
Nato a Nisibi attorno al 306 da famiglia cristiana, Efrem è l'esponente più rilevante del cristianesimo di lingua siriaca. È il più grande tra i Padri siriaci nonché, senza dubbio, il vertice più elevato della poesia d'epoca patristica. È nella sua poesia e per mezzo di essa che Efrem fa teologia per i fedeli delle Chiese di Nisibi ed Edessa, nella seconda metà del IV secolo. Mettendo la sua arte poetica a servizio della liturgia, dà ai suoi inni un carattere didattico e catechetico; per questo sono allo stesso tempo teologici e adatti per la recita o il canto liturgico. I testi proposti in questo volume offono una riflessione sul digiuno; ci si "riferisce ovviamente al digiuno come a una pratica ascetica, ma di certo Efrem pensa anche al Digiunante per eccellenza, Cristo stesso, che è Colui che salva, arricchisce, libera, abbellisce, dà la vera gioia".
INCONTRO CON GLI AMMINISTRATORI LOCALI
Il buon samaritano è il brano evangelico scelto dal cardinale Tettamanzi per il suo dialogo, ormai tradizionale, con i ragazzi e le ragazze che si preparano a ricevere il sacramento della Confermazione. Quest'anno l'Arcivescovo sottolinea che i doni dello Spirito sono come dei 'colori' capaci di prendere forma su una tela: occorre imparare ad accostarli l'uno all'altro per far sì che la nostra vita acquisti un significato e abbia un senso e una direzione e, soprattutto, abbia uno stile che somiglia molto a quello del buon samaritano. Santi? Si può! L'arcivescovo evidenzia come diventare santi non sia un'avventura per pochi eroi ma un'opportunità per la vita di tutti ...anche per i ragazzi.
Quest’agile pubblicazione, dedicata in modo particolare alle “sorelle di vita consacrata” in occasione della loro Giornata Mondiale, racchiude
due testi. Il primo è dato dall’omelia-meditazione tenuta nella Basilica di S. Ambrogio in Milano nella Festa della Presentazione del Signore 2011: un’omelia che, nel contesto delle celebrazioni della Chiesa ambrosiana per il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610-2010), ripropone un “Sermone” che il santo offrì alle Monache di Santa Prassede in Milano il 21 luglio 1583, giorno in cui si celebrava la festa liturgica di questa santa, alla cui protezione era dedicato il loro monastero (che oggi non esiste più).
Il “Sermone” del Borromeo viene riferito quasi integralmente, inserendovi alcuni titoli e qualche breve commento che facilitano la sua più immediata comprensione. Al di là del linguaggio, che è ovviamente datato, il suo contenuto ci si presenta quanto mai attuale e stimolante.
Al termine dell’omelia di san Carlo viene inserita una preghiera mariana, tratta da un’altra omelia nella quale il Borromeo commenta il miracolo delle nozze di Cana di Galilea.
Il secondo testo è la Lettera Lumen caritatis che Benedetto XVI ha inviato alla Chiesa Ambrosiana nel IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo vescovo, il 1° novembre 2010. Vi troviamo una sintetica e quanto mai efficace presentazione della vita e dell’opera del Borromeo nel loro “segreto” interiore:
lo slancio verso la santità che fa vibrare il vissuto quotidiano di amore contemplativo verso Gesù crocifisso e di amore generoso verso tutti nella difesa della “fede dei semplici” e dei “diritti dei poveri”.
Il sussidio fa parte della collana rivolta alla formazione del clero. Le riflessioni, presenti nel volume, pongono attenzione alla figura e alla pastorale di san Carlo Borromeo, a cui è dedicato questo anno pastorale.
«Carissimi bambini anche quest’anno ho trovato un po’ di tempo per scrivervi una bella lettera di Natale». Inizia così il testo che l’Arcivescovo invia a tutti i bimbi della diocesi durante l’Avvento. Santi subito (Centro Ambrosiano, 3 euro) è il titolo del libretto a colori con testi e disegni, al quale è allegato anche un cd con una canzone a cura dell’Antoniano di Bologna.
Il cardinale Tettamanzi sceglie di affrontare un tema tutt’altro che facile per i piccoli: la santità. L’occasione nasce dal fatto che quest’anno si celebra il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo.
I giovani senza speranza, gli stranieri senza cittadinanza, i lavoratori senza lavoro, le famiglie divise, le persone sole: cinque malattie del nostro tempo, forse le piaghe più diffuse nella città.
Il cardinale Dionigi Tettamanzi, nella sua lettera per la visita alle famiglie in occasione del Natale 2010 - Se qualcuno mi apre la porta (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 0.60) - ha pensato di visitare queste situazioni, entrando nel vissuto, parlando a persone reali, e non attraverso le statistiche e i discorsi generali.
Quello dell’Arcivescovo è un messaggio di speranza e di salvezza: «Sono convinto - scrive - che ogni incontro possa essere un’occasione per intuire parole di consolazione e promesse di benedizione».
Questo libro raccoglie i testi degli interventi tenuti da don Angelo Casati a Crema, tra il 22 ottobre 2008 e il 14 marzo 2010. Questi incontri facevano parte di un percorso di ascolto e dialogo condotto da don Angelo presso il Centro diocesano di spiritualità: Parola e parole sulle strade della vita ...là dove camminiamo insieme e insieme ci interroghiamo.
Angelo Casati. Nato nel 1931, è sacerdote dal 1954 della Diocesi di Milano dove ha ricoperto diversi incarichi.
Ha pubblicato, con la stessa editrice, Diario di un curato di città; Ricordare le sue parole (raccolta di omelie e commentario del lezionario festivo dell’anno A), E la casa si riempì del profumo (anno B), Gli occhi e la gloria (anno C).
