Un volume dedicato al bilancio delle banche era necessario. Siamo giunti a questa facile conclusione sulla base delle richieste dei partecipanti alle numerose edizioni del corso che la SDA-Bocconi di Milano organizza su "Il bilancio bancario IAS-IFRS. Struttura, contenuti e modelli di analisi". La stessa carenza è avvertita anche nelle università. Questa lacuna nel panorama bibliografico non era così evidente quando vigevano le precedenti regole per il bilancio bancario codificate dal D.Lgs. 87/92. Forse ciò è conseguenza proprio del grado di analiticità dei principi contabili, che, insieme alla Circolare n.262/2005 della Banca d'Italia, già contengono risposta alla maggior parte delle domande. O forse è conseguenza di una certa instabilità dei principi, un cantiere sempre aperto che rende ben consapevole lo studioso, che pur volesse cimentarsi, del rischio di vedere rapidamente superate le proprie annotazioni e valutazioni. O ancora, potrebbe in parte essere conseguenza delle necessarie, ma non così diffuse, competenze trasversali per affrontare il tema del bilancio bancario, competenze in materia di contabilità e bilancio, finanza e risk management, gestione bancaria. Il libro nasce quindi con la speranza di colmare almeno in parte le carenze riscontrate, proponendosi di esaminare i profili più rilevanti del bilancio bancario, senza la velleità di costituire un trattato omnicomprensivo.
Trattare con clienti sempre più esigenti in un contesto competitivo sempre più aggressivo richiede al marketing e alla forza vendita uno sforzo continuo di adeguamento, miglioramento e rinnovamento per poter affrontare con successo le sfide che provengono dall'ambiente in cui operano. Misurare è fondamentale per avere dati significativi sui quali basare le decisioni da prendere e le azioni da mettere in atto. Solo misurando si possono comprendere i cambiamenti da operare e i miglioramenti da realizzare per rendere l'azione di marketing e di vendita più efficaci. Gli autori analizzano tutte le metriche del marketing e illustrano modalità e criteri con i quali selezionare gli indicatori più appropriati, allineare marketing e vendite alle strategie aziendali, legare le misure agli obiettivi, utilizzare le misure per comprendere, gestire e migliorare. Ogni capitolo prevede un approfondimento applicativo. Un testo indispensabile per direttori commerciali, CEO, CMO, responsabili marketing, product manager e per tutti coloro che sono interessati a valutare la performance della propria organizzazione di vendita e il contributo che questa fornisce alla creazione di valore per l'azienda.
L'Internai Auditing è attività di assurance e di consulenza interna, volta al miglioramento continuo dell'impresa, in grado di penetrare trasversalmente i processi aziendali integrati e di raggiungere l'essenza dei fenomeni, tenendo sempre presenti gli obiettivi di alto livello, di business e di governo. In quanto tale, è professione che coniuga in sé arte e scienza, alta espressione aziendale della sintesi tra metodologia e comunicazione: scienza per la molteplicità delle tecniche che conosce e utilizza (analisi di processo, valutazione dei rischi, misurazione degli impatti) e arte per la consapevolezza di dover e saper cogliere le esigenze dell'impresa e sintonizzarsi con la sua cultura. In questa nuova edizione, tutti i capitoli sono stati reimpostati per fornire nuovi elementi di lettura e interpretazione affinché modelli, metodologie, tecniche e tendenze presentati siano maggiormente declinabili nell'operatività e nei contesti organizzativi in cui si muovono oggi le funzioni di internai audit e gli attori del sistema dei controlli interni aziendali.
La crisi 2007-2009 ha generato sostanziali cambiamenti nell'ambiente, nel mercato e fra i soggetti che "usano" l'intermediazione finanziaria. Si assiste alla nascita di nuove strategie bancarie, ma è prematuro tentare di identificarne i profili e le direzioni. L'autore propone una lettura sistemica delle relazioni complesse fra le condizioni del contesto ambientale, le strategie dell'impresa bancaria, i modelli organizzativi e le forme istituzionali, che consenta al lettore di approfondire la conoscenza e meglio analizzare la "metamorfosi" degli intermediari finanziari. Il disegno o l'impianto del lavoro è di per sé assai lineare. Dopo una premessa metodologica, l'analisi dell'ambiente, dello scenario competitivo e dei suoi attori, il libro indaga i diversi modelli di strategie bancarie riferiti alle aree di affari e al portafoglio complessivo dell'attività di intermediazione finanziaria, analizza le tendenze di fondo del cambiamento dell'attività bancaria ed esamina le condizioni di coerenza funzionale della progettazione dei modelli organizzativi e i profili di complentarità-compatibilità fra questi e le forme istituzionali degli intermediari finanziari.
"Fragile stabilità" è l'espressione con la quale gli organismi economici più qualificati descrivono la fase in cui si trova l'economia mondiale. Segni di stabilizzazione e di cauta ripresa, sono evidenti. È dunque giusto accoglierli con sollievo e speranza. Ma vi sono due modi di leggerli. Il primo è di buttarsi la crisi dietro le spalle come qualcosa di definitivamente superato, da dimenticare, un semplice incidente di percorso, se non un incubo. Il secondo è di guardare avanti, con decisione e coraggio, oltre la crisi ma passando attraverso la crisi, cercando cioè di spremere da un'analisi approfondita e indipendente della stessa i suoi profondi insegnamenti. Chi si illude, e sono molti, di ritornare al business as usual per ripercorrere le antiche strade, come se nulla fosse successo, compie un'azione non solo erronea, ma illusoria e dannosa. Il libro cerca di percorrere la seconda strada: guardare oltre la crisi con speranza, ma senza nulla dimenticare dei suoi grandi insegnamenti.
