Da sempre abbiamo cercato di avere più cibo, più indumenti, più strumenti. Poi il mondo è diventato ricco e complesso. Inizia il tempo delle sottrazioni in filosofia, nelle scienze cognitive, nelle arti e nell'architettura, nell'economia. Ma il lungo passato continua a pesare ed è difficile adottare uno stile sottrattivo. Paolo Legrenzi evidenzia qui la storia dell'affermarsi delle sottrazioni buone, cioè razionali, convenienti e produttive, e i pericoli insiti nelle sottrazioni cattive, cioè semplicistiche, ingannevoli, fuorvianti. Si esaminano poi le buone pratiche della sottrazione, quando il meno diventa più, per esempio nell'educazione, dove spesso si tratta di eliminare atteggiamenti spontanei che ci portano fuori strada. La sottrazione può essere ostacolata da emozioni come il senso di perdita ma si rivela benefica nella soluzione di un gran numero di problemi.
Cosa accadde a Lisbona il 1° novembre del 1755? Perché l'immane disastro del terremoto, che in quel giorno rase al suolo la capitale portoghese e fu avvertito in buona parte dell'Europa, è un evento che ancora ci riguarda? Lisbona inaugura un significato inedito della parola "catastrofe" e, insieme, segna l'inizio dell'epoca in cui stiamo vivendo. Se una data può essere indicata per il passaggio di consegne fra il passato e l'epoca secolare, questa data va fissata nell'evento-soglia costituito dal terremoto di Lisbona, dalle reazioni degli intellettuali illuministi e dalla partecipazione emotiva della nascente opinione pubblica europea. Il Poema di Voltaire, la lettera di risposta di Rousseau, i saggi in cui il giovane Kant rifl ette sulle cause fisiche del terremoto lusitano, intarsiati alle considerazioni sullo spettacolo e sull'amministrazione del disastro, sulle geometrie morali della compassione e sull'ottimismo gnoseologico e ontologico della scienza, sono le voci di un dibattito che, come la catastrofe, rimane, da allora, sempre drammaticamente attuale.
Scritto dai massimi esperti nel campo (tra cui Otto Kernberg), il volume descrive dettagliati modelli di trattamento ed esamina gli interventi sistematici finalizzati a risolvere i confl itti, comuni ai disturbi di personalità, che ostacolano il normale sviluppo adolescenziale. Il testo si apre con una panoramica sulla psicopatologia e sullo sviluppo adolescenziale normale, da una prospettiva psicodinamica. La sezione successiva descrive gli approcci terapeutici, soffermandosi sull'analisi delle principali finalità e strategie della psicoterapia focalizzata sul transfert, su valutazione clinica e assessment, sulla definizione di una cornice per il trattamento e sulla collaborazione con i genitori. L'ultima sezione passa in rassegna le fasi del trattamento, occupandosi delle competenze di cui un terapeuta dovrebbe essere dotato per condurre con successo una terapia basata sul transfert. Prefazione di Fabio Madeddu.
Istruzione, commercio, industria, viaggi, divertimento, sanità, politica, relazioni sociali, in breve la vita stessa sta diventando inconcepibile senza le tecnologie, i servizi, i prodotti digitali. Questa trasformazione epocale implica dubbi e preoccupazioni, ma anche straordinarie opportunità. Proprio perché la rivoluzione digitale è iniziata da poco abbiamo la possibilità di modellarla in senso positivo, a vantaggio dell'umanità e del pianeta. Ma a condizione di capire meglio di cosa stiamo parlando. È cruciale comprendere le trasformazioni tecnologiche in atto e uno dei passaggi oggi fondamentali è quello dell'intelligenza artificiale, della sua natura e delle sue sfide etiche, che Luciano Floridi affronta in questo libro, offrendo il suo contributo di idee a un quanto mai necessario sforzo collettivo di intelligenza.
Un tour de force di Christopher Bollas su tre differenti tipi di carattere: il narcisista, il borderline, il maniaco-depressivo. È importante evidenziare che l'attenzione rivolta alla specificità di questi tipi evita il pericolo di suggerire che tutti i narcisisti, i borderline e i maniaco-depressivi siano uguali. Ciascuno di loro è un individuo con qualità peculiari che lo differenziano dagli altri. Ciò che li accomuna è una particolare relazione tra la loro soggettività e il mondo del quale fanno parte. Christopher Bollas ha identificato gli assiomi condivisi da questi caratteri e sono tali assiomi a introdurci nella logica che ne guida il comportamento. È così possibile iniziare a identificarsi e a provare empatia. Il dolore mentale è all'origine di tutti i disturbi del carattere e ogni disturbo rappresenta un tentativo intelligente di risolvere un problema esistenziale. Il naturale processo di guarigione può avere inizio solo se il clinico riesce a cogliere questa intelligenza e ad aiutare l'analizzando a comprenderla.
