Il volume raccoglie i contributi del II Forum cattolico-ortodosso realizzato dal CCEE a Rodi in collaborazione con il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli sulla scorta della felice esperienza del Forum svolto a Trento nel 2008 sul tema della famiglia. Alla presenza di 17 delegati del CCEE della Chiesa Romano Cattolica e 17 rappresentanti delle Chiese Ortodosse in Europa, l'incontro ha permesso un confronto sui vari modelli e sulle varie soluzioni legali adottate dai singoli Stati per inquadrare giuridicamente le Chiese e regolare i rapporti con esse e le loro strutture pastorali, sociali e educative. Lo scopo di tali momenti di dialogo non è discutere questioni teologiche, trattate ad altri livelli, ma concentrarsi su questioni antropologiche d'importanza cruciale per il presente e il futuro dell'umanità.
Il CONSIGLIO DELLE CONFERENZE EPISCOPALI D'EUROPA (CCEE) è l'organismo continentale di coordinamento tra le Conferenze episcopali cattoliche. Vi appartengono le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, rappresentate dai loro presidenti, e inoltre gli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il vescovo di Chişinău (Moldavia).Con le EDB hanno pubblicato La Famiglia: un bene per l'umanità. The Family: a Good for Humanity. Atti del I Forum Europeo Cattolico-Ortodosso Trento, Italia, 11-14 dicembre 2008 (2009).
Il X Forum del Progetto culturale (Roma 2-4.12.2010) raccoglieva due importanti scadenze: il 150° anniversario dell'unificazione italiana e il compimento di un quindicennio di attività del Progetto Culturale, nella quale gli appuntamenti del Forum hanno un posto centrale. Come contributo al più ampio dibattito nel paese, si è articolato un ampio confronto sulla vicenda dell'Italia unita e sulla presenza e operosità dei cattolici. Il Forum ha poi impostato un'ampia discussione al fine di mettere in luce la complessità del processo di unificazione e i problemi da affrontare nel prossimo futuro. Due gli assi principali della riflessione: l'uno rivolto al variegato mondo cattolico, alla sua storia e alle forme in cui si è articolata e sviluppata la sua proposta culturale, l'altro mirante al rapporto tra politica e istituzioni.
Premessa. SALUTO. I cattolici «soci fondatori» del Paese (A. Bagnasco). INTERVENTI INTRODUTTIVI. Identità e missione (A. Riccardi). Sul patrimonio culturale (C. Scarpati). I nodi di 150 anni di storia (A. Giovagnoli). Sul presente e il futuro dell'Italia (L. Ornaghi). Dieci Forum del Progetto Culturale. Un percorso (F. Bonini). NEI 150 ANNI DELL'UNITÀ D'ITALIA. Una discussione. Religione e civitas: le prospettive italiane (G. Amato). La Chiesa una ricchezza dell'Italia (L. Caracciolo). La Chiesa nello spazio pubblico italiano (G. Ferrara). Stato e Chiesa: il senso di un anniversario (D. Boffo). TRADIZIONE E CULTURA DEI CATTOLICI: 16 interventi. CATTOLICI, OPERE E ISTITUZIONI: 21 interventi. INTERVENTO CONCLUSIVO. Nei 150 anni dell'Unità d'Italia: prospettive (C. Ruini).
Il SERVIZIO NAZIONALE PER IL PROGETTO CULTURALE DELLA CEI ha pubblicato presso le EDB i seguenti atti di Forum del Progetto Culturale: L'Europa sfida e problema per i cattolici (II Forum, 2000), Libertà della fede e mutamenti culturali (III Forum, 2001), Il futuro dell'uomo. Fede cristiana e antropologia (IV Forum, 2002), Di generazione in generazione. La difficile costruzione del futuro (V Forum, 2004), A quarant'anni dal Concilio (VI Forum, 2005), Cattolicesimo italiano e futuro del Paese (VII Forum, 2006), Il Mondo e noi. Forum dei giovani ricercatori (2007), La ragione, le scienze e il futuro delle civiltà (VIII Forum, 2008) e L'«emergenza educativa». Persona intelligenza libertà amore (IX Forum, 2010); inoltre i volumi: Il prete e la sua immagine (2005), Ripensare la parrocchia (22005); insieme all'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della CEI: Parabole mediatiche. Fare cultura nel tempo della comunicazione (2003); insieme all'Ufficio nazionale per l'educazione, la scuola e l'università della CEI: Le sfide dell'educazione (2007) e La predicazione cristiana oggi (2008).
