
Sigieri di Brabante è il principale esponente del cosiddetto averroismo latino, quella corrente della Scolastica medioevale che riprese la versione islamica di Aristotele ed entrò in conflitto con la versione tomista dell'aristotelismo stesso, soprattutto a proposito della tesi dell'unicità o della molteplicità dell'intelletto divino e umano. Questo volume raccoglie per la prima volta i commenti di Sigieri al "De anima" di Aristotele, e offre uno spaccato sulle dinamiche interne del pensiero cristiano del XIII secolo, oggi di grande attualità anche per comprendere la storia dei suoi rapporti con il pensiero arabo di Averroé.
In questo scritto del 1809, Schelling vuole dimostrare che la libertà umana non è affatto incompatibile con il panteismo, giacché nel suo sistema essa non è né sacrificata in nome dell'ineluttabile necessità, né salvaguardata in senso puramente formale. La possibilità di scegliere tra il bene e il male non è uno scandalo, perché il secondo possiede una natura attiva e spirituale al pari del bene; il male consiste nell'inversione, che può aver luogo soltanto nell'uomo, del concreto rapporto tra principio oscuro (volontà particolare) e principio luminoso (volontà universale), una dualità di princìpi che si radica nella scissione originaria che si dà in Dio stesso tra il suo fondamento oscuro e abissale e la sua esistenza luminosa attuale; la ricongiunzione dei due princìpi può avvenire solo attraverso l'amore ed esaurisce tanto la storia della creazione quanto quella della rivelazione.
Un ragazzino tredicenne, Han, a causa della decaduta posizione professionale del padre è costretto a trasferirsi dalla più prestigiosa scuola di Seul a una scuola di provincia. Qui le leggi che vigono tra gli studenti e tra gli studenti e i professori sono molto diverse e Han è costretto a scontrarsi con uno studente boss che sembra avere la scuola in pugno. Questi non usa la violenza, se non in rari casi, ma domina tutti i compagni col terrore e con la complicità del maestro. Dopo la prima, strenua, resistenza, Han è costretto a cedere alla subdola complicità del bullo e del maestro. Ma appena cambia il maestro, per il bullo sarà tutto più difficile...
In questo libretto, Rita Levi Montalcini, con Giuseppina Tripodi, racconta la scuola ai ragazzi.
Un volume sul rapporto tra arte e filosofia, perche' da sempre l'arte interroga gli umani, provocando la loro naturale attitudine filosofica.
Il volume comprende i Commenti che Tommaso d'Aquino ha dedicato a due dei cinque opuscoli teologici attribuiti a Boezio: il De Trinitate e il De ebdomadibus. Con testo latino a fronte.
Può un antico mito rivivere in una crudele storia di amore e tradimenti che nasce e si sviluppa nell'inferno della società di oggi? Questo libro lo suggerisce con forza. La giovane Clitemnestra, ragazza borghese, si ritrova spaesata e incuriosita nell'ambiente del marito Agamennone, un boss: "Tutto 'sto teatro me piaceva," dice lei, stupita e come affascinata da un mondo crudele che ancora non conosce nei suoi dettagli drammatici. Ben presto, però, il "suo" boss la tradisce, e Clitemnestra si ritrova a fare i conti con le sue pulsioni: rabbia, vendetta, amore? Un amore che porta con sé il richiamo del sangue, la pulsione omicida. È una pulsione che viene da lontano, dall'antichità più oscura e profonda, e che non lascia scampo.
Perché Elhanan spinge suo figlio Malkiel ad abbandonarlo a New York, malato e vecchio, per andare a studiare lapidi tombali in una remota cittadina della Romania? Quale segreto dovrà scoprire? Quali fantasmi dovrà incontrare? Malkiel è cresciuto in America, fa il redattore al "New York Times", ha il cuore invaso da una bellissima e battagliera giornalista: per essere felice non dovrebbe far altro che vivere un giorno dopo l'altro, dimenticando di avere quarant'anni più tremila, i tremila anni di sofferenza del popolo ebraico. Ma Elhanan, colpito da una malattia incurabile che gli sta cancellando dalla mente ogni ricordo, domanda al figlio di ricordare al suo posto. E Malkiel parte verso il passato. Nel Vecchio Mondo condurrà una strana, magica inchiesta, in cui oggi e ieri si intrecciano sulla sua strada, come se i frammentari racconti di Elhanan e le tracce della sua esistenza precedente gli tessessero intorno uno smagliante arazzo tridimensionale che trasfigura la realtà, arricchendola. Delicato e toccante, questo romanzo è al tempo stesso un'indagine sul rapporto che lega un padre a suo figlio e uno straordinario viaggio nel tempo e nello spazio, alla ricerca della risposta a un dubbio metafisico: può un uomo far sua la memoria di un altro?
Viene qui riproposto il capolavoro di uno dei maggiori filosofi del Seicento, con il testo originale a fronte e con il nutrito commento di Giovanni Gentile. Le dottrine metafisiche e gnoseologiche possono essere considerate come propedeutiche alla definizione di una teoria morale che si propone di liberare gli uomini dalle passioni. E dal momento che il riconoscimento della necessità della sostanza divina è per Spinoza il concetto fondamentale della concezione della realtà e della conoscenza, esso costituirà anche il perno concettuale della sua costruzione etica.

