
I seguaci di Gesù Cristo devono essere diversi, afferma John Stott; lo devono essere nei confronti di coloro che portano solamente il nome di cristiani (cristiani nominali); lo devono essere nei confronti del mondo secolare. I cristiani devono distinguersi dalla gente semplicemente religiosa e da chi è contro la religione.
Il Sermone sul monte è la delineazione più completa che troviamo nel Nuovo Testamento di una vera e propria contro cultura cristiana che dovrebbe contraddistinguere i discepoli di Gesù Cristo.
La storia dei battisti italiani sembra avere creato un risultato irreversibile: un certo tipo di uomini e di donne, un certo tipo di strutture democratiche, delle chiese locali e dei raggruppamenti di chiese regionali e una struttura nazionale chiamata Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (UCEBI), di cui ora tracciamo la storia organizzativa dai primi stadi fino al consolidamento definitivo. Ha creato inoltre un certo tipo di pensiero e di prassi, insomma ha dato come risultato un'identità cristiana definibile e visibile.
Questo libro affronta un tema che ancora oggi risulta scottante: possiamo fidarci dei documenti del Nuovo Testamento?
Questo piccolo libro, scritto verso la metà del XX secolo continua a essere l’introduzione più accurata ai problemi e alle certezze relative al Nuovo Testamento.
Il volume tratta del movimento pentecostale in Italia presentandone in breve la storia e l'identità dot- trinale. L'analisi si approfondisce per il periodo che va dal 1935 al 1955, cioè il ventennio di vigenza della circolare Buffarini Guidi che vietava questo culto in quanto lesivo dapprima alla 'razza' (in età fa- scista), quindi alla 'salute' (in età repubblicana). La costituzione delle Assemblee di Dio in Italia e la loro lotta per la libertà religiosa, facendo valere la recente Costituzione, costituisce una bella pagina della storia non solo dell'evangelismo ma dell'intera società italiana di quegli anni. L'autore, avvalendosi di fonti archivistiche e bibliografiche, intreccia gli eventi di storia del pentecosta- lesimo con quelli della vita culturale, politica e sociale dell'Italia in un momento di grandi sconvolgi- menti postbellici. In breve: una vicenda di cui essere fieri.
Alcuni dibattiti sono distanti anni luce dalla vita di tutti i giorni. Non così quelli che sorgono dal problema dell’esistenza del male: se Dio è buono e sovrano perché esiste la sofferenza, e il male? Non è forse questo un tema che affiora ogni qual volta siamo confrontati con i problemi della violenza, del terrorismo, della guerra, delle calamità, etc.?
Neanche i cristiani possono sottrarsi alla presa di questo interrogativo.
In questo libro l’autore offre il suo contributo al dibattito senza ambire a fornire le risposte ultime e definitive; al contrario, valutando gli approcci che sono stati elaborati nel corso dei secoli (ottimismo, pessimismo e dualismo), egli torna a interrogare la Bibbia, illuminando in tal modo un originale percorso che dal mistero opaco del male ci conduce al mistero luminoso della croce, la risposta dell’amore di Dio alle domande angoscianti degli uomini.
La dottrina del peccato originale, che l'autore di questo libro dimostra essere radicata nel testo biblico, ci pone di fronte a una sorta di logica disgiuntiva: o siamo condannati per i nostri propri peccati (e il ruolo di Adamo perde la sua rilevanza), oppure siamo condannati per il suo peccato (e appare allora difficile cogliere la logica del trasferimento della sua colpa).
L'enigma di questa condizione non ci deriva da concezioni antiche e superate ma è un fatto che ci accompagna e si manifesta quando guardiamo all'esperienza della vita degli uomini. Il nostro mondo è segnato dalla presenza del male in forme che richiamano sia una sua incomprensibile propagazione lungo le generazioni sia la nostra volontaria adesione.
In questo libro l'autore è in grado di argomentare a favore della dottrina biblica passando attraverso l'intreccio della teologia storica, della teologia biblica e di quella sistematica, per giungere alla fine a conclusioni fresche ed elaborate alla luce della Scrittura.
«Questo libro deve essere letto e meditato con grande cura» (D.A. Carson).
Nel quinto secolo a.C., in Persia, gli Ebrei corsero il rischio di essere sterminati. Un decreto reale ne ordinava la distruzione, senza distinzione tra uomini, vecchi, donne e bambini. Il libro di Ester descrive il modo in cui questo pericolo fu evitato grazie al coraggio della regina Ester, alla saggezza di Mardocheo, suo parente, e all’unità del popolo ebraico. Il libro rivela anche l’azione di Dio che sommessamente, e a volte sorprendentemente, opera dietro le quinte per guidare gli eventi della vita di coloro che a lui si affidano.
Chi sei, veramente, quando nessuno ti sta guardando? Ester ha dovuto porsi questa domanda allorquando il suo popolo si trovò in pericolo. Si sarebbe fatta avanti e rischiato la sua vita? Si sa che le personalità sante si sviluppano quando si è sotto pressione. Questa guida allo studio del libro di Ester, con indicazioni per i conduttori e per i partecipanti a gruppi di studio, aiuterà il lettore a scoprire come affrontare le sfide di una cultura che ha rigettato Dio.
Sul tema dell’integrazione di coloro che praticano la religione islamica assistiamo al confronto tra visioni delle cose radicalizzate: da un lato un superficiale buonismo “ecumenico” secondo il quale non ci sarebbe alcuna sostanziale differenza tra cristianesimo e islàm, religioni accomunate da un’identica discendenza “abramica”.
Dall’altro canto la politica del muro contro muro che ci spinge a individuare nel musulmano il nemico sic et simpliciter.
L’opera propone di andare a leggere (o a rileggere) i documenti fondanti delle due religioni per cogliere la dimensione effettiva, storicamente fondata dei loro rapporti; di recuperare un minimo di conoscenze dei realia del problema.
Questo libro è dedicato, tra gli altri, ai cristiani d’Oriente che ogni giorno mettono a rischio la loro esistenza a causa della loro fede e della feroce intolleranza propria del loro contesto.
Per comprendere realmente la Parola di Dio abbiamo bisogno di conoscere sia ciò che dice (contenuto) e sia come lo dice (la sua forma). Questo manuale recensisce più di 250 voci che presentano le comuni forme letterarie della Bibbia.
Ogni voce presenta una definizione e una lista rappresentativa dei brani in cui è presente quella specifica forma.
Leland Ryken è stato professore di Lingua e Letteratura inglese al Wheaton College per 50 anni. Autore di molti libri tra cui, tradotto in italiano, Le immagini bibliche. Simboli, figure retoriche e temi letterari della Bibbia (2006).