
Sono il tessuto connettivo delle nostre comunità e donano senso al mondo. Ma nella società contemporanea, le narrazioni risultano effimere e inefficaci. La loro onnipresenza non è che un sintomo, e un segnale d'allarme. Le narrazioni sono in crisi da tempo. Da bussole capaci di dare senso all'esistenza collettiva sono ormai diventate una merce come tutte le altre. Ridotte ad ancelle del capitalismo, si trasformano in storytelling e lo storytelling, ormai ubiquo, scade nella pubblicità, nel consumo di informazioni. L'accumulo di notizie ha preso, insomma, il posto delle storie. Dati e informazioni, però, frammentano il tempo, ci isolano e ci bloccano in un eterno presente, vuoto e privo di punti di riferimento. A diventare impossibile è la felicità stessa. Perché la vita, con tutti i suoi imprevisti, inciampi, tentativi ed errori, incontra la pienezza solo quando può essere condivisa e tramandata all'interno di una narrazione collettiva. «Vivere è narrare. L'essere umano, in quanto animal narrans, si distingue dagli altri animali per il fatto che narrando realizza nuove forme di vita. La narrazione ha la forza del nuovo inizio. Lo storytelling, di contro, conosce solo una forma di vita, quella consumistica» (Byung-Chul Han).
Ciò che è veramente importante per noi tutti non è sapere quanto sia intelligente l'Intelligenza Artificiale, ma i danni che essa può portare alla nostra anima. Certo è che qualcosa di poco umano sta invadendo la nostra vita. E, per contrastarla, il modo migliore è rivolgere lo sguardo non al futuro, ma al passato, con un'incursione ragionata e ben documentata nel mondo classico. Tornare nell'Atene e nella Roma classica è, secondo i due autori di questo libro coraggioso e anticipatorio, un itinerario della mente che ha per destinazione la sapienza degli antichi. A essa dobbiamo attingere per i nuovi esercizi spirituali. L'unico vero sovranismo è quello della mente. Non dobbiamo temere la sostituzione etnica quanto piuttosto la sostituzione tecnica, ovvero la progressiva sottrazione di facoltà e abilità all'uomo in favore di apparati tecnologici, algoritmi e reti neurali. Dell'IA "di frontiera" non sono interessanti le sempre provvisorie acquisizioni, quanto piuttosto i già effettivi sconfinamenti nel santuario della nostra interiorità. Solo la resistenza psicologica e culturale e la forza dei classici della filosofia potranno renderci più forti e in grado (speriamo) di controllare l'IA.
Obiettivo del volume è presentare un nuovo modello di terapia basato sui costrutti della mentalizzazione e dell'intersoggettività, con particolare attenzione ai processi di rottura e riparazione dell'alleanza terapeutica. Diviso in una prima parte più teorica e in una seconda più centrata sul trattamento, il testo contiene contiene molti esempi in forma di vignette cliniche e brevi trascrizioni di sedute. Nella parte dedicata alle appendici sono inclusi due strumenti per la valutazione della mentalizzazione, che possono essere utilizzati dai clinici nella pratica quotidiana, e uno strumento elaborato ai fini della ricerca in psicoterapia per la valutazione della mentalizzazione nei trascritti delle sedute.
La storia della nascita dell'alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli. All'origine ci sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all'uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni. La passione settecentesca per l'alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all'invenzione dell'alpinismo. "Controstoria dell'alpinismo" rovescia questo modo di guardare alle Alpi e alla storia della frequentazione delle terre alte. Ricostruendo decine di salite compiute tra Sei e Ottocento da cacciatori, raccoglitori di cristalli, artigiani, garzoni di monasteri, notabili di villaggi e religiosi, il libro documenta come l'alpinismo trovi le sue radici nella cultura e nella società alpina e i suoi 'inventori' nelle popolazioni che hanno abitato le nostre Alpi. La storia dell'alpinismo ne risulta riscritta dalle basi e tutti i suoi eventi fondatori assumono così una luce completamente diversa. A partire dall'assalto con scale e pioli al Mont Aiguille nel 1492 o dalla salita di Petrarca al Ventoux che è servita come archetipo alla rimozione dei montanari dalla storia dell'alpinismo.
