
Il libro racconta della famiglia come di un luogo in cui il cuore (e dunque gli affetti) e la cura (che porta con sé la fedeltà) non sono solo termini consonanti a livello linguistico, ma obiettivi concreti e possibili, anche in un'epoca in cui si dice che manchino punti di riferimento e sembra si faccia fatica a vivere le relazioni con responsabilità.
Alimentato dall'esperienza familiare personale dell'autrice e di tante altre famiglie da lei incontrate negli anni, arricchito dalla partecipazione diretta al Sinodo dei vescovi sulla famiglia del 2014 e del 2015, il testo delinea una riflessione culturale, antropologica e teologica partendo dal punto di vista privilegiato della vita vissuta.
Perché «la fedeltà dell'aver cura non è un miraggio, un'utopia», ma è una consegna alta e delicata, che viene messa nelle mani di ciascuno di noi.
L'esperienza dell'amore spinge i giovani ad uscire da sé per approdare al territorio dell'altro. Questo "esodo" permette di avvicinarsi all'altro, di conoscerlo, di comprenderlo e di amarlo. L'amore diviene "fecondo" quando si apre al "dono". Il volume vuole indagare la relazione d'amore tra un uomo e una donna come una potenziale esperienza educativa che permetta la crescita della relazione di coppia e la piena realizzazione delle persone coinvolte, passando da un amore egocentrico a un amore progettuale e generativo, nella consapevolezza che "imparare ad amare è un'arte che richiede pazienza e sacrificio, e che ha bisogno di guide sapienti". Un impegno quotidiano che papa Francesco ha definito "un lavoro artigianale", "un lavoro di oreficeria", che permette alla coppia di crescere insieme, "facendosi - l'un l'altro - più uomo e più donna". "La relazione amorosa nasce dall'attrazione fisica, dalla profonda aspirazione all'incontro insita in ogni essere umano, dal desiderio di superare la solitudine. È una risposta al bisogno profondo di essere riconosciuti, scelti e amati, ma rappresenta anche un'occasione di cambiamento e di crescita che può condurre l'individuo dall'amore di sé all'amore per l'altro, in cui Eros e Agape si integrano e si rinforzano vicendevolmente per la costruzione di una relazione autentica che porta al reciproco dono di sé".
"Cristiani si diventa" è un invito ad approfondire e arricchire lo studio, l'impegno e la cura dell'educatore-catechista in ordine a quell'itinerario che fin da piccolo accompagna ciascuno a delineare e maturare la propria identità cristiana e che presuppone al contempo la maturazione di un'identità umana. Diventare cristiani diviene in tal senso lo stile che dà forma e sostanza alla vicenda umana di ogni uomo, l'itinerario per mezzo del quale impariamo a rimanere fedeli a Dio e ad essere perseveranti nella sequela di Gesù. Nella consapevolezza che la crescita di ciascuno è sempre dinamica e incompleta e che solo la grazia di Dio porta a compimento quell'opera da Lui iniziata in noi con il battesimo, questa pubblicazione intende sostenere gli educatori-catechisti ad essere sempre più fedeli ai piccoli nella responsabilità di accompagnarli ad "amarlo e farlo amare". Con i contributi di Giorgio Bezze, Mansueto Bianchi, Erio Castellucci, Claudio Nora, Luca Palazzi, Chiara Palazzini, Michele Roselli, Giuseppe Satriano e Pierpaolo Triani.
Riconciliare, alla lettera, significa "mettere di nuovo insieme". È l'azione attraverso la quale due realtà che erano state separate tornano a sperimentare un legame di comunione. È successo a ciascuno di noi: una parola, un gesto, un dispetto... e qualcuno si è arrabbiato. Succede agli uomini, a tutte le età. Succede con Dio, anche se Lui non si arrabbia mai. Resta vero però che ciascuno di noi si ritrova a fare i conti con il male compiuto. Proviamo allora a capire meglio insieme il sacramento della Riconciliazione, ovvero quella preghiera grazie alla quale possiamo accogliere il perdono dei nostri peccati; quella celebrazione dopo la quale ciascuno di noi può dire, con fiducia e decisione: "Io oggi ricomincio". A fare che cosa? Ad amare e a gustare completamente la gioia di essere amato da Dio.
