
Scrivere una biografia di San Pietro è un'impresa non facile perché la sua figura è talmente avvolta di una dimensione di fede e di leggenda devota che tracciarne un profilo biografico come si farebbe con qualunque altro personaggio storico pare ardito e inconsueto. Inoltre le fonti su cui basarsi sono molto esigue: il Vangelo, gli Atti degli Apostoli - testi di carattere più spirituale e teologico che storico - e alcuni racconti agiografici (gli Atti di Pietro, le Omelie di S. Clemente, il Vangelo di Pietro e l'Apocalisse di Pietro). Ricorrendo a questo materiale l'Autore ha ricostruito la vita di Simone di Betsaida. L'intento è stato quello di scrivere una biografia scorrevole e di facile lettura, ma allo stesso tempo rigorosa sul piano storico-scientifico. Accanto alle vicende biografiche e storiche dell'Apostolo e alla descrizione dell'ambiente sociale e culturale in cui visse, si è cercato di dare grande rilevanza, anche attraverso una rilettura delle sue due Lettere, al percorso interiore e spirituale, trac-ciando così il profilo di un uomo alla ricerca di Dio.
Brigida di Svezia (1303-1373), definita la "mistica del Nord", "il portavoce di Dio", è una personalità singoalre che per certi aspetti ricorda Caterina da Siena o Nicola da Flue. Di nobile stirpe, colta, dotata di grande energia e senso pratico, si muove con disinvoltura tra le contraddizioni della sua epoca, seguendo un suo disegno. Sposa e madre, fondatrice di un rodine religioso tuttora fiorente, consigliera e amica di vescovi e uomini politici, gran viaggiatrice e inviata con delicati incarichi presso varie corti europee, scrittrice di valore che ha avuto un'influenza enorme sulla letteratura sacra del tardo medioevo. Questa biografia narra la vita della grande santa svedese partendo dalle sue stesse Rivelazioni Celesti, il libro che ci fa conoscere la sua riccapersonalità e ci comunica il suo più grande tesoro:la Parola di Dio.
Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, coniugi e genitori di quattro figli, proclamati “Beati” dalla Chiesa Cattolica. Lui, alto funzionario dell’Avvocatura dello Stato; lei, scrittrice di testi sul tema dell’ educazione cristiana dei figli; entrambi impegnati attivamente in campo sociale e culturale, impegno animato da una fede profonda, che anno dopo anno permea la loro vita di sposi, di genitori e di educatori in maniera sempre più radicale. Una storia d’amore, la loro, che è anche un cammino di fede e che costituisce il nucleo centrale di una singolare crescita spirituale comune. Dall’ epistolario dei due coniugi, qui pubblicato per la prima volta, emerge la ricchezza di una vita d’amore e di dedizione.
I DUE AUTORI SONO LA PRIMA COPPIA DI SPOSI DEL XX SEC. PER I QUALII E`STATO AVVIATO, SU SPRONE DI GIOVANNI PAOLO II, IL PROCESSO DI BEATIFICAZIONE. QUI SI RIPORTANO IL LORO CARTEGGIO E QUELLO CON I FIGLI: ESEMPI D AMORE.
Il volume ricostruisce la biografia di Vincenzina Cusmano, evidenziandone le vicende, gli sviluppi vocazionali, il crescendo dell'esperienza di Dio, con una particolare attenzione al contesto storico.
Un testo delicato e profondo, l'autobiografia di una delle piu grandi ballerine del '900.
Come vivono i cristiani nei Paesi a maggioranza musulmana? Quali le difficoltà, ma anche le speranze per una pacifica convivenza tra le due comunità? Sono le domande all'origine di questo reportage di viaggio nei Paesi musulmani del sud e dell'est del Mediterraneo. Da Casablanca a Sarajevo, si alternano descrizioni di viaggio, interviste a vescovi e patriarchi - tra gli altri, il vescovi di Tangeri, Vincent Landel; l'arcivescovo di Algeri, Henri Teissier; il patriarca copto-cattolico Stefanos I -, racconti di storie vissute da semplici cristiani… Emergono così le questioni più importanti della presenza cristiana in terra musulmana: il dialogo non sempre agevole, i problemi derivati dalla guerra, il martirio di tanti, l'emigrazione che colpisce le comunità cristiane, i rapporti tra fedeli di diversi riti della stessa Chiesa cattolica… Lo spirito che guida la scrittura del libro è quello della fraternità universale, che nonostante i problemi delle diverse regioni, alimenta l'insopprimibile speranza che è propria del vero cristiano.
