Una donna, guardando un quadro dell'Annunciazione, si identifica con la paura che sembra vissuta dalla Vergine. Questa fascinazione inesplicabile è l'inizio di una ricerca che la porterà in musei e gallerie di tutta Italia, dove scoprirà immagini diverse e spesso conturbanti di un evento che irrompe con forza in una vita e che ancora oggi conserva il significato di una rivelazione misteriosa. Incontri anonimi o amorosi, presenze di famigliare estraneità, raccontate con nitore crudele, accompagnano questi viaggi. E parallelo si svolge un altro percorso: quello dentro le interpretazioni di Maria. La materia religiosa e storica si trasforma così in un'esperienza individuale che, pur rispettando le fonti, le mescola in una corrente interiore, tra echi poetici e figurativi.
Dirk Pitt resta quasi ucciso durante una missione di salvataggio di un équipe russa alla ricerca di petrolio sui fondali del lago Baikal. Sembra solo un incidente, ma quando la stessa équipe viene sequestrata e una nave da ricerca della NUMA è quasi affondata, diventa evidente che c'è qualcosa di più sinistro nell'affare. Tutte le tracce conducono in Mongolia, a un misterioso tycoon che sta conducendo trattative segrete per la fornitura di petrolio alla Cina, mentre semina disastri che sconvolgono le borse mondiali dell'oro nero. Il magnate mongolo cova il sogno di restaurare l'impero di Gengis Khan, si è appropriato di un segreto occulto che lo riguarda e potrebbe essere la chiave per conquistare le risorse necessarie a mettere in atto i suoi piani. Nel tentativo di fermare la follia assassina del tycoon, una minaccia che potrebbe colpire ovunque, Dirk Pitt e il fido Al Giordino si muovono dalle acque ghiacciate dei laghi sibcriani alle sabbie bollenti del deserto del Gobi alla ricerca del leggendario tesoro di Xanadu, ma prima dovranno affrontare una serie infinita di intrighi, avventure e pericoli...
Venerdì, le cinque del pomeriggio. Sei spari esplodono improvvisi in una cittadina di provincia dell'Indiana. Sei colpi di fucile su una folla inerme, in una piazza del centro. Persone qualsiasi, gente che va a far spese o che sta tornando a casa per godersi il week-end. A terra cinque corpi senza vita: quattro uomini e una donna. Chi è stato? Perché? Domande che sembrano trovare risposta quando, poche ore dopo, viene arrestato un ex cecchino dell'esercito, James Barr. Le prove contro di lui sono schiaccianti, inequivocabili, eppure lui sostiene che abbiano preso la persona sbagliata, e chiede una sola cosa: "Trovatemi Jack Reacher". Ma Jack Reacher è un uomo molto difficile da trovare. Dal giorno del congedo, l'ex maggiore della polizia militare vagabonda per il Paese, fedele solo a verità e giustizia. All'insaputa di tutti, però, dalle spiagge di Miami è già partito per l'Indiana: non tanto per aiutare James Barr, ma per onorare una promessa fatta quattordici anni prima e inchiodarlo definitivamente.
Richard Sharpe milita nell'esercito di Wellesley, futuro duca di Wellington. L'esercito inglese sta marciando da Lisbona verso Madrid, affiancato dalle truppe spagnole, che si rivelano subito avide e inette. Sharpe viene aggregato al battaglione di Sir Henry Simmerson, che ha ottenuto il grado di colonnello nella milizia, non ha alcuna esperienza militare, ma è tronfio, saccente e severo con i suoi uomini fino a sfiorare, e talvolta superare, i limiti del sadismo. Purtroppo Simmerson ha anche potenti alleati politici. Entrato subito in conflitto con il ricco tenente Gibbons, nipote di Simmerson, e con il suo amico tenente Berry, Sharpe si distingue in una brillante azione militare che gli vale la promozione a capitano. Ma Simmerson, che nella stessa azione ha perso la bandiera, disonorando così il battaglione, scrive subito a Londra chiedendo l'annullamento della promozione e l'immediato invio di Sharpe nelle Indie occidentali, pronunciando così una sorta di condanna a morte, viste le condizioni di vita di quelle guarnigioni. L'unica speranza di salvezza per Sharpe è compiere un'impresa tanto eroica da annullare gli effetti negativi dell'ostilità di Simmerson: impadronirsi di una delle aquile dorate che Napoleone in persona consegna ai battaglioni francesi, un'azione che prima d'ora non è mai stata compiuta.
Il 25 ottobre 1854, durante la guerra di Crimea, la Brigata leggera della Divisione di cavalleria britannica, in difesa della base di Balaklava, fu protagonista della più celebre carica della storia militare. Seicentosessantaquattro uomini si lanciarono per quasi due chilometri contro le bocche da fuoco dei cannoni russi, piazzati di fronte a loro e su entrambi i fianchi. Cavalcarono dentro la bocca di un vulcano. Molti di loro caddero, ma, come disse un ufficiale russo, "neppure un solo uomo si arrese". Nel resoconto particolareggiato della carica e della sanguinosa mischia che seguì, Terry Brighton si è basato su anni di ricerche per raccontare per la prima volta la drammatica vicenda attraverso le parole dei superstiti. E rivela che la carica non fu quel che avrebbe voluto Lord Raglan, comandante dell'esercito britannico in Crimea. Il suo ordine scritto fu portato da un aiutante di campo a Lord Lucan, comandante della Divisione di cavalleria, che lo trasmise poi a voce a Lord Cardigan, comandante della Brigata leggera. Nel passaggio da Raglan a Cardigan, il significato dell'ordine venne frainteso. L'autore sgombra il campo da molti miti popolari riguardanti l'evento, dimostrando come la carica sia stata in realtà uno stupefacente successo perché, pur "nelle mandibole della Morte, nella bocca dell'Inferno", secondo le parole di una celebre poesia di Tennyson, la Brigata leggera catturò infine la batteria e la cavalleria russa fuggì.
