
In questo breve saggio l'autore si propone un triplice obiettivo. Il primo riguarda la chiarificazione di alcuni termini andati arbitrariamente in disuso e che sviano dalla corretta conoscenza del fenomeno. Il secondo è quello di proporre un modello interpretativo della pedofilia che non tenga solo conto delle situazioni prossime agli eventi criminosi, ovvero quelle a ridosso dei fatti, bensì quelle remote, che non sembrano avere nulla a che fare con i gesti ed i comportamenti di chiara matrice patologica. Questi comportamenti entrati nello stile di vita di tutti vengono sottovalutati e tolgono al bambino la sana attenzione derivante da un?educazione serena ed equilibrata. Essi richiedono l'attenzione simultanea di tutti coloro i quali, a vario titolo, ruotano attorno al bambino ed alle sue necessità tra cui in primo luogo la protezione dalle insidie del mondo. Il terzo obiettivo è quello di indurre nel lettore un sano protagonismo che prenda il suo inizio da una revisione personale dello stile di vita, del proprio comportamento quotidiano e dei valori. In tal senso le sollecitazioni che provengono dal modello presentato in questo saggio miranti l'individuazione delle cause remote, si basano sull'assioma che tutti noi possiamo avere una qualche responsabilità, oppure possiamo dare un contributo determinante alla soluzione.
Il 1° gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova legge sulle fonti del diritto dello SCV, n. LXXI, promulgata il 1° ottobre 2008 da Benedetto XVI: una riforma nel segno della continuità che sostituisce la precedente legge del 1929 e definisce l'architettura istituzionale del sistema giuridico vaticano in cui, accanto alle norme emanate dalle autorità dello Stato, trova applicazione diretta il diritto canonico, che è anzi il primo criterio interpretativo dell'intero ordinamento. La presente ricerca prende in considerazione il complessivo sistema delle fonti del diritto oggettivo applicabile, alla luce della riforma operata da Benedetto XVI con la promulgazione della legge n. LXXI del 2008, nell'ambito di un processo di adeguamento sistematico dell'ordinamento giuridico vaticano, cominciato qualche anno prima con l'emanazione della nuova legge fondamentale dello SCV del 26 novembre 2000. Il libro ha quindi l'utilità pratica di presentare in termini aggiornati la definizione di un sistema giuridico assolutamente peculiare, in cui concorrono fonti emanate direttamente dal legislatore vaticano e fonti eteronome che, per volontà sovrana, trovano applicazione nello SCV pur provenendo da altri ordinamenti giuridici.
Il testo raccoglie Frammenti di Grazia.
La questione di Dio interessa vivamente l'uomo anche nell'epoca del secolarismo e il presente volume risponde a questo interesse raccogliendo alcune domande sulla base della Sacra Scrittura, delle testimonianze più importanti della Tradizione e della fede ecclesiale.
La storia bizantina è una storia che appartiene anche al mondo occidentale, intessuta, com’è, di vicende comuni. Essa si srotola in un crogiuolo di complesse forze motrici, che costituiscono i fondamenti delle moderne civiltà: Costantinopoli raccoglie, infatti, il retaggio dell’impero romano, di cui si sente erede, ma si confronta con una realtà diversissima, molto meno coesa, più conflittuale; protegge il cristianesimo, quando i centri di evangelizzazione si trovano ormai in territori di fede mussulmana (come Siria, Egitto, Etiopia); diffonde le culture greca, araba e romana, traghettandole nel Medioevo e poi nel Rinascimento; tutela il pensiero filosofico greco, innestandolo nella predicazione cristiana; sovrintende, in un certo qual modo, alla nascita degli stati europei, riuscendo ad arginare l’avanzata dell’Islam fino al quindicesimo secolo, ponendosi così in una posizione unica fra passato e presente, fra impero romano e Europa moderna. Oggetto di queste Dodici lezioni è un particolare aspetto di tale storia: l’esperienza giuridica bizantina, nata dalle ceneri di quella romana, per poi vivere autonomamente in ámbiti diversissimi e in contesti politici e culturali molto lontani. Troppo a lungo esaminata solo come frutto della rielaborazione in epoca postromana della testualità normativa definita da Giustiniano (non è un caso che non ci sia, per il diritto bizantino, una tradizione manualistica del peso di quella romanistica), essa ha invece una sua assoluta peculiarità, pur affondando le radici nel diritto romano, che è base imprescindibile di lavoro, non solo come materiale costitutivo delle principali fonti di cognizione del diritto bizantino, ma anche come risultantedelle forze di influenza esercitata o recepita dai Romani nelle relazioni con popoli stranieri, e soprattutto con la Grecia e con l’Oriente mediterraneo, ben prima del consolidarsi del regime imperiale.