Cieli rossi può definirsi una “cronaca romanzata”, una storia metropolitana i cui protagonisti sono quattro amici, Franz, Nello, Peppe e Tania, che vivono tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta, nella grande e caotica città di Napoli, l'euforica speranza che un vento nuovo spazzi via il marciume di ingiustizia e di miseria, abbatta gli steccati di classe e faccia rinascere ovunque quel rinnovamento planetario tanto agognato da Marx. Per questo obiettivo, i quattro giovani pagano di persona, consumando i propri giorni nella spasmodica ricerca dell'unica verità, cercata famelicamente nei libri “rivoluzionari”. Poi, inattesi, lo scoraggiamento, la delusione e il lento, progressivo sgretolamento di quello che era stato il loro sogno. Ma tutti e quattro, per vie diverse, ritroveranno la fede dell'infanzia e scopriranno che la vera fraternità non può realizzarsi nella violenza. Attraverso la sapiente narrazione dei fatti, Gallelli ci dona un'opera coinvolgente che ricostruisce un pezzo di storia che è appartenuta a tanti e che i giovani di oggi devono conoscere. Un racconto tenero e struggente, ricco di humor e venato di malinconia.
Essere finito e Essere eterno è ormai annoverato tra i classici della filosofia del nostro secolo. L'analisi di Husserl ha comportato un richiamo dell'attenzione sul tema dell'essenza che non contrasta con una ripresa dei temi classici: così inserendosi nel solco della tradizione metafisica di tipo Aristotelico-tomista, la Stein propone un originale incontro con le analisi fenomenologiche, originate da un 'impostazione chiaramente diversa. Dall'analisi dell'essere reale ed essenziale all'Essere assoluto e di nuovo all'essere singolare, seguendo una linea di sviluppo parabolica, si dipana una ricerca lucida e aperta, che chiama in causa pressoché tutte le principali questioni filosofiche in riferimento alle tappe della storia del pensiero. Ne nasce una sorta di Summa legata da una rielaborazione personale, che non si avvale di un procedimento "deduttivo" bensì "ostensivo" e che, soprattutto, non presume mai di dire la parola definitiva. L'esigenza di una filosofia cristiana, l'utilizzazione del metodo fenomenologico e la rilettura del tema dell'essere, soprattutto in riferimento alla speculazione medievale, rendono l'opera di Edith Stein interessante e attuale, testimoniando altresì un 'indagine aperta, coerente e libera, ma non per questo priva di certezze e di principi dai quali muovere, nell'intento costante di restare fedele a un' analisi autenticamente filosofica e a una verità accolta come dono.
Edith Stein, carmelitana e vittima della barbarie nazista perché di origine ebraica; discepola e assistente di Edmund Husserl; una delle più importanti pensatrici cristiane del XX secolo, capace di una nuova sintesi fra la tradizione classica e il pensiero moderno, è ben nota come teologa e mistica, autrice di opere di profonda spiritualità. Meno nota è invece la sua spiccata propensione verso l'educazione e la sua acuta sensibilità per i problemi inerenti il campo pedagogico. Questo volume vuole appunto evidenziare questo aspetto importante della vita e della produzione della Stein. Si tratta di 17 saggi, in parte inediti, in genere testi di conferenze tenute tra il 1926 ed il 1938, il periodo della vita di Edith Stein precedente e successivo alla sua entrata al Carmelo. Le tematiche sono tutte attinenti l'educazione religiosa e la formazione dei giovani, secondo una concezione dell'esistenza che ha di mira la persona umana nella sua totalità e integralità. La grande apertura e l'ampio respiro Pedagogico, il completamento vicendevole tra dati scientifici e indicazioni didattico-pratiche, mettono in piena luce la sensibilità della Stein nei confronti degli uditori. La struttura dei saggi ha permesso di raccoglierli secondo un criterio contenutistico che privilegia la visuale in cui l'Autrice si pone: 1. Fondamenti teorici del lavoro educativo; 2. I problemi legati alla professione dell'insegnante; 3. La vocazione della donna; 4. L'arte di educare; 5. Formazione della gioventù cattolica. Edith Stein traspare da queste pagine come un'insegnante ricca di straordinarie doti didattiche e di grande fascino. Palpabile è l'onestà del suo atteggiamento di fondo. L'educazione religiosa è per lei tutt'altro che un acritico accumulo di aride nozioni; deve invece puntare all'unità profonda fra insegnamento e vita, forgiando l'attitudine a fare della vita un continuo apprendimento. Di grande spessore risultano le pagine dedicate al ruolo della donna nella società.