
Uno strumento ormai classico e atteso per vivere il tempo della Quaresima, pensato per la celebrazione comunitaria ma anche personale. Le meditazioni a commento che arricchiscono lo schema tradizionale della Via crucis sono attinte dalle opere di Carlo Maria Martini edite da Àncora.
Una prosa poetica che, riflettendo sulla devozione dei credenti per il Corpo di Cristo, si mette in ascolto della voce di Dio nel corpo dell'uomo.
Fare provvista di gioia attingendo alle piccole scintille che ci illuminano ogni giorno, alle briciole che possiamo raccogliere tra le molte difficoltà, che pur ci sono. Questo è l'intento dell'Autore che si affida al Vangelo di Luca e più precisamente alle molte figure femminili in esso presenti.
La provvidenza non è argomento di moda. Neppure tra i discepoli di Gesù. Negli ultimi secoli gli uomini si sono sentiti sempre più padroni della storia e artefici delle fortune personali. Oggi, però, il ricco Occidente sta attraversando una profonda crisi dominata dalla paura del presente e dall'incertezza del futuro. Questa stagione in cui si sbriciolano tutte le sicurezze non potrebbe essere l'occasione per riscoprire la divina provvidenza? I capitoli di questo libretto sono piccole finestre che si affacciano su un orizzonte spirituale misterioso: riflessioni, aneddoti, brani scelti (da Agostino a Caterina da Siena a Manzoni), profili dei grandi "santi della provvidenza", preghiere al Dio provvidente.
Uno strumento per la preghiera personale e comunitaria nel Tempo di Quaresima ispirato alla Via Crucis tradizionale, ma che ripercorre alcuni momenti fondamentali della vita di Maria nei Vangeli, rileggendoli alla luce della via dolorosa del Figlio Gesù.
Uno strumento per la preghiera personale e comunitaria nel Tempo di Quaresima ispirato all'Anno della Fede indetto da Benedetto XVI.
Una Via Crucis dedicata agli anziani e a chi vive a fianco o in prima persona l'esperienza della malattia o della sofferenza. A caratteri grandi.
Dopo quello dedicato all'Avvento e al Natale, ecco il volume che accompagna il lettore nel tempo della Quaresima. 40 intense riflessioni di autori contemporanei per fare della quaresima una stagione di grazia, di ascolto, di conversione, di deserto, di preghiera, di gioia...
L'annuale pellegrinaggio organizzato per i giovani preti della Diocesi di Milano si è svolto quest'anno in Polonia, ponendo al centro della riflessione la figura di Giovanni Paolo II.
"E Giuseppe? Giuseppe, non lo dipingerei. Non mostrerei che un'ombra in fondo al pagliaio e due occhi brillanti. Poiché non so cosa dire di Giuseppe e Giuseppe non sa che dire di se stesso" (Jean-Paul Sartre). Eppure la storia dell'arte è ricca di raffigurazioni di san Giuseppe, personaggio fisso dei dipinti che propongono gli episodi dei Vangeli dell'Infanzia, canonici e apocrifi. Il Santo però è posto quasi sempre di lato: Giuseppe è figura "marginale", in una posa che è quasi una trascrizione per immagini dei suoi famosi silenzi (le fonti evangeliche non riportano nessuna sua parola). Proprio il tema del "silenzio", che non è muta assenza di parole, ma stupore di fronte al manifestarsi inaspettato di un Dio che si fa uomo, è il filo conduttore di questo libro, quasi una "vita di san Giuseppe" scandita in sette parti, che commentano alcune opere celeberrime (come i due dipinti di Georges de La Tour o le scene "cinematografiche" di Giotto nella Cappella degli Scrovegni), ma anche meno note o addirittura sorprendenti, come il Compianto su Cristo morto di Lorenzo Lotto, in cui Giuseppe è presente sul Calvario, contrariamente alla tradizione devozionale e iconografica che racconta il suo trapasso confortato da Maria e da un giovanissimo Gesù.