
"Buongiorno brava gente" con queste parole Francesco d'Assisi si rivolse agli abitanti di Poggio Bustone quando, lasciata la sua città, iniziò a predicare la Parola di Dio per le strade del mondo. Un saluto che racchiude insieme l'entusiasmo per l'avvio di una nuova giornata e il piacere di poterla condividere con gli altri. La recente pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo, e che andare incontro a chi ci è vicino, con una parola, un gesto, un pensiero positivo, è un atto salvifico, rigenerante. Per accompagnare le persone in questi difficili mesi, padre Enzo Fortunato ha avviato una rubrica quotidiana sulla sua pagina Facebook, aprendola proprio con il francescano saluto "Buongiorno brava gente" via via è divenuta un prezioso momento di confronto e conforto reciproco, nel quale scoprire la bellezza di non sentirsi soli, di farsi comunità alla luce del Vangelo e dell'esperienza del santo di Assisi. Così, ripartendo dalle riflessioni che lì sono scaturite, padre Enzo ci propone in queste pagine un breviario per tutto l'anno, un cammino di meditazioni che scandisca il nostro tempo giorno per giorno. Perché "il Vangelo è la guida per aprire un cantiere dentro noi stessi. Nella misura in cui lavoriamo su noi stessi, lavoriamo il mondo. Nella misura in cui ci immaginiamo nel sogno, cresciamo in un mondo diverso». Anche noi siamo invitati a ricordarci che l'unico modo per affrontare le difficoltà è avere fede, e che «il rapporto con Dio, la preghiera, ci conduce agli altri. È un modo di vivere la Parola e la nostra esistenza basato sull'avvicinarsi, sul sostenersi a vicenda, sul prendersi per mano". Solo così, camminando insieme, diventeremo strumenti di pace e renderemo ogni giorno un buon giorno.
Angela Merkel è la misteriosa scienziata emersa dalle macerie del Muro di Berlino che in pochi anni conquista il partito di Helmut Kohl. È la cancelliera che trasforma la Germania nel Paese più potente d'Europa. È la donna dell'Est, la figlia di un pastore protestante che blinda precocemente la sua vita privata e occupa per trent'anni il centro della scena politica tedesca: batte i rivali e cannibalizza gli alleati. È quasi sempre la donna più intelligente nella stanza, raccontano unanimi i suoi confidenti e persino i suoi nemici. Tonia Mastrobuoni, con il piglio narrativo e la capacità analitica che si riscontra nei suoi reportage, nelle interviste e nei commenti sul quotidiano «la Repubblica» per cui è corrispondente da Berlino, alla trama dei documenti politici e storici riguardanti la cancelliera intreccia l'ordito di racconti e retroscena inediti, mostrando il raro talento politico di Angela Merkel. Un Proteo che assorbe le istanze migliori di tutti, una leader postideologica che, con istinto infallibile, sfrutta le debolezze degli avversari. Non sempre le sue strategie hanno garantito progressi all'Europa: a volte i suoi limiti caratteriali hanno portato il continente sull'orlo della catastrofe. Ma la più longeva cancelliera della storia lascia un'eredità difficile da sottovalutare e una generale nostalgia. Dopo sedici anni alla guida della Germania, c'è ancora chi la considera un corpo estraneo, quasi un incidente o un episodio irripetibile. Alla vigilia del suo addio, Merkel è ancora, per tanti aspetti, l'inattesa.
Il nuovo romanzo di Ken Follett costituirà una sorpresa per i suoi milioni di lettori. "Per niente al mondo" segna un cambio di rotta rispetto ai suoi romanzi storici. Ambientato ai giorni nostri narra di una crisi globale che minaccia di sfociare nella terza guerra mondiale, lasciando il lettore nell'incertezza fino all'ultima pagina. Più di un thriller, "Per niente al mondo" è un romanzo ricco di dettagli reali che si muove tra il cuore rovente del deserto del Sahara e le stanze inaccessibili del potere delle grandi capitali del mondo.
Due amici su un'auto rossa attraversano l'Italia: musica da cantare, il vento tra i capelli, la mano fuori dal finestrino a giocare con l'aria. Hanno una quarantina d'anni e una vita incagliata. Andrea aspetta un verdetto da cui dipende la sua vita sentimentale. Paolo è in crisi: di coppia, di identità, di mezza età. O forse è solamente bisogno di leggerezza. L'auto su cui viaggiano è una vecchia Fiat 850 spider. Il padre di Paolo l'aveva dovuta vendere per far spazio alla famiglia, e ancora la rimpiange. Così Paolo ha deciso di recuperarla e fargli una sorpresa. Mentre risalgono dalla Puglia a Milano, Paolo e Andrea parlano tra loro con la spietatezza che ci si può concedere solo fra amici: l'amore, il lavoro, i genitori... E quelli che sembravano problemi insolubili si sgonfiano alla luce di una leggera ironia. Sarà un viaggio pieno di divertentissimi imprevisti e di scoperte, delle bellezze che a volte non si vedono mentre siamo concentrati a fare quello che gli altri si aspettano da noi. Un viaggio che condurrà Paolo dal dovere al volere, dal pensare al sentire, dal pudore alla tenerezza.