La tesi dell'autore sorprenderà non pochi: dal punto di vista ecologico, la città è più sostenibile di altri tipi di insediamenti umani. Con una scrittura fluida, un'impostazione all'insegna dell'immediatezza dei concetti e il ricorso a uno stile talora aneddotico, Owen ci dà sul tema dati importanti e interessanti. Parla degli Stati Uniti, ad esempio delle performance ambientali di New York, ma anche di Curithia in Brasile; spiega perché le caratteristiche più ecologiche di un'area ad alta densità urbana non sono anomalie inesplicabili; discute del perché più alberi in città possono non essere un elemento di efficienza dal punto di vista ambientalistico e degli spazi pubblici urbani e del loro uso pedonale, confrontati con l'uso delle automobili nelle aree a minore densità urbana; parla di trasporto pubblico in rapporto allo sviluppo urbano; esamina le contraddizioni della "civiltà liquida", dove il liquido è il petrolio. Un percorso di ecologia urbana che può contribuire a far riflettere e dibattere in modo non ideologico sull'argomento, anche grazie al contributo introduttivo che inquadra il libro nel dibattito italiano sulla città.
Il libro affronta tutti i temi rilevanti per la continuità delle aziende familiari e costituisce una sorta di indice al quale attingere per iniziare ad approfondire la conoscenza di queste aziende in quanto sistema specifico e complesso. Dopo aver dedicato qualche pagina a sfatare alcune false credenze sulle aziende familiari, l'autore prosegue con tre capitoli dedicati rispettivamente ai caratteri originali delle aziende familiari, agli strumenti necessari per analizzarle e ai caratteri delle aziende familiari di successo e dedica i successivi sei capitoli alle strategie di tali aziende. Il libro si conclude con un capitolo dedicato al ricambio generazionale e con qualche nota sul ruolo degli "attori terzi", così importanti per la continuità delle aziende familiari. L'autore si basa su numerose esperienze di ricerca e di consulenza, alcune delle quali sono ampiamente riportate. Tra le ricerche, sono più volte utilizzati i risultati del primo Osservatorio AUB su tutte le aziende familiari italiane con ricavi superiori a 50 milioni di euro promosso e sostenuto dalla Associazione Italiana delle Aziende Familiari (AIdAF), da Unicredit e dalla Università Bocconi.
Nel contesto della crisi finanziaria recente, e ancora in corso, è importante porre grande attenzione all'evoluzione, alle specificità e ai caratteri fondanti dei modelli dell'intermediazione finanziaria, poiché da essi gli agenti economici si attendono stabilità ed efficienza. Qui l'intermediazione finanziaria viene intesa in senso lato, comprendendovi sia l'attività della banca, come intermediario creditizio, sia quella dell'assicurazione, che tende a sviluppare progressivamente una dimensione crescente degli attivi e dei passivi di natura finanziaria. Il capitolo introduttivo intende proporre un'interpretazione del percorso evolutivo dei modelli di intermediazione, osservando anche i cambiamenti più recenti e i loro profili di criticità. Le due parti seguenti sono rispettivamente dedicate alla banca, con principale riferimento al modo di fare, di finanziare e di gestire il credito, e all'assicurazione, approfondendo i processi caratteristici e innovativi dei due tipi di intermediari considerati.
Nel cammino partito da Kyoto e diretto a Copenaghen, passando per il nuovo corso di Ohama, ci sono tanta documentazione, tanti interventi, tante posizioni, tanti conflitti. Ma poche visioni sistematiche e divulgative, che permettano di farsi un'idea completa su quale sia stata, sia e sarà la politica europea per l'energia e la lotta ai cambiamenti climatici. Eppure proprio le politiche in questo settore sono diventate ormai il crocevia di una serie di interventi che toccano buona parte delle principali politiche comunitarie: ambiente, commercio internazionale, mercato interno, concorrenza, industria, consumatori, ricerca, agricoltura. Il libro presenta le tappe, anche recentissime, che hanno portato all'elaborazione di azioni mirate a raggiungere obiettivi legati a problemi urgenti, che potevano trovare soluzioni solo a livello europeo. Un quadro in cui viene innanzitutto superata la tradizionale contrapposizione tra industria e ambiente: anzi, lo sviluppo delle nuove tecnologie, indispensabili per realizzare gli obiettivi della nuova politica, è considerato uno degli strumenti principali per rilanciare la competitività e creare nuove opportunità di crescita e occupazione. Tra gli argomenti afforntati: l'incrociarsi di interessi nazionali e sovranazionali; il peso dell'Europa rispetto al resto del mondo; i nuovi equilibri internazionali alla luce della "rivoluzione verde" di Obama: l'effettivo impatto socio-economico delle tecnologie verdi, il realismo degli obiettivi.