
Oggi la resurrezione è, per alcuni, un dogma e, per altri, un mito antico. Antica lo è di sicuro: i primi a immaginarla furono gli egizi, quattromilacinquecento anni fa. Ma non la immaginarono soltanto: scoprirono che esistono universi paralleli in cui ciò che è passato vive ancora, e spiegarono come giungere fin là, invertendo il corso del tempo. Gli evangelisti approfondirono questa scoperta ed elaborarono una tecnica di resurrezione che la nostra religione, oggi, ha dimenticato. Sibaldi la riporta in luce, confrontandola con le più recenti teorie della fisica quantistica, e mostrando come applicarla. Tutto sta nel non rassegnarsi all'idea che il tempo sia irreversibile: allora, nemmeno la morte appare come un fatto definitivo ma come una sfida, un ostacolo da superare. Ci si lascia guidare, all'inizio, dal coraggio di ricordare chi e ciò che si è perduto: così si apre la via. Poi, mentre torna indietro nel tempo, la mente cambia, si amplia, si libera da limiti che non sapeva di avere, fino al momento in cui due dimensioni - il presente e il passato - entrano e rimangono in contatto, in quello che i fisici contemporanei chiamano un varco spazio-temporale e che duemila anni fa si chiamava "eternità". Lì incomincia la resurrezione.
Un vertice di limpida bellezza atemporale: in estrema sintesi è questo il prodigio poetico di un'opera che va oltre il mutare degli orientamenti estetici e che è stata capace di stupire ed emozionare generazioni di lettori come raramente accade, o come accade solo ai veri classici. La celebre versione dei "Lirici greci" di Salvatore Quasimodo è un duplice capolavoro, per la mirabile essenzialità poetica dei testi originali e per le virtù di chi ha saputo trasformare quei versi antichi in insuperabili esempi di purezza lirica, insieme trasparente e profondissima, nella nostra lingua. Come scrive Giuseppe Conte nella prefazione, «Quasimodo vede il suo incontro con i lirici greci come il coronamento di un suo percorso destinale: quel suo sentirsi esule ma sempre figlio di un'isola che, per paesaggi, mitologie, memorie storiche, è, tra le terre dove oggi si parla e si scrive in italiano, la più vicina alla Grecia e al suo patrimonio di poesia e di mito». Lo stesso Quasimodo, nella piena consapevolezza di un'operazione tanto ardua quanto affascinante, ci dice: «Le parole dei cantori che abitarono le isole di fronte alla mia terra ritornarono lentamente nella mia voce, come contenuti eterni». Ma un esito insieme così pieno e sapientemente leggero nella sua alta efficacia poteva solo scaturire dal talento naturale di un autore sensibilissimo, come Quasimodo, alla più chiara musica della parola e del verso, passando dal «desiderio d'amore» o dai «celesti patimenti» di Saffo al raffinato edonismo bacchico di Anacreonte, nel quadro elegantissimo di una varietà lirica impareggiabile.
