
UNITÀ IN DIALOGO
Un nuovo stile per la conoscenza
L’uomo non funziona come un calcolatore: non riceve informazioni, non le elabora, non codifica internamente la realtà esterna. Questa la posizione teorica di un indirizzo eterodosso della scienza cognitiva protagonista di un tentativo di innovazione radicale: sostituire il modello classico di riferimento della disciplina – lo schema ingegneristico dell’elaboratore – con un disegno di nuova concezione – lo schema naturalistico del sistema auto-organizzatore. Una proposta rivoluzionaria, che sollecita tutte le scienze a passare a un nuovo paradigma epistemologico e che invita a praticare la conoscenza scientifica come “dialogo”. Il volume delinea l’evoluzione del nuovo modello e ne mette in luce le potenzialità, proponendolo al dibattito della filosofia della scienza, della biologia e della psicologia della cognizione, dell’epistemologia delle scienze umane.
INDICE
Prefazione di Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti
Introduzione generale. Genealogia e attualità di un oggetto teorico rivoluzionario
PARTE I – AUTONOMIA E CONOSCENZA. LA SCIENZA IN DIALOGO CON LA NATURA
SEZIONE 1 – L’auto-organizzazione e il dialogo con la natura. Un modello disegnato su uno sfondo epistemologico
L’eredità teorica della ricerca pioniera. Lineamenti genealogici e teorici dell’equazione tra autonomia e cognizione
L’eredità euristica della ricerca pioniera. L’autonomia come esperienza, comprensione teorica e stile di conoscenza
Intermezzo I – Autonomia e metamorfosi della scienza: la genesi di nuovi alberi della conoscenza
SEZIONE 2 – Autopoiesi e descrizione di coordinazione. Costruzione del punto di vista interno, ricostruzione del concetto di cognizione
Teoria dell’autopoiesi ed euristica del dialogo. L’albero della conoscenza nato dalla trasposizione immaginativa nello spazio dell’altro
Il dialogo con l’unità autopoietica. Costruzione teorica dello spazio dell’altro, simmetrizzazione dei rapporti di forza, descrizione di coordinazione
Intermezzo II – Enazione e dialogo
PARTE II – UNITÀ IN DIALOGO. LA CONOSCENZA CHE CREA UNITÀ
Unità dialoganti. Impalcature di una mente radicalmente incorporata
Mirror neurons e meccanismi di mirroring.
La neurofisiologia sperimentale incontra il soggetto emergente interindividuale
La conoscenza che crea unità. Angolazioni sulla regione dell’intellegibilità dialogica
Un elogio dell'immoralismo contro il moralismo ortodosso di vedute ristrette e contro l'eccesso di immoralità. Tenendo come riferimento costante il pensiero di Nietzsche e spaziando dalla filosofia antica a quella contemporanea, l'autore traccia il percorso della morale nei secoli, considerando come disposizione più favorevole alla conoscenza la tendenza a dubitare delle verità precostituite e la ricerca autonoma, fondata sull'esperienza, delle proprie norme di comportamento.
BIOETICA CATTOLICA E BIOETICA LAICA
Con un Poscritto 2009
Questo libro fornisce una panoramica imparziale, e al tempo stesso chiara e documentata, di un argomento di grande attualità, che sta condizionando profondamente il dibattito culturale e politico del nostro paese. Questa nuova edizione ampliata dell’opera − ormai ritenuta una sorta di classico sul tema − contiene sia un “Poscritto 2009”, in cui si traccia un bilancio critico complessivo della situazione odierna, avanzando, tra le altre cose, la suggestiva ipotesi di un “cambiamento di paradigma” da parte della Chiesa, sia un’estesa “Appendice” sui diversi modi di rapportarsi al problema bioetico dell’aborto.
INDICE
1. Un «sapere a vantaggio dell’uomo»: etica, bioetica e filosofia
Natura, compiti e origini della bioetica,
La vocazione “filosofica” della bioetica
2. I due paradigmi dominanti della bioetica odierna: problemi storiografici e critici
Modelli antitetici di bioetica
Casi “cruciali” e paradigmi
3. La bioetica cattolica della “sacralità della vita”
Esistenza di una bioetica cattolica ufficiale con valenze filosofiche
L’articolazione teorica del paradigma della sacralità della vita
Chiarificazioni e puntualizzazioni
Legge «naturale» e legge «eterna»
Il «deontologismo» della teoria della sacralità della vita
Legge morale e legge civile
Quale personalismo? I presupposti metafisici della bioetica cattolica,
4. La bioetica laica della “qualità della vita”
La “laicità” in bioetica. Questioni terminologiche e critiche
Il principio della “qualità della vita” e le sue interpretazioni teoriche fondamentali
5. L’articolazione del “paradigma” laico: prospettive, autori e modelli
La “koiné” laica e i suoi punti qualificanti
L’“umanità” della morale
Il rifiuto del concetto di “natura”
Il principio di “autonomia”
La “disponibilità” della vita
La conoscenza come strumento di progresso
La non accettazione del soffrire
Il diverso valore “qualitativo” delle vite
Il concetto funzionalista di “persona”
L’opzione “pluralistica”
L’opzione “liberale”. Morale e diritto
L’opzione “antiassolutistica”. Teleologia e deontologia “prima facie”
Perché la bioetica laica non è soltanto un’etica di “secondo grado”
