
Dell'Apocalisse il volume propone: il testo greco: è tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la traduzione interlineare: eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica; il testo della Bibbia CEI a piè di pagina con a margine i passi paralleli. Non si tratta di una 'traduzione', ma di un 'aiuto alla traduzione': un utile strumento di facilitazione e sostegno per affrontare le difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico in lingua originale.
La V Conferenza generale dell'episcopato latino-americano e dei Caraibi, che si è svolta ad Aparecida, in Brasile, dal 13 al 31 maggio 2007, ha prodotto un documento conclusivo che si rivela fondamentale per interpretare lo stile di papa Francesco e il suo sguardo sulla Chiesa. In qualità di arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio guidò i lavori per la redazione del testo. Ne è scaturita un'ampia riflessione ricca di indicazioni pastorali per l'annuncio del vangelo e la comprensione del compito che le comunità cristiane sono invitate a svolgere nel mondo contemporaneo.
Testimoniata a Gerusalemme, la Parola di Dio attraversa la Giudea e poi la Samaria, giungendo fino a Damasco. L'abolizione di ogni separazione religiosa e culturale è il compimento del disegno divino: la benedizione di Abramo si estende agli estremi confini della terra e l'umanità intera diventa per la prima volta un'unica famiglia. Non si tratta di un'omologazione sotto il dominio di un potere politico o religioso, bensì della libertà dei figli di Dio che ci fa tutti fratelli. Libertà, uguaglianza e fraternità si fondano sul fatto che tutti veniamo dall'unico Padre. Questo è il mistero eterno svelato a salvezza di tutti. "Le differenze culturali e religiose possono restare in un contesto di arricchimento reciproco", spiega nel volume Silvano Fausti. "I confini non sono più barriere, ma aperture verso orizzonti senza fine: il con-fine è il luogo dove due finitudini si mettono l'una-con-l'altra, schiudendosi a ulteriori alterità, diventando sacramento dell'Altro".
Si chiamava Simone e faceva il pescatore sul lago di Galilea. È diventato Pietro, la roccia sulla quale Cristo ha edificato la sua Chiesa. Primo chiamato e primo nella lista degli apostoli, egli è anche, forse, il più fragile di tutti. In ogni caso, è colui di cui i vangeli non nascondono né debolezze, né lacune. Un'attenta lettura dei vangeli consente, da un lato, di avvicinare il mistero di quest'uomo dal destino singolare e, dall'altro, di guardare da vicino gli elementi propri del ministero petrino anche in prospettiva ecumenica. La trasformazione in «visionario estatico» e poi in «eroe cristiano», avvenuta tra il I e il V secolo, si è infatti intrecciata con «l'appropriazione romana» di Pietro, con la venerazione delle sue reliquie e la nascita del suo culto.
Il volume dà avvio alla traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti preziosi per lo studio e la pastorale.
Sommario
Prefazione (G. Billon). I. Pietro nel Vangelo di Marco (J.-P. Fabre). II. Pietro nel Vangelo di Matteo (M. Berder). III. Pietro nell'opera di Luca (O. Flichy). IV. Pietro nel Vangelo di Giovanni (Y.-M. Blanchard). V. Pietro e le sue lettere (J. Schlosser). VI. Pietro dal I secolo al V secolo: da visionario estatico all'eroe cristiano (R. Burnet). VII. Il ministero di Pietro: prospettive ecumeniche (L. Villemin). Per andare oltre.
Note sugli autori
Michel Berder insegna Nuovo Testamento all'Institut catholique di Parigi.
Yves-MarieBlanchard è professore emerito di Nuovo Testamento all'Institut catholique di Parigi.
Régis Burnet è professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di teologia cattolica di Louvain-la-Neuve, in Belgio.
Jean-Philippe Fabre insegna al Collège des Bernardins di Parigi.
Odile Flichy insegna Nuovo Testamento al Centre Sèvres di Parigi.
Jacques Schlosser è professore emerito di Nuovo Testamento alla Facoltà di teologia cattolica di Strasburgo.
Laurent Villemin è professore di Ecclesiologia all'Institut catholique di Parigi.
Matteo ignora il nome del notabile Giairo. Marco è il solo a conoscere il mendicante Bartimeo. Nulla sappiamo dell'identità della vedova di Nain o del centurione di Cafarnao. Nei racconti evangelici Gesù incontra molte persone; di alcune conosciamo il nome o poco più, mentre altre restano anonime. Si tratta di personaggi "secondari" o "minori", talvolta malati, posseduti o comunque ai margini della società del I secolo. Pur comparendo una sola volta nelle pagine dei vangeli, essi punteggiano - in modo fugace, ma significativo - la storia del ministero di Gesù. Il volume prosegue la traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti per lo studio e la pastorale.
