
Clanton, Ford County, 1988. Seth Hubbard è un uomo molto ricco che sta morendo di cancro ai polmoni. Non si fida di nessuno ed è molto attento alla sua vita privata e ai suoi segreti. Ha due ex mogli, due figli con cui non ha rapporti e un fratello sparito nel nulla da moltissimi anni. Il giorno prima di impiccarsi a un sicomoro, Seth scrive di suo pugno un nuovo testamento nel quale esclude la sua famiglia dall'eredità e lascia tutto ciò che possiede a Lettie, l'ignara domestica di colore che lo ha assistito prima e durante la malattia. Spedisce il testamento all'avvocato Jake Brigance, che si ritrova per le mani un caso davvero scottante. Molte sono infatti le domande cui lui ora deve dare una risposta: perché Seth ha lasciato le sue ingenti fortune alla sua donna di servizio? Forse le cure per il cancro hanno offuscato la sua mente? E tutto questo cosa ha a che fare con quel pezzo di terra un tempo noto come Sycamore Row? Ha così inizio una drammatica controversia tra coloro che si considerano i legittimi eredi, Lettie e un'intera comunità segnata da pregiudizi e tensioni mai sopite. Con "L'ombra del sicomoro" John Grisham ritorna venticinque anni dopo all'ambientazione e alle atmosfere del suo primo romanzo, "Il momento di uccidere", considerato ormai un classico, di cui questo nuovo legal thriller è il seguito, e al suo battagliero protagonista, l'avvocato Jake Brigance, di nuovo, alle prese con una vicenda caratterizzata da discriminazione razziale, ingiustizia, avidità.
"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.
Ci sono luoghi, nel mondo, in cui è difficile essere un bambino.
In questi dieci anni, Mediafriends Onlus ha realizzato progetti di solidarietà che hanno permesso a molti bambini di ritrovare il sorriso.
È soprattutto grazie alle associazioni che operano sul territorio e offrono ai bambini la possibilità concreta di un futuro migliore, che le storie raccolte in questo volume hanno avuto un lieto fine. Ma c¿è ancora tanto da fare, costruire, cambiare per portare la serenità e la speranza sul viso di altri bambini, tanto impegno ancora da mettere in nuovi progetti.
Perché ogni bambino ha diritto a un sorriso, e a una storia bella come una fiaba.
Si ritrovano sempre con le gambe sotto il tavolo, Mario Soldati e l'amico Gigi Arnaudi, origini piemontesi ma naturalizzato in Valpadana, di professione maresciallo dei carabinieri. E così, alla trattoria del Leon d'Oro, o alle Tre Ganasce, o anche nel vagone ristorante di un treno, il maresciallo racconta i suoi casi professionali e lo scrittore li annota mentalmente, per poi metterli su carta: vicende di normale umanità nella provincia italiana, una quotidianità in cui Arnaudi si muove, pedinatore di storie, immalinconito dalle manette, degustando il piacere dell'indagine come quello di un buon pasto. Con uno scritto di Roberto Perrone.
"Il Codice" è il manuale che viene tramandato di generazione in generazione ai nuovi Shadowhunters, destinati a combattere i demoni, a proteggere i mondani e a controllare il complicato mondo dei Nascosti. Quali sono gli strumenti necessari a svolgere la loro missione? Quali le armi, gli equipaggiamenti, le tecniche di combattimento, gli Strumenti Mortali? Come riconoscere i Demoni e i Nascosti? In che modo utilizzare le rune?
Un nuovo appuntamento con i protagonisti della "Prova del cuoco" e le loro ricette. Un libro da dividere in tre. Tra una bionda conduttrice golosa e godereccia, un gentiluomo di campagna maniaco dell'alloro come un imperatore romano e una giovane donna mix di culture, con un carattere di ferro ma dolce con i dolci. Al fianco di Antonella, che ancora una volta accompagna i lettori alla scoperta di nuovi gustosissimi piatti, facili e veloci da realizzare, troviamo di nuovo lo chef Sergio Barzetti, che si riconferma uno dei maestri di cucina più amato dal pubblico. I primi e i secondi sono quest'anno affidati a lui che, come sempre, riuscirà a creare piatti raffinati, sani ed equilibrati. Una novità è costituita dalla presenza spumeggiante di Ambra Romani, alla quale Antonella ha affidato la sezione dedicata ai dolci: divertenti, fantasiosi e soprattutto golosissimi. Impossibile resistere! Dalle ricette facili e veloci di Antonella, alla fantasia geniale ma semplice della cucina di Sergio, ai dolci moderni di Ambra, per mettere a tavola in poco tempo e con allegria tante ricette per tutti i giorni dell'anno. E allora... Tutti a tavola!
