
Il sacramento della Confermazione ha bisogno di essere riscoperto, dai ragazzi e da quanti sono accanto a loro nel cammino di fede, come occasione unica di mettersi con fiducia nelle mani di Dio, alla sequela di Gesù. Solo così non rischierà di essere, come talvolta è detto, il "sacramento dell'abbandono". Questo testo, frutto di un lavoro sinergico di teologi ed educatori, vuole essere un aiuto a pensare, celebrare e soprattutto vivere questo sacramento. Genitori, catechisti, educatori, sacerdoti vi potranno trovare piste di riflessione e approfondimento e strumenti pratici da utilizzare con i ragazzi, per vivere con loro la bellezza e la fiducia nello scoprirsi "confermati" nell'amore di Dio.
Appartenenza ed autenticità sono due caratteristiche che possono aiutarci a capire il sacramento della Confermazione. Attraverso di esso, infatti, e soprattutto grazie al dono dello Spirito Santo, noi possiamo confermare i doni e le scelte fondamentali della nostra fede già compiute nel Battesimo, che trovano qui modo di poter essere meglio compresi ed assunti. Il Battesimo ci porta davvero ad appartenere a Gesù e la Confermazione vuole invitarci a vivere completamente e con gioia questa appartenenza; non come un peso, ma come una espressione di fiducia: "Voglio che tu ponga nel mio cuore il tuo sigillo".
Il sacramento dell'Eucaristia, "fonte e culmine di tutta la vita cristiana", nutre la fede dei credenti e, mentre viene vissuto, chiede di essere costantemente riscoperto, tanto dai più piccoli quanto da chi è loro accanto nel cammino di fede. Il testo, frutto di un lavoro sinergico di teologi ed educatori, vuole essere un aiuto a pensare, celebrare e soprattutto vivere questo sacramento. Genitori, catechisti, educatori, sacerdoti vi potranno trovare piste di riflessione e approfondimento e strumenti pratici da utilizzare con i più piccoli, per vivere con loro la gioia di sentirsi in comunione con Dio e con i fratelli.
C'è una domanda a cui, a volte, è difficile rispondere: di che cosa non possiamo veramente fare a meno? Possiamo pensare a due cose: una che riguarda il corpo e l'altra legata alla nostra interiorità. Non possiamo fare a meno di mangiare. E non possiamo fare a meno di essere amati. Il nostro corpo ha bisogno di essere nutrito. Il nostro cuore, se non vuole indurirsi, ha bisogno di sentire continuamente di essere accolto, desiderato, seguito, sostenuto. Provare a descrivere l'Eucaristia significa andare all'essenziale. Attraverso di essa, infatti, il Signore Gesù coglie i nostri bisogni e offre la sua risposta. Offre se stesso come risposta: è il pane che sostiene le fatiche del corpo; è il segno dell'amore, che riempie e sazia i bisogni del cuore.
Il sacramento del Battesimo, sorgente della vita cristiana e atto d'amore colmo di grazia del Padre, ha bisogno di essere riscoperto nel proprio cammino di fede, dai più piccoli e da quanti sono loro accanto. Questo testo, frutto di un lavoro sinergico di teologi ed educatori, vuole essere un aiuto a pensare, celebrare e soprattutto vivere questo sacramento. Genitori, catechisti, educatori, sacerdoti vi potranno trovare piste di riflessione e approfondimento e strumenti pratici da utilizzare con i più piccoli, per vivere con loro la gratuità dell'Amore di Dio, che ci rende figli.
Ti è mai successo di salire in montagna e di riuscire a vedere una sorgente d'acqua? È davvero uno spettacolo! Una sorgente ci fa pensare alla novità e alla freschezza. L'acqua che sgorga è pura, trasparente e ti trasmette subito il desiderio di assaggiarla. Poi inizi a pensare al viaggio che farà: ai momenti in cui scorrerà veloce come un torrente o calma e lenta come un grande fiume; a quando si mischierà al fango oppure diventerà una magnifica cascata; all'energia che potrà produrre se bene incanalata... e quanti altri pensieri potremmo descrivere! Il Battesimo è come una sorgente. Non solo perché ha a che fare con l'acqua, ma perché rappresenta la possibilità di una vita sempre nuova.
Con un viaggio lungo alcuni luoghi biblici, questa proposta di ascolto della Parola e di preghiera intende accompagnarci giorno dopo giorno. È un testo semplice, efficace, adatto a tutti, perché il nostro quotidiano si apra alla lode e alla domanda, aiutandoci ad alimentare una fede concreta, che sia sempre più luce nel nostro cammino.
Nell'Istria del periodo bellico e immediatamente successivo, dove s'intreccia l'odio politico ed etnico, in particolare contro i cattolici e gli italiani, don Francesco Bonifacio compie la sua vicenda di sacerdote, lunga neppure dieci anni. L'amore alla povertà, il sacrificio silenzioso e nascosto, la vicinanza ai poveri e agli ammalati e, soprattutto, la passione educativa fanno di lui il simbolo di un popolo e di una Chiesa che ha visto la propria esistenza solcata dalle ferite della persecuzione e della sofferenza.
La Galilea, terra da cui è partito il cammino di Gesù e il percorso della Chiesa, è un luogo simbolico, da cui può idealmente prendere il via l'esperienza di ogni laico cristiano, chiamato a vivere la propria spiritualità nelle realtà che abita quotidianamente: dalla famiglia al lavoro, dalla parrocchia alla città.
Cosa accomuna il piccolo Malco, il soldato Caio, il tranquillo Josef, Simone di Cirene o sua moglie Rebecca? La passione di Gesù. Ciascuno di loro, infatti, nei racconti di questo libro si trova a misurarsi con gli ultimi momenti terribili della vicenda dell'uomo di Nàzaret. Allo stesso modo ecco Giuditta, la moglie di Zaccheo, Cleopa, uno dei discepoli di Èmmaus, Giuseppe e Giovanni, due seguaci di Gesù, il buon rabbi Simone di Cafàrnao... Tutti loro hanno incrociato in qualche modo Gesù e la sua predicazione, rimanendone affascinati o anche sconcertati, ma non indifferenti. "Tutti - scrive monsignor Sigalini nella prefazione - si portano dentro il loro mondo, la loro cultura, la loro storia, e partendo da questa reagiscono alle parole di Gesù. Questo punto di vista è utilissimo per renderci Gesù sempre più umano [...]. È un'operazione di incarnazione vera. Gesù è il Figlio di Dio, ma è visibile, sperimentabile nella dignità, bellezza, direi anche fascino, della sua umanità". Che sia questo il... "segreto" della Maddalena?