Con l’editrice Servitium ha pubblicato Sulla soglia e Coro e fuori coro.
Con l’editrice Àncora Sussulti di speranza.
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Don Angelo rianima la parola antica, ci soffia sopra e quella torna a sprigionare fiamma. Perché pure sotto lo strato di polvere, di cenere, la parola sacra ha natura di roveto ardente, brucia senza potersi consumare.
Scrive la mia poetessa preferita, la russa Marina Zvetaeva: "Solo nell'entusiasmo l'essere umano vede con precisione il mondo./Dio ha creato il mondo in entusiasmo". Don Angelo riscatta nelle parole sacre l'entusiasmo degli inizi. Lui ama le avventure del Primo Testamento e del Secondo, si fa portatore del senso del magnifico azzardo di credere. Non è riparo, arrocco, trincea, l'esempio che dà il Cristo, ma scelta di sbaraglio e opposizione ai poteri del tempo, politici e religiosi. Pratica la libertà che non è pista battuta, ma apertura di traccia in neve fresca. Don Angelo è discepolo di questa libertà
Erri De Luca
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Ospitare la libertà è pensare in modo aperto.
Il pensare presuppone cammino e svelamento. Contesta la verità immobile; accetta il limite, ma guarda sempre oltre; riconosce le ombre che oscurano il pensiero e la vita e ricerca le luci.
Nel segno della libertà, Angelo Casati percorre sentieri che toccano l'esistenza di ogni persona, a partire da alcune parole-chiave evocative.
Racconta volti, incontri, sensazioni…
gli amici di Crema
INDICE
Introduzione
Arti visive e Islam (Paolo Branca)
Immagini e simboli della civiltà islamica (Yahya Pallavicini - Abd al-Karim Turnley)
Uso del corpo nelle arti figurative: un’opinione musulmana (Abdallah Kabakebbji)
L’Islam in Europa: storie di uomini e donne tra pregiudizio e desiderio di integrazione (Mauro Montalbetti)
L’Islam e la donna creatrice (Elvan Uysal)
Immagini e Islam: il cinema e la Tv (Giulio Martini)
Cinema e Islam: i film visti in Occidente (a cura di Roberta Braccio e Giulio Martini)
Post - fazione (Mons. Roberto Busti, Presidente ACEC e Vescovo di Mantova)
Bibliografia essenziale
gli autori
INTRODUZIONE
Questo volume è il 3° della Collana “IMMAGINI E CINEMA”, progettata da CSC-IKON Team assieme all’Editore e alla Presidenza ACEC per offrire un panorama ragionato sul rapporto che hanno intrattenuto ed intrattengono con la produzione di film le più grandi religioni non cristiane.
Come i due precedenti, intitolati “Cinema e Buddismo” ed “Ebraismo e cinema” è stato concepito secondo un lungo percorso. Si sono radunati, cioè, una prima volta in un Convegno/Seminario (ospitato all’Alpe Motta nella bella sede del CEEP – ACLI, cui va il nostro ringraziamento), esperti di cinema e autorevoli esponenti delle singole religioni, per ascoltare relazioni, vedere film e discuterne assieme anche con il pubblico.
I vari contributi, arricchiti e completati grazie al vivace confronto, sono stati qui raccolti, ma con l’aggiunta e l’integrazione di ulteriori articoli e materiali di documentazione sull’argomento.
La speranza condivisa è che anche questo volume possa servire ad affrontare argomenti forse insoliti, ma importanti e di grande attualità sia per il cinema e la sua evoluzione, sia per il dialogo religioso ed i suoi imprevedibili sviluppi.
Giulio Martini
CSC- IKON TEAM
GLI AUTORI
Paolo Branca
Ismologo e Docente di Lingua Araba alla “Università Cattolica del S. Cuore”. Autore di numerosi studi e pubblicazioni sull’Islam e la Cultura Araba, collabora con molte Università ed è il responsabile del settore Islamico per le pagini culturali del “Sole 24 ore”.
Giulio Martini
Critico cinematografico e saggista. Capo Servizio Cultura e Spettacoli Telegiornale RAI Milano.
Docente di Cinema alla Facoltà di Sociologia dell’Università Bicocca Milano. Pres. CSC- IKON TEAM
Fondatore e Presidente Cineclub “A. Bazin”- Milano
Mauro Montalbetti
Vice- Presidente nazionale IPSIA ( Ong delle ACLI). Esperto di cooperazione internazionale. Collabora per il dialogo interreligioso e l’integrazione culturale con il Centro Europeo della Pace.
Yahya Pallavicini
Imam e Vice-Presidente della Comunità Religiosa Islamica (CO. RE. IS.) che ha rappresentato nella Consulta dell’Islam del Ministero degli Interni. “Ambrogino d’Oro” 2008 del Comune di Milano. L’ultimo suo libro è Il Misericordioso: Allah ed i Suoi Profeti ( Messaggero - PD).
Abdallah Kabakebbji
Nato in Siria, cresciuto a Milano. Già Presidente dell’Associazione dei Giovani Musulmani d’Italia.
Collabora con la Rivista Yalla Italia. È sposato con la scrittrice Sumaya Abdel Qader, nata a Perugia da genitori palestinesi, cofondatrice dei GMI.
Elvan Usyal
Nata a Istanbul nel 1974 e laureata in Letterature occidentali. Critica cinematografica per varie testate turche e poi “esule” volontaria dal 2000. Già corrispondente dall’Italia per l’agenzia giornalistica turca IHA, dal 2006 lavora per un canale di documentari su una piattaforma privata.