
Ogni giorno, ben quarantacinque milioni di italiani vedono almeno un minuto di TV e, mediamente, la guardano per almeno cinque ore. Il consumo televisivo ha assunto dimensioni notevolississime, soprattutto se rapportato a quello degli altri media. A che cosa è dovuta una simile rilevanza? Che cosa ha determinato, in tutto il mondo, lo straordinario successo della televisione? Il "manuale del telespettatore" intende rispondere proprio a queste domande, con l'ambizione di spiegare a un vasto pubblico che cos'è la TV, come "funziona" il suo rapporto con gli spettatori, quali ruoli sociali svolge.
È Clio, la "Musa del Tempo", a scandire con il suo metronomo il ritmo dei saggi qui raccolti. Lo sguardo di Brodskij si posa distaccato, ironico, sidereo tanto sulla fenomenologia di un occasionale presente quanto su medaglioni di un passato, prossimo o remoto, in cui l'oggi si rispecchia sotto una inedita luce. Ma siano i viaggi o la noia, la creatività o l'esilio, il tradimento o il senso della poesia, il piacere della lettura o l'essenza del male i temi affrontati resta, sotteso a tutto, il senso ineluttabile del tempo che polverizza ogni istante vissuto.
Dopo i viaggi raccontati in "Strade blu", "Prateria" e "Nikawa", William Least Heat-Moon rilegge e riscrive l'avventura umana e la grande impresa di Cristoforo Colombo, mettendo in luce la forza, i dubbi e le mancanze dell'esploratore. Racconta episodi storici cruenti come la distruzione della fortezza della Natività, o la battaglia contro i Guaymi nell'odierno stato di Panama, o l'estenuante anno che Colombo e i suoi trascorsero abbandonati su una lingua di terra a sud della Giamaica.
Al di là delle polemiche e delle apologie, un originale profilo critico del famoso e controverso storico italiano del Novecento: i temi innovatori, le aporie insolute, i problemi ancora aperti.
Un dialogo fra due studiosi diversi per età e formazione, uniti dalla passione civile e dalla preoccupazione per il futuro della nostra Repubblica. Norberto Bobbio e Maurizio Viroli discutono i grandi temi politici - l'amore per la patria, la libertà, la corruzione, i diritti e i doveri - e si pongono domande sulla fede religiosa, sul significato della vita e della storia e sulle ragioni e i limiti dell'etica laica.
«Le idee non servono più. Sono ritenute d'intralcio al potere e al piacere, agli ascolti, al mercato e alla vita. Di loro sopravvivono solo i gusci vuoti o i loro idoli e al loro posto trionfa la retorica, il puro vitalismo, il culto del denaro o resistono i vecchi residui dell'ideologia e dell'utopia». Dall'autore della Cultura della destra, un viaggio impietoso tra gli intellettuali e il potere, i mass media e l'Occidente, animato da una convinzione: nessuna civiltà può sopravvivere alla fine delle idee. (Dalla copertina)
Un'analisi concisa, basata su una meticolosa ricerca documenta la politica e gli errori Usa in tutto il Medio Oriente, Egitto compreso. Zunes racconta come gli Stati Uniti sono divenuti la potenza che ha preso il testimone del colonialismo per governare l'economia del petrolio nel Medio Oriente. Nella strategia del divide et impera coloniale, gli USA sono stati i grandi fomentatori del terrorismo così come del fondamentalismo. Sono così i sostenitori dei regimi più autoritari e sanguinari, purché loro alleati. Dall'Egitto all'Iran la politica estera americana ha creato una catastrofe.
Attraverso la lettura del linguaggio del corpo, della scelta del vocabolario, della struttura delle frasi e dell'espressione del viso si può facilmente riconoscere chi sta tentando di ingannarci o di dirci una bugia. In questo manuale, David J. Lieberman, ci offre tutti gli strumenti necessari per diventare delle vere e proprie "macchine della verità": tattiche di approccio, astuzie mentali, tecniche avanzate che attingono alla psicologia e all'ipnosi.
«Inglesi» viene ora presentato, riveduto e aggiornato, ai lettori in lingua inglese: una guida a una nazione per gli italiani ancora misteriosa, presentata nella lingua della (non) perfida Albione.
Sotto il regno di Enrico VIII (1491-1547) l'Inghilterra conobbe profondi mutamenti sia nell'organizzazione statale sia in quella della Chiesa, che egli rese indipendente dal papa istituendola in Chiesa anglicana. Il volume esamina il mezzo secolo del regno di Enrico VIII dalla prospettiva della trasformazione che introdusse nel paese e dell'importanza che questa ebbe nel porre le basi dello stato moderno. L'autore descrive inoltre le condizioni dell'Inghiletrra in cui Enrico VIII si trovò a operare, l'azione del Cardinale Wolsey nei primi decenni di vita del re; poi esamina l'articolazione e il funzionamento dell'amministrazione statale, il ruolo del Parlamento, il supporto teorico che Enrico trovò al distacco dalla Chiesa romana.