Fondata a Londra nel 1717, la Massoneria mostrò immediatamente la propria influenza pervasiva, tanto da diffondersi in tutto il mondo in solo due decenni. Così, se con George Washington divenne il credo della nuova nazione americana, furono le reti massoniche a tenere insieme l'Impero britannico. Se con Napoleone divenne uno strumento dell'autoritarismo, con la Restaurazione funzionò da copertura per le cospirazioni rivoluzionarie del Risorgimento. Ai rituali e alle formule di affiliazione della Massoneria si ispirarono, fino a copiarli, tanto i mormoni quanto la mafia siciliana. La Chiesa cattolica ne ha temuto l'influenza al punto di scomunicare gli aderenti già dal 1738 e la temettero anche Hitler, Franco e Mussolini che considerarono le logge uno strumento di diffusione del pacifismo e del giudaismo internazionale. In questo libro, John Dickie ricostruisce con una prosa avvincente il lato oscuro della modernità.
"Dio fra le righe" è una vera e propria incursione nella letteratura contemporanea tesa a individuare come la domanda religiosa sia presente in tanta letteratura insospettabile. Indagando scrittori come Cormac McCarthy, Colum McCann, Chaim Potok, Wendell Berry, Eric-Emmanuel Schmitt... si scoprono riflessioni sagaci sulla fede e la grazia, l'incarnazione e l'amore, la resurrezione e il perdono. In queste pagine è possibile rintracciare come la questione spirituale venga affrontata da numerosi narratori di oggi, atei e non, capaci di indagare il mistero della fede con uno sguardo intriso di poesia e di sapienza: le tematiche religiose non vengono sottaciute né eliminate dai maggiori autori di best seller. Postfazione di Nicola Lagioia.
L'autrice, giornalista e studiosa dell'antisemitismo contemporaneo, racconta le atrocità senza precedenti compiute da Hamas il 7 ottobre del 2023 contro il popolo ebraico e la cultura occidentale. Lo fa percorrendo giorno per giorno, da Israele, la storia del peggiore pogrom contro gli ebrei dai tempi della Shoah. Accanto agli orrori del 7 ottobre, un'ondata di antisemitismo è scesa in campo a fianco dei terroristi di Hamas; dopo che in Israele bambini, donne, giovani, anziani sono stati uccisi, smembrati, violentati, decapitati, dopo i rapimenti di massa, è esplosa la perversione dei diritti umani che inneggiando a Hamas di fatto sostiene il genocidio degli ebrei. Questo mentre Israele, come racconta Fiamma Nirenstein, combatte eroicamente una guerra di civiltà per tutti, pagando con la vita dei suoi soldati, e affronta il tormentoso problema degli ostaggi. L'odio di Hitler per gli ebrei ha distrutto l'Europa. Dove potrebbe portare, ora, l'antisemitismo travestito da difesa dei diritti umani amico di Hamas e di Teheran?
La facciata di ogni regime politico è costruita su volti conosciuti, popolari e riconoscibili, ma il nucleo delle decisioni e degli ordini passa da altri circuiti e soprattutto da altri uomini. Questa specie invisibile di potenti decisori è da qualche secolo blandamente riposta sotto l'anonima etichetta di "eminenza grigia", un fascicolo della storia ancora inesplorato, misterioso. Religiosi, banchieri, scienziati, spin doctor, burocrati, giuristi sono tra le figure, spesso appartate e poco note, che hanno orchestrato i momenti politici fondamentali degli ultimi secoli in molti luoghi del mondo. Questo libro racconta le storie di eminenze grigie che hanno informato l'ultimo secolo, ricostruen­do­ne le personalità, il contesto, le intuizioni, gli scontri e le alleanze, e mostra come dietro le quinte della politica da palcoscenico vi sia spesso un deus ex machina molto più efficace e influente dell'esito di un voto o delle correnti di un partito. Ed è spesso da questi personaggi che passa lo spirito di intere epoche storiche.
