
Il volume offre una guida ai decisori delle politiche tecnologiche, in particolare a dirigenti scolastici e insegnanti, sulle scelte da fare per impiegare le tecnologie digitali nella scuola. La ricerca evidenzia come l'introduzione delle tecnologie digitali non garantisca di per sé un innalzamento dei risultati e, anzi, come questa spesso sollevi più problemi di quanti ne risolva. E dunque prioritario che gli educatori siano messi nella condizione di selezionare con certezza le situazioni in cui le tecnologie hanno una maggiore probabilità di risultare utili, basandosi su conoscenze affidabili e/o argomentazioni pedagogicamente e razionalmente fondate, e prendendo anche le distanze dalle mode che ciclicamente si ripresentano. Il testo fa riferimento all'ormai cospicua mole di ricerche prodotte in ambiti diversi - dalla scienza cognitiva alle neuroscienze, dall'ergonomia all'Instructional Design - e soprattutto alla letteratura basata su evidenze (Evidence-Based Education), allo scopo di fornire criteri utili a chiarire quando abbia senso avvalersi delle tecnologie.
La plusdotazione è un tema sempre più attuale nel nostro paese e interessa una popolazione che varia dal 5 all'8%. Il volume, di taglio divulgativo, propone a genitori, insegnanti e psicologi una chiave di lettura per comprendere i bisogni educativi ed emotivi dei bambini e ragazzi ad alto potenziale intellettivo, e fornisce i mezzi per affrontare in modo corretto le situazioni scolastiche, familiari e relazionali che si possono creare in questi casi. Il tema è trattato partendo da un inquadramento teorico, passando poi alla valutazione e ai criteri di individuazione e proponendo infine modalità di gestione, sia nel contesto familiare che scolastico. La prospettiva che gli autori hanno adottato è di tipo inclusivo, cioè vede lo sviluppo del potenziale individuale non solo come un modo per favorire il benessere psicologico del singolo ma anche come un'opportunità e una ricchezza per tutti. Il volume, quindi, offre una prima risposta, sia pur non esaustiva, a tutti i bambini, genitori e insegnanti che si trovano a vivere, o gestire, tale condizione, per evitare di disperdere potenziale e capitale umano.
Gli Elementi di Euclide hanno costituito per più di due millenni il testo base dell'insegnamento scientifico. Già il titolo mostra come l'autore intendesse esporre conoscenze basilari, fornendo gli strumenti utili per raggiungere risultati più avanzati. La geometria - il principale argomento dell'opera - era infatti la base di tutta la scienza esatta dell'epoca e i problemi di astronomia, ottica, meccanica, idrostatica, geografia matematica, topografia e così via venivano risolti disegnandone la soluzione. Il i libro degli Elementi è qui ricostruito eliminandone alcuni brani, individuati come spuri per la loro incongruenza logica/con il contesto. Ne è risultato un teéto più coerente e didatticamente efficace di quello trasmesso dalla tradizione manoscritta, il cui studio può fornire ancora oggi una preziosa guida metodologica.
Le cose che diventano pezzi da museo possono essere di gran valore o solo di uso comune, ma sono state tutte scelte per aiutarci a ricordare chi siamo. Per questo, debbono subire una trasformazione radicale, smettendo di essere utili per diventare capaci di sfidare il tempo, con i loro significati e con la loro fisicità. Il nostro rapporto con i pezzi da museo non è solo intellettuale, ma ha anche un risvolto misterioso.
"Chi comanda nella città"? Nelle "Supplici" di Euripide, l'araldo di Tebe rivolge questa domanda all'ateniese Teseo. La risposta di Teseo, secondo cui Atene non conosce tiranni ed è governata democraticamente dal popolo, dà luogo a un aspro dibattito nel quale l'araldo sostiene le ragioni della monarchia autocratica, e Teseo quelle appunto della democrazia. In questo piccolo libro, Mario Vegetti - uno dei nostri massimi antichisti - presenta un quadro ricco e articolato del dibattito antico su chi abbia il diritto di esercitare il potere: la maggioranza, la legge, la forza, il capo carismatico, la competenza scientifica. .. Tutto un laboratorio di opzioni politiche, insomma, che sorprendentemente può ancora illuminare la riflessione sulle nostre democrazie in crisi.
In Italia, dove il potere della Chiesa per lungo tempo non è stato controbilanciato da quello di uno Stato in grado di arginarlo, sembra che l'unico atteggiamento possibile nei confronti di tutto ciò che riguarda la religione sia l'alternativa adesione/rifiuto. Tuttavia, prima di accapigliarsi sulle vere o presunte "radici cristiane dell'Europa", non sarebbe opportuno acquisire maggiore consapevolezza del ruolo del cristianesimo nella storia del continente e, soprattutto, dei cambiamenti che ha attraversato dalle origini ai giorni nostri? La Riforma protestante, nata dal pensiero e dall'opera di Lutero, è senza dubbio uno dei più importanti. Con quell'atteggiamento teso a comprendere, più che a giudicare, che Marc Bloch sosteneva essere una delle principali caratteristiche del lavoro storico, l'autore presenta la vicenda biografica di Martin Lutero e offre a un pubblico di non specialisti gli strumenti per comprendere le implicazioni più profonde e durature della Riforma iniziata con le sue novantacinque tesi. Nell'ultimo capitolo vengono passate in rassegna le interpretazioni della figura di Lutero, con una particolare attenzione alla cultura italiana.
Il libro propone un'analisi dei problemi bioetici più attuali e, attraverso di essi, del ruolo giocato dal diritto giurisprudenziale nella creazione di quello che ormai può essere considerato un sottosistema del diritto delle persone.
Come si studiano i media e le politiche pubbliche? In che modo si analizzano i dati secondari? Come si fa un'intervista in profondità? Che cos'è l'approccio mixed methods? Il volume fornisce una guida pratica alla ricerca sui fenomeni sociali, politici e della comunicazione, con un taglio multidisciplinare e plurale. Gli autori non discutono la dimensione epistemologica o concettuale, ma illustrano gli strumenti di base per capire e usare le tecniche utili al ricercatore, al professionista chiamato a svolgere un lavoro di indagine sul campo e alle studentesse e agli studenti impegnati in ricerche empiriche nell'ambito della sociologia, della scienza politica e dei media studies.
Che cosa significa precisamente studiare Gesù di Nazaret e il suo movimento secondo una prospettiva storica? La storia è una via efficace per comprendere uno dei personaggi più affascinanti e influenti di tutti i tempi? Cosa ci si può attendere dallo studio storico della figura di Gesù? Qual è il rapporto tra fede e storia? Questi gli interrogativi ai quali il volume intende dare una risposta. Le voci di alcuni dei migliori specialisti del settore si alternano a presentare un'esposizione documentata e sintetica dei risultati della ricerca su Gesù, attraverso l'analisi delle fonti, spiegando i termini del dibattito in corso in Italia e difendendo con passione e rigore le ragioni del metodo storico.
Secondo la teoria degli antichi astronauti, gli extraterrestri hanno raggiunto il nostro pianeta nel passato, lasciando evidenti tracce del loro passaggio. Ma qual è l'origine di questa teoria? Per scoprirlo prepariamoci ad affrontare un lungo e affascinante viaggio, che ci porterà a incontrare la storia della scienza e della tecnica, filosofi e movimenti spirituali, la fantascienza e la pseudoscienza, il cinema, la radio, i fumetti e molti altri settori del sapere umano e, forse, anche extraterrestre.