
Una finestra che dal privato delle relazioni intime si affaccia sull'orizzonte sociale e culturale del nostro tempo. Un libro che dal privato delle relazioni intime, dalle vicende psicologiche e dalle emozioni del quotidiano si affaccia sull'orizzonte sociale e culturale del nostro tempo. Una ricognizione del micro che si interroga sul macro e individua riferimenti, propone alfabeti, traccia connessioni, per leggere queste interfacce cosi dense di eventi tra gli individui e il contesto sociale sul confine di un contatto tra l'ordinario delle esistenze private e lo straordinario dei cambiamenti epocali in cui siamo immersi.
In meno di cinquant'anni l'Unione Europea è diventata il secondo attore globale dopo gli Stati Uniti d'America, e con l'adozione definitiva del Trattato costituzionale da parte delle istituzioni europee, firmato a Roma nell'ottobre 2004, essa ha assunto anche un'identità politica che potrà giocare un ruolo rilevante nella struttura del mondo del XXI secolo. In questo processo le questioni riguardanti l'istruzione e l'educazione hanno naturalmente un peso rilevante. Il volume presenta le problematiche educative che nel corso degli anni sono entrate gradualmente nell'agenda delle istituzioni europee, a partire dagli anni '60 fino alle ultime decisioni adottate il 31 dicembre 2004, e mette a fuoco l'impegno profuso in questo campo dai pedagogisti di ispirazione cristiana e dal Magistero della Chiesa, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II ad oggi, nella consapevolezza che le sfide educative lanciate dalla società complessa e dal pluralismo culturale e religioso e le prospettive di lavoro che da esse derivano richiedono anche per il futuro, sia alle istituzioni civili che a quelle ecclesiastiche, un'attenzione ancora più adeguata e significativa.
Il volume presenta in una nuova traduzione due fra i testi più importanti per la ricostruzione della vita e delle gesta del condottiero macedone: il "Romanzo di Alessandro" (III a.C.-I d.C.), che assembla materiali storici e leggendari eterogenei, e la "Vita di Alessandro" (115 d.C. circa) in cui Plutarco mette in luce il carattere del condottiero, le sue virtù di magnanimità, di nobiltà d'animo, di coraggio, ma anche la sua ira, i suoi scatti capricciosi e violenti, la sua nervosa e incontenibile passionalità.
Farmaci, molecole sempre più all'avanguardia, strategie psicoterapeutiche, corsi di autostima; questa è l'offerta assordante che riempie le orecchie di chi, affetto dal male oscuro, non chiede altro che qualcuno si assuma la responsabilità della propria guarigione. Contro la depressione la psicoanalisi propone un percorso inverso: restituisce la responsabilità al soggetto, nella consapevolezza che, proprio così, al soggetto possa spalancarsi l'unica possibilità di intervenire sul sintomo che lo affligge. Il dispositivo analitico possiede un potere antidepressivo che, già solo a considerare la potenza del transfert, rivela la sua forza di rivitalizzazione del soggetto.
Ultimo frutto di uno sforzo instancabile per far conoscere la questione palestinese nel mondo, questi saggi affrontano temi come la seconda intifada e il cosiddetto processo di pace (che Said definisce una sorta di "pace fast-food" sorretta da un "malevolo sentimentalismo"). L'autore condanna la guerra in Iraq e la "road map", progetto che non mira tanto alla pace quanto piuttosto alla pacificazione dei palestinesi. Spiega con chiarezza perché la reazione americana all'11 settembre ha ulteriormente destabilizzato il Medio Oriente, ma trova anche motivi di speranza: come la Palestinian National Initiative, organizzazione attivista di movimenti di base che condividono l'idea nascente di una democrazia, inaudita per le autorità palestinesi.
Vi viene spontaneo ridere se qualcuno inciampa? Pensate che un falso sia da disprezzare, indipendentemente dalla perizia con cui è eseguito? Provate fastidio al pensiero di mangiare con la stessa forchetta del fidanzato? Allora non siete né cinici, né materialisti, solo dualisti. Moralità, sensibilità artistica e senso d'identità caratterizzano la normale condizione umana. Già i bambini molto piccoli hanno una chiara percezione del mondo fisico e mentale, di natura e artificio, e riescono a distinguerli. Parte del libro esplora lo sviluppo del senso morale proprio nei bambini, per poi approfondirne il consolidamento in età adulta e spiegare la nascita della fede religiosa.
Conoscere e capire il cavallo senza doversi immergere nel mare magnum dei trattati scientifici, ponderosi e ridondanti di informazioni. È l'obiettivo di questo manuale che parte dalla genetica per aiutare a comprendere i meccanismi che hanno tracciato l'evoluzione di due specie, il cavallo e l'uomo, che si sono incontrate in un comune cammino di simbiosi e affinità. Dalla genetica deriva poi la conoscenza delle attitudini e dunque del comportamento del cavallo, la cui comprensione è fondamentale per un rapporto equilibrato, orientato al benessere del cavallo e alla soddisfazione del cavaliere.
L'opera, in due volumi, contiene: dizionario dei nomi comuni: significati, locuzioni ed espressioni, etimologie, pronuncia, coniugazioni e usi comuni; enciclopedia dei nomi propri: personaggi, paesi, storia, geografia, scienze, attualità; citazioni greche, latine e straniere, proverbi, modi di dire, massime; tutte le date importanti della storia, delle arti e della scienza dalle origini ai giorni nostri. Allegato al volume un Cd Rom per Windows.
Pubblicato la prima volta in Francia nel 1962 "Lo spirito del tempo" è stato il primo studio apparso in Europa sulla cultura di massa. Nelle due parti in cui si articola l'opera Morin analizza forme, contenuti, meccanismi ed effetti della cultura di massa riuscendo a dimostrare come questa non sia solo un nuovo strumento per fughe immaginarie dal mondo, ma anche produzione di precise modalità di partecipazione alla realtà del XX secolo.
Francis Fukuyama analizza in questo suo nuovo libro un tema decisivo: la costruzione dei nuovi stati-nazione. La fine della storia, sostiene Fukuyama, non è un destino automatico e una politica di buon governo sarà sempre necessaria. Gli stati deboli e quelli falliti sono la causa di alcuni dei problemi più seri che minacciano il mondo. Fukuyama spiega in particolare come si possono trasferire a questi stati delle istituzioni pubbliche forti e funzionanti, le sole in grado di assicurare a essi e al mondo intero un futuro stabile e pacifico, e impartisce alcune lezioni tanto semplici quanto spesso disattese su come gli Stati Uniti e l'Europa possono gestire al meglio i casi più scottanti di state-building: l'Afghanistan e l'Iraq.
Rispetto alle grandi questioni come la sicurezza e la pace, l'Onu è un ente inutile, anzi dannoso. Il Consiglio di Sicurezza e l'Assemblea Generale hanno tradito lo spirito e i principi contenuti nella Carta istitutiva, come dimostrano i numerosi disastri e scandali, dal genocidio in Ruanda del 1994 alla corruzione gigantesca legata al programma umanitario Oil for Food scoperta nel 2004. Si impone un nuovo modello di azione globale perché le Nazioni Unite sono figlie della guerra fredda; oggi il mondo è cambiato, le frequenti crisi locali non rispondono più alla logica geopolitica del bipolarismo, ma richiedono analisi e interventi che negli ultimi anni solo gli Stati Uniti hanno dimostrato di saper operare.