventualmente perse; in che modo Amazon.com ha ha rivoluzionato e continua a influire sul mercato librario.
Le strade dell'antica Roma sono in tumulto per la visita ufficiale di Teodorico, re degli Ostrogoti e nuovo re d'Italia. Tra la folla si nasconde un ragazzino determinato ad assassinare il conquistatore barbaro, ma il tentativo viene stroncato sul nascere dalle guardie reali. Il giovane attentatore si chiama Pietro ed è il figlio adottivo del nobile filosofo romano Boezio. A portarlo in salvo è Benedetto, giovane studente, che diventerà suo tutore. Inizia così la storia di Benedetto da Norcia: in una Roma in rovina, lasciva e immorale, dominata dalle forze barbariche. Un deserto spirituale dal quale Benedetto saprà allontanarsi, trascorrendo lunghi anni in solitudine per poi dare vita a comunità religiose destinate a diventare fulgidi esempi della sua Regola, fino alla fondazione del celebre monastero di Montecassino, la cittadella di Dio: dentro e fuori le sue mura san Benedetto saprà lasciare un'impronta indelebile.
Nel chiassoso disordine della nostra vita quotidiana a volte ci imbattiamo in vere e proprie aperture di senso, spazi rivelatori che restituiscono un frammento, per quanto infinitesimale, dell'irripetibile creazione originaria. Anche oggi, dietro le innumerevoli distrazioni in cui siamo immersi, il mistero rimane intatto per chi sa predisporsi all'ascolto. Massimo Camisasca, confermandosi straordinario promotore culturale e guida spirituale, ci conduce attraverso un percorso di crescita che, come nella vita di un albero, trae il proprio nutrimento da valori radicali ed essenziali - il significato primordiale dei colori, delle parole, dei volti e dei sentimenti umani - e si sviluppa aprendosi a uno sguardo luminoso e stupefatto, per arrivare ad abbracciare completamente, oltre la dimensione del bello e, quindi, della verità e del bene, la possibilità di un progetto di vita. Prefazione di Aldo Cazzullo.
"Viaggio a Ixtlan" è il capitolo finale della trilogia dedicata agli insegnamenti di don Juan Matas, l'indio yaqui che ha svelato a Castaneda i misteri della sua antica cultura. Un racconto illuminante, che ci permette di ripercorrere l'ultimo apprendistato dell'autore: il viaggio destinato a portarlo - attraverso lezioni, esercizi corporali e spirituali, prove, visioni - a percepire finalmente l'universo quale è, senza il filtro delle convenzioni. È giunto il momento di accostare, e fare proprio, un concetto fondamentale, che sta alla base del cammino verso una comprensione profonda dell'esistenza: la differenza tra il "guardare" quotidiano e il "vedere" del saggio. E, attraverso questo nuovo sguardo, padroneggiare la facoltà di "fermare il mondo", per interrompere il flusso di immagini nel quale scomponiamo il reale e giungere a un istante di totale lucidità.
È il 2008. Gli alunni di una quarta elementare romana scrivono al Ministro della Pubblica Istruzione una lettera con una richiesta particolare: non vogliono che la loro maestra vada in pensione perché, "anche se ha quasi settantanni, quando insegna non è vecchia". La maestra in questione, all'epoca la più anziana d'Italia, si chiama Gisella Donati e in questo libro ci racconta, in una sorta di fedelissimo diario di viaggio, la sua lunga carriera tra i banchi: tutto inizia sui monti della Sardegna, all'inizio degli anni Sessanta, quando poteva capitare di raggiungere una scuola a dorso d'asino e gli insegnanti erano ancora, insieme al medico condotto e al maresciallo dei carabinieri, le personalità del paese, a cui regalare le parti più pregiate del maiale. Dalla Sardegna, poi, Gisella si sposta a Roma, dove si confronta con la realtà problematica delle periferie e sperimenta con i suoi bambini metodi di insegnamento sempre innovativi e pionieristici, spaziando dal teatro al linguaggio dei media. E così, tra piccoli barbieri improvvisati che tagliano di nascosto i capelli ai compagni durante le lezioni e alunni a cui si trova involontariamente a fare da mamma, la maestra Gisella affronta per quasi mezzo secolo, con grinta inesauribile, le sfide che la scuola continua a porle. Ripercorrendo in questo libro ironico e commovente la storia di una vita e, insieme, quella di una delle istituzioni fondanti dell'identità italiana. Per ricordarci che, nonostante tutto, la scuola è bella.