"È uno strano piacere scrivere l'introduzione a questo libro, perché Bandler e Grinder hanno fatto qualcosa di simile a ciò che i miei colleghi e io abbiamo cercato di fare quindici anni fa. Il compito era facilmente definibile: dare origine a una base teorica appropriata per la descrizione dell'interazione umana. Sono riusciti a fare della linguistica una base teorica e al tempo stesso uno strumento terapeutico. Ciò assicura loro un duplice controllo sui fenomeni psichiatrici. Nella prima parte sono riusciti a rendere esplicita la sintassi del modo in cui la gente evita il cambiamento e quindi del modo di aiutarla a cambiare. Nella seconda parte elaborano un modello generale di comunicazione e cambiamento che comprende le altre modalità di comunicazione cui ricorrono gli esseri umani per rappresentare e comunicare la loro esperienza". Gregory Bateson
Lo scopo di questo libro è triplice: sviluppare una nuova teoria della malattia psicosomatica, confermarla con dati scientifici e mostrarne l'applicazione nella realtà della situazione terapeutica con pazienti anoressici. Fondandosi sulla loro esperienza clinica e illustrando il loro punto di vista a partire dai casi da loro studiati, gli autori propongono una nuova diagnostica che situa la malattia non nel singolo individuo bensì nella famiglia nel suo insieme. Nel loro metodo il terapeuta è attivamente coinvolto quale agente del cambiamento nella famiglia, stimolando crisi abbastanza gravi da scuotere il sistema e riformularlo in modelli nuovi e più salutari.
Dall'inaugurazione dell''era delle psicoterapie' ad opera di Freud a oggi questo è il tentativo più radicale di capire che cosa è veramente la psicoterapia. I tentativi di grandi sintesi teoriche non sono certo mancati, ma secondo gli autori ciò che bisogna cercare di sintetizzare, e di insegnare a usare, non sono 'forme' di psicoterapia, ma i procedimenti usati da coloro che, quale che sia la loro concezione teorica, eccellono straordinariamente nell'arte terapeutica, o a cui si riconosce una straordinaria efficacia nel lavoro terapeutico: i grandi 'maghi' della psicoterapia. Dunque gli autori hanno cominciato a studiare da vicino, direttamente, il modo di lavorare di tutti i 'maghi' che gli sia riuscito di conoscere (da Virginia Satir a Milton Erickson, a Fritz Perls, e così via) e in base a quest'indagine hanno individuato una quantità di modelli d'azione terapeutici, per lo più del tutto sconosciuti (sebbene molto usati!), e altri ne hanno creati essi stessi; quindi hanno organizzato un quadro di riferimento delle procedure terapeutiche assolutamente originale e affascinante, che hanno denominato Programmazione Neurolinguistica (pnl). Il presente volume è il resoconto di un laboratorio per l'addestramento alla pnl, e cerca di comunicare al lettore, in una forma vivace e scorrevole, una rivoluzione senza paragoni nella concezione e nella pratica della psicoterapia.
Ecco un piano rivoluzionario per vincere la depressione, ideato da un illustre psichiatra. La persona depressa, dice Lowen, ha perduto il contatto con la realtà e soprattutto con il proprio corpo. Questo libro pionieristico ci insegna a vincere la depressione attivando le forze vitali stagnanti e addestrando mente e corpo a rispondere con la stessa prontezza con cui uno strumento perfettamente accordato risponde al tocco del virtuoso. Attingendo alla sua vasta esperienza con pazienti depressi, Lowen esorta a un ritorno al corpo, a ristabilire le comunicazioni con il nostro unico strumento di autoespressione. Dal punto di vista pratico, Lowen presenta una serie di esercizi semplici ma efficaci che possono risvegliare la persona depressa alle sue energie intrinseche e insegnarle a esprimere il suo amore, la sua indipendenza, la sua unicità e la sua essenziale realtà. L'uomo non può esistere separato dal proprio corpo, non può esistere anzi alcuna forma di esistenza mentale indipendente dall'esistenza fisica. Ed è basandosi su questa certezza che la concezione di Lowen libera tutta la sua carica rivoluzionaria. Solo lavorando a un tempo sul corpo e sulla mente, senza sminuire o trascurare uno dei due a favore dell'altro, si può agire in pieno sulla totalità dell'uomo restituendogli le forze fisiche e spirituali indispensabili per una vita integra, libera e spontanea.