
In una veloce e appassionante conversazione con Antonio Nicaso, Nicola Gratteri ritorna ad approfondire un fenomeno criminale di portata internazionale che dopo lunghi e colpevoli ritardi, inizia finalmente a essere percepito nella sua vera dimensione. La crescita e la fortuna di questa mala pianta viene raccontata attraverso temi ed eventi cruciali. Gratteri riesce nonostante tutto a trovare parole, al tempo stesso caute e appassionate, di speranza e di fiducia nella migliore Calabria, evocata anche attraverso reminiscenze familiari e fatta di gente onesta, sobria e laboriosa.
Parlare di spiritualità, per gran parte delle scienze psicologiche e della cultura razionalista, è sempre stato un tabù o addirittura uno scandalo culturale. Lo psichiatra Giacomo Dacquino ci spiega invece che la spiritualità, non riferendosi esclusivamente alla religione, è un sentimento che fa parte della dimensione psichica di tutti, credenti e non credenti. Ricostruendo le relazioni esistenti tra psicologia, spiritualità e religione, ma anche attraverso le dirette testimonianze di pazienti e l'analisi di numerosi casi clinici, ci mostra che una forma di afflato spirituale è presente, almeno come espressione dell'inconscio, nell'esperienza di tutti noi; anche se non è identificabile e indagabile scientificamente. Un invito a riscoprire e dare valore alla spiritualità, che può regalare un senso al vivere nel quotidiano e permettere di superare più serenamente momenti oscuri. E, insieme, una chiave di lettura per comprendere il proprio vissuto spirituale.
“Amico beneficato, nemico dichiarato”, dice la saggezza popolare. Gli fai del bene, e credi che ti sarà riconoscente. O quantomeno, senza pretendere tanto, che almeno non ti si rivolta contro. E invece la vita è piena di casi in cui la persona che ha ricevuto un favore sviluppa un senso di rivalsa, magari di odio, verso il suo benefattore. Tecnicamente si chiama “sindrome rancorosa del beneficato”, una sorta di vendetta che scatta per il bene ricevuto, uno di quei meccanismi perversi coi quali la psicologia umana spesso ci sorprende. Partner supercoccolati che tradiscono, amici tolti dai guai che ti rinfacciano chissà che cosa, colleghi aiutati che ti pugnalano alle spalle: Maria Rita Parsi, con chiarezza e competenza, indaga nelle pieghe della nostra psiche per rivelarci i segreti di questo comportamento apparentemente assurdo eppure frequentissimo.
La sua cattedrale è la strada, i suoi insegnanti prostitute, barboni, tossici, tutte quelle vite perdute che sono anime salve. Don Andrea Gallo è da cinquant'anni un prete da marciapiede, da trentanove il fondatore della "Comunità di San Benedetto al Porto di Genova", che accoglie chi ha bisogno e chi vuole trovare un punto da cui ripartire a nuova vita. Con "Cosi in terra, come in cielo" don Gallo racconta la sua personale saga accanto agli ultimi, i suoi dissensi da una Chiesa che pure ama e a cui sente di appartenere, sviscera con ironia e preparazione le sue posizioni ribelli su temi quali il testamento biologico, l'immigrazione, la liberalizzazione delle droghe, l'aborto. Nel suo "camminar domandando" fa bizzarri incontri con monsignori, politici, transessuali, giovani inquieti, zelanti fedeli che non credono e atei che invece sperano, artisti come Vasco Rossi e Manu Chao. Lui, ottantaduenne che viaggia in direzione ostinata e contraria e che nonostante i molti meriti resta orgogliosamente un prete semplice, sgrana il rosario laico di Fabrizio De André, raccoglie le storie di bassifondi e vicoli che tanto somigliano a quelle delle Scritture, cerca l'efficacia storica del messaggio evangelico e impasta mani e cuore nelle realtà più dolorose, lavorando senza risparmiarsi affinché questa terra diventi cielo. Un prete "prete", anarchico, discusso, amatissimo.
Ci sono parole nelle Sacre Scritture delle quali, per la loro importanza e ricorrenza, vorremmo conoscere il significato storico, simbolico, etimologico. Acqua, Angeli, Adulterio, Giustizia, Morte, Satana, Verginità, Vita, e così per molte altre, Ravasi offre una scheda completa. A queste voci fondamentali se ne aggiungono numerose altre che costituiscono vere curiosità per una più approfondita conoscenza del vocabolario della fede. Che vuoi dire Abbadon, Ziqqurrat, Idolotiti, Litostrato? Ma ci sono anche termini in apparenza più comuni come Zizzania, Vento, Impudicizia di cui Ravasi definisce il senso e l'uso.
