
Luigi Sartori fu testimone diretto del Concilio Vaticano II come giovane addetto alla sala stampa per la lingua italiana. In sostanza egli doveva redigere ogni giorno un bollettino (in italiano) di quanto si diceva nell’aula conciliare (in latino): una sorta di “concilio minore”.
Da questa privilegiata angolatura l’autore ricorda l’aria che si respirava nelle aule conciliari ripercorrendo l’ambiente teologico dell’epoca fatto di nuovi fermenti di pensiero e di inevitabili difficoltà. Il libro affronta poi le risonanze in ambito teologico del Concilio fino ai nostri giorni e il tema del dialogo ecumenico.
In ultimo si parla del passaggio da Giovanni Paolo II a papa Ratzinger e, a largo respiro, di vocazione sacerdotale, dialogo tra religioni, chiesa del futuro.
Il pamphlet di padre Sorge, da sempre attento osservatore politica italiana, vuole aiutare il lettore-elettore a risoprire i temi di fondo che stanno "sotto" la stratificazione della polemica politica. Non un testo di propaganda elettorale a favore dell’uno o dell’altro dei contendenti, ma un invito a "volare alto", a pensare alla politica al di là dell’appuntamento elettorale. Per questo l'autore si rivolge in prima battuta ai cattolici italiani, siano essi direttamente impegnati nella "cosa pubblica" o semplici elettori, perché sappiano recuperare l’anima della politica come "forma più esigente della carità" (Paolo VI). Nella sua analisi l’autore si sofferma con interesse sul tema della "laicità", parola oggi fin troppo richiamata e ancora ambigua, tanto da assumere significati diversi e opposti a seconda di chi la utilizza. Un libro ricco di argomenti "caldi", trattati con chiarezza e sobrietà, avendo come unico riferimento l’onestà intellettuale propria e di chi legge.
Il testo si presenta come un "commento spirituale" ai capitoli 5-7 del Vangelo di Matteo: la spiegazione del brano evangelico al centro della meditazione (che si appoggia a testi "scientifici" senza entrare in tecnicismi) è poi seguita da spunti di attualizzazione.
In questo libro Antonio Gentili affronta il tema del digiuno visto come ricerca di una salute per il corpo e per l’anima. Seguendo il detto evangelico "Non di solo pane vive l’uomo…", l’autore tratta dell’astinenza dal cibo (o dell’alimentazione comunque sobria e regolata per un determinato periodo), sia dal punto di vista fisiologico, come vero riposo per il corpo provato da ansia e stress; sia dal punto di vista spirituale, come un prezioso strumento di consapevolezza e di ascesi. Scritto in modo semplice e scorrevole, il libro è ricco di suggerimenti pratici, tabelle alimentari, box di approfondimento e consigli.
Non mancano citazioni d’autore, aforismi e riflessioni da meditare.
Questo libro racconta la vita e le opere di Benedetto da Norcia con l’obiettivo di far riscoprire il grande Santo come protagonista dell’oggi, inserito nel suo contesto storico, culturale e religioso, con il quale è però possibile instaurare un dialogo moderno.
Non fu solo un "gigante della Fede", il fondatore del monachesimo occidentale, ma anche l’iniziatore di un colossale progetto culturale. Sotto la sua Regola, infatti, migliaia di monaci sparsi per l’Europa salvarono l’economia e i libri, il sapere degli antichi, la filosofia di Platone e Aristotele. Questa fusione tra oriente e occidente è l’atto culturale costitutivo di ciò che noi chiamiamo Europa.
La Cina di oggi appare come un enorme drago con due teste: da una parte la testa ultra comunista e dall’altra quella ultra capitalista. Nel mezzo un corpo, fatto di centinaia di milioni di persone, che paga quotidianamente il prezzo di questa realtà inconciliabile.
Un paese dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, nel quale i diritti umani e le libertà religiose sono ridotti a un lumicino.
In questa situazione di “normale incertezza” c’è un elemento che paradossalmente vive un momento di grande sviluppo: è l’elemento religioso.
Dopo la crisi del materialismo comunista e l’incipiente crisi del materialismo consumista sarà la religione ad influenzare dal basso lo sviluppo armonico del paese più popoloso del mondo?
Sergio Quinzio (1927-1996), saggista e teologo, si è dedicato per anni allo studio approfondito della Bibbia e alla riflessione sui fondamentali temi cristiani, soprattutto in rapporto alle origini ebraiche e agli esiti moderni della fede.
Articolato in due parti - il primo capitolo ricostruisce il percorso biografico di Quinzio; gli altri tre esaminano invece i temi fondamentali della sua riflessione religiosa - questo saggio si propone come un "invito alla lettura", grazie alla ricostruzione biografica (fondamentale per comprendere le opere cruciali di Quinzio) e l’analisi dei temi fondamentali.
Un testo critico di approfondimento, per la capacità di cogliere i nessi presenti nell’opera di un pensatore non sistematico ed evidenziare i punti di prestito e di contatto di Quinzio con altri filosofi, teologi e letterati, contemporanei e non.
Ritorna un testo classico per il tempo di Quaresima e Pasqua che raccoglie le meditazioni svolte dall’allora cardinal Ratzinger per Esercizi spirituali tenuti al Papa e ai membri della Curia romana all’inizio della Quaresima 1983, arricchite da alcune riflessioni sul mistero di Cristo, la Chiesa e il sacerdozio. Si tratta di pagine in cui la densità del pensiero teologico si accompagna alla ricchezza della riflessione spirituale: una caratteristica della predicazione di Ratzinger che i fedeli cattolici e l’opinione pubblica hanno "scoperto" durante la Via Crucis al Colosseo del 2005 e l’omelia dei funerali di Giovanni Paolo II.
Si tratta della raccolta di contributi diversi proposti ai preti della Diocesi di Milano a cura del Vicariato per la formazione permanente del Clero (anno pastorale 2004-2005).
Tema centrale è la Domenica, come giorno privilegiato per riscoprire i temi della festa (sua dimensione comunitaria e familiare) all’interno della tradizione biblica in generale e cristiana in particolare, agganciandosi così al Congresso eucaristico di Bari di quest’estate.
Dire che la domenica è il giorno del Signore significa dire che nel tempo degli uomini si iscrive la presenza del mistero di Dio, della storia della salvezza: è un tempo che rivaluta appieno il valore della vita umana, oltre ogni logica funzionale.
Natale e il "classico" per eccellenza, forse l’ultimo in quest’epoca post-moderna. Un appuntamento al quale nessuno si sente ancora di poter mancare.
E anche Giorgio Torelli nella veste di grande cultore di ricordi e, quindi, di Natali, fa riaffiorare in questo libro dal sapore semplice e antico, gli incontri, le facce, i ricordi e gli "effetti" che il Natale suscita nell’animo di tutti noi.
Appuntamenti con il Bambin Gesù, nei posti più disparati, nelle circostanze più strane ai quali ognuno si sente di non mancare, anche se a volte… arriva un po’ in ritardo.