Francesca Galgano
insegna Diritto grecoromano(bizantino) a Roma presso la Pontificia Universitas Lateranensis. Membro del consilium redactionis della rivista Studia et Documenta Historiae et Iuris, ha già pubblicato nel 2007, per la Lateran University Press, la monografia dal titolo Transmissio delationis. Vicende di una pratica successoria.
Il libro caratterizzato dalla semplicità, sia a livello stilistico sia a livello tema tico, è costruito come un trittico di ri flessioni spirituali sulla base di 34 passi biblici, in particolare sulla parabola del padre prodigo di amore nei confronti del figlio prodigo di ingratitudine. La raccolta si conclude in canto, in poe sia, in contemplazione lirica. Venti testi poetici finali che abbracciano un arco di tempo che va dal 1997 al 2000 e che ripropongono nei loro versi la stessa cifra, quella della semplicità che non è ingenuità né ovvietà, ma quella purezza di cuore che è celebrata dalle Beati tudini. É uno sguardo tenero e sincero sulle cose e sugli eventi, è la scoperta di un’armonia col creato, è una purifi cazione degli occhi dell’anima.
Giovanni Carrù
è stato direttore dell’ufficio catechistico diocesano (Torino) e regionale (Piemonte). Per venti anni è stato parroco del Duomo di Chieri. Già Sotto-Segretario alla Congregazione per il Clero ed è ora Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Ha pubblicato presso la Lateran University Press in questa stessa collana Immerso nel mare di Dio (2008) e Nella grande città (2008), presso la SEI e la PM libri di spiritualità, presso la Capitelli LDC testi scolastici di religione dalle elementari alle superiori. Su diverse riviste ha pub blicato articoli attinenti la pastorale, la catechesi e l’evangelizzazione.
In modo innovativo, attraverso la comparazione fra la Chiesa Latina e quella Orientale Cattolica, obiettivo di questo studio è quello di analizzare da un punto di vista giuridico e pastorale l'iter di preparazione al Matrimonio nella sua interezza.
Raccolta di scritti di teologia morale fondamentale. Il titolo di quest'opera fa allusione ad una pericope evangelica (cf. Mt 11, 25-30) assai conosciuta e studiata in modo speciale nel presente libro. Essa indica anche che il peso o il giogo" della morale cristiana, fondamentalmente legato all'agire eccellente, si trova come neutralizzato da colui che raccomanda di farsene carico. Questi scritti dispersi qua e là si orientano in definitiva verso un centro: la persona di Cristo, considerata nella sua vita terrena e gloriosa, e anche nella sua presenza sacramentale nel tempo della Chiesa mediante l'Eucaristia. "
Il volumetto Baciami! Lectio divina sul Cantico dei Cantici, è nato dal desiderio dell’Autore di condividere la preghiera personale suscitata da questo libro biblico. Gli appunti sono stati poi ordinati in modo da essere traccia di eventuali esercizi spirituali. Lo schema di ogni capitolo segue i quattro momenti della “lectio divina”: lectio, meditatio, oratio e contemplatio. Il momento della lectio è ridotto al minimo, a volte addirittura si passa direttamente all’attualizzazione della meditatio. Per l’oratio, normalmente, si propone la preghiera d’un salmo; mentre per la contemplatio, l’Autore si lascia ispirare dal testo biblico, per esprimere, in modo “poetico”, i sentimenti di chi sa identifi carsi con la sposa del Cantico.
Salvatore Piga
Nato a Sassari nel 1944; ha emesso la prima professione monastica nell’Abbazia Trappista delle Tre Fontane (Roma) nel 1968, dove è stato ordinato presbitero nel 1973. Ha conseguito la licenza in teologia spirituale alla Pontifi cia Università Gregoriana nel 1978. Divenuto, dal 1981, membro della Comunità benedettina di San Pietro di Sorres, lì ha svolto un pluriennale ministero di predicazione di esercizi spirituali, sempre con il metodo della “lectio divina”. Attualmente è penitenziere della Basilica papale di San Paolo Fuori le mura. Ha pubblicato un libricino sui Salmi delle ascensioni, dal titolo Cammino di libertà, Edizioni la Collina. Collabora dal 2004 ai fascicoli mensili dell’Ed. ART, Messa meditazione. Durante l’anno paolino ha contribuito regolarmente con le sue “lectio” agli inserti del mensile Paulus, raccolti ora nel volume Paulus, epistolario di Paolo, Edizioni Società San Paolo.
Il presente volume raccoglie i più importanti interventi di vescovi e teologi croati nel Concilio Vaticano II che spaziano: dalla teologia, agli studi mariologici, alle scienze sociali e alla diffusione della Parola di Dio.