Il secondo dei cinque volumi dell'opera - 1. Profilo storico; 2. Dottrina; 3. Tempio, icona e musica sacra; 4. Liturgia; 5. Sacramenti - si concentra sull'esposizione della dottrina ortodossa. Molti aspetti sono condivisi dalle due grandi tradizioni d'Oriente e d'Occidente, mentre in altri casi si evidenziano differenze culturali e metodologiche che salvano il contenuto, ma trovano espressioni diverse e non di rado complementari. In altri casi ancora, vengono esposte le ragioni dell'Ortodossia rispetto a problemi, concezioni, formulazioni dogmatiche della Chiesa cattolica su cui a tutt'oggi esistono divergenze o divisioni. La "prospettiva orientale" della narrazione delinea in questo modo un importante campo di lavoro e aiuta a cogliere la dottrina cristiana nella sua dimensione ecumenica.
Attraverso l'analisi di casi clinici esemplificativi, integrata da descrizioni essenziali del problema medico, il libro prende in esame le questioni più rilevanti del dibattito bioetico relativo all'infanzia. Alcuni paragrafi trattano aspetti relativamente nuovi, come la donazione del midollo da parte di minorenni, la crioconservazione del tessuto ovarico e del tessuto testicolare, i test presintomatici. Altri affrontano, in una moderna visione complessiva, temi già dibattuti da tempo in ambito bioetico, come il trattamento chirurgico per finalità estetiche dei bambini affetti dalla sindrome di Down, il neonato anencefalo, i gemelli congiunti, le ambiguità genitali. Di particolare rilievo sono le pagine dedicate alla qualità della vita e al diritto alle cure, alla sessualità, alla patologia psichiatrica, alle terapie sperimentali e alla medicina preventiva. Il capitolo conclusivo delinea, infine, il rapporto del bambino con la malattia e il ruolo degli operatori e dei genitori all'interno degli ospedali.
Se l'amore degli sposi evoca la relazione che Cristo vive con la sua Chiesa, il matrimonio cristiano e la famiglia sono la parola-immagine, la parola-parabola, la parola-carne di Dio e la via privilegiata dell'evangelizzazione. Il volume offre orientamenti per accompagnare alla contemplazione del mistero nuziale, considerato cuore della storia della salvezza, cioè della relazione d'amore che Dio vive con l'umanità. Tenendo presenti i richiami biblici, le linee tracciate dal magistero, le riflessioni della teologia del matrimonio, l'autore traccia percorsi di nuzialità per aiutare le famiglie a vivere pienamente la loro identità e la loro missione. Introduzione del cardinale Dionigi Tettamanzi.
L'esercito mongolo guidato da Ögödei, terzogenito di Gengis Khan, diede inizio all'invasione dell'Europa alla fine dell'anno 1236. Dopo aver devastato le popolazioni di Ungheria, Bulgaria, Russia e Ucraina, gli invasori erano penetrati nel territorio austriaco arrivando fino ai confini del Friuli. La conquista dell'intero continente, allora diviso in numerosi regni e indebolito dal contrasto tra papato e impero, si interruppe inaspettatamente alla fine del 1241 con la morte di Ögödei. Poco più di tre anni dopo, papa Innocenzo IV decise di inviare ai Tartari un'ambasciata di pacificazione e investì del compito il socievole e colto frate umbro Giovanni da Pian del Carpine, uno dei primi seguaci di san Francesco. Accanto alla missione ufficiale, egli era incaricato di raccogliere il maggior numero di informazioni sul misterioso popolo dei mongoli e soprattutto sul segreto della sua forza militare. L'avventuroso viaggio via terra iniziò da Lione il 16 aprile 1245, ma solo alla fine dell'anno successivo il frate riuscì a consegnare la missiva del Papa al Gran Kahn. La missione del primo europeo a essere ricevuto nel cuore del potere tartaro terminò solo alla fine del 1247: oltre alla risposta negativa dei mongoli, frate Giovanni portò in Europa un prezioso resoconto sulla geografia, la storia, la civiltà e la vita quotidiana di un popolo bellicoso allora pressoché sconosciuto.
Perché il tema della morte suscita oggi tanto interesse? Si può definire per legge come e quando "staccare la spina"? Perché la figura dello zombie affascina l'immaginario? Si può comunicare con chi non c'è più? Che significato ha la risurrezione? A queste e a molte altre domande cerca di rispondere il volume, che attraverso un'indagine, talvolta ironica e dissacrante, si propone di affrontare la complessità dei problemi di ordine culturale, sociale, antropologico, etico, storico, medico e religioso che oggi si dibattono intorno al confine e all'orizzonte dell'umano. Un viaggio che procede dagli interrogativi antropologico-culturali alle grandi questioni etiche, da Halloween ai vampiri, dai decessi cruenti agli enigmi degli stati vegetativi, dal suicidio alle esperienze di "premorte".