"La suddivisione tra quelli a cui piace l'albero di Natale e quelli a cui piace il presepe, tra alberisti e presepisti, è tanto importante che, secondo me, dovrebbe comparire sui documenti di identità. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l'Amore e la Poesia. Tra le due categorie non ci può essere colloquio, uno parla e l'altro non capisce. Quelli a cui piace l'albero di Natale sono solo dei consumisti. Il presepista invece, bravo o non bravo, diventa creatore e il suo Vangelo è Natale in casa Cupiello. I pastori debbono essere quelli di creta, fatti un poco brutti e soprattutto nati a San Gregorio Armeno, nel cuore di Napoli, e non quelli di plastica che vendono al supermercato, e che sembrano finti; i pastori debbono essere quelli degli anni precedenti e non fa niente se sono quasi tutti scassati, l'importante è che il capofamiglia li conosca per nome uno per uno e sappia raccontare per ogni pastore nu bello fattariello..." Nessuno come Luciano De Crescenzo sa raccontare le storie che compongono una mitologia, sia essa dell'antica Grecia o della nostra vita quotidiana. In questo nuovo libro ricostruisce con la consueta ironia le origini del presepe, da Virgilio a Eduardo, e ritrae a uno a uno i personaggi che lo compongono: dai Re Magi a Cicci Bacco, da Benino al Pastore della Meraviglia. Fino a quando, come in un basso napoletano, i pastorelli si metteranno a discutere, litigare, spettegolare...
È la vigilia di Natale e sono tutti più romantici, più buoni, ma anche un po' più isterici. Polignano a Mare si sveglia magicamente sotto la neve che stravolge la vita del paese, dividendolo tra chi ha le gomme termiche e chi no. La più sconvolta è Matilde, che riceve quella mattina un anello con smeraldo da don Mimì, suo marito, "colpevole" di averla troppo trascurata negli ultimi tempi. Lei si esalta a tal punto da improvvisare un cenone per quella stessa sera nella loro grande casa, soprannominata il "Petruzzelli", in cui troneggia un albero di Natale alto quattro metri e risplendono le luminarie sul tetto. L'obiettivo di Matilde è sfidare davanti a tutti Ninella, la consuocera, il grande amore di gioventù di suo marito. E Ninella, che a cinquant'anni è ancora una guerriera, accetta la sfida. Sbaglia però a farsi la tinta "biondo Kidman", che la renderà meno sicura, ma non per questo meno bella. Quella sera, alla stessa tavola imbandita si siederanno, tra gli altri: una diciassettenne ossessionata dalla verginità (Nancy); una zia con tendenze leghiste (Dora); una coppia (Chiara e Damiano) in cui il marito forse ha messo incinte due donne, e un ragazzo gay (Orlando) che ha dovuto scrivere a mano su pergamena undici menu, in cui spicca il "supplì alla cozza tarantina" preparato con il Bimby. Tra cocktail di gamberi, regali riciclati, frecciate e risate, ne succederanno di tutti i colori. Ma ai due consuoceri, Ninella e don Mimì, importerà solo essere seduti uno accanto all'altra.
"Affinando lo sguardo, circoscrivendo lo spazio del vivere quotidiano, ho perso sintonia con gli accadimenti che determinano la cronaca e il divenire del mondo. Non ne sento mancanza. Eppure sono vivo, cosciente di quale dono sia vivere, so della necessità di renderne merito e dei doveri che mi competono. Conosco molto delle mie colpe. So che sarò giudicato di fronte a Dio e posso solo sperare nella Sua misericordia. Non nutro altre speranze. La mia fiducia nelle capacità e possibilità dell'umanità oscilla tra l'applicazione della regola benedettina: ora, lege et labora e il buon senso tradizionale. Non credo che telefonando, fotografando, in rete collegati ed informati cresca di un'oncia la meraviglia del vivere. Sono vecchio, operando per lo più per reazione tendo ad essere reazionario. Montano per discendenza e per scelta, per contingenza da centocinquant'anni italiano ma sono italico da secoli e secoli e il futuro non è dato; cattolico romano in lotta perenne con un substrato barbarico, un sentire profondo che secoli di fede e devozione hanno contenuto, limato, educato ma, inutile mentire, affiora qua e là prepotente: occhio per occhio, dente per dente."
Brighton, anni '30. Pinkie, il gangster adolescente, non prova alcun sentimento, disprezza la debolezza del corpo e dello spirito. È lui che, a colpi di rasoio, ha ucciso Kite, e anche Hale, sebbene il referto dell'autopsia parli di "morte naturale". Pinkie è la personificazione del male, ma, da bravo cattolico, è convinto che non saranno gli uomini a ripagarlo con ciò che merita. Sa che l'inferno esiste, il paradiso, forse. Non immagina invece che esista una donna come Ida Arnold, l'angelo vendicatore di Hale, convinta che premi e castighi vadano riscossi in questo mondo. Ida ha incontrato Hale solo per poche ore, ma ha deciso di raccogliere una sfida apparentemente impossibile: portare il suo assassino davanti alla giustizia terrena. E, insieme, salvare la giovane, ingenua Rose, la cameriera che potrebbe far vacillare l'alibi di Pinkie e che costui manipola e sposa. Nella forma di un thriller sulla malavita, Greene ha scritto in "Brighton Rock" una riflessione sul male, sul peccato e sulla redenzione. Introduzione di J. M. Coetzee.