Nella «nuova avventura» del cristianesimo condotta da papa Francesco, caratterizzata da un confronto aperto con tutte le altre religioni, un ruolo particolare sta assumendo il dialogo con l'islam. Ma quali sono stati nel corso della storia i rapporti tra le due grandi fedi monoteiste, che contano oggi quasi cinque miliardi di fedeli? Giancarlo Mazzuca e Stefano Girotti Zirotti ripercorrono i momenti salienti di un dialogo spesso interrotto, a partire dal VII secolo, quando l'islam incominciò la sua espansione con il profeta Maometto. Ecco allora raccontati i primi incontri tra cristiani e musulmani, i doni che si scambiarono Carlo Magno e Harun al-Rashid, il califfo delle "Mille e una notte", i tentativi di san Francesco d'Assisi per riportare pace e amore tra i contendenti delle crociate e il successo di Federico II nel promuovere nella Città Santa un periodo di convivenza tra popoli di diverso credo, ma anche gli errori e le incomprensioni che scatenarono veri e propri massacri, le nove crociate e le lotte sanguinose per la conquista di Gerusalemme, per poi passare alle più recenti guerre coloniali e mondiali, fino alle Primavere arabe e agli attentati terroristici degli ultimi anni. Se oggi, con papa Francesco, il dialogo è particolarmente fecondo, nel corso dell'ultimo secolo molti leader e personaggi chiave hanno dato il loro contributo nella costruzione di un ponte ideale: per esempio, Charles de Foucauld si impegnò nell'evangelizzazione dei Paesi magrebini e si dedicò all'assistenza di poveri e malati nelle terre colonizzate dalla Francia; Benito Mussolini faceva trasmettere da Radio Bari un programma quotidiano in lingua araba e ricevette nel deserto la Spada dell'Islam a suggello di un legame duraturo; Enrico Mattei fu grande ambasciatore nel mondo dell'islam con il petrolio. Osservando le azioni compiute nel corso dell'ultimo secolo, gli autori ravvisano un progetto per la costruzione di un ponte basato sulla fratellanza. Un traguardo difficile da raggiungere, ma fortissimamente voluto da tutti coloro che lottano contro gli estremismi e i fanatismi e che si sono schierati per la pace e l'amore dicendo con forza, come ripete spesso papa Francesco, «mai più guerre nel nome della religione».
"Ho scoperto l'arte giapponese del kintsugi quando ho dovuto riparare una statuina di porcellana preziosa andata in frantumi. Ho pensato che sarebbe stato bello poter fare lo stesso con le persone e ho deciso di usare quell'arte antica per rimettere insieme anche i pezzi della mia vita, per guardarli uno a uno e incollarli amorevolmente. Avevo passato tanto tempo a far credere agli altri che tutto andasse sempre bene, nella speranza di non essere considerata diversa o guardata con compassione. A nascondere la mia storia raccontando altre storie. Qualcosa è successo, poi, che mi ha fatto accettare le difficoltà e mi ha portata a trarre un insegnamento anche dalle esperienze più dolorose. Cadi, ti rialzi. Non sempre ci sono riuscita ma ci ho sempre provato. Ho imparato a valorizzare le mie ferite, a mostrarle, perché sono proprio loro a rendermi una persona unica e preziosa. Come in un rituale antico, ho riempito con l'oro le cicatrici della mia vita e ho scritto sul mio corpo la mia storia." In questo piccolo libro sapienziale, Gioia Di Biagio, affetta da una sindrome rara che rende anche la sua pelle estremamente fragile, insegna come non arrendersi ai limiti del proprio corpo, trasformando la fragilità in bellezza e le cicatrici in rifiniture dorate, come nella tecnica del kintsugi. Il suo è un esempio di resilienza, un insegnamento per tutti: è davvero possibile abbracciare il proprio dolore e trasformarlo in una forma d'arte quotidiana. Perché nessuno sa essere forte come una persona fragile.
Sono in molti a pensare che la musica classica sia qualcosa di troppo serio, qualcosa che si studia a scuola o al conservatorio e che si ascolta eseguita da compassati musicisti in circostanze eleganti ed esclusive. E sono in molti a ritenere che in fondo sia solo una questione di tecnica, di esercizio ostinato, di dedizione assoluta, appannaggio di geni solitari e piacere riservato a raffinati e incanutiti intenditori. Che la musica classica sia tutto questo è indubbiamente vero. Ma è altrettanto vero che è anche molto, molto di più. Per Jan Swafford, musicologo, compositore e autore di monografie su Brahms e Beethoven, essa è il linguaggio attraverso il quale esprimiamo i nostri sentimenti più profondi, lo specchio che riflette le infinite sfumature della vita e del sogno, del sacro e del mistero. Che sia prodotta soffiando in un flauto ricavato dalla zanna di un mammut, scritta nella quiete di una corte barocca o composta sotto l'incedere pauroso della guerra o della follia, la musica rivela ciò che di sublime e di ripugnante, di eccelso e di banale alberga nell'animo umano. Una speciale forma di comunicazione, quindi, il cui impatto emotivo e intellettuale non finisce di sorprenderci. Dal canto gregoriano alla dodecafonia di Schönberg, dalle soavi opere di Mozart al minimalismo di Philip Glass, dai madrigali di Monteverdi alle sinfonie di Haydn e ai Lieder di Schubert, con "Il linguaggio dello spirito" Swafford ripercorre la storia della musica occidentale, la sua continua evoluzione, la sua capacità di assimilare idee, voci e stili diversi e di reinventarsi ogni volta. Si sofferma sulle innovazioni - la notazione, la polifonia, il temperamento equabile, l'atonalità, ecc. - spiegandone il significato e l'importanza dal punto di vista tecnico oltre che artistico. Ci presenta compositori e brani, quasi sempre sotto una luce assolutamente inedita, in cui l'artista esce dal mito per entrare nella storia, una storia spesso fatta di sofferenze e rinunce, incomprensioni e fallimenti. Ci offre eccellenti suggerimenti per l'ascolto, indicandoci registrazioni imprescindibili, memorabili esecuzioni o semplicemente brani poco noti eppure straordinari.