Il titolo viene da un'usanza sette-ottocentesca di cui parla lo scrittore Giuseppe Rovani nel romanzo “Cento anni”: uomini di mondo si facevano dipingere la maschera di un noto personaggio del tempo, poi se la applicavano sul volto per stupire, infastidire o impaurire la gente per strada o nei salotti. Il protagonista, vissuto nella convinzione di assomigliare all'amato padre, scoprirà, alla fine, di essere identico al detestato nonno. Almeno nei tratti del volto. Le due figure del padre e del nonno sono l'oggetto di una doppia indagine da parte del narratore. Entrambi sono legati a un mistero: il padre a un inspiegabile suicidio, il nonno a una colpevole sparizione che ha generato sofferenza e senso d'abbandono. Entrambi sono legati a una figura femminile assente: il primo ne è il marito, il secondo il padre.
Dopo il successo di Tutti i volti dell’arte, Il volto di Gesù e Il volto e l’anima della natura, Flavio Caroli affronta il tema della rappresentazione dell’amore nell’arte occidentale. Dalla pittura dell’antica Roma al Rinascimento, dal Romanticismo all’Impressionismo, dal Cubismo all’Astrattismo l’amore non è stato solo uno dei temi che hanno ispirato i più grandi artisti, ma la sua iconografi a ha scandito duemila anni di storia dell’arte e della cultura, anticipando movimenti e lineamenti della nostra civiltà. Se la rappresentazione del “volto della natura” è un percorso in ciò che è esterno alla “pupilla umana”, la storia dell’immagine dell’amore è un viaggio interiore, attraverso il corpo e l’anima: l’amore è lo specchio attraverso cui l’uomo riflette le proprie passioni, il sentimento verso gli altri e il senso stesso della propria vita. Un libro riccamente illustrato, che si legge come un racconto, pieno di curiosità, aneddoti e dettagli illuminanti.
Per illustrarci i temi chiave sui quali la filosofia da sempre s'interroga, Ermanno Bencivenga ha scelto un linguaggio insolito: quelli delle favole. Ne è nato, nel 1991, uno dei libri più originali e di maggior successo della divulgazione filosofica italiana, La filosofia in trentadue favole, poi ampliato in La filosofia in quarantadue favole.
In questa terza edizione Bencivenga aggiunge altri dieci racconti per portarci in un mondo nel quale la magia è negli occhi di chi guarda, di chi gioca a chiedersi «perché» sapendo che ogni risposta cela sempre in sé una nuova domanda.
Aisha Farouk è una donna libanese che vive in Italia. Il suo compagno, libanese anch'esso, si è trasformato da normale musulmano in un estremista islamico. Oltre ad averla costretta al burqa e alla morte civile, è riuscito a rapire il loro unico figlio, Marco, e ad affidarlo a una zia di Beirut. Aisha non vede suo figlio da cinque anni perché la famiglia del compagno, forte anche di una sentenza del tribunale islamico, l'ha dichiarata una persona indegna di essere madre. Oggi Aisha si è liberata del burqa e del compagno. Ma non è ancora riuscita a rivedere il figlio. La battaglia legale per riallacciare quel cordone ombelicale spezzato è ancora sospesa e resa complicata dal coinvolgimento di ambasciate, diritto internazionale e fondamentalismi vari. “Lettera al mio bambino rapito” è il racconto, giorno dopo giorno, di questa vicenda tanto incredibile quanto coinvolgente. Comincia con la felice infanzia di Aisha in una Beirut appena ricostruita dopo la guerra, col viaggio in Italia per studiare medicina, lo sbocciare di un amore che si trasforma in prigione, sevizie e negazione dei diritti umani, fino al peggiore degli incubi: il rapimento e la privazione del diritto di essere madre. Una storia terribile e straordinaria, il cui finale è ancora tutto da scrivere.
"Non posso definire l'amore; posso indicarti la via per farlo crescere, posso insegnarti come piantare una rosa, quanto innaffiarla, quanto concime darle, come proteggerla. E un giorno, all'improvviso, spunta il fiore e la tua casa è inondata di profumo. E così che l'amore accade." "L'amore è la sola religione, la sola divinità, l'unico mistero da vivere e da comprendere. Nel comprendere l'amore, avrai compreso tutti i saggi e i mistici del mondo." "Anziché pensare a come ricevere amore, inizia a darlo. Se lo dai, lo riceverai. Non esiste altra via."