
Che sia giunto il momento di cambiare qualcosa, nel mondo in preda alla crisi globale, lo pensano davvero in molti. Che sia il caso di fare qualcosa per limitare tutti quei poteri dominanti, finanziari e politici, che ci hanno portato alla rovina sta diventando un sentimento condiviso. Con questo intenso pamphlet, Hardt e Negri entrano nel merito della questione: non si tratta più, infatti, di protestare, come hanno fatto in questi anni i movimenti di piazza, ma di costruire, facendo emergere principi e pratiche che possano tirarci fuori dall'impasse. Proprio i movimenti hanno messo in evidenza quelli che potrebbero essere i primi principi "costituenti" di un nuovo sistema. In primo luogo, il rifiuto della rappresentanza politica e la costruzione, in sua vece, di nuovi schemi di partecipazione democratica; poi la valorizzazione del "comune", come sfera separata sia da quella privata sia da quella pubblica, statale; ma anche la ridefinizione di nuovi significati per il termine "libertà". Questi nuovi principi derivano da una lunga elaborazione teorica e sono sempre più messi in pratica a vari livelli in tutto il mondo. L'obiettivo è adesso creare un potere costituente che organizzi queste relazioni rendendole durevoli, promuovendo innovazioni future e rimanendo aperto ai desideri della moltitudine. I movimenti hanno dichiarato una nuova indipendenza e a portarla avanti dovrà essere un potere costituente. Questo libro ci dice come.
Mai uguale a se stessa, in continua evoluzione urbanistica e sociale, Barcellona, tra le metropoli più vivaci del mondo, possiede un’energia che è difficile riscontrare altrove. Dalle Ramblas (per Federico García Lorca “l’unica strada al mondo che vorrei non finisse mai”) al Camp Nou, dove va in scena il tiki-taka dei Blaugrana, dal villaggio olimpico al Barri Gòtic, dal lungomare alle architetture di Gaudí e Foster, Barcellona ha diversi volti tutti da conoscere e una vita notturna che molte capitali possono solo invidiare. Otto linee della metropolitana, oltre a un efficiente sistema di tram, autobus e taxi, rendono il capoluogo della Catalogna facile e accessibile per vacanze di un fine settimana o più giorni.
• Visitate la Sagrada Família di Gaudí, imperdibile
• Scoprite il meglio del cibo catalano, dalle tapas alla cucina dei ristoranti più alla moda
• Esplorate le strade e i vicoli di Barcellona, dalle viuzze medievali del centro storico agli ampi boulevard dell’Eixample
Il centro storico di Roma con le sue chiese e le sue piazze, i suoi cortili e i suoi palazzi costituisce da solo una delle migliori ragioni per soggiornare nella capitale. Il Colosseo e il Palatino, ma anche i Musei Capitolini e il Museo Nazionale Romano (a Palazzo Massimo e Altemps) oltre al Pantheon e all’Ara Pacis sono una piccola parte di ciò che la civiltà romana ha lasciato in eredità agli abitanti di Roma e all’umanità. Decidere di visitare la Città Eterna significa tuttavia scoprire anche le meraviglie del Rinascimento e del Barocco; basiliche come San Pietro, magnifiche residenze come il Quirinale o Palazzo Venezia, tesori artistici come quelli custoditi nei Musei Vaticani testimoniano la ricchezza e l’importanza di Roma nei secoli.
• Passeggiate tra le rovine del Foro, il cuore della civiltà romana
• Scoprite alcune delle più belle creazioni artistiche mondiali, dalle tele del Caravaggio alla cappella Sistina
• Fate la spesa nei mercati di quartiere oppure andate alla scoperta delle migliori trattorie della capitale
Quattro giovani donne - Stella, Iris, Rosa e Marida - devono recuperare l'ultimo pagamento per una di quelle cene eleganti in villa, dal Presidente, che malauguratamente sono finite sui giornali, deflagrando in scandalo. Il Presidente è sparito dietro a telefonini che non squillano, a centralini che non sanno. Ma il contabile - il millimetrico ragionier Biassoni - c'è ancora. Sta nel suo ufficio a presidiare le buste con il contante e aspetta istruzioni. Anche se le istruzioni non arrivano. Le quattro giovani donne sanno nuotare velocemente nel mondo, quando serve, e stavolta serve. Di mestiere fanno le escort. Sanno essere molto gentili, se pagate. Altrimenti possono mordere, come fanno le murene. Specie se a imprigionarle è la vita, oppure il contabile che ha appena fatto l'errore di aprir loro la porta. Una storia potente, accompagnata dall'adattamento in forma di audiodramma a opera di Sergio Ferrentino.
Amsterdam, splendida e civilissima capitale europea. Ma anche Amsterdam, luogo di perdizione: quella delle sostanze psicoattive, quella dove il sesso è in vetrina, pronta consegna. Ma per Fabio Amsterdam è solo una cosa: il luogo scelto da sua moglie Daria per togliersi la vita in una stanza d'albergo. Inspiegabilmente. E Fabio è determinato a scoprire cosa possa averla sconvolta tanto da spingerla al suicidio. Ripercorrendo i passi di Daria, Fabio scoprirà che la passione della moglie per la ricerca storica era più profonda di quanto pensasse. E che il suo desiderio di scoprire le radici dell'Olocausto potrebbe averla portata all'estrema decisione: affrontare le famigerate "madri atroci"... Una storia potente, accompagnata dall'adattamento in forma di audiodramma a opera di Sergio Ferrentino.
