
Dopo "Il cantore di storie" con questo nuovo romanzo Rabih Alameddine ci trasporta in Libano, a Beirut, e, all'inizio, in un vecchio appartamento della città. È qui che incontriamo Aaliya, una donna di settantadue anni, i capelli tinti di blu, una traduzione da iniziare, forse, e una storia da raccontare. Aaliya ci parla della sua vita: anni e anni dedicati a leggere i capolavori della letteratura mondiale per poi tradurli, in silenzio, per puro amore, senza che alcuna traduzione veda mai la luce della pubblicazione; mentre per le vie della città cadevano bombe e si udivano gli echi di una guerra capace di trasformare giovani pacifici in spie e assassini. Una guerra che ha costretto una donna sola come lei, di professione libraia, appassionata di libri, a dormire con un fucile accanto al letto per difendersi da attacchi improvvisi. Una guerra che ha costretto Aaliya a rimandare l'appuntamento con l'amore. Siamo ciò che leggiamo, disse un saggio, e Aaliya è questo: una creatura meravigliosa, fatta di carta, eppure viva, piena di umorismo, che si nasconde da tutto e tutti dentro una vecchia giacca di lana e dietro la letteratura, cercando nei libri l'amore che la sua famiglia non è stata in grado di darle.
Inghilterra, inizi del Novecento. Le torri di Ashford Park dominano il paesaggio per miglia e miglia. In quella dimora immersa nella campagna inglese, dove la nonna Addie è cresciuta dopo aver perso i genitori, si nasconde il segreto delle radici di Clemmie, giovane avvocato newyorkese. Per diventare socio dello studio legale in cui lavora ha dovuto rinunciare a tutto il resto. L'unica consolazione rimane l'anziana nonna Addie, la sua confidente, la sua sola certezza. Almeno fino a quando, da brandelli di conversazione, inizia a sospettare che il passato dell'adorata nonna nasconda uno scandalo inconfessabile. Attorno a Clemmie, determinata a ricostruire le proprie origini, rivive il mondo ormai scomparso di Ashford Park: la timidezza di Addie, ragazzina impacciata dai boccoli castani, così sbagliati in mezzo alle chiome bionde di una famiglia che non è la sua; il debutto di Bea, la bellissima, sofisticata e capricciosa cugina, e il suo primo, infelice matrimonio; l'amore per lo stesso uomo, che piomba come un tornado a sconvolgere il loro legame e trascinerà i loro destini nei circoli della dissoluta Londra postbellica, fino alle piantagioni di caffè di Mombasa, dove un'orribile tragedia le attende, nel caldo soffocante della notte africana. Una saga familiare che esplora la rivalità tra due donne forti e indipendenti e le terribili scelte richieste dall'amore.
Camryn Bennett, vent'anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto in un terribile incidente, niente sembra più importarle davvero... Dopo che anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Nel viaggio incontra un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, da cui si sente irresistibilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani: la provoca, la diverte, la protegge, la seduce, le insegna ad assaporare ogni singolo momento e ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più veri e inconfessati. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più... E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?
Il "De generatione et corruptione", opera poco conosciuta e sottovalutata, svolge un ruolo importante nelle riflessioni fisiche di Aristotele. Lo Stagirita affronta e risolve le questioni concernenti i quattro tipi di mutamento, distinti secondo la categoria di riferimento: la generazione e corruzione secondo la sostanza, l'aumento-diminuzione secondo la quantità, l'alterazione secondo la qualità, la traslazione secondo il luogo. L'articolazione di tali temi si sviluppa in un ricco confronto con i filosofi del tempo, con la ripresa della centrale tematica delle cause fisiche e con espliciti riferimenti al Motore immobile trattato nella Metafisica. L'ampia introduzione di Maurizio Migliori, che affronta le questioni di fondo proposte in questo testo, è completata da un saggio bibliografico di Lucia Palpacelli che espone criticamente tutti gli studi apparsi nell'ultimo trentennio. La traduzione e il commentario di Migliori sono stati rivisti e arricchiti sulla base di un analogo aggiornamento bibliografico. Il lettore ha così a disposizione un testo completo, presentato in un'ottica unitaria e sorretto da una lettura critica aggiornata.