Autori e modelli della bioetica laica internazionale
“Arbitrarismo” e “relativismo”: critiche e repliche
6. Una dicotomia arbitraria o una realtà di fatto?
Riconsiderazione del problema
Legittimità dell’ottica dicotomica
7. Bioetiche di matrice religiosa vicine alle posizioni laiche
Religioni e bioetica
Posizioni alternative
Repliche cattoliche
Fecondità euristica della distinzione fra laicità in senso “debole” e laicità in senso “forte”
8. Interpretazioni laiche del principio della sacralità della vita
Un principio più antico del cristianesimo
Donagan e Rachels
Dworkin,
9. Indisponibilità e disponibilità della vita come chiavi di lettura della bioetica contemporanea
Una dicotomia più comprensiva
Suicidio ed eutanasia come “cartine di tornasole” di opposte scelte paradigmatiche
10. Ancora su bioetica cattolica e laica. Tentativi di mediazione e persistenti differenze di paradigma
Tra incontri e scontri
Tentativi di mediazione
Il richiamo alla metafisica come “zoccolo duro” della bioetica cattolica
Due paradigmi contrapposti, costretti, loro malgrado, a coesistere e dialogare
Poscritto 2009
Un libro “attuale”
La teoria dei “paradigmi” bioetici
Obiezioni e repliche
In che senso parliamo di libro “profetico”
Inesistenza di una “terza via” tra indisponibilità e disponibilità della vita
L’“ipotesi” di un “cambiamento di paradigma” da parte della Chiesa
Dalle ipotesi sul futuro alla “realtà effettuale delle cose”: bioetica e mediazione politica
Appendice. Il problema dell’aborto nella bioetica cattolica e laica
Il problema
L’argomento scientifico
L’embrione come persona: la posizione cattolica
L’embrione come non-persona: la posizione laica
Due diverse antropologie di riferimento
L’argomento della potenzialità
L’argomento dell’autodeterminazione femminile
L’accusa cattolica di “cultura della morte”
L’argomento laico dello “spreco” naturale degli embrioni
L’argomento del “principio di precauzione”
La controversia sull’aborto come cartina di tornasole dell’opposizione paradigmatica fra due tipi di bioetica
Il rapporto tra vescovo e città è uno dei nodi cruciali del dibattito storiografico sull'Europa medievale, vede coinvolte tanto l'autorità carismatica e sacrale dei santi vescovi del periodo tardo-antico, eletti dai centri urbani a emblemi patronali della collettività, quanto la potenza politica ed economica che gli episcopati affermano e mantengono nel tempo. Attraverso un'approfondita analisi e una ricca selezione di fonti scritte e iconografiche, il volume presenta i diversi volti di questa complessa relazione, al crocevia di svolgimenti storici tra i più caratteristici della vicenda dell'Occidente - e in particolare dell'Italia - fra tarda antichità e Basso Medioevo: dall'affermazione dei poteri signorili, alla "sintesi istituzionale" tra episcopati e società urbane, fino alla successiva fioritura dell'esperienza comunale.
Per spiegare il presente è necessario conoscere la storia: è intorno a questa premessa che nasce "Storia dell'Iran", un libro importarne per comprendere una realtà complessa dove il Novecento inizia con qualche anno di anticipo: nel 1890. quando i religiosi stringono alleanza con i mercanti per protestare con un vero e proprio boicottaggio - contro la decisione dello scià di dare a uno straniero la concessione del tabacco. Un'alleanza, quella tra religiosi e mercanti, destinata a riannodarsi lungo tutto il secolo e a culminare, nel 1979, nella rivoluzione che trasformerà l'Iran in teocrazia. Un'alleanza che sembra però compromessa dall'ingresso sulla scena politica dei pasdaran rappresentati dal presidente Ahmadinejad. Aggiornato fino agli avvenimenti a ridosso del trentesimo anniversario della rivoluzione. il libro - corredalo da numerose schede di approfondimento, una cronologia dettagliala, un glossario e una bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e dell' attualità.