Ci sono donne che non riescono a liberarsi dei fantasmi di altre donne, donne che valgono solo per gli uomini che riescono a tenersi, e donne che fuggono. Giorgia Cantini, dell'Agenzia Investigativa Cantini, ha passato da poco i quarant'anni, fuma ancora le Camel, e vorrebbe giocarsi tutti i ricordi in un colpo solo. L'autunno di Bologna, ancora calda di vita, con i suoi figli di papà e le ombre degli emarginati, si raffredda quando la Cantini scopre la morte di Franca Palmieri, una donna vistosa ed eccentrica che abitava nel suo quartiere, dove da ragazza Giorgia trascorreva i pomeriggi insieme ai suoi amici dell'American bar. La donna uccisa introduceva allora i giovanissimi ai piaceri del sesso, senza chiedere nulla in cambio, solo forse un po' di compagnia, per finire poi per essere di tutti e di nessuno. Era sempre stata strana Franca, meglio conosciuta come la Ragazza dei Rospi, tanto da non destare stupore il fatto che negli ultimi anni si fosse messa a leggere il futuro nei tarocchi e nei fondi di caffè. Intanto Giorgia è alle prese con il caso di Barbara, una diciottenne inquieta e dolente, appassionata d'arte che ha smesso improvvisamente di frequentare il liceo e si muove per la città come una scheggia impazzita. Una doppia indagine per l'investigatrice anticonformista di "Quo vadis, baby?", tra passato e presente, dritta nel cuore ferito delle donne.
Sotto le volte di vetro del Crystal Palace il trapezista Le Coq esegue il suo ultimo numero, ma succede qualcosa e l'artista precipita nel vuoto. A seguire lo spettacolo, tra i molti, un ragazzo speciale: si chiama Sherlock Holmes, ha 13 anni e la straordinaria capacità di indagare mettendo insieme indizi e dando loro un nesso logico. Ha già risolto un caso di omicidio, ma così facendo ha perso sua madre. Sherlock raccoglie le ultime parole di Le Coq ed è l'unico ad accorgersi che la sbarra del trapezio è stata manomessa: qualcuno vuole eliminare l'acrobata. Quello che ancora non sa è che questa scoperta lo porterà ad affrontare il pericolo nelle strade malfamate di Londra sino alla resa dei conti finale. Età di lettura: da 12 anni.
Nulla di meno naturale della famiglia, si potrebbe dire. Famiglia e coppia sono tra le istituzioni sociali più oggetto di regolazione che ci siano. È la società che di volta in volta definisce quali dei rapporti di coppia e di generazione sono "legittimi" e riconosciuti come famiglia, e quindi hanno rilevanza sociale e giuridica. Storicamente e nelle diverse culture queste definizioni sono cambiate, così come sono mutati i soggetti cui è riconosciuto il diritto/dovere di normare che cosa sia famiglia, quali siano le obbligazioni e responsabilità connesse ai legami familiari, la distinzione, o viceversa l'assimilazione, tra coppia e famiglia. Su queste differenze che hanno una lunga storia si innestano oggi, soprattutto nei paesi sviluppati, i mutamenti prodotti da processi di tipo sia demografico sia culturale. L'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle coppie di fatto e la richiesta degli omosessuali di vedersi riconosciute le proprie unioni stanno modificando sia l'idea di coppia sia i processi di formazione della famiglia. Le possibilità offerte dalle tecniche di fecondazione assistita, infine, rompono l'ovvietà del legame biologico tra chi è genitore e chi genera. All'incrocio di demografia, storia, cultura e norme la famiglia si presenta insomma come un fenomeno cangiante, come un caleidoscopio, più che in crisi, in tensione per i cambiamenti che la attraversano.
Esterházy resuscita la madre perché racconti la sua amicizia o sarebbe meglio dire flirt con il "dio del pallone" Puskás, sfruttando così l'occasione per fare un ritratto di due eventi fondamentali della storia ungherese: la rivolta anti-sovietica del '56 e la leggendaria nazionale magiara del '54. Due miti, due sconfitte, due rivoluzioni perse. Esterházy ci riporta a un'epoca romantica del calcio, quand'era infarcito di leggenda e morale, quand'era l'unico modo per sognare un avvenire diverso, o semplicemente l'unico sfogo per dimenticare povertà e sofferenza. Unire in un'autobiografia romanzata la figura aristocratica di Lili Esterházy con il mito Ferenc Puskás è un modo per fare un'apologia del calcio, nella sua dimensione estetica e in quella politica. Il calcio come evasione totale dall'asfissia della dittatura, il calcio come vita parallela per fuggire dalla paura. Piccoli aneddoti che raccontano la sopravvivenza, la resistenza del popolo ungherese. "Non c'è arte" è un romanzo dove si passa con semplicità disarmante dal dolore al sorriso, dalla paura della dittatura alla gioia di una partita di pallone.