Che cos'è la ricerca qualitativa? Quando è opportuno farvi ricorso? Come va condotta? Come vanno considerati, in termini di plausibilità ed estendibilità, i suoi risultati? Il volume illustra, con numerosi esempi concreti, tutte le principali fasi di una ricerca qualitativa: la definizione dell'impianto metodologico, le tecniche di lavoro sul campo (osservazione etnografica, shadowing, esperimento sul campo, intervista discorsiva, focus group, osservazione documentaria), l'analisi dei dati raccolti (note di campo, trascrizioni, documenti naturali), la presentazione della ricerca. Una guida esauriente a un metodo di illustre tradizione, di recente tornato in primissimo piano nelle scienze sociali.
Con il susseguirsi dei fatti e dei misfatti della politica, appare sempre più difficile comprendere le possibili vie d'uscita dall'impasse italiana. In molti si diffonde un senso di malcelata rassegnazione per un Paese bloccato, anzi in arretramento, mentre nel contempo aumentano le occasioni per l'autocommiserazione, l'astio reciproco e una rissosa indisponibilità al confronto. Affidandosi alle analisi penetranti che Edmondo Berselli è venuto via via pubblicando sul "Mulino", questo volume propone una breve storia dell'Italia repubblicana da Tangentopoli al crepuscolo del berlusconismo, e ricostruisce le vicende portanti della crisi del Paese. Senza sconti per nessuno, ma anche senza rassegnazione. Nella certezza che l'Italia sia molto meglio di come viene rappresentata. Alla fine e nonostante tutto.
Edmondo Berselli (1951-2010) ha diretto per sei anni la rivista "il Mulino", dopo averla curata da redattore capo e da vicedirettore per altri quindici. Negli ultimi dieci anni della sua vita è stato editorialista di punta per "la Repubblica" e "l'Espresso". E' autore di molti e importanti volumi dedicati all'Italia e alle sue trasformazioni. Tra i suoi libri vanno ricordati almeno "Il più mancino dei tiri" (1995) e "Canzoni. Storie dell'Italia leggera" (1999), entrambi per il Mulino; "Post-italiani. Cronache di un Paese provvisorio" (2003), "Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia" (2006), "Sinistrati. Storia sentimentale di una catastrofe politica" (2008), "Liù. Biografia morale di un cane" (2009), tutti pubblicati da Mondadori; "L'economia giusta" (2010), uscito postumo per Einaudi.
Le leggende arturiane hanno origine intorno al VI secolo, nella lotta eroica dei Bretoni contro gli invasori sassoni. Ma Artù è veramente esistito? Seguendo i mille rivoli in cui si diffonde sul suolo europeo la materia di Bretagna, il libro ricostruisce la storia del re cavaliere per eccellenza e dell'universo leggendario che gli gravita intorno (Lancillotto, il Graal, Tristano, Merlino), la cui persistenza nei secoli dai racconti medievali giunge fino alla rinascita otto-novecentesca dei temi arturiani, tra letteratura, cinema, cultura popolare.
Marc Rolland insegna all'Université du Littoral Côte d'Opale (ULCO). E' autore del volume "Le Roi Arthur. Un mythe héroïque au XXe siècle" (Presses Universitaires de Rennes, 2004).
Nel linguaggio comune sentiamo spesso dire di questa o quella persona, così come di certi comportamenti o di certi sistemi sociali, che sono "autoritari". Per spiegare in che cosa consiste l'autoritarismo, il libro si richiama alla nozione di personalità autoritaria elaborata da Adorno in riferimento al totalitarismo nazista. Nell'illustrare gli usi e le metamorfosi di tale nozione nello studio dei sistemi sociali complessi, gli autori analizzano anche il ruolo che l'autoritarismo svolge nel gioco delle interazioni sociali (relazioni fra gruppi, pregiudizi, conflitto, competizione, stereotipi).
Jean-Pierre Deconchy è professore emerito di Psicologia sociale nell'Università Paris X-Nanterre. Vincent Dru insegna Psicologia sociale nell'Università Paris X-Nanterre.
Sono tante le ragioni che possono spingere a rivolgersi a uno psicoterapeuta: eventi stressanti e dolorosi, disturbi come attacchi di panico, ansia incontrollata, anoressia nervosa, disagi di coppia. Lo psicoterapeuta può rappresentare un supporto per scongiurare il ripetersi di episodi che hanno turbato la nostra vita, ma anche per migliorarsi ed affrontare le sfide quotidiane. Cosa significa intraprendere una psicoterapia? Quali implicazioni ed esiti può avere? Come si svolgono le sedute e per quanto tempo si protraggono? L'autore illustra le diverse prassi terapeutiche e spiega che tipo di aiuto ci possono offrire.
Ezio Sanavio insegna Psicologia clinica nell'Università di Padova. Per il Mulino ha pubblicato "Psicologia clinica" (con C. Cornoldi, II ed. 2010) e "I test di personalità" (con C. Sica, 1999).
Sorto nel 1995 per governare e sviluppare il commercio internazionale il Wto è stato il principale bersaglio della protesta no global, ma ha saputo dimostrate tutta la sua efficacia mantenendo i mercati mondiali aperti durante una delle più gravi crisi finanziarie degli ultimi decenni. Ma come funziona realmente il Wto? Oltre a fornire un profilo complessivo di questa importante istituzione il volume, ripresentato in edizione aggiornata, discute costi e benefici di una politica commerciale non protezionistica, illustra le richieste avanzate dai paesi poveri e dalle Ong, spiega lo stallo del round di Doha e la crescita degli accordi commerciali conclusi al di fuori del Wto. Un quadro che evidenzia anche i rischi e i pericoli di una sua perdita di rilevanza sulla scena internazionale.
