
È possibile un reale confronto ecumenico tra protestanti e cattolici sulla figura di Maria? Dietro la semplicità di questa domanda si celano impostazioni teologiche e prassi liturgiche diverse nonché sensibilità spirituali difficilmente comparabili. Ai dogmi sull'immacolata concezione e sull'assunzione di Maria in cielo proclamati dal Magistero romano nonché al posto privilegiato riservatole nella liturgia cattolica, le chiese della Riforma rispondono con una riflessione radicata nei testi del Nuovo Testamento, in base a cui Maria, nel suo essere donna e madre, è una testimone della fede incondizionata in Dio.
"A mio giudizio, il punto d'incontro tra il canonico e l'immaginativo è esattamente il luogo in cui avviene l'interpretazione più fedele e responsabile. Mi aspetto che questo sia l'approccio interpretativo di quanti considerano la Bibbia come norma e parola viva di Dio". Questa la filosofia dietro all'opera in cui Brueggemann - uno dei massimi esperti di esegesi veterotestamentaria - introduce i lettori all'ampio contesto teologico e cronologico dell'Antico Testamento. Brueggemann illustra, senza inutili tecnicismi, le principali tematiche e metodi dell'esegesi veterotestamentaria contemporanea offrendo indicazioni per una lettura responsabile sul piano teologico e documentata dal punto di vista critico.
Brevi meditazioni a partire dalle due poesie più note di Bonheffer - Chi sono io? e Potenze benevole, composte durante la prigionia - che insieme agli altri testi presentati nel volume costituiscono una significativa testimonianza di forza interiore e profondità spirituale di fronte allo smarrimento e alla sofferenza inevitabilmente legati a una situazione tanto drammatica. Parole che invitano alla riflessione suggerendo possibili percorsi interiori per ritrovare noi stessi anche nei momenti più difficili.
Il volume contiene i documenti di una controversia teologica di enorme rilievo tra la chiesa di Roma e quella Riformata, riportando le definizioni ufficiali della dottrina cattolica e l'approfondita, nonché a tratti veemente, risposta di Calvino sulla base della Bibbia e degli scritti dei Padri della chiesa. I lettori vengono così introdotti ai nodi fondamentali della sua teologia: il primato della grazia divina e la giustificazione per fede. Completa il volume l'articolata critica del teologo di Ginevra al metodo del compromesso dottrinale tra le confessioni cattolica e protestante in Germania, noto come "Interim" di Augusta, promosso dall'imperatore Carlo V nel 1548.
L'esodo costituisce la principale radice dell'intera teologia biblica. Il commentario di Fretheim ne sviluppa una duplice lettura, pre-cristiana e cristiana, unendovi due chiavi interpretative interne: il rapporto tra storia e liturgia nonché quello tra narrazione storica e legislazione. La riflessione teologica e storica da un lato e quella liturgica e legislativa dall'altro si intrecciano così strettamente da rendere non solo avvincente ma anche attuale questo antico libro biblico.
Fisica, politica, economica e psicologica, la violenza - tanto a livello personale, nazionale che internazionale -, sconvolge in grado diverso la vita di tutti, restando tuttavia "un mistero". L'autore si sforza di comprendere le radici della violenza e di trovare possibili vie per arginarla evitando l'errata convinzione di poterla annientare annientando il "nemico" con una guerra "santa" o "giusta". Convinto che la possibilità di superamento della violenza sia anche legata al "fare memoria", Molla ripercorre il pensiero di una serie di personaggi e movimenti storici che, a partire dalla Riforma protestante, hanno tentato di coniugare le loro convinzioni di fede con l'impegno per la pace.
Attraverso un poderoso sforzo di sintesi, Lutero presenta in poche pagine i lineamenti fondamentali della fede cristiana, come un cristiano o una cristiana che vivano la propria fede in modo responsabile devono conoscerli. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare e diffondere la fede evangelica, dapprima in Germania, poi nel mondo intero. Un volume teologico e letterario, un classico della spiritualità cristiana, in ogni tempo: anche e proprio nella nostra epoca secolarizzata.