"Ci sono tre cose che sono sicuro di sapere di te: la prima è che sei vivo, e questo è già un ottimo motivo per sorridere ed essere grati alla vita. La seconda è che purtroppo anche tu, come tutti noi d'altronde, morirai. E questo dovrebbe essere uno stimolo per vivere la tua vita pienamente. La terza è che ora stai leggendo queste righe, sei presente, nel qui e ora. Sei tu e queste parole. Tra poco la tua mente cercherà di capire se il libro che hai tra le mani è adatto a te e ti metterà davanti a una scelta. Il mio consiglio: segui il tuo intuito. Lasciati guidare dal cuore." Daniele non è uno psicologo, un coach, un guru spirituale e nemmeno un formatore. Forse è tutte queste cose messe insieme. Di base è un ragazzo di trent'anni che ha sviluppato un legame unico con la sua community di centinaia di migliaia di persone che lo seguono sui social e nei suoi eventi live. Persone, non fan, perché "Dan" condivide con loro la sua vita, le sue esperienze, le sue gioie e i suoi fallimenti nella non scontata ricerca della felicità. Ci mette letteralmente la faccia portando un messaggio nuovo, fresco e non incentrato solamente sul raggiungimento di un successo materiale, ma anche sullo sviluppo interiore della persona. Per diventare consapevoli delle persone che siamo, al netto dei condizionamenti sociali e delle attese altrui, dobbiamo innanzitutto ascoltarci in profondità (Ascolta), toglierci la maschera che ci siamo costruiti e avere la pazienza di fare due chiacchiere con chi si nasconde lì sotto. Solo così possiamo accettare le nostre debolezze, il nostro passato, le paure (Accetta) che inevitabilmente fanno parte dell'esperienza umana, abbandonando la rabbia e trasformando ciò che rimane in energia vitale. È a quel punto che scopriremo di avere idee, progetti, intuizioni, relazioni con persone belle (Apprezza) e sarà molto più naturale amare noi stessi, gli altri, la vita nel suo complesso (Ama). Daniele ci dice che la felicità è già dentro di noi: "È nelle piccole cose, nella nostra capacità di individuare e concentrarci sul bello della nostra vita, nel sentirci più ricchi interiormente". È questo il vero successo, questa la vera felicità.
Si parla spesso di accoglienza e solidarietà, ma è sufficiente sollevare il velo dell'emergenza immigrazione per scoprire che dietro il paravento del buonismo si nascondono soprattutto gli affari. Non sempre leciti. Perché profugopoli è un fiume di denaro che significa potere, posti di lavoro, voti. Nelle pagine di questa inchiesta, Mario Giordano denuncia il più odioso degli scandali, quello che si fa scudo della sofferenza e della generosità delle persone oneste. Con una nuova prefazione dell'autore.
