
Cinquanta filastrocche scacciamostri da leggere prima di andare a dormire. Streghe, lupi e spaventosi babau, ma anche sbadigli, cieli notturni e orsacchiotti da coccolare. Le parole in rima, che si ripetono ogni sera come un rito, diventano antidoto alla paura di restare soli nella notte. Età di lettura: da 4 anni.
Martino passa l'infanzia in una grande villa alle porte di Milano, che l'eccentrica famiglia Sepe condivide con un numero variabile di ospiti quantomeno inusuali. Una casa dove, tanto per dire, si cena con una scimmia indonesiana di nome Clarissa che ti ruba il pollo dal piatto per strofinarselo addosso. Arrivati i vent'anni, opta per la fuga e si trasferisce a New York con la speranza di sfondare nel mondo del cinema. Rocambolescamente solo, Martino scopre giorno dopo giorno il gusto della normalità di sentirsi diverso da tutto. Una mattina, risvegliandosi in un letto sconosciuto tra un uomo e una donna mai visti prima, s'interroga sui suoi clamorosi naufragi sentimentali. Gli effetti collaterali delle prime, goffe, notti d'amore; la cronaca di un fallimento annunciato con la top model più desiderata al mondo; la burrascosa relazione con l'attore Alejo, che lo porterà dal paradiso dritto all'inferno. Come il film che Martino avrebbe voluto dirigere, il romanzo della sua vita è un vortice in cui tutto precipita e torna in superficie, avventure e contraddizioni, affetti e spudoratezze. "Goditi il problema" è un inno alla libertà di godersi la vita nonostante tutto, senza remore e prima che sia troppo tardi. Un'avventura metropolitana di sesso e sentimento, di tracolli prevedibili alla ricerca di una tragicomica e commovente scoperta di sé.
"Non dovevano ucciderlo. Non ha mai bevuto all'altare delle ossa..." Poche, criptiche parole sussurrate in punto di morte da Rosie, un'anziana senzatetto di San Francisco freddata da un killer spietato. Nella bocca Rosie aveva tentato di nascondere l'unico indizio che avrebbe permesso di risalire alla famiglia Dmitroff, da sempre destinata a custodire le preziose e oscure virtù dell'altare delle ossa maledette. Un segreto per il quale molti sono disposti a uccidere, dal KGB alla mafia russa a un miliardario americano la cui sete di potere e denaro non ha limiti. Un segreto per il quale nel corso dei decenni troppi hanno già perso la vita, anche personaggi in vista e all'apparenza intoccabili come JFK e Marilyn Monroe. Perché la posta in gioco è il più antico e smodato sogno dell'uomo: l'immortalità. Proteggere il mistero che consente di raggiungerla non è facile. Violarlo quasi impossibile.
Vera ha una bimba supervivace che la fa impazzire, un marito che l'aiuta poco e la delusione di sentirsi estranea nell'unico luogo dove aveva sperato di ritrovarsi a casa: se solo si fidasse di più di chi le sta vicino, la sua solitudine potrebbe alleviarsi e fiorire in nuovi incontri... Liz sta per affrontare un grande cambiamento e deve scegliere quali relazioni, sentimenti e oggetti lasciarsi alle spalle per salutare con gioia l'infanzia ed entrare a testa alta nell'età adulta. Luigi ha un umorismo irresistibile, un Blackberry che non smette mai di suonare e un inconfessabile senso di colpa per quella promessa troppo a lungo rimandata. Romina tenta di nascondere una ferita ancora aperta che la rabbia per un abbandono improvviso non le ha mai permesso di sanare. Carlo è troppo giovane per rendersi conto del suo talento, ma forse accanto a lui c'è qualcuno che vede già oltre i suoi modi ruvidi e il ciuffo che gli copre gli occhi... Grazie all'aiuto di Craig e al suo dono di comunicare con gli angeli, Vera, Liz, Luigi, Romina, Carlo e tanti altri hanno avuto l'occasione di dialogare con le presenze amiche che sempre ci sono vicine e affrontare le prove che la vita ci pone. Dopo "Tutti quanti abbiamo un angelo" Craig Warwick torna in libreria per raccontarci gli incontri più emozionanti della sua vita, trasportandoci nella quotidianità dei suoi anni da ragazzo a Londra, del presente siciliano e di viaggi vicini e lontani...
Granta Italia ospita 15 racconti di autori esordienti e un sedicesimo fotografico selezionati dai principali soggetti che in questi anni hanno lavorato in Italia con le scritture emergenti. Esor-dire è la manifestazione sulle scritture esordienti ideata dalla Scuola Holden; è un evento a cadenza annuale, dedicato allo scouting di nuovi talenti letterari e alla promozione dei giovani autori di narrativa italiana under 40. Esor-dire, ormai alla sesta edizione, è un'occasione d'incontro, confronto e sfida. Il progetto è organizzato in due momenti: un Torneo Letterario e delle Prove d'Autore. Il Torneo Letterario è un contest tra 6 giovani autori - i migliori esordi letterari dell'anno - che hanno la possibilità di vincere, leggendo un testo inedito, due premi in denaro (critica e pubblico). Nelle Prove d'Autore 8 aspiranti scrittori leggono i loro inediti. 8 editor delle principali case editrici italiane commentano e discutono, in un incontro che avvicina i futuri autori al mondo dell'editoria. L'edizione 2012 si terrà a Bologna a fine novembre.
