Il primo annuario della rivista "Dirigenti scuola", è un numero monografico su un tema attuale, il merito nella scuola. Sono noti i più recenti accadimenti normativi (D. lgs n. 150/2009) e istituzionali (progetti sperimentali promossi dal Miur) che hanno contribuito a porre sotto i riflettori il tema del merito e a rievocare il tabù della valutazione degli insegnanti. Il presente volume vuole offrire una riflessione pacata, capace di affrontare la questione da "dentro" la scuola, attraverso una molteplicità di prospettive e angolazioni, che hanno in comune la consapevolezza che la questione del merito richiede di essere collocata in una strategia orientata a promuovere la qualità del servizio formativo del sistema scolastico nel suo complesso.
Questo primo Annuario della rivista "La famiglia", risponde all'esigenza di mettersi in ascolto, per tentare di capirla meglio, della realtà attuale del legame di coppia, fortemente investito dal turbine del cambiamento: calo dei matrimoni, diffusione delle convivenze prematrimoniali, inclinazione a costruire la famiglia al di fuori del vincolo matrimoniale, aumento di separazioni, divorzi, secondi matrimoni, diffusione dei matrimoni misti. I contributi che compongono il volume sollecitano a soppesare la situazione di profondo cambiamento e spronano a riflettere sull'urgenza, per le scienze dell'uomo, di ricercare nuovi strumenti concettuali e operativi per esaminare la relazione interpersonale.
Può la politica odierna rispondere alle esigenze che le pongono economia e società? Quali strategie può mettere in atto la democrazia per conseguire e mantenere un grado di benessere generale, e quindi per costruire il proprio futuro? La presente ricerca cerca di rispondere a queste domande, interrogandosi su come la democrazia può produrre la possibilità del proprio futuro, reputando che la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica costituisca un vantaggio rispetto ai sistemi autocratici. Infatti, il pluralismo che la caratterizza e la legittimazione su cui è costruita, consentono alla democrazia una grande flessibilità nei confronti dell'evento possibile e non prevedibile. Attraverso tradizioni e culture differenti l'Autore ricava modelli di decisioni politiche rivolte al futuro, analizzando anche alcune figure di matrice religiosa che diventano esempi di una sapienza secolarizzata.
Il testo affronta le nozioni fondamentali della politica, facendo parlare i filosofi più rilevanti della tradizione occidentale e illustrando i temi salienti del discorso politico (autorità, potere, giustizia, diritti, rappresentanza, diritto di resistenza, costituzione, pluralismo, tolleranza, bene comune, globalizzazione, religione e politica). Se la politica deve essere di tutti, tutti siamo chiamati a conoscerne la storia e i concetti per essere capaci di affrontare il discorso pubblico con argomenti motivati, personali e critici.
Porre l'attenzione sullo stile non significa sminuire il contenuto ideale e trasgressivo che un autore vuole affermare. Il contenuto di verità delle proposizioni filosofiche non è indipendente dal linguaggio che si usa per esprimerle. Nella prospettiva del libro, in dialogo con i classici del pensiero - Adorno, Heidegger, Wittgenstein -, è la lingua a servirsi dell'uomo per proseguire la sua opera di maturazione delle coscienze. All'individuo il compito di sentirsi parte di questa grammatica originaria e di declinarla secondo il proprio stile personale.
Attraverso riferimenti essenziali alla formazione e allo spettro completo degli interessi di uno dei massimi esperti del mondo antico, viene offerta una testimonianza significativa circa la necessità che la civiltà occidentale ripensi in maniera profonda e rigorosa, ma anche spregiudicata, le sue radici culturali. Un colloquio che mostra l'attualità del pensiero antico, destinato ai giovani ma anche a chi troverà utile possedere in un volume agile un vero e proprio compendio del pensiero realiano.
n questo intenso colloquio con il saggista Marco Roncalli, il vescovo-teologo Bruno Forte mette in relazione teologia e filosofia, religione ed estetica, educazione e vita quotidiana. Un libro che racconta la ricerca di Dio nel nostro tempo segnato dai problemi del confronto tra identità e dialogo, della globalizzazione e del futuro del cristianesimo, affrontando temi e interrogativi che toccano la vita di credenti e non credenti.
Eugen Bleuler (1857-1939), uno dei più importanti psichiatri europei del Novecento, presenta in questo scritto una difesa del metodo psicanalitico non trascurando tuttavia alcuni rilievi critici. In forma autonoma rispetto alla gran parte della letteratura scientifica del suo tempo, Bleuler offre una lettura e una interpretazione spassionata delle teorie freudiane dimostrando di saperne recepire gli elementi di novità alla luce di una più complessiva proposta di etica clinica e di "alleanza terapeutica" tra medico e paziente. La pubblicazione, per la prima volta in italiano, di questo saggio a cento anni dalla sua apparizione in tedesco intende rivalutare la profondità e l'originalità interpretativa di uno psichiatra che ricostruzioni storiografiche unilaterali hanno talora ingiustamente inteso come mero esponente di una psichiatria repressiva.
Una introduzione alle religioni mondiali, nell'era della globalizzazione e delle grandi migrazioni.
Hinduismo, ebraismo, buddismo, taoismo, confucianesimo, scintoismo, cristianesimo, islam, religioni americane, africane e dell'Oceania: il profilo storico, le figure più significative, i testi sacri, i riti e le feste.
Nella seconda parte del volume si affrontano questioni attuali: il confronto tra cristianesimo e le altre religioni, l'integralismo e i fondamentalismi, il rapporto tra violenza e monoteismo e altri aspetti trasversali, come il culto delle reliquie, le prescrizioni alimentari, il misticismo. Un testo dedicato a chi vede nella conoscenza dell'altro, anche della sua identità religiosa, il presupposto per la reale convivenza e per il reciproco riconoscimento.
Luigi Pareyson (1918-1991) è una delle figure filosofiche più importanti della seconda metà del Novecento. Ha svolto una forma originale di personalismo a contatto con i grandi filosofi dell'esistenza (Heidegger, Jaspers, Marcel, Berdjaev). Al centro del suo pensiero è la considerazione del rapporto persona-essere, uomo-verità, rapporto problematico che passa attraverso la libertà.
In questo ambito ha elaborato un'estetica come teoria della formativi, che ha avuto larga diffusione costituendosi come teoria della formatività, che ha avuto larga diffusione costituendosi come alternativa a quella crociana, e una teoria dell'interpretazione, che ne fa uno dei grandi maestri dell'ermeneutica contemporanea assieme a H.G. Gadamer e P. Ricoeur.