
"Occidente" nel mondo moderno è sinonimo di spirito critico, limitazione della forza attraverso il diritto, rispetto delle regole. Tutto questo è messo in discussione dalla guerra in Iraq. Il pericolo è che l'Occidente sia concepito come una fortezza, sotto il monopolio americano, che si impone nel mondo contro i resistenti o semplicemente i "diversi". Una forma di fondamentalismo occidentale, la ripresa di un uso politico del concetto di civiltà che tanti orrori ha prodotto nel corso dei secoli. Una sorta di giacobinismo reazionario che unisce modernizzazione e luoghi comuni conservatori, spirito anti-secolare e business. Questo studio analizza il processo di delegittimazione dei principi occidentali compiuto in nome dell'Occidente stesso.
La K-SADS-PL è un'intervista diagnostica per la valutazione dei disturbi psicopatologici (passati e attuali) in bambini e adolescenti secondo i criteri del DSM-III-R e del DSM-IV. Viene somministrato da psicologi o neuropsichiatri infantili sia ai ragazzi che ai loro genitori, e consente di ottenere un punteggio complessivo che tiene conto di tutti i dati raccolti dalle varie fonti disponibili (familiari, bambini, insegnanti, pediatri, ecc.). In particolare se utilizzata all'interno di una valutazione psichiatrica e psicodiagnostica completa e articolata, la K-SADS-PL si dimostra uno strumento fondamentale poiché permette di effettuare un corretto bilancioa prognostico, indispensabile per programmare un adeguato intervento terapeutico.
Una guida alle tecniche del giardinaggio con più di cinquanta progetti, descritti con chiarezza e corredati di istruzioni "passo passo", realizzabili nell'arco di un fine settimana. Ricco di idee creative per vasi, prati, sentieri, pavimentazioni e siepi, il manuale insegna a trasformare senza sforzo il giardino.
L'8% del bilancio alla difesa americano è privatizzato; in Iraq il "contingente" delle compagnie militari private è il secondo più numeroso sul campo; il mercato dei soldati mercenari in tutto il mondo si attesta sui 100 miliardi di dollari all'anno ed è in continua espansione. Le cifre parlano chiaro e questo libro porta in primo piano un tema di scottante interesse: la presenza attiva e diffusa di attori privati nei meccanismi della guerra. Dalle origini storiche del fenomeno ai suoi sviluppi, a un'indagine della sua diffusione in Italia, l'autore mostra come la gestione privata della sfera militare sia l'ultima conseguenza del vento di privatizzazione che ha iniziato a soffiare dagli anni Ottanta in poi.
"E se l'avventura umana dovesse fallire? Supposizione assurda! L'uomo non occupa forse il vertice della evoluzione biologica? Non è il solo animale la cui tana sia illuminata di notte? Nonché il solo in grado di avere una storia e di scriverla?". Pubblicato per la prima volta nel 1991 con il titolo "Sortie de secours", questo libro fu ripreso e attualizzato dall'autore, ormai quasi centenario, nel 1999. Alle soglie del XXI secolo, forte di tutte le sue conoscenze e riflessioni, Monod pone i termini della scelta: "Accettare la vera ominizzazione, cioè la simpatia e la pietà verso tutti gli esseri, il rispetto della vita, il rifiuto della violenza oppure, pagando il giusto prezzo delle nostre follie e crudeltà, lasciare il posto ai calamari".
Sulla scia di un'esperienza ventennale in qualità di terapeuta e di consulente in campo clinico, Giorgio Nardone ha formulato insieme ai suoi collaboratori una tecnica per condurre un colloquio mediante il quale l'interlocutore o il paziente finisce per cambiare le proprie convinzioni più radicate. La validità del dialogo strategico risiede nel fatto che questo cambiamento non è avvertito come un'imposizione esterna, ma come il naturale scioglimento del nodo che crea il disagio e il malessere. Una tecnica nuova e insieme antichissima, che prende spunto dalla retorica classica, e che si congiunge con successo alla terapia in tempi brevi. In questo saggio Giorgio Nardone e Alessandro Salvini mettono a punto un metodo ancora più raffinato, in cui l'interlocutore stesso è indotto a considerare sotto una nuova prospettiva la sua situazione, dolcemente, come se il cambiamento fosse una scoperta guidata da chi chiede aiuto, e non dal terapeuta.
Il libro ricostruisce i più clamorosi casi di censura televisiva degli ultimi due anni. Documenti inediti e interviste ai protagonisti permettono di tratteggiare il quadro dell'informazione giornalistica in Italia, a partire dall'occupazione della RAI da parte degli uomini Mediaset, fino al caso Biagi, "reo" di aver intervistato Montanelli e Roberto Benigni in campagna elettorale. E poi Michele Santoro e la squadra dei giornalisti di "Sciuscià", smembrata e "mobbizzata"; Daniele Luttazzi, Massimo Fini, Sabina Guzzanti ed Enrico Deaglio. E ancora: Paolo Bonolis, Paolo Rossi, Giovanni Minoli e le censure ai TG. Un viaggio nelle verità taciute sull'informazione in TV.
Raccolta di riflessioni per sfruttare al meglio le proprie risorse nei momenti difficili.
Vi sono delle grandi immagini primordiali, tramandate dalla letteratura e dall'arte, ma anche dal folklore popolare e dai sogni, che assumono le vesti di veri e propri "miti". Delle storie nelle quali ognuno di noi può cogliere un percorso conoscitivo e intuire una parabola esistenziale. Faust è sicuramente una figura che possiede siffatte caratteristiche; quasi fosse una metafora del nostro peregrinare esistenziale, l'immagine dell'anelito che ci spinge oltre l'apparenza, l'allegoria dell'anima che nel tormento del sapere si muove e si dibatte. Sprezzante dell'ombra e dell'oscurità; anzi consapevole del loro ruolo ineludibile e del loro fascino sontuoso. Perché solo nel buio e nella luce, nella loro coesistenza, è rintraccibile la penombra della verità.
Evitando di sposare una specifica teoria dell'opinione pubblica, questo volume discute tutto quello che sull'argomento è indispensabile sapere. I temi passati in rassegna attingono a una molteplicità di discipline: la nascita e la storia del concetto, i diversi modi di intendere i due termini che lo costituiscono, alcuni problemi classici, le dinamiche sottese alla formazione dell'opinione pubblica e gli attori che vi partecipano, le tecniche di ricerca usate per rilevarla.
La Scuola Normale Superiore di Pisa è un'istituzione quasi bicentenaria che rappresenta di fatto un unicum in Italia. È la culla delle migliori intelligenze italiane alla quale si accede e si insegna, con un criterio selettivo e rigorosamente meritocratico. Ha lo scopo di formare talenti che emergano per la capacità critica e immaginativa oltreché per l'ampiezza e la profondità delle conoscenze. La Normale non coltiva una concezione monopolistica del sapere, proponendosi come laboratorio di sperimentazione di modelli educativi trasferibili e utili. Questo studio è una riflessione sulle università italiane e straniere, su cosa distingue la formazione d'élite, sulla riforma universitaria e sul mercato del lavoro intellettuale.
C'è un unico modello professionale di giornalismo o se ne possono individuare diversi a seconda dei vari contesti politici? Un'indagine comparativa tra le democrazie liberali dell'Europa occidentale e del Nordamerica, sulle interrelazioni tra sistemi politici e sistemi di comunicazione e sulle loro conseguenze per la vita democratica.