La Covid-19 ha profondamente modificato le nostre abitudini di vita, e con esse anche il nostro linguaggio. Come concepire e quindi come "denominare" e comunicare eventi, comportamenti e regole del tutto o in parte nuovi? Il volume, che coniuga l'alta leggibilità con un'impostazione rigorosamente linguistica, è dedicato ai risvolti lessicali e discorsivi dei principali aspetti culturali, mediatici e sociali della pandemia. La riflessione su parole chiave, neologismi e termini medici e semi-specialistici circolati durante l'emergenza sanitaria mira a mettere in luce i flussi comunicativi tra discorso giornalistico, istituzionale, scientifico, pubblicitario e dei social network. Partendo dalla considerazione che gran parte del "lessico del contagio" si è formata in ambito internazionale, l'analisi si arricchisce di uno sguardo europeo su lingue (soprattutto francese e tedesco) e comportamenti, fondamentale per comprendere le modalità comunicative di una crisi che non può essere letta in chiave solo italiana, dato il suo carattere intrinsecamente transnazionale. Prefazione di Giuseppe Antonelli.
Mai come in questo momento, dopo mesi di reclusione, abbiamo capito quanto abbiamo bisogno dell'Italia. Del suo paesaggio e della sua arte: dei suoi cento luoghi diversi. "Diversi" ma anche "di versi": perché proprio la poesia è riuscita a cogliere, nei secoli, in modo assolutamente peculiare, l'anima del nostro paese, che oggi può e deve essere riscoperta. Lo scopo del libro è proprio questo: offrirci una guida lontana da ogni cliché, un sentiero privo di "assembramenti" per una riscoperta personale e profonda di un territorio senza eguali. A cento immagini, cento luoghi fisici, simbolici, mentali, sono affiancati cento testi poetici: il tema è l'Italia, come se la immaginano un poeta e uno storico dell'arte, che si offrono vicendevolmente parole e figure, per provare a disegnare contorni di un paese tanto straordinario quanto indecifrabile. Una guida, insomma, per ricominciare a viaggiare con la testa e con il corpo, a partire dal cuore.
"L’Atlante geopolitico Treccani si ripropone anche quest’anno come strumento per leggere e interpretare la realtà odierna in continuo mutamento, mantenendo intatti quelli che – sin dalla prima edizione del 2012 – sono i suoi punti di forza: rigore nell’analisi, chiarezza nell’esposizione dei temi, immediata fruibilità dei contenuti, ricchezza del corredo di grafici, mappe e tabelle. In questa edizione, i saggi tematici della sezione Mondo e tendenze affrontano questioni di grande rilevanza nel dibattito odierno: dall’ascesa nello scacchiere internazionale della Cina alle prospettive future dell’Unione Europea; dalla politica estera di Trump all’accesa rivalità tra Arabia Saudita e Iran per l’egemonia nel Golfo; dalla polverizzazione della minaccia terroristica tra Africa e Medio Oriente ai rischi connessi a una nuova corsa agli armamenti; dai muri che continuamente vengono innalzati in un mondo sempre più orientato alla chiusura dei confini fino alla sfida rappresentata dalla lotta ai cambiamenti climatici, prioritaria insieme a quella contro la povertà."
Altro che fine della politica, è proprio a questo punto del trionfo dell'individuo che si scopre che il mercato non basta. E' necessario che la politica ritrovi la forza di orientare lo sviluppo e di non subire l'egemonia di un vecchio pensiero liberista che ha fatto molte vittime anche a sinistra. Nel mondo delle interdipendenze non si può essere liberi da soli, senza gli altri o contro gli altri, ma solo in dialogo con gli altri.
Con "Il Libro dell'Anno" Treccani, diretto da Riccardo Chiaberge, torna l'informazione di qualità. Politica, economia, cronaca, cultura, spettacolo, sport, tecnologia, scienza: tutto quello che è accaduto nel 2019 ripercorso giorno per giorno, fissato in 650 immagini, sintetizzato in dati comparativi, numeri, statistiche.
I temi di maggiore interesse analizzati dai più importanti specialisti di ogni settore, i personaggi dell'anno raccontati in dieci appassionanti ritratti, i momenti da non dimenticare presentati nelle gallerie fotografiche che aprono i dodici mesi.
Dopo la Gloria dell'Incarnazione, la missione e l'esilio si sono alternati nella percezione del credere cristiano in Occidente, nell'eco del lontano inno davidico: «Forestiero e pellegrino son io, come tutti i miei padri» (Salmo 39), dalla «ramogna» di Dante alla solitudine di Barbiana per don Milani. Questa coscienza non è stata tuttavia primaria e, come richiama Rilke, occorre che Dio «si strappi» dai quadranti delle cattedrali perché il popolo si ricordi del cammino. Il libro percorre le stazioni, secolo per secolo, di questo difficile viaggio, sino all'incendio recente della cattedrale di Notre-Dame di Parigi.
