
In occasione del cinquantenario della morte di Thomas Mann, la Mondadori ha deciso di celebrare uno dei suoi autori più rappresentativi con questa biografia. Apparsa nel 1999, si è distinta per il taglio aggiornato dell'indagine, l'uso di tutti i materiali disponibili e per essere al tempo stesso completa ma non troppo ponderosa. Lo studio getta uno sguardo sintetico sull'opera ma soprattutto sulle vicende umane, familiari, politiche ed erotiche di Mann, alle quali è dedicata un'analisi densa e a volte spietata.
La Costituzione è al centro di un dibattito che vede diviso il mondo politico sulla eventualità di una sua riforma nella parte che disegna i rapporti fra gli organi dello Stato, i poteri delle Regioni, la composizione della Corte costituzionale. Rimasta sostanzialmente inalterata per oltre cinquant'anni, la Carta fondamentale manifesta tuttavia una vitalità che oltrepassa le polemiche occasionali o dovute alla alternanza delle forze politiche al governo. La stessa affermazione di essere passati da una prima a una "seconda" Repubblica non trova riscontro nel dibattito scientifico. Appare quindi necessario fare il punto su una situazione di apparente incertezza, in cui la Costituzione vigente è ancora capace di dare risposte adeguate alle istanze dei cittadini.
Questo libro intende recuperare alla pedagogia sociale un primo piano sull'ambiente che, per un verso, si declina insieme a territorio e a contesto e, per un altro, si interpreta nella imprescindibile correlazione tra "natura" e "cultura", per un altro, ancora, propone il nesso ambiente-salute come contenuto di una pedagogia sociale in chiave ecologica. Ambiente come zona non franca della memoria, dell'attualità e dei progetti di convivenza umana e civile. Non franca perché ambiente chiede ai pedagogisti (come a tutti i soggetti che a tale conoscenza e concetto rivolgono lo sguardo conoscitivo) di fare i conti quotidianamente, criticamente, creativamente, con l'intero orizzonte di senso che si apre quando si tenti di interrogarlo e di interpretarlo. Società e ambiente non solo costituiscono fenomenologie co-implicate reciprocamente, ma vivono anche la stessa condizione di contesti altamente tecnologizzati, tessuti con le tecnologie. A tali questioni e ambiti di emergenza formativa è specificamente interconnessa una vera e propria priorità dell'agenda della formazione per il tempo presente e per quello futuro: l'alfabetizzazione debole.
Sviluppare le relazioni e instaurare rapporti veri e duraturi con gli altri richiede percorsi e attività di apprendimento appropriati, soprattutto in soggetti con disturbi autistici. Quest'opera si struttura in due volumi e nasce con l'intento di aiutare bambini, adolescenti e adulti affetti da disturbi pervasivi dello sviluppo, autismo e sindrome di Asperger a sviluppare e potenziare abilità fondamentali come la relazione in ambito sociale, la regolazione del comportamento, la reciprocità nella conversazione e la sincronia nelle azioni. In questo volume, pensato per bambini già abbastanza grandi, adolescenti e adulti, sono state raccolte più di 150 attività che si distribuiscono sull'intero arco dello sviluppo sociale ed emotivo.
Questo volume sintetizza ipotesi di lavoro, riflessioni, esperienze emerse nel corso di quindici anni di corsi di formazione sul metodo di studio per docenti, genitori e studenti. Per i dirigenti e gli operatori scolastici la lettura di queste pagine è un'occasione per riflettere sui modi di studiare e per riorganizzare gli ambienti di insegnamento/apprendimento in modo efficace. Per i docenti e gli educatori, invece, il libro rappresenta una fonte di spunti su come organizzare i momenti di studio, aiutare a migliorare le basi dell'apprendimento, insegnare a trovare un metodo di studio efficace, indicare agli studenti delle tracce da seguire per il personale cammino verso la maturazione intellettuale e affettiva nello studio.
In una stagione che conosce la crisi della figura paterna, il volume mira a esplicitare il significato dell’essere padre. È padre colui che è testimone dell’origine, sostegno della crescita, traghettatore verso il futuro. È padre colui che, pur non avendo partorito, ha generato, cioè ricevuto, a fianco della madre, la missione d’inserire nel genere umano. È padre colui che, fin dal concepimento, rende presente ciò che viene da altrove, assumendo la responsabilità di essere mediatore dell’alterità.
I primi tre capitoli esaminano le condizioni della comparsa della relazione paterna e della figura paterna: il legame col padre in quanto tale (cap. 1); il punto di vista del bambino (cap. 2); la tesi che la paternità non possa essere pensata senza interazione con la maternità.
Il saggio imbocca poi la strada di una fenomenologia della figura paterna (cap. 4) per arrivare al nocciolo della questione (cap. 5): spostando lo sguardo dalla prospettiva dei figli a quella dei padri, la paternità apparirà essenzialmente come un’avventura spirituale.