Sterco del diavolo o dono di Dio? Per la Chiesa, fin dall'epoca delle Sacre Scritture, il denaro ha sempre rappresentato una questione scottante. Una questione di interesse, potremmo aggiungere. Non si tratta solo di un gioco di parole: di fronte a un tema delicato come quello del prestito a interesse, e prima ancora dell'usura, il clero ha manifestato reazioni spesso contraddittorie. Come conciliare le problematiche economiche con la questione della fede e della coscienza morale? Attingendo agli archivi dell'inquisizione romana rimasti inaccessibili per secoli, il libro ricostruisce gli sviluppi e le dinamiche di questo fenomeno controverso nel periodo di nascita dell'economia moderna, tra Cinque e Settecento, proponendo, attraverso una lettura inedita del passato, alcune chiavi di riflessione sulla società di oggi.
Secondo il filosofo americano John Searle, "il materialismo è la religione del nostro tempo, almeno per la maggioranza di coloro che studiano la mente. Ed è accettata senza domande", in realtà, far dipendere la ricchezza della nostra vita interiore soltanto dal cervello si scontra con il senso comune e solleva notevoli problemi filosofici. L'alternativa a tutto ciò è il dualismo, che salva l'autonomia della mente. Questa posizione, espressa in forma moderna da Cartesio, è però spesso trascurata in Italia (ma non nel mondo anglosassone, dove il dibattito si svolge apertamente). Si propone dunque la prima raccolta nella nostra lingua dei più importanti esponenti del dualismo contemporaneo. Tra gli autori, si segnalano David Chalmers, Richard Swinburne, Jonathan Lowe, Charles Taliaferro. Il volume colma una lacuna nella letteratura filosofica, è destinato a diventare un punto di riferimento, ma si candida anche a "muovere le acque culturali" per il suo tema e le sue argomentazioni. Costituisce in qualche modo un'"eresia" per la scienza, benché sia un testo rigoroso, equilibrato e ben incardinato nella metodologia della filosofia analitica. L'ampia introduzione di Andrea Lavazza ne permette comunque l'accessibilità a un pubblico ampio e la prefazione di Michele Di Francesco illustra il valore scientifico e l'utilità didattica dell'opera.
La menzogna si confronta, per definizione, con il concetto di verità e con quello di libertà, con i campi del sapere e con quelli del potere. Tuttavia, il problema della bugia non è riducibile alle questioni della moralità, a un valore regolativo della politica o alle complesse casistiche del diritto. Il paradosso della menzogna consiste nella sua implicita domanda di verità e, insieme, nella sua capacità di far tornare, ogni volta, all'imbarazzante dualità dell'inizio, a quel dialogo originario che precede ogni monologo. Ma la filosofia della bugia e la storia della sincerità, che qui appaiono intimamente intrecciate, non ci raccontano solo di quella menzogna che riguarda il mondo delle cose, ma anche e soprattutto di quella bugia che ha per oggetto noi stessi, nelle forme della doppiezza, del mascheramento e dell'autoinganno. Allora, che senso ha essere sinceri? Che cosa significa essere veraci? Che differenza c'è fra il bugiardo e l'impostore, fra il falsario e il plagiario?
II testo presenta un'analisi su scala planetaria dei movimenti migratori effettuata in comparazione con i movimenti di persone verificatisi a cavallo tra Otto e Novecento. Ne emergono analogie e differenze significative: la moltiplicazione dei paesi d'origine e di destinazione; le dinamiche psicologiche personali e collettive che presiedono alla scelta di migrare; il nuovo ruolo esercitato dalla criminalità organizzata nel traffico di esseri umani; il crescente protagonismo delle donne; il peso dei rifugiati di guerra. Possono gli immigrati bilanciare la stasi demografica dei paesi ricchi dando un contributo decisivo al mercato del lavoro e ai conti pensionistici del welfare state? Qual è l'effetto dell'emigrazione sullo sviluppo economico dei paesi d'origine dei migranti? Quale modello di immigrazione scegliere nella società attuale?
Sospesa fra spinte innovatici e rigurgiti fondamentalisti, l'India incarna oggi una potenza dalla ricchezza e dalle contraddizioni inaudite: forte di una tradizione millenaria tuttora viva, questo paese sembra riuscire ad affrontare le sfide imposte dall'avvento del nuovo millennio. Uno studioso inglese affronta gli aspetti più significativi della religione induista alla luce del dualismo modernità-tradizione: dal fenomeno dell'orientalismo e dei guru in Occidente alla questione femminile, dall'ascesa del nazionalismo indù all'odierno conflitto con i musulmani, il libro ricostruisce i tratti salienti di questa sterminata cultura.

