
In una scuola di un piccolo paese del Salento si presenta in qualità di insegnante il diavolo in persona. Portatore di sapere e corruzione, il professor Malennio giunge con il preciso intento di soggiogare Faustino, l'alunno più brillante della scuola. Le vicende di quell'anno scolastico sono documentate da una serie di componimenti svolti in classe, raccolti secondo un piano espositivo che descrive un duello senza risparmio di colpi e dall'esito imprevedibile fra il Signore delle Tenebre e un gruppo di ragazzini tutt'altro che ingenui. Su quelle pagine sfilano gli intrighi alla corte di don Ferrando d'Aragona e le peripezie di un musulmano con le stigmate, la minaccia del terrorismo islamico e un culto insolito della Vergine. Un apologo sul male e sul potere espiatorio del silenzio.
Questo libro offre la definizione integrata dei concetti di immagine, testo e opera. Essi hanno oggi un'evidenza operativa tale che identifichiamo il testo con qualcosa di scritto, l'opera con l'oggetto d'arte e qualsiasi cosa con l'immagine per le nuove tecnologie che mappano ogni evento. Ma quali sono le proprietà, le funzioni e le valenze del testo, dell'opera e dell'immagine? Con il metodo della semiotica, riflessioni teoriche e analisi sull'arte contemporanea ci permettono di pensare "tessere", "operare" e "immaginare" come i tre momenti orientati e reversibili dell'esperienza e della significazione che attribuiamo ai modi di esistere. Il testo è il modo "attuale" del senso, la fase in cui instauriamo relazioni con forme e sostanze del mondo; l'opera è la fase della loro attivazione e messa in scena, il modo "realizzato"; l'immagine è la fase di inscrizione nella memoria in ricordi, credenze e sogni, riunisce i modi "potenziale" e "virtuale" del senso. Disegni e modellini di un progetto si distinguono da come viene attivato senza confondersi con l'immagine che ne conserviamo. Sono in grado di accendere l'immaginazione ed entrare nell'immaginario, individuale e collettivo, attraverso tracce che vengono poi restituite all'esterno sotto forma di nuovi testi. Percepiamo la discontinuità e lo slittamento fra testo, opera, immaginazione e immaginario vivendoli, ma ce ne sfugge la logica. "I sensi del visibile" comincia a ricostruirla.
Negli ultimi mesi migliaia di organizzazioni hanno scoperto in maniera tardiva che dal 25 maggio 2018 diventerà applicativo il Regolamento UE relativo alla protezione dei dati personali, noto anche come GDPR. Questa norma ha generato non poche inquietudini tra le organizzazioni, poiché la mancata osservanza delle direttive comporterà l'applicazione di sanzioni estremamente pesanti. La corsa all'adeguamento ha generato molta confusione e uno "scarica-barile" interno alle aziende su chi debba addentrarsi nei meandri di un regolamento ancora poco conosciuto. Se anche a voi è toccato l'ingrato compito, sappiate che l'impresa non è poi così proibitiva, e che questo libro è stato scritto proprio per dimostrarvelo in modo chiaro e semplice.
Tra le peculiarità del Vangelo secondo Matteo si trova una curiosità interessante: si tratta dell’unico vangelo che menziona la Chiesa (Ecclesìa). Questo volume, parte dell’importante progetto di commento al Vangelo secondo Matteo portato avanti dal biblista Carlo Enzo, è dedicato interamente al concetto di Ecclesìa, la figlia più preziosa di Israele. Tra parabole e detti, l’autore segue ancora una volta il cammino di Gesù, dei Dodici e delle folle che li seguono, sviscerandone gli insegnamenti.
Dalla fine delle “grandi narrazioni” teorizzata da Lyotard alla liquefazione della società indicata da Bauman, sono molti i filosofi ad aver messo in guardia l’Occidente a proposito del suo stato di declino. A cento anni dall’uscita de Il tramonto dell’Occidente (1918), la crisi della società occidentale assume contorni ben differenti da quelli prospettati da Oswald Spengler nella sua celebre opera.
Che cosa succede quando gli dei abbandonano il mondo e le religioni cessano di significare la loro alterità agli individui? È quanto intende approfondire questo volume con l’ipotesi scientifica della quarta secolarizzazione. Dopo la secolarizzazione dalla mitologia greca alla filosofia classica e quella dal Logos astratto al Cristianesimo è stata la terza secolarizzazione delle scienze e della società civile ad avere interessato gli studiosi con infinite opere. Oggi l’autonomia dalla religione si estende anche agli stili di vita individuali e collettivi. È l’epoca indicata da alcuni quale uscita dall’eteronomia della religione e da Berzano quale quarta secolarizzazione. Le varie secolarizzazioni non hanno svuotato la religione delle sue esperienze spirituali, ma piuttosto ne hanno trasformato le connessioni con la diversità del mondo secolarizzato. Il religioso si è trasformato in forme più esperienziali, personalizzate, individuate, indipendenti da contenuti dogmatici definiti e dai confini delle religioni storiche.
Luigi Berzano, professore ordinario dell’Università di Torino, dirige la collana Spiritualità senza Dio? (Mimesis) e l’Osservatorio Pluralismo Religioso. Coeditor della Annual Review of the Sociology of Religion. Tra i campi di ricerca: comportamenti collettivi, stili di vita, trasformazioni delle religioni nella modernità avanzata. Ultime pubblicazioni: Spiritualità senza Dio? 2015; New Methods in the Sociology of Religion, vol. 3, 2014; Spiritualità, Bibliografica, 2017.
“…Volevo spingerti in una direzione che ti permettesse di renderti conto che nessun’altra etica è possibile nell’epoca moderna, quantomeno nessuna che le sia adeguata. O l’etica della personalità o nessun altra etica. Ci sono tante etiche della personalità quante persone etiche rappresentative.”
Con "L'essere e l'evento" (1988) Alain Badiou pone le fondamenta concettuali del suo sistema filosofico, che troverà il suo completamento in "Logiques des mondes" (2006) e ne "L'immanence des vérités". Attraverso un utilizzo originale della matematica postcantoriana, della psicoanalisi, dell'arte e della politica novecentesche, il filosofo francese intende affermare la possibilità della filosofia all'interno di un presente che non ha mai smesso di annunciarne la fine. Essere, evento, verità, procedura generica costituiscono allora gli strumenti principali con cui Badiou ripensa i concetti cardine della storia della filosofia e sviluppa un'ontologia del molteplice capace di delineare una nuova teoria del soggetto.
La gratuità non è soltanto un gesto di benevolenza ma, più spesso, un atto di non senso che si compie "per il gusto di farlo". Proprio a partire dall'espressione 'pour la beauté du geste', il noto antropologo francese Marc Augé scandaglia in questo agile saggio i molteplici significati della gratuità. Avvalendosi di alcuni esempi letterari che giungono fino alla provocatoria affermazione bretoniana dell'omicidio senza ragione, che molto ha in comune con gli attacchi terroristici dei foreign fighters, l'autore mostra come, in realtà, la gratuità di un atto inteso nell'accezione presa in esame non sia di fatto pensabile, pena misconoscere la presenza dell'altro e la quantità di umanità generica che abita in ciascun soggetto.
he spazio può esserci per la gratuità se a prevalere oggi è l’ethos dell’efficienza?nLa strada che Nancy ci invita a percorrere consiste nell’andare alla radice di ciò che si deve intendere per “riconoscimento del debito”.