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not connect to server: <b>libreriacoletti.it</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Saturday, June 9, 2018 at 2:38:23 AM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978880470535">/demo/obtain_abstract.php?codice=978880470535</a></td></tr> </table>
<table align="center" border="1" cellspacing="0" style="background:white;color:black;width:80%;">
<tr><th colspan=2>Database Error</th></tr>
<tr><td align="right" valign="top">Message:</td><td><b>WARNING:</b> No link_id found. Likely not be connected to database.<br />Could not open database: <b>libreriacoletti</b>.</td></tr>
<tr><td align="right">Date:</td><td>Saturday, June 9, 2018 at 2:38:23 AM</td></tr>
<tr><td align="right">Script:</td><td><a href="/demo/obtain_abstract.php?codice=978880470535">/demo/obtain_abstract.php?codice=978880470535</a></td></tr> </table>
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'"Odissea": così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.
Parti all'avventura ed esplora la natura! Una guida pratica al mondo che ci circonda, ispirata a uno dei più grandi classici di tutti i tempi. Cosa devi portare con te in un viaggio per conoscere la natura che ci circonda? Di cosa sono fatte le nuvole? Cosa c'è sotto ai tuoi piedi? Quali animali vivono nei fiumi? Questo manuale risponde a queste e molte altre domande: al suo interno troverai notizie, dettagli e curiosità sul mondo naturale, ma anche ricette, esperimenti scientifici e suggerimenti su come proteggere l'ambiente! Età di lettura: da 6 anni.
La letteratura, frutto del mirabile incontro fra racconto e scrittura, ha plasmato l'immaginario e la condotta di gran parte delle generazioni di esseri umani che si sono avvicendate sulla Terra negli ultimi quattromila anni, e contribuito all'ascesa e alla caduta di imperi e nazioni, alla diffusione di fedi religiose, all'affermarsi di idee filosofiche e politiche, cambiando radicalmente il corso della storia. Alla luce di tale idea guida, Martin Puchner ripercorre le fasi cruciali di una vicenda che prende le mosse dagli antichi testi divenuti codici basilari di intere culture e arriva fino all'odierna saga di Harry Potter. Nel suo straordinario viaggio nel tempo e intorno al mondo l'autore ci presenta, oltre a una fitta schiera di personaggi carismatici e visionari, sedici opere letterarie fondative della civiltà universale, alcune a lungo perdute e poi ritrovate: i poemi omerici "Iliade" e "Odissea"; la "Saga di Gilgamesh", di origine sumerica; la Bibbia ebraica di Esdra; gli insegnamenti orali di Buddha, Confucio, Socrate e Gesù, fissati per iscritto dai loro discepoli; il primo grande romanzo di tutti i tempi, la "Storia di Genji", creato dal talento letterario di una donna giapponese nota come Murasaki; la Bibbia di Lutero; i samizdat di Anna Achmatova e Solzenicyn contro lo Stato sovietico. In compagnia dell'autore, a Baghdad incontriamo Shahrazàd e l'incanto delle "Mille e una notte", mentre nel Nuovo Mondo assistiamo alla stupefacente sopravvivenza del poema epico maya "Popol Vuh" nella testimonianza del subcomandante messicano Marcos. Vediamo Miguel de Cervantes, inventore del romanzo moderno, battersi contro pirati reali (quando è fatto prigioniero) e letterari (quando vede pubblicare un falso sequel del "Don Chisciotte"). Ammiriamo l'opera pionieristica di Benjamin Franklin in veste di magnate mediatico e il preveggente annuncio di Goethe dell'«epoca della letteratura mondiale». Seguiamo da vicino la nascita e le alterne fortune politiche del "Manifesto del Partito comunista" di Marx ed Engels. Visitiamo Troia, Pergamo e la Cina; conversiamo con due premi Nobel, Derek Walcott e Orhan Pamuk, rispettivamente ai Caraibi e a Istanbul; e familiarizziamo con i cantastorie africani della saga orale di Sunjata, capace ancor oggi di catturare l'attenzione di un vasto pubblico. In pagine ricche di aneddoti e curiosità, Puchner restituisce al lettore l'immagine vivida del lungo processo con cui la letteratura, e l'evoluzione delle forme tecniche in cui si è storicamente materializzata (alfabeto, carta, libro, stampa, fino agli ultimi ritrovati della tecnologia digitale), hanno letteralmente trasformato il nostro pianeta da mondo «naturale» in mondo «scritto».