Che cosa è successo la notte del 13 dicembre nella camera da letto del "successore" - l'uomo designato a prendere il posto del tiranno del popolo albanese -, il cui cadavere è stato scoperto all'alba colpito da una pallottola in pieno petto? Questo romanzo di Kadaré è ispirato al più tenebroso enigma della storia dell'Albania contemporanea: la morte misteriosa del delfino del dittatore comunista, trasparente allusione a Enver Hoxha. Chi ha ucciso il successore e perché? Partendo da un avvenimento reale al quale conferisce dimensione universale, l'autore mette a nudo la psicologia del tiranno e le trame dei regimi totalitari attraverso una vicenda ora paradossale, ora cupamente quotidiana.
Un testo nel quale il citologo e biochimico de Duve si propone di chiarire il suo pensiero sull'argomento dell'origine della vita. Lo fa esponendo concetti fondamentali già in altri suoi testi, ma concentrando in particolare la sua attenzione su quelle che, mutuando il termine dalla fisica, egli chiama "singolarità" (termine con cui indica eventi o proprietà che hanno la qualità della specificità, dell'unicità). Secondo de Duve: "La storia della vita è caratterizzata da un grande numero di tali singolarità. Tutti gli organismi noti, siano essi microrganismi, piante, funghi o animali, compreso l'uomo, discendono da una singola forma di vita". Tutti dipendono da processi di biosintesi comuni, anche se variamente modificati, hanno un codice genetico comune, anche se con differenze più o meno grandi fra le varie unità tassonomiche. Le varie singolarità, corrispondenti al punto in cui ogni tanto, nella storia della vita sulla Terra, la vita prendeva un nuovo indirizzo, non sono soltanto dati storici, ma richiedono una spiegazione. "La ricerca di tale spiegazione può rivelare fatti importanti concernenti la natura della vita, la sua origine ed evoluzione, ma anche aiutarci nella nostra esplorazione alla ricerca di segni di vita altrove nella nostra galassia e oltre."
II titolo di questo libro è ripreso da un'intervista a Mino Martinazzoli che, facendo riferimento ai comportamenti dell'opposizione e a "una inconsapevole resa alle logiche del berlusconismo", disse che gli veniva in mente "quel topino che, intrappolato, agli amici intenti a liberarlo spiegava che lui non si lamentava della trappola, ma solo della cattiva qualità del formaggio". Nel 1994, con il primo governo Berlusconi, la trappola in Italia è scattata sulle regole, la legalità, la giustizia e l'etica, che misurano la qualità della democrazia. Deriva delle regole, illegalità diffusa e corruzione, paralisi della giustizia, assenza di etica hanno favorito il partito azienda che si è fatto Stato. Senza legalità l'Italia si è allontanata dall'Europa, avvicinandosi all'Argentina. Questo è il terreno sul quale il centrosinistra avrebbe dovuto combattere e sconfiggere Berlusconi, ma un vero ricambio non è ancora avvenuto... Questa nuova edizione aggiornata arriva a comprendere il dibattito dell'estate 2005 sul Codice Etico proposto a Prodi, le elezioni del 2006, con l'assottigliamento del margine tra centro-sinistra e centro-destra, fino alle discussioni più calde che hanno animato la politica italiana nell'anno 2007.
Nel villaggio di Sunrise Volley, nel deserto del Nevada, esplode una potentissima bomba: in un attimo un intero paese viene cancellato dalla faccia della terra. La notizia arriva ad Alex Cross mentre è in vacanza con la fidanzata, e il giorno dopo una telefonata al direttore dell'FBI rivendica l'attentato. Il Lupo è tornato. Il pericolosissimo boss della mafia russa, di cui nessuno conosce il nome e il volto, e che tutti chiamano il Lupo, aveva già incrociato il destino di Alex Cross; ora ha al suo fianco un complice altrettanto temibile - il genio del male soprannominato la Donnola -, e minaccia di distruggere anche le grandi città del pianeta, se non verrà pagato un riscatto altissimo entro breve. Washington, Mew York, Londra, Francoforte: nessuna metropoli è al sicuro. Perché il conto alla rovescia è partito, e l'ultimatum sta per scadere. I leader mondiali hanno quattro giorni a di tempo per impedire l'ecatombe. Nel giro di poche ore, Cross si trova catapultato al centro di un pericolosissimo intrigo internazionale: in collaborazione con Scotland Yard e con l'Interpol, deve districarsi in un groviglio di false piste e agenti di servizi stranieri, per arrivare al cuore del complotto. Per riuscire finalmente, forse, a scoprire la vera identità del suo nemico numero uno.
La Cambogia è stato uno dei grandi amori di Tiziano Terzani. La storia di questo piccolo regno, che custodisce al suo interno i misteriosi templi di Angkor, divenne per lui emblematica della storia dei paesi dell'Asia travolti nel corso del XX secolo dai giochi delle grandi potenze (USA, Cina, URSS). Terzani visitò più volte il Paese tra il 1972 e il 1994, divenne amico del suo re e nemico indignato degli assassini khmer rossi, per denunciare infine come ipocrita e immorale anche l'operato di pace da parte delle Nazioni Unite. Il libro, fondato sui reportage di Terzani dalla Cambogia, contiene anche il racconto scritto in prima persona della sua cattura da parte di combattenti ragazzini, dell'attimo in cui si salvò la vita con una risata - come amava raccontare - e circa cinquanta fotografie originali, scattate spesso da lui stesso.