
Premessa di Daniele Menozzi
DESCRIZIONE: Il volume ripercorre una fase fondamentale, ma generalmente “rimossa” dalla storiografia, del pensiero di Jacques Maritain inerente ai diritti umani, riconoscibile nella sua collaborazione con un gruppo di intellettuali cattolici americani nel fondare il Committee of Catholics for Human Rights del 1939. Dagli anni newyorkesi di Maritain emerge un lato inedito del filosofo: la ferma volontà di promuovere una serie di diritti fondamentali che ogni essere umano possiede a prescindere dalla sua conoscenza della “verità” religiosa.
Si mostra così l’evoluzione del pensiero politico di Maritain, che passò da una prospettiva di tradizionale difesa dei diritti della persona, in quanto creatura spirituale e trascendente (subordinati dunque al riconoscimento dei diritti di Dio e della Chiesa cattolica), a una chiara legittimazione storico-teorica dei diritti dell’uomo, universali e inalienabili, affermatisi nel corso dell’età moderna.
COMMENTO: È qui descritto, con documentazione inedita, l'itinerario di Maritain dall'antimodernismo del suo primo cattolicesimo alla scopera dei diritti umani, in particolare alla sua partecipazione alla stesura della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite del 1948. È la prima ricostruzione che mostra un Maritain protagonista della storia culturale mondiale.
DANIELE LORENZINI, laureatosi in filosofia all’Università di Pisa e conseguito il diploma di licenza in discipline storiche presso la Scuola Normale Superiore, insegna filosofia all’Université Paris-Est Créteil, dove svolge inoltre un dottorato di ricerca in cotutela con La Sapienza di Roma. Autore di numerosi saggi e traduzioni, è uno dei direttori della rivista online «Materiali foucaultiani».
COLLANA: Storia n. 48
Con testo tedesco a fronte
A cura di Marco Vannini
DESCRIZIONE: Sebastian Franck da Strasburgo indirizza questa Lettera all’anabattista Johannes Campanus nel 1541, nel contesto della lotta confessionale tra cattolici e riformatori, scenario di reciproca persecuzione: pagine che rappresentano un vero e proprio manifesto della fede spiritualista e della tolleranza religiosa. Opponendosi alle pretese esclusivistiche delle varie confessioni, con le loro teologie, Franck sostiene l’assurdità di voler ricostituire la vera chiesa, giacché seguaci di Cristo sono soltanto coloro che – in ogni tempo e in ogni luogo, anche senza neppure conoscere la Scrittura – hanno ascoltato e ascoltano la voce dello Spirito, che parla nel profondo dell’anima.
COMMENTO: Pagine inedite di un classico di mistica speculativa, Sebastian Franck, in cui risuonano i capolavori di Meister Eckhart e del suo allievo Giovanni Taulero. Scritta nel 1531, la Lettera qui presentata è anche uno squarcio sulla riforma culturale del luteranesimo, con la sua apertura all'interpretazione personale delle Scritture. In gioco è il valore della Bibbia: può avere un significato assoluto?
SEBASTIAN FRANCK (1499-1542) – “la più grande figura religiosa del cristianesimo moderno”, secondo Piero Martinetti – seppe coniugare due aspetti: quale discepolo di Erasmo una perizia filologica da umanista, in quanto seguace di Taulero e della Teologia tedesca la profonda esperienza spirituale del mistico. Non si riconobbe in nessuna delle chiese del tempo, né cattoliche né riformate, vivendo un’esistenza raminga e perseguitata, ma mantenendo vivo quel principio della libertà dello spirito destinato nel tempo a dare i suoi frutti. Il suo capolavoro, i Paradossi, è stato pubblicato da Morcelliana nel 2009, a cura di Marco Vannini.
MARCO VANNINI, studioso di mistica speculativa, ha già curato per Morcelliana le opere di Daniel von Czepko, Sebastian Franck, Valentin Weigel, Meister Eckhart. Sempre presso Morcelliana ha pubblicato Introduzione alla mistica (2000), tradotto in varie lingue.
COLLANA: Il Pellicano Rosso (Classici del pensiero religioso liberale) n. 148
COMMENTO: Il nuovo libro del poeta mistico italiano - rivelatosi con La Seconda Intelligenza - che riferisce della sua esperienza, interrogandosi sulla presenza di Cristo nella materia, nel mondo.
ARNOLDO MOSCA MONDADORI vive a Milano. È sposato e ha tre figli. Laureato in filosofia, lavora in ambito editoriale e sociale. È l’attuale presidente del Conservatorio “G. Verdi” di Milano e il segretario generale della “Fondazione Benedetta D’Intino”.
A cura di Oreste Tolone
COMMENTO: Attesissimo questo volume dell'Opera Omnia, raccoglie le riflessioni inedite di Guardini su Dante. Con la sua finezza letteraria e filosofica, oltre che teologica, il pensatore italo-tedesco ne disegna un ritratto peculiare, d'interesse per gli studiosi di Dante e di Guardini.