A dieci anni dalla sua istituzione e in un momento storico in cui i giovani sono ritenuti lontani dall'impegno nel sociale, quali significati assume il Servizio Civile Nazionale? Indagini sociologiche e rapporti di ricerca hanno descritto il profilo delle organizzazioni ospitanti, i dati demografici del fenomeno; ma cosa ne pensano i protagonisti, i giovani? Il volume cerca di comprendere quali sono le motivazioni alla base della scelta di dedicare un anno della propria vita al bene comune, gli effetti che ne derivano e le dinamiche organizzative vissute negli enti ospitanti. L'esito è la chiara configurazione del Servizio Civile Nazionale come azione sociale in senso pieno, fonte di responsabilità personale e professionale per i giovani e la società, strumento di costruzione di cittadinanza attiva
Il mondo, già provato dalla crisi dei subprime, è alle prese con lo spettro di una nuova recessione mondiale se non addirittura con una seconda Grande Depressione dagli sviluppi, anche sociali, imprevedibili. Le crisi di susseguono ormai con regolarità impressionante mettendo a dura prova Stati, unioni economiche e continenti interi. Quali sono le cause di queste crisi? Che cosa frena realmente l'economia? Come eliminare gli ostacoli allo sviluppo? Come riportare l'accento sull'economia reale schiacciata negli ultimi due decenni dall'economia finanziaria? Tante domande, un'unica certezza: la via d'uscita è l'adozione di un'etica della responsabilità che punti con decisione su sussidiarietà, solidarietà e sostenibilità dell'azione di politica economica e dell'agire di imprenditori e delle altre parti sociali.
Cosa significa comunicare? A cosa serve? Come comunichiamo, in quali forme e con quali mezzi? Perché i tentativi di comunicare possono riuscire o andare incontro al fallimento? A queste domande fondamentali tentano di rispondere tutte le scienze della comunicazione. In particolare, il libro presenta e discute criticamente la prospettiva sociologica. Come illustrano gli autori, la sociologia studia la comunicazione in quanto relazione tra soggetti agenti che interpretano i propri rispettivi comportamenti comunicativi in quanto espressioni di intenzioni, volontà e scopi. L'approccio sociologico analizza questa relazione nelle sue dimensioni materiali, sociali, normative e di potere. Aggiornato agli esiti più recenti della ricerca sociologica internazionale, il volume non si limita a costituire una introduzione sistematica allo studio della comunicazione, ma offre anche una prospettiva innovativa sul suo rapporto con la cultura e la società.
Viviamo una stagione di cambiamenti e anche la scuola è un cantiere aperto. Come coniugare riforme necessarie e attenzione ai bisogni educativi di ogni alunno? L'alternativa alla scuola della selezione discriminante è quella dell'inclusione valorizzante: se nella scuola-impresa lo studente è sollecitato ad acquisire le abilità necessarie al successo, nella scuola-comunità la relazione con gli adulti lo incoraggia a sviluppare le proprie potenzialità per essere pienamente se stesso, mentre la scuola diventa professionalmente più competente. In questo senso la competenza è l'altra faccia dell'accoglienza.
Raccogliere, come fa questo libro, alcuni saggi su Dio, l'anima, la morte, vuol dire, per un verso, accogliere l'eredità della tradizione classica, per un altro accettare la sfida che si fa sempre più cogente soprattutto per le nuove generazioni. Se la morte è il caso serio della vita, la si può guardare in faccia solo se si riconosce che gli umani non sono da essa radicalmente sconfitti; ma ciò comporta mettere in conto che in essi vi è la traccia di un'origine altra rispetto al dato biologico, e quindi aprirsi alla trascendenza, principio e fine della nativa protensione umana verso la pienezza della vita.
La biografia di Carlo Caretto (1910-1988) presenta due fasi distinte: la prima, relativa agli anni della militanza nell'Azione Cattolica, con l'incarico di Presidente centrale della Gioventù Maschile dal 1946 al 1952; la seconda, dal 1954 in poi, concernente la scelta di vita religiosa fra i Petits Frères de Jésus e in seguito fra i Petits Frères de l'Evangile, comunità di vita religiosa legate alla spiritualità di Charles de Foucauld.
Nella raccolta antologica qui presentata di è mantenuta questa distinzione.
Nella Parte prima si coglie la passione apostolico-educativa di Carretto, orientata alla formazione di giovani credenti tutti d'un pezzo, militanti in favore di un ideale, quello cattolico, che avrebbe dovuto non solo plasmare la coscienza personale, ma anche incidere di costumi, ambienti, istituzioni dell'intero Paese.
I testi nella Parte seconda rivelano un considerevole cambio di registro. Dopo l'ingresso nella comunità dei Petits Frères, Carretto si scosta decisamente dalla visione troppo "attivistica" che l'aveva ispirata e opta per un'adesione "disarmata" al Vangelo: Parola di vita da accogliere e testimoniare senza interpolazioni umane sulle strade del mondo, specialmente in mezzo ai più poveri e bisognosi.
Ne scaturiscono pagine d'intensa spiritualità, in grado d'illuminare ancora oggi convincenti percorsi di educazione cristiana
Il dialogo e la comunicazione si qualificano come eventi legati all'universo vitale dell'essere e dell'agire umano. Soprattutto in educazione, comunicare significa attingere alla ricchezza espressiva della retorica, intesa come teoria dell'argomentazione persuasiva. Seguendo la partizione classica di Aristotele, sono qui esaminate alcune categorie fondative della riflessione teorico-educativa, accostando all'inventivo e all'eloquio il discorso collaborativo. Emerge così la duplice possibilità di un'educazione retorica eticamente sostenuta e di una retorica educativa orientata all'intesa, entrambe consapevoli della complessità comunicativa. In gioco è l'educazione come dialogo comunicativo
Charles de Foucauld (1858-1916) è tra le più nobili figure del Novecento. Dopo un'avventurosa carriera militare e viaggi di esplorazione in Marocco, si converte e diventa testimone mite del Vangelo tra i tuareg del Sahara. I testi qui raccolti consentono di ripercorrere la vita umana e spirituale di frère Charles nei suoi snodi salienti, e di ravvivare così la memoria di un personaggio che offre agli uomini del nostro tremo profonde intuizioni spirituali
L'hinduismo è un fenomeno religioso importante non solo per il numero dei suoi fedeli, ma per le sue valenze filosofiche, letterarie, sociali e politiche. A partire da un profilo storico - che valuta la genesi del termine, fonti e periodizzazione, così come le dottrine filosofiche, la devozione e il tantrismo, e i problemi relativi a colonizzazione e decolonizzazione - il volume passa in rassegna i temi principali come il sacrificio vedico e i riti di passaggio, i fini dell'uomo e gli stadi di vita, il pellegrinaggio e la retribuzione morale delle azioni. Infine, si sofferna sull'esame della situazione attuale, che prende in considerazione non solo la diffusione dell'hinduismo in madrepatria e nella diaspora, ma anche la teoria diffusionista (Out of India Theory), il dialogo interreligioso, il ruolo del maestro e lo yoga.