«Si tratta di riscoprire e rilanciare una pedagogia che faccia posto alla morte e ai suoi significati. In questo modo "l'arte di morire" farà parte di un capitolo fondamentale e irrinunciabile "dell'arte di vivere": si potrà cogliere la vita, dal primo all'ultimo istante e in ogni sua condizione, come dono e compito che Dio affida all'uomo perché lo accolga e lo adempia come espressione e realizzazione dell'amore a Dio e ai fratelli» (dalla Prefazione del card. Tettamanzi).
Il volume propone gli atti del convegno «Quale cultura per il fine vita? 30 anni di Iura et bona» (Milano, 9.10.2010), che ha visto il coinvolgimento di esperti nel campo filosofico, teologico, medico e pastorale. Con la dichiarazione Iura et bona la Congregazione per la dottrina della fede si esprimeva infatti sul valore della vita umana, l'eutanasia, l'utilizzo degli analgesici e l'uso proporzionato dei mezzi terapeutici.
Il tema è di fondamentale importanza e continua a suscitare grande dibattito sui media anche a motivo del disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento.
Prefazione (card. D. Tettamanzi). Saluto (mons. P. Cresseri). Introduzione. Il coraggio di una proposta (E. Monti). Prolusione (G. Merisi). La morte nell'attuale contesto culturale: la Iura et bona e la dottrina della proporzionalità delle cura (M. Reichlin). Il morire e la complessità delle questioni mediche (A. Anzani). Persona, malattia e coscienza morale (A. Fumagalli). Conclusione: La doverosità di proseguire il cammino (E. Monti)
Il SERVIZIO PER LA PASTORALE DELLA SALUTE, nell'ambito del Settore per la Vita Sociale dell'Arcidiocesi di Milano, è l'organismo preposto a promuovere, coordinare e accompagnare la proposta pastorale della Diocesi nel campo della cura per la salute. I suoi compiti si estendono dallo studio dei problemi etici e pastorali, riguardanti le principali tematiche bioetiche, alla formazione degli operatori della pastorale della salute e dei volontari, al sostegno all'animazione pastorale del territorio (parrocchie, decanati), alla collaborazione con gli enti ospedalieri, civili e religiosi, per quanto concerne la pastorale degli ammalati.
"Il recupero di un atteggiamento sapienziale, in mezzo a un così vasto groviglio di sciocchezze e di superficialità ovunque diffuse, costituisce per l'essere umano non solo un riparo protettivo ma, più profondamente, uno sprone e un'incalzante sollecitazione di benefico effetto per sé e per gli altri". (dalla Prefazione). Le riflessioni antiche del libro della Sapienza suonano tonificanti anche oggi al fine di riscoprire le linee orientative per un costruttivo vivere umano nella docilità alla Parola di Dio: portano infatti uno sprazzo di luce e di speranza, di risveglio e di rinnovamento. Il tema mette in campo un aspetto antropologico (la struttura profonda dell'uomo), un aspetto teologico (la presenza di Dio nel sentire dell'uomo), un riferimento cristologico (Gesù, il giusto per eccellenza) e un dinamismo escatologico (l'esito finale dello scontro tra bene e male nella storia). Sono le quattro prospettive che vengono sviluppate nello spiegare l'"unità tematica" del giusto e dell'empio, presente all'inizio del Libro della Sapienza e largamente utilizzata nella liturgia.
Una buona regola di vita non costringe ma guida; apre gli occhi sulla bellezza della fede; negli eventi imprevisti aiuta a tenere fisso lo sguardo sulla meta; indica la via da percorrere con fede nella propria professione, nei luoghi di lavoro, in famiglia.