Dal buio alla luce. Dal buio della guerra voluta da un Mussolini che non ha saputo né voluto fermarsi in tempo alla luce di un'alba sorta sull'Italia dopo l'interminabile notte della pandemia. Come di consueto, Bruno Vespa si muove su due piani, lo storico e il cronistico, mettendo a confronto i due momenti più drammatici della nostra storia. Dopo la conquista dell'impero (1936), la popolarità di Mussolini era altissima, mentre Hitler era detestato dagli italiani e dallo stesso capo del fascismo. Ma la rottura con le democrazie occidentali per le sanzioni inflitte all'Italia durante la guerra d'Etiopia avvicinò sempre più il Duce al Führer, che avviò un'abilissima e fortunata opera di seduzione. Il primo risultato furono le leggi razziali del 1938, qui raccontate in pagine struggenti: la macchia più ignobile per un dittatore che, fino a poco prima, si era erto a difensore degli ebrei dalle persecuzioni naziste. Il nostro paese non era pronto alla guerra, ma l'occupazione tedesca di mezza Europa, tra l'autunno 1939 e la primavera 1940, convinse Mussolini a entrare in un conflitto che doveva durare qualche settimana e si protrasse, invece, per cinque atroci anni. I disastri iniziali in Francia e in Grecia furono il prologo delle disfatte in Africa e in Russia, qui narrate in dettaglio, dall'epopea della Folgore a El Alamein allo sterminio dei soldati italiani nella ritirata del Don. L'esito finale fu la congiura di militari, gerarchi e monarchia che portò alla caduta e all'arresto del Duce (25 luglio 1943), con una trama da thriller. Vespa descrive queste vicende come un cronista al fronte e, con lo stesso spirito, affronta la tragedia della pandemia. E ritrae un paese con oltre 130.000 morti, dissestato nell'economia e negli equilibri sociali, che si sta risanando più in fretta delle altre nazioni d'Europa grazie alla poderosa campagna vaccinale e agli stimoli finanziari europei gestiti da Mario Draghi, l'italiano più accreditato al mondo, e da una maggioranza di unità nazionale formata da partiti divisi su quasi tutto, ma costretti a stare insieme dall'emergenza. Pagina dopo pagina, si dispiegano i retroscena della caduta di Giuseppe Conte e la nascita del governo Draghi, le incessanti fibrillazioni del Movimento 5 Stelle (su cui Grillo non rinuncia a regnare), la nuova vita del Pd (con Letta che, forte della vittoria nelle amministrative d'ottobre, punta a palazzo Chigi), la ritrovata unità del centrodestra (dove un Berlusconi ritemprato dall'ennesima assoluzione cerca di mettere pace tra Salvini e la Meloni, feriti dalle sconfitte elettorali e dalle vicende Morisi e Fidanza - qui ricostruite con particolari inediti - ma determinati a vincere insieme le elezioni ed essere decisivi nella scelta del nuovo presidente della Repubblica). E per finire, scienziati famosi ci spiegano come dovremo convivere con il Covid-19 che, a colpi di vaccini, sarà presto ridotto alla stregua di un comune virus del raffreddore.
Quando Sofia arriva alla Baia è piena di rabbia: non vuole essere lasciata lì insieme alla nonna che non vede da anni, e non vuole che sua madre ritorni in città dal suo odioso fidanzato. Ma appena sente il rumore del mare ne riconosce subito la voce... perché lei è una sirena! Sofia, infatti, è convinta che tutti assomiglino a un pesce e che la terraferma sia costellata di sardine, pesci volanti e minacciosi barracuda. Sofia sa di essere un esemplare in via di estinzione, ma alla Baia incontra Luisa, un'altra sirena, e le due diventano amiche inseparabili, capaci di affrontare piccole e grandi avventure. Ma cosa succede quando la voce docile dell'oceano si trasforma in un grido spaventoso? Le sirene saranno ancora in grado di capirlo? Una storia profonda come il mare, che parla di paura e perdita, ma soprattutto di amicizia e scoperta di sé. Età di lettura: da 10 anni.
"Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere. Nessuna delle due volte." C'è una storia nella vita della comica più amata d'Italia. Una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l'affido di due ragazzi da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli: i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante: "Dio come le ho odiate queste mamme perfette, genitrici naturali di figli perfetti. Pitonesse dagli occhi a mirtillo sempre pronte a farti sentire inadeguata e inutile come il mignolo per le arpiste. A spampanarti il cuore, a te che ti danni l'anima nel tentativo di trasformare quel mucchio di detriti in un bambino tranquillo e felice. Provaci tu, madre gaudiosa, a inventarti madre a quarant'anni di due bambini di nove e undici anni senza un minimo di tirocinio...". Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente e originale, senza risparmiarsi niente, nemmeno i momenti più duri, "quando il cuore si scartavetra, si corrode a forza di ruminare lacrime, e ti convinci che non hai capito una mazza, un tubo di niente e di niente". Si racconta con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori: "l'amore è un puttanaio infinito, un guazzabuglio che ti fa battere il cuore e saltare i nervi, a volte nello stesso momento. In sincrono. E qui si tratta d'amore".
È l'estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c'è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma. Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell'inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita. In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l'amore, negli occhi azzurri di Emma. Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l'urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all'arte più grande di tutte. L'arte dell'incontro. Daniele Mencarelli ha scritto un romanzo vitale, picaresco e intimo, che ha dentro il sole di un'estate in cammino lungo l'Italia e l'energia impaziente dell'adolescenza.
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto. Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.