Erroneamente presentato talvolta come "propedeutico" ad altri, il sacramento della Riconciliazione ha bisogno di essere riscoperto, dai più piccoli e da quanti sono accanto a loro nel cammino di fede. Questo testo, frutto di un lavoro sinergico di teologi ed educatori, vuole essere un aiuto per pensare, celebrare e soprattutto vivere questo sacramento. Genitori, catechisti, educatori, sacerdoti vi potranno trovare piste di riflessione e approfondimento e strumenti pratici da utilizzare con i più piccoli, per vivere con loro la gratuità dell'Amore misericordioso di Dio, che ci raggiunge "non per merito ma per-dono".
In vista dell'apertura dell'Anno Santo della Misericordia, voluto da papa Francesco come momento di opportunità e grazia per la Chiesa tutta, l'Editrice Ave propone una nuova edizione del libro, con l'antologia aggiornata e la Bolla di indizione Misericordiae Vultus. "Tutto ciò che è vero e bello è sempre pieno di misericordia infinita", scrive Fëdor Dostoevskij ne I fratelli Karamzov. Perché la misericordia brilla come una stella nel cielo di Dio. Quella misericordia che è ora al centro della predicazione di papa Francesco. Così come è stata, tra Antico e Nuovo Testamento, la prima qualità del Signore, il lato materno di Dio. L'antologia, curata da Luca Sardella, giovane sacerdote di Chiavari, e Claudia Carbajal de Inzaurraga, dell'Azione cattolica argentina, mostra la centralità di questo tema nella predicazione e nell'azione pastorale del Papa, già da arcivescovo di Buenos Aires. Introduce il libro Pietro Pisarra, sociologo e giornalista.
Le più belle storie natalizie de La Giostra per un dono speciale ad ogni bambino: un libro che sprigiona la gioia della lettura ad alta voce, lo stupore per magnifiche illustrazioni.
Lo straordinario senso di responsabilità che ha contraddistinto il laico consacrato Lazzati in qualità di esponente dell'Azione cattolica, professore e rettore dell'Università Cattolica di Milano, educatore, direttore del quotidiano "L'Italia" e "padre" - assieme a Dossetti, La Pira, Moro e tanti altri - della Costituzione italiana, lo porta ad essere considerato un emblema della "cittadinanza paradossale" a cui ogni cristiano, "abitante del mondo" ma non completamente assorbito da esso, dovrebbe mirare. Il libro contiene anche dei contenuti multimediali ed è un mezzo efficace per presentare, anche alle nuove generazioni o in incontri allargati, questa figura ripercorrendone la vita e la spiritualità.
Bastone e calzari sono gli unici strumenti veramente necessari perché la missione della sequela si compia. Quello del discepolo è un cammino di fedeltà, che dallo stare in ascolto ai piedi di Gesù lo porta fino al compimento del suo mandato. Il testo offre un interessante e insolito viaggio attraverso il Vangelo di Marco, avendo come guida proprio il tema del discepolo. L'autore, passo dopo passo, analizzando i punti fondamentali del Vangelo, dalla chiamata dei primi quattro discepoli fino alla passione di Gesù, ci mostra come Marco non costruisca una semplice narrazione ma piuttosto esponga una vicenda storica nella quale trovano risposta i quesiti sul discepolato, che altro non sono che i quesiti della nostra vita.
Il testo di accompagnamento personale vuol fare costantemente memoria del Signore nel nostro quotidiano vivere nell'incontro con le persone. Quest'anno Maria diventa icona del cammino che Dio compie, attraverso di lei, verso la città. C'è una missione, dunque, che attraversa lo spazio e il tempo: parte dalla "casa", luogo intimo e quotidiano dove "accade la salvezza", e attraversa le strade andando incontro all'altro e facendo memoria delle grandi opere del Signore nella nostra vita e nella storia. Frutto anche quest'anno di una stimolante collaborazione tra una molteplicità di aggregazioni ecclesiali - segno bello di una fede che genera comunione - il sussidio annuale vuole infatti essere, essenzialmente, uno strumento per la cura della vita spirituale di ciascuno di noi, nella ferialità dall'esistenza quotidiana. Un percorso personale, per giovani e adulti, ma anche comunitario, che vive dunque il proprio momento centrale nella celebrazione eucaristica domenicale.