"Questo libro raccoglie alcune cose che ho imparato in tanti anni di professione, di incontri, di esperienze, di libri letti e scritti, di speranze e delusioni..." Così Piero Angela riassume e spiega la sua ultima fatica, un testo scritto di getto e nato dall'urgenza del momento, e dalle enormi sfide che ci attendono. Un lascito morale, dopo una lunghissima carriera al servizio dell'informazione e della formazione di generazioni di italiani. "Com'è possibile" si chiede in queste pagine "che un paese come l'Italia, che ha marcato profondamente per secoli il cammino della civiltà, oggi sia così in difficoltà, e abbia perso le sue luci?" La risposta è in dieci semplici capitoli, dieci aree critiche su cui occorre agire. Per oltre cinquant'anni Piero Angela si è occupato a tempo pieno di scienza, tecnologia, ambiente, informazione, energia, televisione, comportamenti, e ha scritto "Dieci cose che ho imparato" per condividere con i lettori alcune proposte, frutto della sua lunga esperienza sul campo. Con questo libro, a cui ha lavorato fino all'ultimo, colui che è stato per tutti il volto rassicurante della scienza ha voluto dirci come usarla per migliorare le cose. Per rilanciare l'Italia con una nuova visione.
Le emozioni sono un grande dono per la nostra vita. Proviamo per un istante a immaginare la realtà circostante completamente grigia: come sarebbe monotona la nostra esistenza! Un mondo senza emozioni assomiglia a una realtà monocroma, priva di colori e sfumature, di spinte e dinamismo. Ma le emozioni possono essere anche un peso, una fonte di tensione e fatica. Da qui l'importanza di "curare" il nostro vissuto emotivo imparando a conoscere e regolare il mondo degli affetti.
Fermare il tempo? Impossibile. Alle nostre velocità quotidiane non possiamo rallentarlo, ma c'è un tempo che possiamo fermare: è quello che passa senza che ci accorgiamo di vivere. Accorgersi di vivere significa ascoltarsi. Quante volte ci fermiamo ad ascoltare il nostro cuore, il nostro respiro? Quante volte ci fermiamo ad ascoltare le nostre emozioni, i nostri pensieri? Fermare il tempo significa non invecchiare. Non possiamo arrestare il crescere dell'età anagrafica, ma possiamo far molto per rallentare il crescere dell'età biologica, che corrisponde allo stato di efficienza dei nostri apparati organici, la circolazione, la respirazione, l'efficienza cognitiva, muscolare, articolare, renale, immunitaria. Come fare? Il cibo vero può aiutarci? E la meditazione? L'esercizio fisico? I microbi dell'intestino? Il cibo può influire sul benessere mentale? Quanto conta la colazione del mattino? E la masticazione? Perché mettiamo su pancia? Perché chi ha la pancia si ammala di più? Come fare dolci senza zucchero? Come liberare la propria energia vitale e raggiungere una condizione esistenziale di leggerezza? Ci sono cibi che influiscono sul sonno? Sulla sessualità? Sulla sterilità? Sulla fragilità degli anziani? Nel suo nuovo libro Franco Berrino traccia le istruzioni per alimentarsi con giudizio e non ammalarsi. Da cosa partire? Dalla scelta degli ingredienti che si portano in tavola. Mangiare una varietà di cibi naturali piuttosto che le manipolazioni industriali dei cibi è uno dei principali segreti per vivere più a lungo e felici. Lo spiega questo libro che raccoglie le «piccole dosi di saggezza» del medico e maestro riconosciuto della sana alimentazione. Un volume ricco di ricette e consigli di salute per accorgersi tutti i giorni della bellezza della vita.
Piuttosto che una condanna o una pietra da scagliare, il conflitto di coppia può e deve essere un'opportunità di cambiamento, un germoglio da far fiorire. Questo libro esplora, con strumenti psicologici (in particolare l'approccio sistemico- relazionale) e teologici, l'arco temporale (ed emotivo) attraversato nel matrimonio: con linguaggio pratico e domande operative, Flavio Parente spiega i meccanismi psicologici (bias cognitivi) che intrappolano i coniugi e impediscono loro di perdonarsi ed evolvere. Gli approfondimenti tecnici sono arricchiti da alcune letture tratte dalla Bibbia e dal Vangelo, che offrono una prospettiva spirituale al dialogo della coppia.