Distorsioni nel rapporto tra cristiani ed ebrei, tra autorità delle scritture e tradizione
Distorsioni nel rapporto tra chiesa e potere, tra fede e morale
L’invito a riflettere sul significato del vero cristianesimo
In un illuminante viaggio nella storia cristiana, Eric W. Gritsch analizza e sottopone a un esame di realtà il cristianesimo, denunciandone elementi, aspetti e distorsioni che nei secoli sono diventati “tossici”.
Quattro macro-correnti di pensiero che hanno intossicato e ancora intossicano il nucleo della spiritualità cristiana, indebolendone il messaggio.
Antisemitismo, fondamentalismo, trionfalismo e moralismo, ovvero, in sintesi, l’alterazione dei rapporti fra cristiani ed ebrei, fra l’autorità della Scrittura e quella della tradizione, fra la chiesa e il potere secolare, fra la fede e la morale.
Un invito a riflettere su ciò che è autenticamente cristiano e su ciò che non lo è, lasciandosi alle spalle pregiudizio, ignoranza, violenza e paura.
Un versetto biblico per ogni giorno dell'anno.
Il libro di Mario Miegge ripercorre la vicenda del monaco, teologo e riformatore Martin Lutero a partire dai rapporti tra chiesa e società nel Medioevo. Con Lutero, infatti, la lunga storia della protesta contro il potere temporale dei papi e la corruzione del clero cominciata nel XII secolo pervenne a una svolta decisiva che diede impulso, in larga misura, alla nascita del mondo moderno. Fu una svolta che prese anche percorsi diversi da quelli della Germania luterana: nelle città libere della Svizzera di lingua tedesca e a Ginevra fu infatti deliberata dal voto dei consigli comunali sotto la guida di riformatori di cultura umanistica impegnati, come Zwingli e Calvino, al rinnovamento non soltanto della Chiesa ma dell'intera vita pubblica. Una storia che si prolungò nella rivoluzione puritana inglese del secolo XVII e nella fondazione della "Nuova Inghilterra" americana.
Nel commentario a I Corinzi, Richard B. Hays ci rivela un volto poco conosciuto, se non addirittura inedito, di Paolo di Tarso.
Accanto alla passione missionaria dell’apostolo, Hays ne mette infatti in luce le grandi competenze pastorali: scrivendo alla giovane comunità cristiana di Corinto, attraversata da gravi conflitti, Paolo non soltanto riesce ad affrontare i dissidi proponendo soluzioni in grado di evitare la spaccatura della chiesa, ma trova anche il modo di trasformarli in opportunità per l’evangelo.
Rivisitato dall’apostolo, il conflitto diventa quindi crea­tivo e fecondo per la comunità che, attraverso di esso, impara a comprendere che cosa significa, nel concreto, vivere in Cristo.
Nella prospettiva di una moderna didattica laica si rivela essenziale istituire due nuove materie curriculari obbligatorie, Educazione alla cittadinanza ed Educazione sessuale, nonché una nuova materia facoltativa, Storia delle religioni e del libero pensiero, che dovrebbe poi sostituire l'insegnamento facoltativo concordatario della religione cattolica, divenendo obbligatoria. Uno Stato laico non può infatti abdicare né demandare ad altri la formazione di buoni cittadini, educati al rispetto dei diritti costituzionali di tutti, in primis le minoranze, nonché di esseri umani che conoscano le diverse e possibili visioni del mondo fondate sulle varie religioni o concezioni etiche e capaci di vivere una sessualità serena fondata sul rispetto dei partner.
La preghiera di Karl Barth nasce da tre seminari tenuti a Neuchâtel tra il 1947 e il 1951: il grande teologo riformato vi presenta la preghiera attraverso il pensiero dei riformatori, i catechismi riformati e il Padre nostro. Per Barth, la preghiera è innanzitutto un dialogo con Dio che soccorre il credente, necessità esistenziale e grido in cui questi chiede al Signore di aiutarlo, di accompagnarlo e sostenerlo nella fede e negli sforzi per vivere in fedeltà all'evangelo. La preghiera è quindi anche adesione del cuore al cammino con il Cristo.
La prima confessione di fede comune alle chiese battiste italiane
La centralità della comunità locale e il battesimo per immersione
Il riferimento alla Riforma protestante del xvi secolo e alla tradizione battista
Il libro presenta la confessione di fede approvata, infine, nel 1990 dalle chiese aderenti all'Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia.
Tale confessione – la prima elaborata dai battisti italiani in quasi 150 anni di storia – ne enuncia i principi di fede facendo costante riferimento alla Riforma protestante del xvi secolo e alla specifica tradizione battista che ha nella centralità della comunità locale e nel battesimo per immersione i tratti distintivi più noti.
Un libro per avvicinarsi a una realtà minoritaria nel nostro Paese, ma ben radicata e viva tanto negli Stati Uniti – si pensi a Harry Truman, Martin Luther King e Jimmy Carter – quanto in Gran Bretagna e nell'Europa orientale.
«Vivo in un equilibrio instabile. Non ho un’unica tana, un sicuro punto di riferimento, una mia identità. Ho tutto doppio o diviso a metà. Niente mamma, due domicili».
Maria Girardet Soggin
Diversi per carattere, origini ?e confessione religiosa – protestante lui, cattolica lei –, Alberto e Hilda si sposano dopo un lungo fidanzamento subito dopo la fine della prima guerra mondiale.
Ma dopo due figli maschi e a sei mesi dalla nascita di Pupina – in un’Italia ormai fascista –, la giovane mamma muore.
Affidata inizialmente alla zia materna, che diventa per lei una seconda madre, la piccola è contesa, per affetto e con affetto, dalle due famiglie.
Cresce, interiormente dibattuta ?e nel mistero della morte della madre, finché dal passato lettere e diari gettano luce sulla sua identità ?e la sua storia.
Le origini del potere temporale dei papi
Stefano II e Pipino il Breve
La Donazione di Costantino, «il più famoso dei falsi medievali»
A metà dell’VIII secolo, il pontefice romano divenne sovrano di un vasto territorio nella penisola italiana che finì per estendersi dalla Campania all’Emilia e dal Tirreno all’Adriatico.
Fu il passaggio dei territori appartenuti all’impero bizantino, proprio in quegli anni liberati dal dominio longobardo a opera dei Franchi, a consentire di creare uno Stato pontificio di significative dimensioni.
Ma all’origine di tale attribuzione vi sono una serie di documenti falsi, tra cui la «Donazione di Costantino», creata a Roma dalla curia pontificia prima del viaggio in Francia di papa Stefano II per essere presentata al re dei Franchi, Pipino il Breve, che per primo la accettò come autentica.
Breve indagine sull'"eresia" nei primi cinque secoli, periodo in cui la chiesa delle origini andava definendosi attraverso dibattiti teologici tanto cruciali quanto animati.In tale contesto, i primi "eretici" non erano attentatori della fede mandati al rogo da una pre-esistente chiesa ufficiale, bensì credenti le cui interpretazioni del messaggio di Gesù vennero poi escluse dalla dottrina che si andava affermando.