Nella storia di ogni uomo la figura del padre viene inoltre incarnata da una pluralità di persone (cap. 6): chi non ricorda un nonno, un padrino, un professore, un sacerdote, un amico dei genitori che, in un qualche momento della propria vita, non abbia svolto nei suoi confronti un ruolo paterno?
Dal canto suo il Vangelo afferma che abbiamo un Padre solo, quello celeste: il volume si chiude affrontando la dimensione propriamente religiosa del legame paterno, dimensione annunciata sin dall’inizio e che attraversa in filigrana numerose pagine della riflessione dell’autore.
Sommario
Introduzione. 1. Un legame fatto di vari fili. 2. Appelli al padre. 3. Per fare un padre occorrono un uomo e una donna. 4. Il padre, come in se stesso... 5. Un’avventura spirituale. 6. Paternità plurale. 7. Voi avete un solo Padre. Conclusione. Allegato I: Testimonianze. Allegato II: La genealogia del genere umano secondo Denis Vasse.
Note sull'autore
Xavier Lacroix, nato a Lione nel 1947, è sposato e padre di tre figli. Filosofo, teologo, insegna etica all’Istituto di scienze della famiglia e alla Facoltà di teologia dell’Università cattolica di Lione. È autore di varie opere sull’amore e sulla famiglia, fra cui Il corpo di carne. La dimensione etica, estetica e spirituale dell’amore (EDB 42005).
Diviso in tre parti, il libro attraversa alcuni luoghi classici del pensiero filosofico politico: “violenza”, “potere” e “libertà”. Nella prima parte tali luoghi vengono declinati attraverso il riferimento fondamentale al concetto di “sovranità”. Quest’ultimo viene caratterizzato come momento della decisione, mostrando la necessità di un presupposto criminale al dispiegarsi della sua azione. Nella seconda parte il volume si focalizza su alcune implicazioni di carattere “teologico-politico”. Termini di riferimento teologico come “fondamentalismo” e “apocalisse” vengono messi a confronto con termini tipicamente politici come quelli di “rivoluzione” e “anarchia”. Nell’ultima parte il testo ruota attorno alla necessità di un ripensamento del concetto di “comunità”; quest’ultimo pensato anche nelle sue implicazioni “cristocentriche”. Il volume si avvale inoltre di due excursus che mettono a confronto il tema dello “sterminio degli ebrei” con i recenti “genocidi” perpetrati nella ex-Jugoslavia durante la guerra degli anni ’90.
La forza speculativa dei saggi qui riuniti, che riguardano alcune figure del potere e della sovranità occidentale, consiste nella meticolosa ricostruzione del processo di contaminazione tra politica e teologia che attraversa la storia dell'Occidente. In Kantorowicz le analisi di diritto medievale non potevano restare separate dalla percezione della rovina politica e morale dell'Europa rappresentata dai totalitarismi del Novecento. L'interrogativo, ora esplicito ora inespresso, di ciascun saggio riguarda proprio il legame impensato che tiene insieme un'epoca dai risvolti drammatici e quella tradizione politico-teologica di cui non ci riconosciamo eredi.
Una raccolta dei contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e di psicoanalisti. Questo libro raccoglie i contributi di psicoanalisti psicoterapeuti di adulti e bambini, di operatori sociali, di psichiatri e psicoanalisti. Questi diversi gruppi professionali perseguono spesso i loro dibattiti scientifici all'interno di riviste definite dal punto di vista professionale, e all'interno dei rispettivi ordini professionali. Nel libro sono rappresentati una vasta gamma di sviluppi per quanto riguarda il lavoro psicoanalitico con i bambini e le famiglie all'interno dell'Europa. Tre cose appaiono predominanti nel libro: il grado di ricchezza e di profondita dell'esperienza clinica che fa di questo libro una risorsa preziosa per i clinici, rendendolo un'eccellente risorsa per il training; le implicazioni per lo sviluppo dei servizi; e, infine, il libro e una promettente testimonianza del lavoro che si sta svolgendo alla fine del secolo in molti centri...". "
Il libro tenta di potenziare l'efficacia, l'efficienza e anche l'eccellenza della psicoterapia allo scopo di metterla in condizione di aiutare a generare sicurezza e benessere anche in condizioni apparentemente sfavorevoli. Viene applicato un modello interpretativo transdiciplinare, cioe il Modello Dinamico Proattivo, basato sulla distinzione e nella dialettica tra dramma e melodramma. Il dramma" da superare sarebbe costituito dai deficit angoscianti intellettuali, emozionali, strumentali e di autocritica. Il melodramma da elaborare sarebbe costituito invece dalla ricerca evasiva e coattiva di vittime e di vessatori di fronte all'incompetenza a produrre sicurezza e benessere. Quando l'atteggiamento e melodrammatico si cercano capri espiatori. Quando l'atteggiamento e drammatico si cercano nuove soluzioni. Di solito il melodramma viene raccontato alla rovescia: il vessatore si descrive come vittima e viceversa... "