Quali sono le dinamiche che attraversano la lingua parlata e quella scritta? Spesso si pensa che la seconda sia una semplice emanazione - più formale e impostata - della prima, dimenticando che buona parte delle lingue parlate nel mondo non ha mai avuto una forma scritta. E che dire di oggi, un'epoca in cui la sovrapposizione tra lingua parlata e scritta - pensiamo all'uso dei messaggini e dei social network - si è fatta evidente? È vero che il parlato in quanto codice primario ha ormai sporcato la limpidezza dello scritto? Attraverso resoconti storici, accenni teorici ed esempi di immediata comprensione, Luca Serianni guida il lettore in un viaggio attraverso le diverse forme che il testo scritto ha assunto nel tempo a seconda delle emozioni, delle informazioni, delle nozioni da veicolare. Un dialogo mai interrotto tra scrittura e oralità, che negli ultimi anni - come racconta Giuseppe Antonelli nella sua introduzione - ha dato vita all'e-taliano: l'italiano digitato delle nuove forme di comunicazione. Con un saggio di Giuseppe Antonelli.
"Cosa significa la parola “libertà”? Cosa chiediamo davvero quando pretendiamo più libertà? Salvatore Veca definisce i contorni di un termine così quotidiano da apparire oggi quasi svuotato di senso, e restituisce al lettore una preziosa mappa di viaggio tra le teorie che attorno a questo concetto hanno dato forma a politiche e visioni sociali. John Stuart Mill, Isaiah Berlin, Norberto Bobbio, John Rawls; e ancora la differenza tra libertà negativa e libertà positiva, la struttura delle cosiddette “comunità di libertà” e infine il rapporto di priorità tra uguaglianza e libertà. Salvatore Veca firma un saggio filosofico rapido e chiaro, che offre al lettore gli strumenti e le coordinate necessarie per una comprensione piena del significato di uno dei temi più urgenti del dibattito politico e sociale contemporaneo."
La società globale sta vivendo un momento storico di grande interesse e di palesi trasformazioni. Visioni del mondo diverse si confrontano e si scontrano, la dinamica delle relazioni politiche va incontro a profondi cambiamenti, mentre si vanno imponendo progressivamente nuovi equilibri. L'Atlante geopolitico Treccani si ripropone anche quest'anno come strumento per leggere e interpretare questa realtà in continuo mutamento, mantenendo intatti quelli che - sin dalla prima edizione del 2012 - sono i suoi punti di forza: rigore nell'analisi, chiarezza nell'esposizione dei temi, immediata fruibilità dei contenuti, ricchezza del corredo di grafici, mappe e tabelle. In questa edizione, i saggi tematici della sezione Mondo e tendenze affrontano questioni di grande rilevanza nel dibattito odierno: dai nuovi assetti dell'ordine internazionale ai destini della democrazia liberale, dalle spinte centrifughe dei movimenti autonomisti e indipendentisti alle prospettive del commercio internazionale con il rischio del ritorno al protezionismo, dalla comunicazione politica dei populismi ai percorsi dell'accoglienza, dell'inclusione e dell'integrazione, dalla geopolitica del Mediterraneo al futuro dell'America Latina, dai rapporti tra sport e politica allo spazio cibernetico inteso come quinto dominio delle operazioni militari, sino alle diverse sfide che attendono la Russia da un lato e l'Unione Europea dall'altro. Ampio spazio resta riservato agli Stati, con schede che ne ricostruiscono la storia recente, gli sviluppi politici interni e il ruolo nello scenario internazionale; approfondita la ricognizione delle organizzazioni internazionali, mentre l'appendice dei dati permette di valutare ancor più nel dettaglio e in prospettiva comparata i cambiamenti in corso. L'edizione 2019, nuovo risultato della condivisione delle competenze tra l'Istituto della Enciclopedia Italiana e l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), presenta anche quest'anno i contributi di eminenti studiosi ed esperti tra cui Francesco Palermo, Vittorio Emanuele Parsi, Gianfranco Pasquino, Nadia Urbinati, Anna Zafesova.
L'Europa è sempre più al centro del dibattito politico e culturale globale, ma al tempo stesso è l'elemento cardine di una crisi economica e democratica. Ma come nasce l'idea di Europa? Treccani propone una voce che definisce i contorni originari della genesi di un luogo tanto geografico quanto culturale, ma che prima ancora è stato soprattutto un sentimento e un modo di interpretare l'esistenza. Il testo di Altiero Spinelli racconta così la nascita e la diffusione di un'idea di condivisione politica che ha visto nel cittadino europeo il centro di un discorso capace di lasciarsi alle spalle la tragedia di due guerre figlie della violenza cieca degli Stati nazionali. La voce Europeismo, rivista alla luce della contemporaneità da Giuliano Amato, è una guida utile a individuare, in un contrappunto critico, le risorse inesplorate e le criticità di un'idea che deve farsi comunità. Con un saggio di Giuliano Amato.