Capodanno 2014. Grecia, Spagna e Italia sono uscite dall'euro. Anche la famiglia Charitos festeggia l'ultima notte dell'euro, e il ritorno alla dracma. Ma la festa dura poco e, ben presto, lascia spazio al disordine sociale: stipendi bloccati, governo tecnico fasullo, banche chiuse, disoccupazione, anziani affamati che rovistano nei cassonetti. Nel caos che si genera, accadono strani omicidi. Le vittime sono tre ex rivoluzionari del Politecnico, il movimento che insorse negli anni settanta contro il regime dei colonnelli. Sui loro corpi, il misterioso assassino lascia un messaggio, sempre lo stesso. È il comunicato della radio libera degli studenti rivoltosi del Politecnico: "Pane, Istruzione, Libertà". E a Charitos, in un clima rovente di protesta sociale, spetta l'onere di districarsi in questa nuova, delicatissima indagine.
Apparsa in versione integrale nel 1916, l'opera che offriamo al lettore in una nuova traduzione, accompagnata peraltro dal testo originale e da un esteso indice analitico che, in edizione italiana, restituisce la ricchezza del lessico fenomenologico (e le integrazioni editoriali apportate nel tempo al testo - fino all'ultima edizione tedesca, l'ottava), costituisce l'"opus magnum" di Max Scheler e, nell'ambito della ragione pratica, un modello di pensiero mai disgiunto dalla vita, capace di guidare, nel sentire e nei corrispondenti giudizi di valore, i nostri passi nel mondo: il nostro volere e il nostro agire. Muovendo da una concezione olistica della percezione assiologica, in linea con i più influenti orientamenti del pensiero filosofico e scientifico contemporaneo, quest'opera presenta una teoria dei valori che sfugge finalmente alla cieca alternativa del relativismo e dell'assolutismo etico e indica con precisione i criteri di correttezza dei giudizi di valore. Il volume tradisce, inoltre, l'intento più ambizioso di Scheler, quello di rifondare il classico personalismo declinandolo, appunto, nei termini di una personologia laica che, rivelando all'essere umano un possibile accesso alla propria identità personale e alla propria vocazione, tenta di strapparlo al destino. Presentazione di Roberta De Monticelli
Una poesia speciale, una porta segreta da aprire, un luogo magico da scoprire. Mughetto è una nuova Fata dei Fiori ed è lei che, attraverso prati soleggiati, boschi ombrosi e ruscelli sussurranti, troverà il giardino incantato, pieno di luci brillanti. Sono le Fate dei Fiori, le sue nuove amiche! Età di lettura: da 4 anni.
A mezzo secolo dalla scomparsa di Papa Giovanni XXIII, un testo inedito sulla vita di uno dei pontefici più amati, capace di incidere come pochi sulla vita religiosa ma anche sulla politica del ventesimo secolo. José Luis Gonzàlez-Balado, avvalendosi della collaborazione di Mons. Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di Papa Giovanni, ripercorre la vita di Angelo Roncalli attraverso ricordi e testimonianze per larga parte mai divulgati prima d'ora: dall'infanzia a Sotto il monte (BG) agli studi in seminario a Bergamo, dalla nomina a Patriarca all'elezione al soglio di Pietro. Ne emerge il ritratto di un uomo mite e disponibile ma molto determinato, capace nei sette anni del suo pontificato (1956-1963) di dare un forte impulso di rinnovamento alla Chiesa, ispirando le riforme del Concilio Vaticano II. Un libro per riscoprire una figura entrata nell'immaginario tra i giganti del Novecento, con l'umiltà che la contraddistingueva e che gli fece guadagnare il soprannome di Papa buono.
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.
Il de divisione naturae costituisce una grande epopea metafisica intorno al concetto di natura considerato come la totalità delle realtà esistenti e non esistenti. L'articolazione dell'opera in cinque libri ripercorre la suddivisione della natura nelle sue quattro principali divisioni: la natura creante e non creata, cioè Dio inteso come causa del tutto, la natura creante e creata, cioè il Verbo di Dio all'interno del quale si individuano i principi generali della creazione, la natura non creante e creata, costituita dalla processione della seconda natura all'interno del mondo creato, e infine la natura non creante e non creata cioè Dio considerato come fine ultimo cui tendono tutti gli esseri creati. Accanto a questa struttura, che ricalca le teorizzazioni dei filosofi neoplatonici, si trova un vasto commentario ai primi sei giorni della creazione secondo il racconto della Genesi, all'interno della quale l'uomo costituisce il centro di maggiore interesse in quanto, grazie alla sua funzione mediatrice, costituisce contemporaneamente la ragione della processione dalle cause negli effetti e il punto di partenza grazie al quale la molteplicità del mondo materiale potrà ricongiungersi con il suo principio originario, cioè Dio.