Rafael e Gardo, quattordici anni, vivono nel quartiere-discarica di Behala, in una città non precisata del Terzo Mondo. Passano le giornate a smistare rifiuti per venderli a peso. Finché Rafael trova un borsello in mezzo all'immondizia: dentro ci sono tanti soldi, una carta d'identità, una mappa e una piccola chiave. La polizia si fa avanti: sembra disposta a tutto pur di recuperare la borsa. Se è così importante, pensano i ragazzi, vale la pena di scoprire cosa c'è sotto. Così, con una buona dose di scaltrezza e parecchio sangue freddo, cominciano a indagare... Età di lettura: da 13 anni.
Andrej Tarkovskij è stato l'ultimo rappresentante della grande tradizione cinematografica russa, ancora oggi in grado di esercitare una decisiva influenza sul cinema d'autore contemporaneo. La sua è stata una lezione di regia pura, sorretta da un'eccezionale maestria tecnica mai fine a se stessa e sempre al servizio di un'intensa ricerca spirituale. Tarkovskij si è tenacemente opposto al materialismo sovietico a partire dalla sua stessa opera, un caleidoscopio di visioni mistiche e bagliori di profondo lirismo che restituiscono piena dignità alla condizione umana e al suo disperato bisogno di fede. In questo libro, incentrato su testi finora inediti, il regista ha tradotto in parole l'indagine esistenziale condotta attraverso la macchina da presa. Pagine che comunicano l'intensità e le atmosfere dei suoi lungometraggi, il fascino e l'indipendenza di un'arte che ha trasceso radicalmente la piatta superficialità della moderna civiltà dell'immagine.
Milano raccontata al centro della propria storia e del proprio sviluppo, dalle fondamenta antiche alla città di sant'Ambrogio, dalla capitale del ducato dei Visconti e degli Sforza fino alla stagione dell'Unità, della grande borghesia e del decollo economico. Un evocativo percorso lungo i secoli del capoluogo lombardo, attraverso i segni che il tempo ha depositato nel suo tessuto urbano. Il Castello Sforzesco, il Duomo, la Ca' Granda, il Teatro alla Scala, le università, le case editrici, le banche: i simboli delle diverse vocazioni di una metropoli che ha fatto della condivisione e dell'assimilazione i tratti distintivi della propria identità. Alcuni fra i più qualificati esperti di storia milanese ci guidano in un viaggio lungo le stagioni di una città dalla grande anima, alla scoperta di un patrimonio di idee sostenuto da una "acuta responsabilità civile e da una tenace e operosa fede religiosa", in dialogo tra loro: un codice genetico che ha permesso a Milano di ricoprire per molti anni il ruolo di guida del nostro Paese, un patrimonio umano a cui attingere per ritrovare un autentico senso di appartenenza e di cittadinanza. Prefazione di Lorenzo Ornaghi.
Eleganti e arguti giochi linguistici, indagini filosofiche, battibecchi domestici, ma anche aforismi, ritratti, impressioni e storie, soprattutto di donne, sole o malate di solitudine, coppie avvolte in strati di silenzi, individui alle prese con l'imperscrutabilità del mondo. Questo volume, completa la pubblicazione in Italia di tutti i racconti di Lydia Davis. Le sue short stories mettono in scena personaggi spesso senza nome, che hanno il singolare potere di raccontarci a noi stessi, incarnazioni spiazzanti delle più inconfessabili, stravaganti, umane idiosincrasie. Postfazione di James Wood.
A metà degli anni '80, dopo aver lasciato Apple, Steve Jobs si legò a Kobun Chino Otogawa, un monaco buddista emigrato negli Usa dal Giappone, che gli insegnò la tecnica di meditazione del "kinhin" e lo introdusse al concetto di "ma", o spazio negativo, che lo avrebbero ispirato nelle sue creazioni successive. Partendo dalla storia di un rapporto fondamentale nella vita di Jobs (Otogawa ne ha officiato il matrimonio e gli è rimasto amico finché non è morto, nel 2002), questo primo graphic novel dedicato al fondatore di Apple traccia un originale parallelismo tra gli insegnamenti del monaco e i momenti salienti della storia di Apple, attraverso frequenti flashback e salti in avanti. Un tassello fondamentale che contribuisce a definire in modo inedito la personalità, le convinzioni e il senso del trascendente del più grande visionario dei nostri tempi.