
Come che vada o venga, è sempre vero che non è mai troppa. La pazienza, come l'attesa, dona sapore alle cose. Le pagine del libro sono incentrate «su quattro personaggi e sulle loro storie; si tratta, indubbiamente, di storie "vere", nel senso che diamo oggi a questa parola, in quanto le fonti a disposizione sono indubbiamente di prim'ordine anche dal punto di vista storico; quattro storie, ma non quattro mondi diversi: i primi due protagonisti sono infatti madre e figlio (Monica e Agostino), mentre gli altri (Francesco e Chiara) appaiono indissolubilmente legati dalla sequela di Gesù povero, un percorso sulle vie di Dio nel quale l'uno fu guida sapiente per l'altra, che dal proprio canto lo riconobbe come un punto di riferimento indiscusso, la sua più grande consolazione - così scrisse nel proprio Testamento - dopo Dio. Quattro itinerari diversi, attraverso cui i protagonisti hanno dovuto apprendere sulla loro stessa pelle cosa significhi aver pazienza, non stancarsi, non irrigidirsi, non deflettere dai propri obiettivi. Quattro storie che possono insegnare tanto a persone come noi, sempre di corsa, sempre in ritardo, incapaci di attendere anche un minuto in più, ai quali è stato tanto difficile abituarsi alla quarantena forzata che il Covid-19 ci ha imposto (e che ha propiziato la scrittura di queste pagine)» (dall'Introduzione).
Elenco telefonico dello Stato della Città del vaticano.
Edizione del 2021.
Nel corso del suo nono quinquennio – la cui durata è stata prorogata eccezionalmente di un anno, per la celebrazione del 50° anniversario della sua fondazione – la Commissione Teologica Internazionale ha potuto approfondire lo studio sulla relazione tra fede cattolica e sacramenti. Il documento intende contribuire a una più profonda comprensione della natura sacramentale della fede cristiana, strutturata sulla reciprocità tra fede e sacramenti. Si divide in quattro capitoli e in 195 punti.
Ordo Divini Officii Recitandi Sacrique Peragendi pro Anno Domini 2021
Non si può non riconoscere che, in un certo qual senso, Francesco d’Assisi ha avuto una fortuna invidiabile rispetto ad altri santi: dichiarato nel 1992 dal Time Magazine uno degli uomini più rappresentativi del secondo millennio, studiato da centri di ricerca universitari laici e non, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e divulgative inerenti alla sua storia, diversi film a lui dedicati, riconosciuto come riferimento ideale da persone di diverse culture e religioni.
L’Autore studia il breviario di san Francesco, uno strumento prezioso per chi desidera approfondire il messaggio e la tematica del pensiero del Santo di Assisi.
Il codice, denominato Breviarium sancti Francisci, consiste fondamentalmente in un breviario, il salterio e l’evangeliario; la prima parte è la più consistente ed è costituita dal breviario della Curia romana riformato da Innocenzo III. L’antichità del testo, che lo rende un testimone privilegiato di tale riforma e quindi della storia dei libri liturgici in generale, è confermata dalla presenza, soprattutto nelle solennità mariane o di santi legati al ministero pontificio, come Pietro, Paolo e Gregorio Magno, di letture tratte dai sermoni dello stesso Innocenzo III; tali letture dopo la sua morte nel 1216 saranno rese facoltative dal successore, papa Onorio III, e immediatamente scompariranno dal breviario. Infatti il Breviario di san Francesco è l’unico breviario vero e proprio che contiene tali letture per esteso. Questo codice fu usato da Francesco e certamente cooperò a formare in lui una seppur rudimentale cultura teologica che gli permise di esprimere la sua spiritualità e il suo pensiero in alcuni scritti, tre dei quali sono ancora in nostro possesso in formato autografo.
Il testo del Messaggio del Santo Padre Francesco in occasione della celebrazione della 54ª Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2021).
Un volume dedicato alla figura e all’opera di Sua Eccellenza mons. Giorgio Corbellini, la cui prefazione è scritta da Sua Eminenza il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità.
Servi inutiles sumus: era il motto episcopale scelto da Sua Eccellenza Mons. Giorgio Corbellini, tornato alla Casa del Padre il 13 novembre 2019. E Servi inutiles sumus è il titolo di questa pubblicazione che vuole ricordare il compianto presule e la sua attività pastorale e giuridica posta al servizio del Papa e della Sede Apostolica. All’insegna dell’umiltà, della modestia, condite da un gradevole senso dello humor, si è svolto il lungo servizio prestato alla Santa Sede, dal 1° ottobre 1985 fino alla morte. Egli avvertiva dentro di sé l’importanza e la responsabilità di lavorare direttamente al servizio del Successore di Pietro e di potergli offrire il suo contributo per il buon andamento e il miglioramento di tutta la struttura giuridico-amministrativa della Santa Sede. Tracce di questo servizio alla Chiesa le troviamo nelle pagine di questo volume, in cui vengono raccolti saggi e contributi di esimi specialisti e valenti giuristi. La pubblicazione è attraversata più o meno espressamente dalla presenza del Vescovo Corbellini. Vi è il suo influsso o, almeno, la sua incrollabile convinzione che tutto serve per l’edificazione del Regno di Dio. Egli, infatti, amava la giustizia da ricercare non solo con i mezzi messi a disposizione delle scienze umane, ma anche con la preghiera. A questo proposito, molti lo ricordano mentre passeggiava per il Vaticano recitando il Rosario o sostando in preghiera davanti al Tabernacolo. Questa sua capacità di unire fede e scienza, conoscenza e semplicità, umiltà e competenza rimarrà impressa nella memoria di quanti lo hanno conosciuto e frequentato. (Dalla Prefazione del Card. Pietro Parolin)