
Se fosse vero che sbagliando s'impara, dovremmo essere tutti perfetti! Invece continuiamo a ripetere gli stessi errori. Il fatto è che è solo dai successi che nasce il cambiamento, a tutti i livelli: personale, sociale, culturale... Questo libretto ci mostra come imparare a riconoscere i successi, a crearli e replicarli. Come farne insomma una regola nella nostra vita, anziché una eccezione.
Presentazione del mondo protestante "storico", uno dei grandi polmoni del cristianesimo. È il numero 12 di "Fattore R", la collana dedicata alle religioni alle prese con le sfide del mondo di oggi.
Catechesi in chiave missionaria su brani del Nuovo Testamento. Sono nate in gruppi di preghiera giovanili ed hanno per leitmotiv la vocazione a una vita in pienezza. La finalità è accompagnare i giovani in un cammino lungo il quale "scrivere una contro-storia di giustizia e di bellezza" in un mondo che sembra diventato cieco al futuro.
Lettura attualizzata e sferzante del capitolo 16 di Luca, la pagina più "economica" dei Vangeli. Alla luce dell'odierna situazione di crisi, dell'importanza data al debito e di una macroeconomia che si avvita nei programmi di "risanamento", l'A. fa risuonare la voce di Gesù, che chiama a decidere fra Dio e mammona, a disonorare il denaro e a inaugurare un'economia di condivisione.
«La luce che i cieli non potevano contenere è diventata debole e fragola come uno di noi. È venuta a insegnarci che l'amore è tutto, e il vero amore dona la vita, superando la paura dell'odio e della morte. Ma oggi è il momento della tenerezza. I bambini che fino a poco tempo fa erano in strada a Kibera e che stanotte sono con noi a Kivuli sono per noi, guaritori feriti, il segno più luminoso che Dio ci vuole bene, che è con noi, che ci offre la sua tenerezza, il suo amore, che ci guarda negli occhi e ci dice: "Ti voglio bene". Così tutti possono sentirsi il cuore riscaldato da questa voce».
padre Kizito
Siamo in crisi e da ogni parte s’invoca la crescita. «Non abbiamo ancora imparato la lezione», scrive l’A., per il quale crescita economica non è affatto sinonimo di sviluppo.
Lo sviluppo umano è un processo ben diverso dall’aumento del Pil. Di più: non può avvenire senza l’etica. L’A. dimostra che l’etica non solo non è una pastoia per lo sviluppo, ma è anzi la condizione perché esso sia possibile, autentico, duraturo e per tutti.
Il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga è arcivescovo di Tegucigalpa e presidente della Conferenza episcopale dell’Honduras; dal 2007 è presidente di Caritas Internationalis. È il coordinatore del «Gruppo degli otto»: i cardinali scelti da papa Francesco per studiare la riforma della curia romana. Prima riunione del «Gruppo» 1-2-3 ottobre.
Stefano Zamagni, professore universitario a Bologna e promotore dell’«economia civile», è stato presidente dell’Agenzia per il Terzo settore. Ha collaborato con Benedetto XVI nell’estensione dell’enciclica Caritas in veritate.
Bandierine-sticker dei Paesi del mondo. Il gioco consiste nel ricercare il Paese corrispondente alla bandiera e applicare lo sticker al posto giusto. Il libro contiene, oltre agli sticker, le carte dei continentie un testo di presentazione. Età di lettura: da 8 anni.
Quasi un manuale, che, in brevi capitoli motivati dalle domande sollevate dalla crisi "in uno degli anni più difficili del nostro paese", evidenzia i segni di speranza che comunque già brillano. Una speranza che, certo, necessita di essere costantemente "costruita»"dall'azione dei cittadini - a partire dal "voto col portafoglio" - mentre allo stesso tempo va affrontata la riforma della finanza, a partire dalla Tobin Tax. L'essenziale è arrivare a scoprire "la superiorità della razionalità del noi rispetto a quella dell'opportunismo individuale". Ne va della nostra felicità.
Il magistero di papa Francesco nel viaggio in Brasile per la Giornata Mondiale della Gioventù è stato la sintesi della sua esperienza personale di pastore, ma anche la circostanza opportuna per una proiezione verso il futuro della Chiesa.Antonio Spadaro, gesuita come il papa, e direttore della prestigiosa rivista La Civiltè Cattolica, è convinto che a Copacabana Francesco abbia tracciato le rotte per la Chiesa del futuro, disegnandone il volto nei suoi interventi e con i gesti simbolici compiuti. Il volume riflette sulle parole del papa, collegandole alla sua esperienza pastorale in Argentina e prestando attenzione alle sue radici ignaziane.
Un'inchiesta condotta sul campo, in Argentina, che fa piena luce sul modo di muoversi di Jorge Mario Bergoglio negli anni dei desaparecidos. Lungi dall'essere stato connivente o passivo, Bergoglio mise in salvo quanti poté, preti e laici, cattolici come lontani dalla fede, a costo di elevati rischi personali e con stratagemmi talora rocamboleschi. A dittatura finita, il cardinale di Buenos Aires si è fatto voce della richiesta di perdono da parte della chiesa per le sue responsabilità in quella "guerra sporca".