Con questo libro, dal linguaggio diretto e coinvolgente, Biesta porta il lettore a riconoscere la centralità dell'insegnamento e del ruolo dell'insegnante, inteso non solo come una figura legata al mondo della scuola, ma come una professione strategica a livello sociale e politico, capace di promuovere emancipazione e sviluppo consapevole nei soggetti della società di oggi e di domani. Con continue domande e questioni che illuminano le conseguenze pratiche del suo ragionare, l'autore, dialogando con Emmanuel Lévinas, Paulo Freire, Jacques Rancière e altri pensatori, si chiede non solo cosa significhi fare l'insegnante, ma anche cosa voglia dire oggi esistere e agire come insegnante. Rivolto a ricercatori e studenti che lavorano nel campo della filosofia dell'educazione e delle teorie dell'insegnamento, il testo enfatizza il ruolo fondamentale degli insegnanti per un'educazione intesa come emancipazione.
In considerazione degli effetti nocivi per l'intera società dell'ostilità tra gruppi, gli autori indagano le origini, le caratteristiche e le conseguenze del pregiudizio, nelle sue forme dirette e indirette. A tal fi ne, il testo presenta i principali studi sulla natura degli atteggiamenti di pregiudizio adottando una prospettiva integrata. L'opera considera il ruolo dei processi cognitivi, affettivi e motivazionali nel generare l'ostilità fra gruppi, gli strumenti in grado di rilevare il pregiudizio nel contesto sociale e le strategie utilizzabili per ridurre il conflitto tra gruppi. Inoltre, prende in esame la specificità del pregiudizio e dei processi di discriminazione verso diverse categorie sociali (gruppi etnici, di genere, minoranze sessuali, classi sociali). Ogni concetto è introdotto con esempi semplici e chiarezza espositiva.
La paura, affi nata da milioni di anni di selezione naturale, ha mantenuto in vita i nostri antenati. Ma abbiamo ancora molto da imparare su come gestire la nostra risposta al pericolo. Da più di trent'anni, Daniel Blumstein studia le risposte di paura degli animali. Le sue osservazioni portano a una conclusione defi nitiva: la paura preserva la sicurezza, ma a caro prezzo. Uno stormo di uccelli in cerca di cibo spende energia preziosa prendendo rapidamente il volo quando appare un rapace. Ma se, da un lato, gli uccelli riescono a fuggire, dall'altro si lasciano alle spalle la loro fonte di cibo. Tra gli esseri umani, la paura è spesso una risposta comprensibile alle fonti di minaccia, ma può comportare un impatto elevato sulla salute e sulla produttività. Approfondendo le origini evolutive e i contesti ecologici della paura tra le specie, Blumstein considera ciò che possiamo imparare dai nostri simili animali, dai successi e dai fallimenti. Osservando come gli animali sfruttino l'allarme a proprio vantaggio, possiamo sviluppare nuove strategie per affrontare i rischi senza panico.
Dal gennaio del 2020, una nuova peste ha attraversato il mondo, negando sicurezze che sembravano acquisite da tempo, e per sempre. All'improvviso, ci siamo trovati in balia di un nemico sconosciuto, esposti alla minaccia di un "niente" inafferrabile. E siamo stati colti da paure ormai dimenticate. A queste paure torna Roberto Escobar, ritrovandole e rielaborandole nelle cronache, nelle testimonianze e nelle opere letterarie e filosofi che di chi delle pesti ha sofferto secoli e millenni prima di noi. E riscoprendo in esse i nostri stessi sentimenti, i nostri autoinganni, la nostra speranza. La lettura di Far fronte all'ombra è un cammino attraverso parole e immagini del passato che possono orientarci nel presente: un viaggio verso la consapevolezza che al "niente" delle pesti possiamo contrapporre il "tutto" del nostro coraggio quotidiano e della nostra solidarietà.
A cent'anni di distanza dalla sua pubblicazione, il metodo delle macchie di inchiostro di Rorschach rimane uno degli strumenti più utilizzati al mondo. L'avvento del Comprehensive System (CS) di Exner ha restituito al Rorschach standard di attendibilità tali da renderlo un metodo diagnostico insostituibile. Il volume presenta l'applicazione del Rorschach CS alla consultazione psicologica condotta da una prospettiva psicoanalitica e di psicopatologia del ciclo di vita. A partire dagli albori sino agli scenari più attuali e alle prospettive future, viene presentato un modello di integrazione tra Comprehensive System, teoria psicoanalitica e teoria evolutiva. Vengono approfonditi da un punto di vista clinico alcuni aspetti poco indagati, come l'osservazione del paziente durante la somministrazione e la restituzione del Rorschach. Attraverso l'applicazione di questa proposta di utilizzo del Comprehensive System alle diverse fasi evolutive, emergono la profondità delle ipotesi diagnostiche tratte dal Rorschach e la loro rilevanza lungo l'intero arco del ciclo di vita.