È stato detto che Maria di san Giuseppe - Salazar (1548-1603) è la prima grande scrittrice carmelitana dopo santa Teresa di Gesù, e non solo per motivi cronologici. In effetti, sarebbe difficile trovare un'interprete di Teresa più fedele e acuta, in particolare riguardo al suo insegnamento sulla vita religiosa. Nell'affrontare i temi del governo, della pratica dei voti e della formazione iniziale, sembra che prenda la parola per dare continuità all'insegnamento della santa Madre, che rischia altrimenti di essere dimenticato, male interpretato o deformato.
Da molto tempo conosciamo le lettere di santa Teresa di Gesù Bambino. La corrispondenza familiare dei suoi santi genitori Luigi e Zelia Martin è stata pubblicata più recentemente, dopo la loro beatificazione nel 2008. Abbiamo ora accesso alle lettere di Leonia, la loro terza figlia (1863-1941), colei che ricordiamo abitualmente - troppo facilmente? - come la «povera Leonia», come se questo solo titolo bastasse a definirla. Leonia, quella che non è come le altre, quella che non ha fatto come le altre, divenuta religiosa visitandina. Il lettore non troverà in queste 342 lettere di suor Francesca Teresa, Leonia Martin - di cui quasi 300 inviate alle tre sorelle carmelitane di Lisieux dopo l'entrata definitiva alla Visitazione di Caen -, rivelazioni sfolgoranti o eventi sensazionali. Tuttavia avrà molte sorprese. Scoprirà il mondo interiore, nelle diverse stagioni della vita, di Leonia. Conoscerà le sue fatiche e i suoi sogni, le sue paure e la sua speranza, le mete alte cui non cessa di tendere e le battute d'arresto causate da limiti e fragilità... E si sorprenderà nel constatare che questa monaca, dalla vita esteriore così diversa e lontana dalla propria, gli è molto simile e gli si offre, discretamente, come compagna di viaggio.
A quasi cento anni dalla morte di Teresa di Los Andes, offriamo al lettore una biografia agile e dalla lettura scorrevole, che entra nel vivo della quotidianità della giovane Carmelitana cilena e segue gli sviluppi della sua storia d'amore con Cristo. È una vita come tante altre, la sua, ma con quel qualcosa di speciale che fa di un uomo un santo. Ne sono testimonianza il Diario e le Lettere a cui si è fatto ampiamente ricorso.
Leonia, divenuta suor Francesca Teresa alla Visitazione di Caen, è sorella di Teresa di Lisieux. Delle cinque sorelle Martin, è quella che ha avuto il percorso più difficile. Tuttavia, è lei che ha compreso meglio la dottrina spirituale della piccola Teresa. Con tutti i suoi limiti, insuccessi e ferite, Leonia visse e praticò così bene la via dell'abbandono a Dio, appresa alla scuola di san Francesco di Sales, che nel tempo ne fu trasformata. Le meditazioni qui proposte sono un vero cammino di vita, di rinascita e di pace interiore alla sequela di Leonia.
Accanto a Teresa, "la più grande santa dei tempi moderni", e ai suoi genitori Luigi e Zelia, prima coppia canonizzata dalla Chiesa, Leonia Martin potrebbe essere vista come il brutto anatroccolo. Bambina sempre ammalata, di spirito poco sveglio e dal carattere difficile, accumula insuccessi su insuccessi. Rimandata dalla scuola e uscita poi ben tre volte dai monasteri in cui era entrata, riesce a entrare definitivamente alla Visitazione di Caen solo all'età di trentasei anni. Ma sono proprio le sue fragilità e i suoi insuccessi che condurranno Leonia, in religione suor Francesca Teresa, sulla via di una santità umile e gioiosa.
Entrata nel 1998 al Carmelo di Magyarszék (Ungheria), suor Kinga della Trasfigurazione scopre nel 2006 di avere un cancro. Di fronte all’evoluzione inesorabile del male, offre tutta la sua vita senza riserve. Nell’abbandono più fiducioso, nove mesi prima di morire, la priora le chiede di scrivere un diario. Al cuore stesso della prova, dà conto della speranza che la fa vivere giorno dopo giorno, dice con semplicità il suo cammino interiore, il suo sì indefettibile al Signore per offrire con Lui la sua sofferenza, per trovare il senso della sua vita, della sua malattia e morte ormai prossima.
Questo Diario permette di conoscere la vita, ma soprattutto la storia di grazia nella vita di suor Kinga della Trasfigurazione. Il libro è un ottimo aiuto per vivere la malattia con speranza, nella consapevolezza cristiana che la luce della risurrezione si accende nel buio del sepolcro e il cammino verso l’alto passa attraverso l’abbassamento e la discesa agli inferi.
Prefazione di Saverio Cannistrà,
Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Postfazione di fra Iacopo Iadarola, ocd.
Judit Büki, in religione suor Kinga della Trasfigurazione, nasce a Budapest il 15 agosto 1973. Trascorre dieci anni al Carmelo, occupandosi con amore e dedizione di diverse attività, tra cui la scrittura delle icone. Per tre lunghi anni lotta contro il cancro. Muore il 24 agosto 2009, festa dell’apostolo san Bartolomeo e anniversario dell’inizio della Riforma del Carmelo, con il conforto della madre priora e delle consorelle.
Che cosa significa oggi intelligenza emotiva? Qual è il suo valore quasi alla fine del primo quarto del secolo XXI? Non sarebbe il momento di affrontare le tremende sfide sollevate dallo straripante progresso scientifico? Sono gli interrogativi da cui ha preso le mosse questo interessante volumetto di padre Luis Jorge González, il quale ha saputo assemblare sapientemente conoscenze scientifiche, spiritualità, pedagogia e tanta esperienza di vita nel campo del Counseling. Teresa di Lisieux ci guiderà, attraverso il suo caso, in un percorso di blocco-sblocco-sviluppo dell'intelligenza emotiva.
La beatitudine di cui parla Gesù non è legata alle situazioni esteriori, essa tocca profondamente e aderisce alla persona come tale. Si è beati non perché si possiede qualcosa, ma perché si è qualche cosa. Si è beati nella misura in cui si diventa partecipi della verità, della bontà, della giustizia, della misericordia... che Dio è.
Parlare di demonologia e di fenomeni mistici può sembrare oggi un imperdonabile anacronismo. Ma è anche una sfida. Dopo anni di esperienza, Raffaele Talmelli riconosce che la verità è sempre una e, molte volte, sono le nostre visioni parcellari - cioè diaboliche - che ci fanno sembrare contrapposte sfaccettature diverse dell'unica realtà. Trattandosi di argomenti condivisi da psichiatria, psicologia e teologia, questo libro riporta un tentativo di sintesi, che tenga conto delle varie istanze e possa essere di aiuto nel discernimento del significato di tali situazioni, quando si presentino alla nostra osservazione.