Il testo della regola della comunità di Reuilly è ricco di una lunga esperienza vissuta, ascoltata, raccolta. Porta l'impronta di colei che l'ha scritta: una donna che parla a una comunità di donne e introduce un linguaggio caratterizzato da preghiera, umanità e poesia. Un testo, i cui capitoli centrali sono certamente redatti per una comunità specifica, ma che si presta a essere un itinerario di fede e d'impegno al seguito di Cristo per ogni credente.
Presentazione. Introduzione. Ecco la regola di un'esistenza santa. Premesse. I. Voi lo amate, senza averlo visto; e ora, senza vederlo, credete in lui. II. Mettersi volentieri al servizio di tutti. III. Voglio entrare in questa sublime condizione dell'ordine e dell'amore. IV. Se vuoi, vieni! V. E tu fosti mia. VI. Alla luce del suo Amen. VII. Liturgia: molteplice incontro. Epilogo. Indice delle referenze relative ai testi in corsivo.
La COMUNITÀ DI REUILLY è una comunità monastica protestante di diaconesse situata nei pressi di Versailles (Francia): dal 1974 al 1995 è stata retta dalla priora suor Myriam (1925-2010), autrice di questa regola di vita. La costituzione della Comunità delle Diaconesse di Reuilly risale al 1841, per impulso del pastore protestante Antoine Vermeil e di Caroline Malvesin. Sulla scorta dell'esempio delle comunità fondate da san Vincenzo De Paoli, le diaconesse si sono poste l'obiettivo di esercitare la carità, nel servizio della comunità e con l'intento di allacciare un dialogo di fraternità tra le Chiese. "Vegliate e pregate": questo il motto consegnato dalla Malvesin alle sue diaconesse.
«Auguro ai Lettori, e a me, la testimonianza che ebbe a dire di don Primo Mazzolari un suo parrocchiano: "Lo vedevamo passare in mezzo a noi... per noi era come il pane!"» (dalla Prefazione).
In sette capitoli, l'opera propone un'interessante selezione di brani del parroco di Bozzolo, su altrettanti temi legati all'Eucaristia.
Un strumento in vista e oltre il Congresso eucaristico nazionale di Ancona (3-11 settembre 2010).
Prefazione (mons. A. Caprioli, presidente del Comitato congressi eucaristici nazionali). 1. Il pane, il vino. 2. La messa. 3. La Comunione. 4. Ripercorrendo il Vangelo. 5. Il mistero della presenza. 6. In sacrificio per voi. 7. Sacramento della carità.
Don LUIGI GUGLIELMONI è parroco e catecheta. Collabora a varie riviste di catechesi e pastorale e ha pubblicato una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue.
FAUSTO NEGRI, coniugato e con un figlio, è stato docente di religione cattolica ed è impegnato nella pastorale giovanile e familiare.
INSIEME, sono autori di numerosi testi e sussidi educativi. Presso le EDB hanno pubblicato Il tredicesimo in campo. Atleti di Dio con Paolo di Tarso (22009) e di P. Mazzolari hanno curato L'amore più grande. Via Crucis (2009), La mia miseria, la tua misericordia. Preghiere (2009) e Seminatori della Parola. Don Primo Mazzolari ai catechisti e agli operatori pastorali (2009).
Cosa fanno i laici in parrocchia
Una ricerca e alcune riflessioni di G. Villata
L’incerta primavera araba
Il convegno internazionale della Fondazione Oasis nel racconto di M.E. Gandolfi
La Spagna divisa è unita sul papa
Il reportage di G. Brunelli e F. Strazzari da un paese che attende Benedetto XVI esitando tra laicismo e nazional-cattolicesimo
Una valigia di libri e di idee
L'inserto dei Libri del mese di luglio è impreziosito dalle informazioni bibliografiche di F. Ruggiero, M. Campedelli e A. Deoriti
Studio del mese
Tornare al Vangelo
S. Pintor e M. Semeraro sugli Orientamenti pastorali