Antonio Parenti è capo unità aggiunto per le relazioni con l'estremo oriente alla Direzione generale del commercio della Commissione europea. E' autore di numerosi saggi in tema di commercio internazionale.
Che cosa significa studiare la comunicazione da un punto di vista estetico? Da un lato significa considerarla non una semplice trasmissione di informazioni, ma una relazione coinvolgente che attiva sensibilità, emozione e intelligenza, facendo interagire immaginazione, gusto e intuizione. Dall'altro, significa riflettere su come i media, vale a dire tutti quei mezzi che danno forma alla comunicazione e la rendono condivisibile, finiscono per trasformare la nostra esperienza sensibile, e dunque estetica. Attraverso un'accurata selezione di testi dagli inizi del Novecento ai giorni nostri, il presente volume esplora questi due grandi versanti, contribuendo a definire l'identità, il perimetro e la genealogia di un campo di ricerca assai ricco e stimolante.
Roberto Diodato insegna Estetica, Etica ed estetica dei media, e Filosofia dell'esperienza estetica nell'Università Cattolica di Milano; Estetica generale ed Estetica applicata nella Facoltà di Teologia di Lugano. Tra i suoi libri "Estetica del virtuale" (Bruno Mondadori, 2005) e "Percorsi di estetica. Arte, bellezza, immaginazione" (con E. De Caro e G. Boffi, Morcelliana, 2009). Antonio Somaini insegna Cinema e arti visive e Storia delle teoriche del cinema nell'Università di Genova. Recentemente ha curato la nuova edizione italiana di "Pittura fotografia film" di L. Moholy-Nagy (Einaudi, 2010) e, con A. Pinotti, l'antologia "Teoria dell'immagine. Il dibattito contemporaneo" (Cortina, 2009).
Quale fu il ruolo svolto, nella radicale trasformazione ottocentesca dell'Impero ottomano, dai cristiani ottomani (greci, slavi, armeni e arabi)? Essi rappresentarono comunità dinamiche, colte e cosmopolite, decisive nella modernizzazione dell'Impero grazie anche ai loro rapporti con il mondo europeo. Ma la coabitazione tra le diverse comunità etniche e religiose, su cui si fondava la costruzione imperiale, fu messa in crisi dall'irrompere del modello occidentale di nazione. Il contributo dei cristiani ottomani alla modernizzazione finì così per ritorcersi contro di loro. Ai primi del Novecento, prevalse un nazionalismo turco anti-occidentale che li considerava complici dell'imperialismo europeo. La crisi del pluralismo ha segnato la fine della civiltà ottomana, i cui effetti si fanno sentire ancora oggi, aprendo la strada ad una prevalenza dell'Islam nei paesi del Mediterraneo orientale e meridionale.
Giorgio Del Zanna insegna Storia dell'Europa orientale nella Facoltà di Lettere dell'Università Cattolica di Milano. Fra i suoi libri: "Roma e l'Oriente. Leone XIII e l'Impero ottomano" (2003) e "Il mondo visto dall'Italia" (con A. Giovagnoli, 2004), pubblicati da Guerini.
E' la passione della libertà che cambia il mondo: lo sanno bene quanti, rischiando la vita, si oppongono alla verità del potere. Questo libro parla delle icone eroiche della libertà: da quelle che difendono la propria libertà contro chi la minaccia dall'esterno (Bruto, Giovanna d'Arco) a quelle, più moderne, che lottano per un sogno, alla ricerca di una libertà mai posseduta (Martin Luther King, Che Guevara). Oggi le figure eroiche si svuotano nelle immagini dei supereroi digitali e nelle imprese virtuali. Come fare per sperimentare ancora la libertà se non ascoltare le voci di quanti - uomini liberi come Ambrosoli, Impastato o Saviano - senza sentirsi eroi hanno il coraggio di combattere per una libertà che coincide con la propria vita?
Laura Bazzicalupo insegna Filosofia politica nell'Università di Salerno. Tra i suoi libri "Il governo delle vite. Biopolitica ed economia" (Laterza, 2006), "Biopolitica" (Carocci, 2010) e, con il Mulino, "Superbia" (2008).
Nel processo che portò alla nascita dello Stato unitario italiano Mazzini svolse un ruolo decisivo, accreditando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Contribuì come pochi altri a creare il bagaglio di valori e di simboli che avevano sostenuto la lotta per l'indipendenza nazionale. L'idea che quell'indipendenza corrispondesse a un disegno divino, l'etica del dovere, il richiamo pressante e ultimativo al popolo come protagonista della rivoluzione nazionale, l'esaltazione tipicamente romantica del sacrificio per la propria patria: sono questi alcuni dei temi che, nella storia risorgimentale, restano intimamente connessi alla predicazione mazziniana.
Giovanni Belardelli insegna Storia del pensiero politico contemporaneo nell'Università di Perugia. Tra i suoi libri: "Nello Rosselli" (Rubbettino, 2007), "Il Ventennio degli intellettuali" (Laterza, 2005). Con il Mulino ha pubblicato "Miti e storia dell'Italia unita" (con L. Cafagna, E. Galli della Loggia, G. Sabbatucci, 1999).